Biebby23
Nuovo recensore (6 recensioni)
Biebbi, una storpiatura di Gabriele, il mio nome. Ho 21 anni e sogno di diventare un giorno un disegnatore di fumetti o compositore di musica. Da poco è nata in me una voglia matta di scrivere tutto quello che mi passa per la testa: sogni, scene di vita, storie complete, idee, eccetera. Magari sarò più portato per il disegno o la musica, ma voglio provarci lo stesso, tentar non nuoce!
Comunque mi piacciono cartoni tipo Hellsing, One piece,Drifters, poi saltiamo a Black Sad, Tank Girl. Insomma da una sponda all'altra XD Anche con la musica non ci vado leggero, passo dall ascoltare Gorillaz, All american Rejects, Jovanotti, Cesare Cremonini ai Igorrr! XD Insomma si capisce che si, ho gusti parecchio strampalati.
Ma proprio questa varietà di gusti mi ha reso la persona che sono adesso, vogliosa di provare cose nuove. Per questo mi sono iscritto qui! =) Spero che le mie storie vi piacciano, un bacio a tutti!
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[Dal cap. 1 - Fatale Monstrum]
-Tu… Non esisti…-
Silenzio. E i suoi occhi, in quei lunghissimi secondi che trascorsero a rallentatore, non si staccarono mai dai miei, scrutandomi con curiosità. Una risata acuta e inquietante scoppiò nuovamente sulla sua bocca. Con estrema facilità si portò una mano alla giacca, continuando a ridere, puntandomi una pistola contro. Non pensai, non c’era più tempo per farlo. Mi gettai a terra non appena fece fuoco, serrando le palpebre più forte che potevo. Un boato, lo sgretolarsi di polveri sottili. Mi voltai appena, osservando con occhi sgranati il maestoso buco che attraversò la parete che si trovava alla mi spalle. Se mi avesse colpita, come minimo, sarebbe riuscito a farmi esplodere la testa, lasciando schizzi cremisi e materia grigia ovunque. Cercai di riprendere fiato, di tenere i nervi saldi sebbene sentissi i suoi occhi pesare su di me come un’incudine. Sollevai lo sguardo, ora era in piedi, e torreggiava su di me esponendo quel magnifico ghigno che riusciva ad incutermi una paura più profonda e malata del semplice terrore. [...]
-Allora, sono abbastanza reale per te, adesso?-
-Tu… Non esisti…-
Silenzio. E i suoi occhi, in quei lunghissimi secondi che trascorsero a rallentatore, non si staccarono mai dai miei, scrutandomi con curiosità. Una risata acuta e inquietante scoppiò nuovamente sulla sua bocca. Con estrema facilità si portò una mano alla giacca, continuando a ridere, puntandomi una pistola contro. Non pensai, non c’era più tempo per farlo. Mi gettai a terra non appena fece fuoco, serrando le palpebre più forte che potevo. Un boato, lo sgretolarsi di polveri sottili. Mi voltai appena, osservando con occhi sgranati il maestoso buco che attraversò la parete che si trovava alla mi spalle. Se mi avesse colpita, come minimo, sarebbe riuscito a farmi esplodere la testa, lasciando schizzi cremisi e materia grigia ovunque. Cercai di riprendere fiato, di tenere i nervi saldi sebbene sentissi i suoi occhi pesare su di me come un’incudine. Sollevai lo sguardo, ora era in piedi, e torreggiava su di me esponendo quel magnifico ghigno che riusciva ad incutermi una paura più profonda e malata del semplice terrore. [...]
-Allora, sono abbastanza reale per te, adesso?-