Il passato di Leo e Aries, secondo il mio punto di vista u.u Non ho molto da dire u.u
Ogni capitolo sono 110 parole e raccontano velocemente un episodio di loro due spesso insieme ma non sempre u.u
Sarà una fiction più "seria" delle altre che finora ho postato, poiché non ci sarà molto fluff xD
Spero di avervi comunque incuriosito e che la mia versione del passato dei due spiriti vi possa piacere :)
1. Aries // 2. La chiave dell'Ariete // 3. Un nuovo padrone e... lui // 4. Io credo in te // 5. Un brindisi! // 6. Si chiama... // 7. Giochiamo? // 8. Gli Spiriti non sono oggetti // 9. Ciao Aries! // 10. Lacrime // 11. Il dolore di una figlia // 12. Grazie Leo // 13. Blue Pegasus // 14. Scudo // 15. Ferite // 16. Dolore // 17. Andrà tutto bene // 18. Liberaci //19. Vendetta // 20. Perdonami
21. Mani

«Ehi, Gajeel, che ne dishhhi di darmi un bacccccio?»
Gajeel, chiamato nella stanza delle ragazze con una scusa, si era ritrovato davanti una scena a dir poco irreale. Una Levy completamente sbronza che richiedeva le sue attenzioni.

Una strana e misteriosa ragazza camminava per le strade di Magnolia.
Aveva un obbiettivo: Trovare dei Dragon Slayer. Uno in particolare desiderava incontrare...
Il figlio di Igneel!
Chi è veramente questa ragazza? E cosa succederà quando conoscerà i maghi di Fairy Tail?

[ ... ]
Si sentiva ridicola, ma almeno doveva provare!
Vide un’ombra che frugava nei suoi cassetti e con un colpo secco lo colpì alla testa con un cuscino.
- Ahi!
Lucy corse ad accendere la luce e si ritrovò seduto per terra una figura ammantata, come quella che aveva visto nella panetteria quel pomeriggio.
Tremando alzò il cuscino pronta ad attaccare di nuovo – C-chi sei? E cosa ci fai nel mio appartamento e per di più nella mia camera!
La figura si mosse e si alzò in piedi pulendosi e lisciandosi il mantello.
- Fermo, ho un’arma! – E mosse il cuscino per far vedere che era pronta ad usarlo.
La figura scoppiò a ridere.
Di tutte le cose che si aspettava quella era l’ultima. Rideva? Di lei? Chissà forse il cuscino come un’arma non era il massimo.
[ ... ]