Chris si mosse appena, ma una mano di Darren scattò immediatamente sul retro del suo collo per tenerlo fermo. I suoi occhi lo incatenavano, e Chris non aveva davvero scelta.
-Ho pensato molto. A te. A noi, a quello che abbiamo, e...io non lo so, Chris. Non so più niente, mi sento vuoto e pieno allo stesso tempo e ho paura, così tanta paura, ma...- Chris non aveva mai davvero visto Darren più spaventato e vulnerabile. Davvero, mai. -Ho capito che tu sei di più. Che sei importante. Lo sei sempre stato, ma prima ero cieco, e...è una follia? - Darren appoggiò la fronte alla sua, a quel punto, chiudendo gli occhi. -E' una pazzia questa, Chris?
Chris deglutì appena, sbattendo piano gli occhi e osservando le lunghe ciglia di Darren.
-Provi qualcosa per me? - chiese a quel punto, non capendo bene da dove venisse la domanda, se dal suo cuore, dalla sua testa, o se in realtà magari aveva sempre voluto fargliela. Darren inspirò forte, e poi-
-Sto cercando di capirlo.

"Non ero solo. Non lo ero affatto.
Aveva ancora il braccio sopra alla mia vita e la mano arenata sul lembo di pelle scoperto dalla maglia. Mi stava accarezzando il fianco dolcemente mentre i brividi si cospargevano rapidamente su tutto il mio corpo. Amavo le sue carezze e la sensazione che provavo quando sentivo la punta delle sue dita toccare la mia pelle. Mi faceva impazzire e allo stesso tempo mi faceva sentire in pace col mondo, perché in fondo per quanto svampito e fuori di testa cercasse di sembrare, non avrei mai potuto chiedere un amico migliore di Darren Criss. E con quelle sue carezze non voleva fare altro che rassicurarmi, che cercare di farmi capire che non ero solo e che andava tutto bene.
Mi crogiolai nei miei pensieri ancora un po’ e contro qualsiasi pronostico, riuscii ad addormentarmi.
Mi addormentai con Darren che respirava contro il mio collo mentre con le carezze continuava a ricordarmi costantemente di esserci."

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