Noia.
Una parola.
4 Lettere.
Tanti sbadigli.
Tanti quanti ne sto tirando fuori davanti al computer in questo preciso istante in cui la tua assenza si fa sentire, e parecchio anche.
Mi calano le palpebre, e ancora una volta le labbra si schiudono come i petali di un fiore, facendomi sbadigliare di nuovo.
Sono duro, durissimo, mi fa quasi male per quanto ce l’ho eretto, ma tu non ci sei.
Quando ti connetti? Mi sembra di stare ad aspettare da secoli.
Nell’attesa mi distraggo tenendomi impegnato con qualche hentai, ma senza esagerare.
Non vorrei venire prima del dovuto.
Non vorrei privarmi dei tuoi modi così sublimi di accendere in un uomo la passione anche per vie virtuali.
Non ho una webcam ma con te bastano le parole, soltanto quelle e la mia fantasia.
Il resto è lussuria pura.
Immerso nei miei pensieri mi giunge all’orecchio il classico trillo di Messenger.
Sei arrivata…finalmente.

Andrea aveva lanciato un grido di gioia. Quella sera, ce l’avrebbe fatta. Sarebbe riuscito ad esprimere il proprio desiderio alla Stella Cadente e, sicuramente, lei l’avrebbe realizzato. Del resto, nei cartoni animati succedeva sempre, no?