Sembra che in questo periodo io abbia preso la mania di pubblicare strane cose che stagnavano nella mia chiavetta USB da mesi. D'altro canto... questa poesia mi è venuta in mente mentre aspettavo che la mia prof ritirasse le verifiche (in effetti proprio di letteratura) e ho notato per l'ennesima volta quanto il mio disordine sia brutto da guardare.

In un lontano futuro il sovraffollamento mondiale provoca la nascita di una società totalitaria, dove solo i migliori possono trovare posto.
Ribellarsi allo Stato non è ammissibile.

[Siam noi
Tracce sulla sabbia,
Dall'impetuoso Mar Cancellate;
Il caldo e Forte sole,
Dalle nuvole Oscurato;
Siam sogni, Speranze, Emozioni;
Siam maschere Di cera,
A sciogliersi Impreparate;
Un cuore Caldo,
A fermarsi Obbligato]

credo che il titolo della poesia sia piuttosto esplicito... è un semplice incubo!!!!!!
leggete e commentate! ;)

Ho pensato questa poesia in una cupa mattinata autunnale, mentre sull'autobus mi avviavo verso quell'orrido luogo di sofferenze comunemente chiamato "liceo".
Il parere di gente più esperta di me sarebbe infinitamente gradito, per questo vi prego: recensite numerosi!
Nerida R Black