[...]amarti è la medicina
che mi tiene in vita,
l'unica cura
alle mie sconfitte.

Sì, morirò essiccata
sotto il sole di maggio
e i tuoi occhi lucidi
che mi mordono l'anima.
Ma sto così bene,
così bene,
che non m'importa di morire
così.

Non tornavo a Sinea da cinque anni. Da quando io e Alberto ci eravamo lasciati.
Quel piccolo paese del sud Italia, che io avevo sempre sentito come la patria, nonostante fossi nata e cresciuta al nord, era ormai un ricordo lontano, offuscato dalle tante esperienze che avevo fatto in tutti quegli anni e che ormai mi dividevano profondamente da quelle terre.

Te ne vai
lasciandomi tra le mani
briciole dei tuoi baci
Mi resta solamente questo,
di te

Corri Judy,
corri.
Chiudi gli occhi e corri.
Non vedi come sei bella
in mezzo ai colori degli alberi?
Corri Judy,
corri e non avere paura.

Vorrei baciarti
intrappolarti tra le mie mani
e provare una volta
una volta sola
a lasciarmi andare.

Ho gridato Amore
continuamente

Chissà
se le nuvole piangono
e se la pioggia
ogni tanto
s'innamora

ti guardi
e non ti vedi
lo specchio è il tuo nemico
la tua prigione bianca
la tua ossessione
la tua superstizione

Il rumore mi ferisce
Spasmi emozionali
convulsioni incontrollabili
tra le dita
fluida la tua voce mi accarezza
e scorre
sulle labbra

Svestimi.
Lasciami ubriacare delle tue parole.
Scucimi la stoffa dei vestiti,
non cercare altrove.
Il buio ci investe.
Ci siamo solo noi,
sotto la luce della luna.

Innamorati di me,
ti prego.
Seguimi,
cercami,
trovami,
scartami e lasciami per terra,
non importa.
Innamorati di me, però.

Uccidimi,
se ti ho colpito.
Sono pronto a morire,
per averti fatto piangere.

Sospesa
in un chicco di pioggia
la polvere mi bagna i capelli

Gli hanno strappato il cuore
le parole
e la vita,
a Peppino,
ma le idee mai,
le idee sono rimaste a noi