La pecca di questo capitolo non è la lunghezza, ma l'attesa atroce che il lettore deve sopportare prima di riabbracciare la macabra azione della storia. Certo, questi episodi sono indispensabili per rendere l'armonia del racconto, ma è davvero frustrante non poter leggere direttamente la parte più interessante.
Ciò nonostante hai portato a termine il tuo compito senza problemi, con un ottimo linguaggio e con una buona sintassi; si può leggere tutto d'un fiato, senza mai interrompersi, e la parte finale da sicuramente soddisfazione: decisamente una lauta ricompensa per chi è arrivato fino in fondo.
Solo qualche dettaglio non mi ha del tutto convinta, a partire dalla frase "Fissava Nicklas dall'ALTRO LATO DEL LATO, ancora divisi dal lupo, ridacchiando e scuotendo la testa." e la questione del barile di acqua ossigenata: ma se si fa per dire, e lo devi pure spiegare, perchè non hai messo direttamente flacone? Stona tantissimo quel "barile", e l'ironia dell'espressione non si coglie molto bene. In "[...]con l'altra si portava i capelli blu elettrico lontano dal viso mentre CON inarcava la schiena e disegnava cerchi sul letto[...]" credo che ti sia sfuggito qualcosa più per distrazione che altro.
E dopo questo tripudio di romanticismo ed effusioni d'amore, non resta che aspettare il terrificante retroscena della storia.

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Un'ottima allusione a 'Nightmare' degli Avanged Sevenfold, tanto per ribadire il concetto di incubo mostruoso che regna costantemente nella vita di Nicklas, il solito scemotto incapace.
Lo stesso Nightmare che non gli è servito a ricordarsi di smetterla di rifugiarsi negli appartamenti ma di uscire all'aria aperta e, magari, di evitare di far accoppare ogni persona che conosce, si ripresenta nuovamente nelle spoglie di una creatura a suo modo umana, che crolla di fronte ad uno squarcio fatto con una scheggia di vetro. Tutto ciò fa pensare che sia proprio Nicklas ha conferire tanto potere ad un'arma tanto insulsa quanto insignificante. Mi è rimasto un solo interrogativo dopo aver letto dell'ennesimo attacco del mostro-facciadineonato: l'altra inquilina che fine ha fatto?
La star di questo capitolo è indubbiamente il Lupo, che con particolare sfottò dà un ulteriore prova di quanto il suo ruolo positivo sia molto precario e di quanto sia ingenuo il nostro caro Nicklas.

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Un capitolo decisamente di crescita, sia per Nicklas che per gli eventi. Con l'evolversi delle sue macabre e terrificanti avventure, anche il personaggio del ragazzo assume sempre più definizione e acquista sempre più i tratti che lo contraddistingueranno sino alla fine. Fino a questo punto è sempre apparso come un ragazzotto qualunque, col vizio di alzare troppo il gomito 4 giorni su 7, mediocre e dalla vita monotona. Una vita sprecata. L'incontro con la creatura ha cambiato radicalmente il suo modo di pensare: da inguaribile irresponsabile, ha capito che non si possono arginare i problemi, poichè presto o tardi dovremmo fare i conti con il nostro destino e delegare i nostri compiti a qualcun altro non può prospettarsi come nostra unica risorsa.
Gli è servito perdere un amico e rischiare di perdere anche quel poco di pace riacquistata, Amy, per capire che quello che gli era capitato era affar suo, solo suo, non della ragazza e tanto meno di Rico, e solo e soltanto lui può fare qualcosa a questo punto. Ciò che da qui fino alla fine gli ricorderà costantemente il suo dovere sarà comunque Amy Hope, la sua speranza, la sua luce, il suo quadrifoglio irlandese portafortuna, l'unica cosa per cui lotterà e che non gli farà mai perdere la voglia di combattere: quando dobbiamo proteggere qualcuno miracolosamente attingiamo a tutte le nostre risorse per riuscire nel nostro intento.
Il ruolo del Lupo è ancora molto da definire, visto che da come sono proseguite le cose, il suoi interventi sono molto ambigui: assomiglia all'entità del bene, che cerca di contrastare il male per raggiungere il giusto equilibrio, perchè sa perfettamente che il male non può e non deve essere eliminato. Salva e protegge Nicklas, eppure porta rispetto verso il mostro responsabile di tutto quel dolore.
Ma anche questo è un punto focale: questo mistero ci ricorda ancora una volta che Nicklas non è un uomo perfetto, anzi, non ha ancora imparato a valutare ogni dato della sua esperienza e non presta la giusta attenzione ai suoi incubi; non si pone le giuste domande, che, invece, un occhio attento che studia il corso degli eventi da fuori avrebbe già saputo cogliere. Il ragazzo, infatti, non si è ancora reso conto che la chiave di tutto potrebbe essere il Lupo, non tanto quella creatura.
(Recensione modificata il 30/07/2012 - 09:43 am)

