La vita dell’agente Portgas è un sali-scendi di sfortune; una montagna russa che causa solo malessere; una roulette dove non ci sono cose belle e puoi solo sperare che ti capiti qualcosa di meno brutto rispetto alla sfiga precedente.
Ace sa che la vita non gli riserverà altro che porte sbattute in faccia, ma non è ancora disposto a mollare, non quando ha capito di apprezzare le attenzioni dei suoi colleghi, i tentativi di riconciliazione di suo nonno, la sensazione di dividere gioie e dolori lavorando in squadra e il desiderio di risolvere un caso che gli sta particolarmente a cuore.
Tra nuovi amici nel corpo di polizia, criminali con una coscienza, testimoni innamorati, l’amore impossibile per il suo superiore e una pericolosa famiglia mafiosa che minaccia le vite di cittadini innocenti, Ace scoprirà il suo valore e le sue potenzialità, ma imparerà anche a credere in se stesso e l’importanza dell’affetto sincero che ti spinge spesso a compiere azioni non proprio buone e legali, anche se sei un poliziotto.
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Marco/Ace con contorno di Kidd/Law

Non c’è mai nulla di sicuro. Un giorno sei vivo e quello dopo sei morto. Niente è certo, niente è scritto, niente è indelebile. E allora, cosa ti rimane? Perché vivere fuori se si muore dentro?
La vita apparentemente perfetta di Eustass Kidd cambia in un istante. Il suo cuore l’attimo prima funziona e l’attimo dopo si blocca. Quando riprende a battere, la sua esistenza si trasforma e la sua strada incrocerà quelle di altre persone con problemi e punti di vista differenti. Speranze, sogni, ideali, tutto verrà condiviso, giudicato e, forse, esaudito.
Oltre a questo, però, si scontrerà anche con la vita apparentemente pacata di Trafalgar Law e, se prima Kidd era convinto di non aver bisogno di nessuno aiuto per andare avanti, si dovrà ricredere. Perché potrebbe scoprirsi bisognoso di un cuore nuovo per sopportare quel saccente e malefico bastardo se non vuole finire all’obitorio prima del previsto.
Kidd/Law.
Ace/Marco.
Penguin/Killer.
See ya.