Oltre ad essere rozza sei priva di delicatezza.
Pensò Vegeta. Dedicandole l’accusa.
Piegò le labbra in giù, fece maggiore pressione e l’ago schizzò fuori portandosi dietro una scia di sangue annacquato.
Ripensò al ricovero in ospedale, rimembrava ogni particolare; almeno da quando aveva riaperto gli occhi. Alcuni dettagli li avrebbe cancellati volentieri. Altri no, sedimentavano. Lo mettevano davanti a diversi interrogativi. Lei lo aveva salvato.
E sai come sprecare il tuo tempo.
Un pensiero ancora rivolto a lei.
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Vegeta? Un folle omicida. Ma Bulma lo sa bene: mai fermarsi a giudicare unicamente la coda del mostro.
La belva deve essere sempre osservata nella sua interezza.
Periodo trattato: triennio antecedente ai cyborg.
INIZIO RELAZIONE TRA BULMA E VEGETA. STORIA ILLUSTRATA.
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Nuovo capitolo, 18: PROGENIE SEGRETA SOTTO LAMPI DI GUERRA.

La prima cosa che pensò, quando lo vide, fu che la notte doveva essersi originata dalle sue iridi, più cupe e intense di qualunque altro nero avesse mai ritrovato in natura. La seconda che l’espressione severa e implacabile del suo volto, tipica di chi è abituato al comando, sopperiva alla scarsa imponenza di un guerriero alto forse un paio di centimetri più di lei. La terza, tanto nitida e improvvisa da sopraffare per un istante il terrore da cui era avvolta, fu che il saiyan che aveva di fronte era incredibilmente bello.
“Complimenti, Bulma.” si disse ironicamente “Invece di fuggire a gambe levate, o almeno provarci, resta a fare apprezzamenti sul tuo futuro assassino.”
Ha avuto un attimo per decidere: un battito di ciglia per comportarsi come l’eroina della situazione o ritirarsi in seconda linea, limitandosi ad assistere impotente alla lotta. Per una volta ha scelto la prima opzione, e forse quell’atto di eroismo sarà la sua condanna.

VECCHIA STESURA
Il popolo dei saiyan torna in vita e Vegeta si unisce loro per tornare a conquistare lo spazio. In giro per la galassia, il Re dei saiyan intuisce che nel figlio Vegeta qualcosa è cambiato, e ciò metterà a rischio qualcun'altro...
Masturbava il proprio cuore con il suo etereo ricordo portandoselo in giro per lo spazio, dentro di sè, anni luce lontano da lei. E di tante immagini frammentate che lo perseguitavano, alfine non ne rimaneva che una indelebile. La sua.

L' amore, quell' sentimento infinito ed indistruttibile che aveva permesso a un uomo e ad una donna di trasformare un pensiero astratto in una meravigliosa realtà, non più fatta di cinismo e insicurezze, ma di amore e affetto, non era valso a nulla al confronto del freddo orgoglio Saiyan che il giovane principe serbava nel profondo del suo cuore .Forse la donna si era lasciata trasportare troppo dalla sua fantasia, vedendo più di quel che, molto probabilmente, c'era davvero.

Seguito di Stupida mezzosangue. Infine è giunto il momento tanto atteso: chi riuscirà a sopravvivere nello scontro tra un fiero popolo di combattenti ed il guerriero più forte dell'universo? "-E questo sarebbe tutto quello che sai fare?- lo irrise l'alieno, gustandosi a fondo la propria superiorità -Forse ho sopravvalutato voi saiyan.-
Il guerriero si rialzò, respirando a fatica attraverso il sangue che gli colava dal naso, lasciando che per un attimo le lampade appese nella stanza d'allenamento illuminassero i suoi lineamenti. L'avversario del crudele dittatore dalla pelle rosa era una femmina.
Con gli occhi neri totalmente privi di espressione si rimise in guardia.
-Ti chiedo perdono, Grande Freezer.-"
*storia sospesa fino alla conclusione di Bruciante come le tenebre, per evitare spoiler e incongruenze all'interno della saga*