Una ragazza all’angolo aspetta lui. Nella mia scatola di latta Rouge FM trasmette un disco di Melissa. L’hotel Bellevue è un edificio ruvido, grigio, di tre piani. Il tetto spiovente. Le finestre verdi. Tutto in cartongesso.

Domani lezione di francese. L’insegnante è turca. Per uno strano caso del destino il nonno era di Lione e commerciava in tappeti e stoffe orientali. In uno dei suoi viaggi, a cavallo tra le due grandi guerre, si fermò nei pressi del golfo di Antalia. Su quella magnifica distesa di sabbia, lambita dal blu salato del Nostrum, conobbe una ragazza. Due occhi profondi come la notte, un sorriso algido come la luna nel cielo. Sua madre nacque mentre infuriava la guerra e non c’era posto al mondo in cui un uomo non si sentisse guardato, spiato, accerchiato da paure e sospetti.

Causa la foschia, lei appare lontana, impalpabile, icastica. Mentre solo la sua luce attraversa la nebbia e giunge a te, limpida e radiosa come fuoco di un camino.

Cosa si può fare con un dollaro? Beh, tanto o poco, a seconda di come lo si usa...

Ondeggia il grano agitato dal vento. Convogli di insetti vagano tra le zolle arse dal sole. Lo sbuffo di un trattore lontano alza in volo uno stormo disordinato di passeri.