cucimi la bocca con i tuoi silenzi sintetici e io riempirò i nostri sguardi vuoti di parole condensate e inscatolate. e vivremo nella distorsione meccanica delle nostre giornate preconfezionate affidando l'imballaggio della nostra vita a professionisti nel settore.

e poi i tuoi vestiti a fiori mi facevano sorridere
e le nostre sciarpe troppo grosse si ingoiavano tutte le parole
mettiamo un disco che ci piace tanto
mi dicevi

e l'inflazione dei nostri sogni non ci importava
sbriciolavamo il tempo sui nostri vestiti
e l'inflazione dei nostri sogni non ci importava

i treni ci salutavano senza impallidire mentre le nostre mani tremavano come motoscafi avrei voluto piangere e invece sorridevo

continuerai ad avere paura a parcheggiare il tuo esercito di sogni al ciglio della strada a disinfettare i desideri indesiderati con l'acqua ossigenata e userai un veleno per topi per sterminare le tue voglie

Eveline traccia sulla sabbia il suo passato, attirando l'attenzione degli estranei. Con le sue dita racconta la sua vita. Nessuno sa chi sia, quella ragazza venuta da lontano. Dicono però che sia fuggita. E ora guarda il mondo con i suoi occhi stanchi. Le mani magre e bianche. Lei, rivuole il suo passato.

ho sognato di sapermi esprimere a parole solo con la faccia

i nostri visi incappucciati
sotto l'ombra dei palazzi
e la telepatia dei nostri occhi
che ci inganna
troppo spesso
soprattutto adesso

vorrei che la mia voce
sapesse rimbombare
come petardi nella notte
come una scia fosforescente
invece
non sa parlare

Puliremo i nostri sorrisi sporchi di cenere con uno straccio fatto di sogni.

abbiamo raccontato così tante bugie ai nostri occhi
che le nostre labbra davvero
non sanno più cosa dire

- specchi parabolici impregnati di luce

Chiudi gli occhi. Provaci. Forse questo basta.

Inserire accenno alla trimmaginarmi tra cinque dieci vent'anni come vorrei essere e come so che non sarò
e in realtà voglio rimanere per sempre bambina,
per sempre,
sempre bambina.

E le stelle, ah le stelle,
nobili signore che ci guardano
fluorescenze primitive
universali
luci che non hanno bisogno di nessun interruttore