Recensioni per
Non si giudica un amore futuro in base alla sofferenza passata
di alix katlice
Accidenti!Ho letto tutti i capitoli d'un fiato..Non ho parole per descrivere davvero:hai un modo di scrivere fantastico,la capacità di far passare le immagini davanti al lettore.Continua cosi',ti seguo *-* |
Aaaaaaaaaaah,sei bravissima cavolo :* |
Mlmlmlmlml andiamo con le cose hot eh? Ahahah, scherzo :) Fosse per me non ti recensirei piu perche continuo a ripetere le stesse cose! E smettila di migliorare a scrivere, o non diventeró mai bravo come te T.T Comunque, andando alla storia con occhi impersonali posso dirti che mi E piaciuta l 'aggiunta di note all 'interno del testo, fa tanto libro scolastico ma denota una manicale attenzione dei dettagli e.e Vi e Tate sono tenerisdimi, che posso aggiungere..? Ah si, Amo come scrivi. Besos :3 |
Trovo che sia il missing moment più dolce che hai scritto in questa raccolta - perora. I pensieri di Tate sono così sinceri e belli che non possono non lasciare senza parole. |
Forse non ci crederai, ma la prima emozione che abbiamo provato quando abbiamo letto questo capitolo è stata di angoscia... Ma non fraintendere. Il racconto in sé è semplicemente meraviglioso, con momenti talmente belli da rasentare la pura poesia, e scene così dolci e toccanti da sembrare quasi dipinte sulla tela di un acquarello ottocentesco. No, la sensazione di angoscia che abbiamo provato viene dal fatto di conoscere l'amaro destino della storia d'amore fra i due amanti, e di come le colpe di Tate finiranno col dividere un amore che avrebbe potuto invece salvarli entrambi... |
Wooow! Ho letto tutto in dieci minuti? Mi piace molto come scrivi, i capitoli sono corti ma ben scritti, amo questo "viaggiare col tempo" riprendendo anche l'infanzia di Tate e Violet e la loro vita prima del loro incontro. Dire che amo Tate e Violet è dir poco e tu con questa storia me li fai amare ancor di più ajsajdhakdh *-* Al prossimo capitolo <3 |
(Solitamente lascio recensioni chilometriche, ma ogni volta che mi trovo davanti a qualcosa scritto da te mi "blocco" o "fermo" -come preferisci-, perché non mi sento all'altezza di lasciarti recensioni visto che tipo ti amo come autrice [oh, che bello, una dichiarazione d'amore xD] e perché non so che scrivere... ma vedrò di evitare di dire solo due parole... dita incrociate, suvvia!) |
Wow... Questa è stata la nostra reazione quando abbiamo letto questo nuovo capitolo di quella che sta rapidamente diventando una delle migliori fanfiction che tu abbia mai scritto :) Sul serio, raramente ci è capitato di leggere qualcosa di così coinvolgente dal punto di vista emotivo e così colmo di tristezza e di speranza da farci star male e bene al tempo stesso ^^ Secondo noi, i protagonisti di questo moment, sono tre, perciò cominceremo ad analizzarli uno alla volta. |
Bellissimo moment che continua idealmente quello precedente. Questa volte sono le parole ad essere le protagoniste, quelle stesse parole che possono innalzarci verso le vette del paradiso o gettarci negli abissi più cupi della disperazione a seconda di chi le pronunci e del nostro stato d'animo... Le parole sono importanti, per noi, per gli altri, per l'intera umanità. A ben pensare sono ormai uno dei pochi strumenti che ci sono rimasti per comunicare con i nostri simili da quando, con l'evoluzione dei primi ominidi, abbiamo perso la capacità, innata negli animali, di percepire le emozioni altrui. A parte l'arte più pura, che non tutti però comprendono allo stesso modo, la parola è ciò che ci resta per esprimere pensieri, sentimenti, idee e per cercare di comprendere i bisogni e le esigenze altrui. Eppure non è così facile. Se è praticamente impossibile che un animale non riconosca in un suo simile sensazioni quali paura, forza o desiderio di accoppiamento, per un essere umano è fin troppo facile mentire, far finta di essere diverso da ciò che è o provare sentimenti che, in realtà, non prova affatto. Basta usare le parole, mettere insieme lettere e numeri, per creare frasi che descrivono un mondo diverso da quello che è. Oppure basta ignorale, chiudere ad esse il proprio cuore per poi aspettare che scorrano via, come acqua sulla pelle... Come fa Violet. Per lei le parole degli altri non sono altro che un fastidio da ignorare, da sopportare per poi dimenticarsene in fretta. |
Come ho scritto nella recensione precedente.. L'amore è cieco. |
Gli occhi sono i protagonisti in questa ff! *-* |
Leggendo questo capitolo non ho potuto far a meno di pensare a Patrick Jane, il protagonista del telefilm “The Mentalist”, e in particolare a questa frase: “Io non ho paura della morte, ho solo paura del dolore perché farà male.”. |
Mmm capitolo un pò particolare questo... Intendiamoci non che sia brutto o che, anzi il tuo stile di scrittura risalta chiaramente nella scelta di ogni parola e dell'ambientazione in cui far muovere i personaggi, eppure si avverte abbastanza distintamente la mancanza di un "qualcosa" che lo pone un minimo al di sotto della media qualitativa di questa raccolta. Il perché è presto detto, giacché si tratta principalmente di due ordini di motivi: |
"L’uomo è l’apprendista, il dolore il maestro. Nessuno conosce se stesso finché non ha sofferto..." |
"Nessuno guarisce dalla propria infanzia" |