Raccolta di drabble e flashfic sui personaggi principali della serie ambientata alla fine della quarta stagione.
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1. Sara/Michael; "L'oscurità ti dà conforto e ti consente di nasconderti, lontana dalla vergogna di una vita di rimpianti. Se stringi gli occhi senti ancora la sua voce: quel suono dolce e soave, rassicurante, che molte volte ha giurato l'amore".
2. Lincoln : "Il ticchettio dell'orologio analogico che indossi al polso è un martellare costante nel tuo cervello.
Ti ricorda il tempo che scorre inesorabilmente. Porterà cambiamenti per ognuno di voi, ma per lui no. Il tempo non passa nelle freddi pareti di una tomba ed il sole non risplende sulla terra arida."

Raccolta di drabble e/o flash! fic incentrate sui pg di Prison Break.
Momenti tanto intensi da farmi sentire parte dello show, anche se sono solo una spettatrice. E su cui non posso evitare di scrivere.

[Spoiler 4^serie!!!]La storia inizia nella 3^serie, Michael è rinchiuso a Sona e Lincoln gli da la notizia che Sara è morta.
Michael reagirà male alla notizia e prenderà una decisione drastica.

Ok la protagonista praticamente sarei io. farò un mucchio di casini ma vi consiglio di leggerla perchè sarà.. bella.. almeno credo ;D

Dal testo: "La donna si alzò dal candido divano, senza staccare lo sguardo dal suo per un solo momento. Mentre camminava verso di lui era così bella che Lincoln non riuscì a spiccicare parola. Non potè fare altro che osservarla, ammirare il suo corpo candido e formoso, il suo viso perfetto, incorniciato da corti capelli scuri in contrasto col chiaro azzurro dei suoi occhi e le labbra rosee"
Questa ff presenta una coppia che probabilmente non si vede spesso, ovvero Lincoln e Gretchen XD Personalmente sin dall'inizio della terza stagione ho sempre pensato che potesse esserci una buona alchimia tra i due perciò ho deciso di provare a scrivere qualcosa :3 fatemi sapere cosa ne pensate e non abbiate paura di rivolgermi delle critiche. aiutano sempre a migliorare ;)

{Lincoln Centric~
Lincoln, tu non sei un assassino.
Lincoln Burrows aveva continuato a ripetersi quella frase per tutto il tempo che aveva trascorso nel braccio della morte, in attesa di quella maledetta sedia.
Guardava il pavimento ed il soffito e cercava un respiro, talvolta in quell'ora all'aria aperta, cercando di ricordarsi cosa lo emozionava una volta.