Tornai a casa e urlai a Dan “Dan! Vieni a vedere cos'ho comprato!” Corse verso il corridoio,quello della porta d'entrata. “Cosa?” Alzai la gabbia con la piccola palla di pelo ancora accovacciata nell'angolino. L'espressione sul suo viso cambiò da un sorriso dolce e innocente a uno perverso e malato, con uno sbrilluccichio diabolico riflesso nei suoi occhi. ” Mi piace un sacco, mi sbagliavo di grosso a dire che non dovevamo averne uno.”
E' la traduzione di quella famosa phanfiction di cui forse avrete sentito parlare.

“Grazie di cuore, emh...”
“Gerard.”
“Grazie Gerard.” Si sporge verso me e mi da un piccolo bacio a stampo, per poi correre fuori dall’auto e sparire nella scuola.
Non avrei potuto chiedere mancia migliore di questa.

"E di la verità...Non ti trovi bene con questo pezzo di figo con cui condividi la casa e non solo?" chiese allusivo Mike guardando con sguardo languido il suo compagno.
"Aaaa io non lo so, tu che dici? Mi dai una dimostrazione pratica?" rispose altrettanto allusivamente Billie Joe dimenticando la piccola incazzatura di prima ed allacciando le braccia dietro al collo del biondo.
{Bike}

Dan pensa di aver trovato un modo per far cantare Toxic a Phil.

[Sum 41]
Come sono arrivato a sentirmi così? Non fa altro che ripetersi questa domanda nella sua testa frastornata e ormai danneggiata, ma senza trovare alcuna risposta valida.
Dipende dal dolore, dipende da lei.. più di quanto le parole riescano a spiegare. (JESSICA KILL)