-Perché sei perfetto.- sussurrò, contro il suo petto. Talmente vicino che Louis riuscì a percepire le sue labbra muoversi da sopra la maglietta.
Sorrise a quelle parole, solleticando il suo collo.
-Non è vero. E lo sai bene.- rispose, abbassando lo sguardo su di lui.
-Non mi importa come ti vedi tu, per me sei perfetto.- ribatté il riccio, deciso e irremovibile.
*****
Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste persone, nè offenderle in alcun modo.

E poi arrivò quel momento, quello che avevo pregato tutto il tempo che non fosse stato ripreso.
Sentii Zayn irrigidirsi di fianco a me, trattenere il respiro...
La mia mano si abbatté sullo schermo, e lo chiuse con uno scatto.
Mi resi conto che stavo ansimando, che tremavo.
"Louis, puoi spiegarmi.."
La voce roca di Zayn non lasciava trasparire nessuna emozione.
Io chiusi gli occhi, cercando di riprendere il controllo, di pensare.
Ma la mia mente urlava con rabbia un unico nome.
Harry Styles
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*in fase di correzione*
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ATTENZIONE
- Louis/Harry, accenni Louis/Zayn + altre bromace. Se non vi piace il genere state alla larga.
- Il carattere dei personaggi e le vicende nella storia sono inventati e non si riferiscono in alcun modo a fatti reali.
- Senza il mio permesso e l'attribuzione dei relativi crediti NON potete pubblicare la storia su altri siti. Se lo fate, prima o poi vi scoprirò e verrò a smerdarvi di fronte al mondo intero.

Esco dal suo albergo, dopo averla riaccompagnata a casa. Mi ritrovo una decina di paparazzi pronti a scattare le foto e a mettere poi le notizie su internet. Che poi, così furbi non lo sono: sono talmente ingenui da non capire che tutto questo è solo una finzione.
Cerco di coprirmi, perchè mi sono stufato di tutta questa gente sempre intorno a me, sempre pronta a soffocarmi con domande e fotografie. Entro nella macchina grazie alla mia guardia del corpo e mi rilasso sopra i sedili in pelle mentre l'autista schiaccia il pedale e partiamo, lontano dai paparazzi, dai giornali e dalle povere ragazze che andranno a casa ancora una volta deluse per causa mia.
Mi dispiace.
*Larry!