Gerard si alzò e sbuffando si passò una mano nei capelli. Seguì Frank che probabilmente era diretto verso la cucina.. ma cosa voleva fare?
"Che hai intenzione di fare?" disse alzando un sopracciglio, poi gli cadde l’occhio sul lato b del suo ragazzo.
"TORTA AL CIOCCOLATO!” urlò Frank felice come un bambino a cui è stata regalata una caramella.
Gerard si leccò le labbra, sedendosi sul bancone e ammirando Frank che tirava fuori gli appositi ingredienti e svolazzava per la cucina come una mosca.

Questa è la long della one-shot"Listen my mind.She talk" che alcuni mi hanno richiesto e sono felice di averli finalmente accontentati. Sarebbe meglio-per chi non ha letto- che andaste a leggere prima la shot e poi questa,ma fate quello che ritenete opportuno.
è multiband,dunque troverete anche gli Avenged Sevenfold. Spero vi piaccia e che vi emozioni come ha emozionato me mentre la scrivevo. Xo.

Frank Iero in un'intervista ha fatto sapere a noi fan pervertiti che ha dato il suo primo bacio in una dark room, ad un componente del gruppo.
HEHEHEHE *pervert face*, Frank, chi sarà mai questo misterioso uomo?
...una fanfiction banale. c:

[...] Gli occhi saettavano, riconoscevano, capivano, speravano. Le mani macchiate d'inchiostro fremevano, il cuore sembrava volersi fermare e allo stesso tempo correre più veloce. Nessun volto gli assomigliava, e ce ne erano a decine, centinaia forse. Soldati di una guerra che andava combattuta per se stessi. Per la libertà di decidere, di provare emozioni. Per la libertà di essere irrimediabilmente unici, in qualunque modo si voglia esserlo.
Per la musica.
Per i colori.
Per l'amore.
Ogni viso che sapeva non essere il suo era una liberazione ed allo stesso tempo un macigno più pesante da caricarsi sulle spalle. [...]
[Killjoys!] [Frerard]

"Allo Shit, queste cose sono ordinarie, alcune volte quasi noiose. Ma non era mai successo che vi entrasse un ragazzo con una faccia così diversa e con un corpo e uno spirito, così diverso. Non allo Shit.
Gerard aprì la porta accanto a loro e ci spinse dentro Frank, chiudendosi a chiave la porta dietro, per poi avventarsi sulle labbra di questo ragazzo così bello, così intenso... così...
-Tu sei mio… -"
Gerard lavora come spogliarellista nel locale più famoso della città e Frank, beh, Frank era capitato lì quasi per caso.

–Volevo solo giocare un pochino, ma prima voglio raccontarti una storia tesoro. [...] -Ti va di ascoltarmi? – domandò passandogli un dito sulla pancia. Gerard si sbrigò ad annuire per non farlo alterare di nuovo e Frank parve rilassarsi un attimo. –Quando… quando si è piccoli, ci sono persone che ti fanno credere che la vita sia tutta rosa e fiori, no? – si fermò un attimo per alzare gli occhi al cielo, come se gli desse fastidio pensarci. –Ma non è così, lo sappiamo tutti e due. La vita fa schifo, la vita è come una fottuta Roulette Russa.

*FRERARD*
La musica li avvolgeva, la risacca del mare era parte di essa, le stelle e la luna erano testimoni di ben più di un semplice ballo scolastico.
Erano testimoni di qualcosa di nuovo che stava nascendo, qualcosa che avrebbe cambiato due vite da allora per sempre.

Londra.
Bella, che dire. Quell'aria accogliente per le strade del centro e quella confidenza con la metro che ad un certo punto ti fa sorridere; confidenza che io non ho mai trovato, ci sarà qualcosa fra me e la metro che proprio non funziona, come con iTunes.
Comunque Londra è bella anche se non sai dove ti trovi e pare che quello che hai davanti è l'ultimo bus della serata e tutti ti sbattono contro per entrare ma tu non sai nemmeno dove va quel bus o come ti ci sei trovato.

Spesso chiudeva gli occhi e ci sperava, sperava con tutto il cuore, che quella vita sarebbe potuta migliorare. Ma come? Come può fare un ragazzo di diciotto anni ad andare avanti da solo?

Era una canzone che aveva scritto lui, di suo pugno, pensando a Frank che veniva abbandonato lentamente dalla sua vita. Un ragazzo che meritava tutto il bene del mondo, un ragazzo che non ci aveva capito un cazzo della vita, che aveva bisogno di sbagliare e andare avanti.

Ha una cartella apposita nel suo iPod che si chiama "My Pathetic Romance" dove contiene tutte le canzoni di quella band che l’ha salvato, che lo fa sentire vivo e un po' speciale.
Lui non si sente Chimico ma Patetico, come in uno degli appellativi nel video di I'm Not Okay. Ecco, lui nemmeno si sente okay. L'unico momento in cui si sente davvero bene è quando sente la voce di Gerard.

Dedicata alla mia cara amica TheGhostOfYou, nel giorno del suo compleanno...
Jade non aveva mai confessato alla sua amica l'interessa che provava nei confronti di Gerard, un po' per paura di venire considerata strana quanto lui e un po' perchè se ne vergognava, ma non ci volle molto affinché lei lo capisse da sola. Nel giro di pochi mesi i fatti si evolverono in maniera precipitosa: dai primi, timidi e appena accennati saluti Jade e Gerard iniziarono a passare sempre più tempo insieme senza neanche accorgersene. Capitava che lui la passasse a prendere a casa quando avevano qualche serata in quale locale di Belleville, o che si fermassero a parlare nel garage di casa Way fino a notte fonda, conversando di tutto e niente. E poi c'era stato quel bacio, a Capodanno. Mentre tutti festeggiavano, si scambiavano gli auguri e brindavano, lui la prese tra le braccia e la baciò. Molto spesso Jade aveva immaginato come potesse essere ricevere un bacio di Gerard, ma viverlo fu al di là di ogni sua previsione.

Non mi sopporto neanch’io,a volte.
Ma lo faccio,ti rimprovero,mi incazzo,perché quando non lo faccio mi sento in colpa.
E poi mi dico: ‘Che razza di amico sono?’.

Gee non riusciva a prendere sonno quella sera,aveva troppi pensieri che gli frullavano nella mente da troppo tempo. Non riusciva a capire perchè si sentiva così! Era forse dovuto alla perdita della persona a lui più cara?