Una ragazza fragile, ma forte.
Un ragazzo fragile, ma combattivo.
Una ragazza distrutta, ma resistente.
Un ragazzo distrutto, ma che ha ceduto.
Una ragazza bella, ma dannata.
Un ragazzo bello, e puttaniere.
Una ragazza dolce, ma arrabbiata.
Un ragazzo dolce, ma solo.
**Lei è Haven Styles. Lui è Harry Styles.**
______________________________________________________________________________________
«La mamma è andata a Los Angeles.»
«Invece papà è corso dalla sua sgualdrina, in Germania, perché gli ha detto che stava male.»
«Non stavi male anche tu?»
«Sì, ma Anita è più importante, Haven.»
«Harry.»
«Non è questo ciò che mi preoccupa.»
«E cosa ti preoccupa?»
«Che tu sarai sola, e non ci sarà nessuno a controllarti.»
«Harry, so gestirmi da sola.»
«Come l'ultima volta in cui l'hai data a Louis? Oh, non sono convinto che tu sia capace di gestirti.»
«Ti ho detto che non voglio che me lo ricordi sempre. E poi a te cosa interessa? Tu non ci sei mai stato per me.»
«Haven.. è che io ti..uhm..»
«Mi vuoi bene? Ecco, è questo il problema, scemo.»
La telefonata finì, mentre i due tornarono a leggere i loro libri preferiti.
Lui quello preferito di lei,
e lei quello preferito di lui.

Joenelle Roberts ha da poco capito il significato della parola 'amicizia'; ma 'amore', invece, cosa significa?
Un incontro strano, inaspettato, nel momento più sbaglio possibile.
''Va' via tu, perchè io voglio farmi una nuotata.'' Spiegai, guardandolo in modo felino.
''Ed invece sarò io quello a farmi la nuotata.'' Sottolineò, allungando un passo per buttarsi in acqua.
Risi. ''Ma se stavi per affogare poco fa, come vorresti nuotare adesso?''
''Non ti interessa.'' Sputò, incenerendomi con lo sguardo. Cosa avevo detto di male? Nulla. Invece sapevo che non voleva sicuramente che gli ripetessi che poco prima stava per morire.
_____________________________________________________________________________________
''Tu ci credi nei sentimenti?'' Domandò, indicando con il dito indice qualcosa nella stanza.
Dopo poco, capì che stava puntando la sua attenzione su di me.
''Io?'' Ripetei, sorpresa che mi avesse posto quella domanda, mi conosceva abbastanza per dedurre la risposta.
''No.'' Sussurrai distaccata. Cosa erano i sentimenti? Niente, quella era solo una definizione sprecata sul dizionario, come era sprecata l'invenzione del nome Harry.
''E fai male a non farlo.'' Rispose il riccio, squadrandomi da testa a piedi.
_____________________________________________________________________________________
''Chi è lui?'' Domandò Harry, portandosi una mano tra i capelli.
''Il mio ragazzo.'' Risposi, ammiccando un sorriso mentre guardavo Liam.