Mia | 17 | sud italia.
Non ho mai scritto per me stessa, ma solo per poter contraddire gli altri.
Ho scoperto la scrittura per puro caso, costringendomi, in seguito, ad evitarla per non chiudere la mia autostima in un cassetto - sono persona fondamentalmente permalosa -, ma quando andai per la prima volta in libreria, il mio primo acquisto fu "Il ritratto di Dorian Gray", e fui affascinata da come quei ricordi così intimi non fossero i miei, ma bensì del protagonista.
Da lì incominciai inesorabilmente a leggere come se non sapessi far altro nella vita, e questo mi permise di trovare la mia dimensione nella scrittura.
Prediligo il Pulp di Palahniuk e l'irreale tristezza di Baudelaire, accostandoli all'etereo amore di Nabakov e all'orrore di Lovecraft.
Se potessi, scriverei per i marinai, per portarli oltre al mare.