Questa è una banalissima poesia che ho scritto per un'amica lontana. sarebbe dovuta diventare una canzone, ma non sono riuscito ad andare avanti...

Delirio di una giornata di pioggia e della frutta sul tavolo...

Bagliore notturno. Il faro del molo, simile ad astro del Nord, guida le piccole navi per il loro tragitto. Il colore delle onde pare di fattezza quasi eterea e richiama l’attenzione dei salici e delle magnolie in fiore sull’umida riva, gli uni paiono prostrarsi davanti all’argentea livrea della parte rivolta alla Luna, le altre sembrano infiammarsi, accecate dal riflesso dell’albeggiare del Sole.
Un ragazzo, a dire di origini spagnole, avanza nel più totale silenzio, fischiettando una canzone ma-linconica, tipica del mondo gitano. Costui di bell’aspetto, giovine, moro, con capelli ricci e ben de-finiti, raccolti molto elegantemente dietro la nuca. Portamento eretto, ma gentile, misto a eleganza e fierezza. Di un vestiario di seta, semplice, elegante, non orpelli e inutili fronzoli tipici dell’epoca, ma una casacca rossa e gialla, intarsiata di perle e filamenti d’oro, un paio di calzoni gialli con staffe color rosso. Un piccolo basco messo di trequarti con uno stemma affisso sullo stretto frontino.

Bagliore notturno. Il faro del molo, simile ad astro del Nord, guida le piccole navi per il loro tragitto. Il colore delle onde pare di fattezza quasi eterea e richiama l’attenzione dei salici e delle magnolie in fiore sull'umida riva, gli uni paiono prostrarsi davanti all'argentea livrea della parte rivolta alla Luna, le altre sembrano infiammarsi, accecate dal riflesso dell’albeggiare del Sole.

A: Qualche idea per i 70?
F: Forse.
A: Forse non è abbastanza. Sii più preciso e circostanziato. Sei un uomo. Per Diana!
F: Mi preparerò meglio a tempo dovuto.
A: Già sei sulla cattiva strada. Non ti sei neppure accorto che sono 80 e non 70!!! Povero Paese!
F: Io lo sapevo ma tu no.

Giovani coppie distese al sole si raccontano il futuro. Bambini ruzzolano gioia giù per il pendio. Una corona di candido ghiaccio sulle cime attorno. Sole che scotta. Prati d’ambra e smeraldo. Sogno amaranto. Alberi gemmati a festa.

Stasera pizza BULGARI... Il nome dice qualcosa? Uno degli ingredienti è carpaccio... Di genere umano... Impreziosito da gemme di bufala avellinese e rucola lunare... San Marzano a volontà... La cifra... Cioè il prezzo... Non è indicato a listino (unico caso)... Chiedere al Titolare... (C’è scritto...) Ma perché chiedere... Se si può mangiarla prima di pagare..

Credo non lo sappiate, affezionati lettori, ma ho dato un nome al gruppo di martiri che seguono le mie brevi narrazioni d’istinto e di cuore.

Come nascono i miei racconti, come prendono forma i miei pensieri e le mie emozioni...

1 ora e 30. Sono sulla strada. Avrei potuto scendere in parapendio. Ma avevo tempo. Porto indietro un paio d’unghie malconce. Una caviglia dolorante. Due mani spaccate dalla graniglia.

Piacerebbe scrivere un’equazione per racchiudere la traiettoria della vita di ciascuno di noi. È un problema senza apparente unica soluzione. L’equazione di ognuno di noi ha parametri che dipendono dal risultato istantaneo di quella di molti altri.

Yvoire. Riva sinistra. Lemano. Sole a spicchi. Carosello di nuvole. Cielo cobalto. Vele nella darsena ai piedi del castello. L’aria solcata da cinerini e germani. Il lago è velluto mosso dal corso del Rodano. Lausanne, di fronte, è lontana. La chiesa ha la torre campanaria eretta sopra il frontale.

Ogni paese affacciato sullo specchio del lago ha dei pontili. Stretti tralicci che si sporgono verso l'origine sfumata del cielo. Pigri gabbiani che si crogiolano al sole. Allineati e distratti attendono i bambini. Borse di mais e pane raffermo disperse nel vento sospingono gli albatri in caotici e famelici volteggi. La languida quiete del lago e' scomposta dal disordine del volo gracido su cui svetta il rombo degli aerei in discesa sulla pista poco lontano.

Un solo crimine. Un solo responsabile. Un solo errore. Una pena eterna.

Sempre più di frequente, osservando gli adulti attorno a me, in particolare nei bar, ristoranti e negozi, provo ad immaginare come fossero da bambini.