Mi chiamo Christine Richardson e vi racconterò la mia storia da tranquilla teenager di periferia ad occasionale assassina di giovani menti.
[...]
Basta un solo attimo per ferire qualcuno.
Un solo attimo e tutto può finire.
Un solo attimo e la tua vita può terminare.

Un ragazzo seduto davanti ad una finestra mentre fuori c'è una pioggia incessante. Tanti pensieri nella sua mente. Tante preoccupazioni celate ai suoi cari.

Una madre tossicodipendente e instabile.
Un bambino distaccato spettatore delle miserie del mondo.
Un andare e un restare tra le case mobili sporche e rotte immerse nella polvere soffocante di un trailer park nel profondo Sud degli Stati Uniti.
(Il rating è stato scelto prevalentemente per il linguaggio abbastanza scurrile e per la tematica)

Nel vedere che al posto della professoressa Tutcher sta entrando un ragazzo, nemmeno un uomo, proprio un ragazzo, davanti ai miei occhi si presentano soltanto tre alternative possibili: urlare, piangere, scrivere una lettera di lamentele al direttore di istituto perché, cielo, quello ‘Shakespeare’ non lo saprebbe nemmeno sillabare.