-Samantha potresti uscire dal bagno?E' da mezzora che sei dentro!-. Sbraita Perrie alias la migliore amica di mia sorella,da dietro la porta del bagno.
Che minchia di nome è Perrie? Che poi mica c'era pure in un cartone Perrie l'ornitorinco? Ma boh minchia,non lo so.
Sam torna nella vita reale,e muoviti ad aprire la porta. Oddio cos'è sta vocina che mi da ordini adesso? °-°
Apro la porta del bagno cercando di sorridere a Perrie,che mi guarda furiosa,Ma che cazz? Adesso ha i capelli viola? .-. Mentre l'ornitorinca dalla chioma viola si impossessa del bagno incontro Jade alias mia sorella in corridoio.
-Perchè Perrie è così agitata?-. dico cercando di sembrare interessata
-Vengono i ragazzi qui a cena-. O cesù ciuseppe e Maria adesso vengono pure quei cosi in casa mia ._. One Direction. Che minchia di nome è? Cioè non ha senso .-. Una direzione,quale? Apparte che anche mia sorella e le sue amiche non scherzano,Little Mix.Che minchia di nome è? .-.
Bo,ma torniamo alla vita reale,Jade mi sta guardando preoccupata. -Sam dovresti curarti-. Urla andando verso la sua camera.

INCOMPIUTA
Quando sentii due colpi alla porta, per poco non cacciai un urlo.
«Chi è?» esclamai.
Non ottenni nessuna risposta.
«Chi è?» chiesi di nuovo; la voce mi tremò un paio di volte.
Non avevo il coraggio di guardare dallo spioncino.
Non rispose nessuno. Mi accasciai a terra, tenendomi la testa tra le mani.
Sentivo il cuore sbattere violentemente contro il petto, il battito mi assordava, mentre le mie gambe iniziarono a tremare.
[...]
«Ti apro» dissi cercando di controllare il tremolio della voce.
Quando spalancai la porta – dopo aver tolto catena, chiavistello e aver dato tutte le mandate possibili – mi ritrovai davanti un Louis stranito.
«Va… va tutto bene?» chiese insicuro.
Seguii il suo sguardo e vidi che stava osservando il coltello che avevo in mano. E il mascara colato sulle guance.
Scossi il capo in modo confuso, per poi annuire decisa e stamparmi un sorriso falso in faccia.
«Benissimo» dissi, sperando non avesse notato la mia voce incrinata.
«Lyn… sei sicura? Insomma… hai un coltello in mano» disse con fare ovvio.
«Oh» mormorai. Dovevo sembrargli una fuori di testa. In fondo lo ero. «Io… stavo cucinando».
«Piangendo?»
Inarcò un sopracciglio.
«Cipolle» dissi in fretta.