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A questo punto mi è doveroso rimangiare ciò che ho scritto su Rico nel commento precedente. Sono dell'idea, però, che parte di questo capitolo poteva essere incorporata all'altro, idipendentemente dallo stacco che hai scelto di inserire tra i due [che non definireri propriamente 'fuori dal tuo genere', perchè in un racconto ci vuole comunque una parte descrittiva e narrativa che non deve essere per forza da raiting rosso]. La sensazione che mi lascia è di incompletezza, e ciò mi lascia dell'amaro in bocca. Sì, decisamente avresti fatto meglio a riempire di più queste 3° e 4° parte, soprattutto perchè il tuo stile rende la lettura molto fluida e continua, e non mi sarebbe dispiaciuto leggere qualcosina in più.
Apprezzo il momento di lucidità post scontro tra creature, e anche l'odio represso di Nicklas totalmente concentrato verso l'unica ancora di salvezza del ragazzo: un comportamento tipico da noi essere umani, quello di mordere la mano che ci ha protetto. La scena finale è un exploit di pateticità che non può che farmi provare della compassione verso il protagonista; inciamparsi nel sangue del suo amico è un pò come incimparsi nella propria orina: in entrambi casi è sempre penoso e patetico.

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Un buon capitolo, devo dire, ben condito con tipiche scene di botta e risposta con l'amico di bevute [tra l'altro molto originali e naturali, senza tante pretese] e qualche scena 'splatter'. Questa volta le tue descrizioni mi hanno soddisfatta nella forma e nel contenuto, ma non nella lunghezza: possibile che venga dedicato così poco spazio alla morte dell'unico amico del protagonista presente nella storia? D'altra parte, però, hai compensato con il proseguire frenetico degli eventi, fino al punto focale di questa parte di racconto, il lupo bianco. D'altro canto forse è stato proprio questo il tuo intento: mettere su carta l'incapacità di assimilare una serie di atrocità commesse di fronte ai nostri occchi, con lucidità e razionalità, tanto da stare a guardare senza fare nulla tutto ciò che ci sta accadendo intorno.
Un solo punto del capitolo non mi è particolarmente piaciuto: "Ora davanti a lui si parava la sagoma di un grosso animale, un lupo, anch'esso bianco come tutto ciò che lo circondava. Riusciva a malapena a distinguere la sagoma dell'enorme animale...ma una cosa riusciva a distinguerla[...]"
queste due frasi potrebbero essere fuse in una sola, così da evitare la ripetizione di sagoma di un grosso/enorme animale.

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Rispetto al prologo c'è decisamente un salto di qualità, sia dal punto di vista lessicale che dai termini adottati. Dato lo stacco tra i due capitoli, ti suggerirei di revisionare la prima parte, così da renderla uniforme al resto del racconto e da invogliare altri lettori [la prima impressione conta sempre qualcosina in più].
Nessun errore in vista, a parte una dimenticanza nelle prime righe "Sembrava sempre malato proprio per IL suo colorito", e l'unico rimprovero che potrei farti è per le citazioni di suoni come "crack" e "sonoro splash", che abbassano totalmente il registro del tuo stile. Di fronte alle descrizioni da raiting rosso e particolamente splatter si tende a cadere nel banale o a perdersi nella propria immaginazione al punto dal rendere la scena nella nostra mente un tantino distorta e poco interessante. Nella scena spinta di questo capitolo si sente la mancanza di vocaboli precisi e soprattutto di sinonimi: quando qualcuno ci sta tagliando a fettine non ci fa delle "crepe" ma degli "squarci", e questi "errori" fanno scendere l'entusiasmo, proprio perchè focalizzati nelle descrizioni più interessanti, che alla fine si rivelano dei flop.
Passato questo passaggio, ecco che riprendi a scrivere con fluidità e movimento, proseguendo con il creare suspence. Peccato che i lettori non vedono l'ora di leggere di sangue e di uccisioni e in quella parte, caro mio, ti sei decisamente sprecato.

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La vicenda del capitolo in sé non è male, è un buon inizio; in primis, una creatura mostruosa ed agghiacciante che domina i sogni e le allucinazioni del protagonista delinea già un alone di mistero, caratteristica portante di questo genere: un horror senza suspence, infatti, che horror sarebbe?
Ma prima dell'entrata in scena di questo aborto putrescente, hai dato spazio, giustamente, al personaggio che si farà carico di vivere questa terrificante avventura, descrivendo brevemente una situazione banale e monotona, per non illuminare di troppa importanza le prime righe.
Apprezzo la descrizione di Nicklas, né troppo fantasiosa né troppo improbabile [si legge spesso di uomini affascinanti ed incredibilmente belli e dalla forza al limite dell'umano] che da un tocco di realtà ed umile umanità a questa prima piccola parte del tuo racconto. Trovo che la scelta del personaggio sia una delle cose più ardue e difficili, perchè tutto quello che narrerai ruoterà intorno a quella persona, ed è bello quando il protagonista è imperfetto, perchè anche noi comuni mortali possiamo immedesimarci in lui [per questo un'altra nota positiva è la sua dipendenza dagli alcolici].
La nota nettamente negativa di tutto il capitolo è, come già sai, il modo in cui è stato scritto: troppi errori ortogrfici e lessicali, soprattutto per quel che riguarda preposizioni e tempi verbali. Purtroppo sin dalle prime righe non si fa fatica ad individuarli e molto spesso si susseguono distogliendo l'attenzione dalla storia. In alcuni punti sono particolarmente fastidiosi.
Un paio di passaggi sono particolarmente forzati, come nella descrizione della creatura, in cui si sente la mancanza di qualche punto per diluire un discorso scritto tutto d'un fiato. Malgrado ciò non ho riscontrato errori di punteggiatura, e di questo sono molto contenta: virgole e punti sono fondamentali per dare un senso vero e proprio al racconto, e tutto sommato ne fai buon uso.

