EFP Fanfiction, storie ricordate da LadyStrong

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LadyStrong

Membro dal: 12/07/11
Recensore Junior (75 recensioni)

Hello, sono Monia, conosciuta qui come LadyStrong.

Adesso dovrei cercare di parlarvi di me, ma è difficile racchiudere me stessa in qualche riga.

Bè che dire...Sono nata in una giornata d'autunno, mentre qualche foglia cadeva quà e là, cioè il 25 novembre.

Come sono? Allora sono alta 1.54, più o meno come un puffo, ho i capelli castano scuro e gli occhi color cioccolato.

Inoltre mi definisco una talpa in quanto veramente non vedo a un palmo dalla mia mano.

Altro da dirvi su di me? Non fumo, non bevo e rispetto il coprifuoco di mio padre e vado abbastanza bene a scuola, e all’apparenza sembrerebbe che sia quasi una perfettina, ma non mi definisco assolutamente così: sono carismatica, esuberante e assolutamente fuori di testa.
Amo ridere, perché un giorno senza sorriso è un giorno perso,amo scherzare e divertirmi sempre e comunque.

Sono anche permalosa e gelosa delle cose a me più care, ma non egoista.

Per quanto riguarda la scrittura, io scrivo sfogarmi, per sentirmi libera, per lasciare un traccia.

Scrivo per essere me, per essere come voglio nei miei personaggi, nelle mie storie.

Ma oltre alla scrittura, la mia passione più grande è la danza, specialmente quella moderna e hip-hop, che faccio da ormai 5 anni.

Tengo moltissimo ai miei amici senza i quali non sarei la stessa persona che sono ora.

Amo le nostre cazzate, i nostri pomeriggi a fare gli scemi e le notti in bianco passate a scherzare.

Credo di aver detto abbastanza, e se davvero volete conoscermi bene leggete le mie storie.

A presto, LadyStrong

A Bad Idea.

- Ultimo capitolo

Emma non ebbe bisogno di alzare del tutto lo sguardo per capire chi fosse: soltanto una persona a scuola aveva la pelle ambrata di quella perfetta sfumatura che ricordava il miele, solo un ragazzo era talmente incurante delle regole da fumare a meno di un metro dalla porta d'ingresso e, sopratutto, soltanto dallo sguardo di un ragazzo, Emma, si sentiva trapassata da parte a parte. Non aveva bisogno di alzare gli occhi per incrociare quello sguardo, lo sentiva perfettamente su di sé senza bisogno di vederlo.
* Non c'era niente in lei che esprimesse disordine, o caos, che invece per lui erano parole all'ordine del giorno.

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