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Davvero, mi hai colpito. 
Mi piace moltissimo questo racconto per la suspence che mette in alcuni versi, mi piace moltissimo per il modo in cui è strutturato nei dialoghi e nel lessico, mi piace la scelta delle descrizioni e degli ambienti... pure i personaggi mi piacciono.
Sei molto bravo, usi uno stile particolare in tutto ciò che scrivi e cerchi di far provare tensione al lettore.
Una cosa che ogni scrittore di questo genere dovrebbe fare e fa per forza. E tu lo fai molto bene.
Complimenti. ^^

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Due parole: la adoro, la adoro e la adoro. Naturalmente parte di tanta adorazione devesi alla stratosferica canzone che hai usato per la colonna sonora. Ma mi piace tutto di questo cap, mi vedo davanti agli occhi il perfido demone di nicklas e trepido x amy. Approvazione totale. Ps: ho qualche difficolta' a documentartelo fotograficamente ma ti assicuro che da queste parti i varani passeggiano tranquillaMente x strada.

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Anche questa volta hai scritto un capitolo molto intenso, descrivendo ogni dettaglio alla perfezione.
Nicklass dovrebbe tenersi sempre pronto a "queste occasioni" sapendo quanto possa essere rischioso per ciò che lo circonda, non può permettersi di perdere Amy perchè a quanto pare sta nascendo un sentimento forte. Ma questo lupo mi ha un po' lasciata perplessa, è rimasto lì senza far nulla, questa cosa mi incuriosisce perchè forse c'è qualcosa di più dietro questo lupo. Bravo.
Aspettiamo già il prossimo :)
A.

Oh Dio.. non è che è uno dei soliti "bambini mai nati"?
Mi è piaciuta molto la descrizione più precisa della 'creatura' e della lotta, complimenti.
Per il resto, il Lupo mi sta parecchio simpatico.. xDD

"Sulla soglia della camera il lupo si era seduto a gustarsi la scena, si stiracchiò annoiato emettendo un lamento nella sua particolare lingua animale, si girò e si allontanò sculettando"  <3

Alla prossima ;)

Con questo capitolo c'è un bel balzo di qualità.
Coinvolgente, inquietante, nel finale diviene addirittura "pressante". Mi è piaciuta molto una frase in particolare, "Riavutosi dalla risata, che aveva contemporaneamente riempito e svuotato l'appartamento", perchè crea una immagine notevole e riesce a trasmetter l'impressione del suono in modo figurato ma diretto.
C'è ancora qualche errore qua e là, come "tutti quei colori e quei suoni lo sconvolgeva[no]", però non vanno ad intaccare l'esperienza narrativa del lettore.
Come avrai capito, ho apprezzato.

SHIIII...però non è morto nessuno =.=' Che peccato...
Ma poi pure quel lupo, prima si incazzava come una bestia se anche solo quel "coso" si avvicinava a Nicklas, ed adesso sbadiglia e se ne va via sculettando (ma i cani sculettano? Se si, da quando?).
Se prima era un incrocio di "The ring" e "1408", ora ci aggiungo anche "Mai nato".
E poi, che cosa intendeva con quel "relazione" il mostriciattolo neonato? Mi preoccupo O.o
Ma poi la coinquilina polacca ( se è bionda è polacca ) che fine ha fatto? Spero sia morta ()-:C
Muahahahhahaahhha, evvai... sangue, sangue, sangue, VOGLIO SANGUEEEEEE...e già che ci siamo anche dei calmanti...

Tattaratààà...in seguito alla prossima puntata....LOL
Ma che schifo,non ho altre parole. Schifo in senso positivo: fa veramente ribrezzo. Anche se è un po' "strano" il cambio di umore di Nick...me gusta mucho el perro.
E' come lo vorrei io...bianco come la neve, solo che sarebbe più figo con un occhio blu e l'altro verde.

Ma...ma...ma...ma perchè cazzo prende a calci il MIO cagnolino? Eh? Dopo che gli ha salvato anche la vita!! Ma cos'è? Spastico? Vuol dire che se lo butto dall'Empire State Building mi ringrazia????? Dio, quanto vorrei farlo a fette...
Waaaa...voglio il MIO cagnolino...