Recensioni per
Gorgoglìo.
di hiccup

Questa storia ha ottenuto 269 recensioni.
Positive : 267
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Veterano
04/03/14, ore 15:41

Se sulle poesie applicassimo etichette, qua scriverei "astenersi innamorati cronici e malinconici perditempo". Sono versi semplici, senza tecnicismi o ardite ricerche lessicali, giuste per trasmettere qualche emozione sotto la pioggia, solo per esprimere, ancora una volta, quel disagio per quelle due strade così diverse (apparentemente inconciliabili) che solo una svolte brusca e violenta potrebbe far incontrare. Anche se tu non mi sembri di questo avviso:


"Respiro a fondo,
inalando ad intervalli alterni il tuo profumo
- non voglio inebriarmi bruscamente, violentemente -;"

Sì, okay, volevi dire qua una cosa differente, ne sono consapevole - eppure credo d'aver ragione, tu hai paura di metterti di fronte al fatto compiuto. E come potrei darti torto? Se fossi nei tuoi panni non sarei certo meno combattuto. Non puoi rischiare di perdere il controllo, perché sai a cosa andresti incontro. Eppure, anche così, non è semplice far finta che vada bene:

"e io me ne vado, e tu ti allontani;
mi volto, ma tu non vedi, non senti, non capisci."

E mi dico che, nonostante tutto,
- sebbene i polmoni sussultano e il cuore langue –
è meglio così; è giusto così.

Nonostante tutto. Tralasciando l'ovvietà del riferimento al 'nonostante tutto' (se mi chiedessero di descriverti in due parole, oggi direi "nonostante tutto"), dici a te stessa l'unica cosa che può farti sentire meglio. Io sono dalla tua parte: è meglio così per ora.

Non sognare troppo arditamente
o ti brucerai le ciocche di capelli profumati
e i polpastrelli incerti si bucheranno maldestramente
nel disperato tentativo di afferrare l’impossibile.

Come rispondere a questi versi? Non saprei e allora evito di farlo, dopotutto non è neanche il mio compito quello di rispondere. Mi limito a prenderli per quel che sono, estrapolandoli dal loro contesto e dalla persona che li ha sentiti e scritti su carta e infine riportati qua. Faccio finta, per un attimo, che tu non esisti. Ecco, direi allora che apprezzo il richiamo nei primi due versi all'immagine del fuoco, ché il termine 'arditamente' rimanda alla speranza ardente e alla passione della gioventù. In genere è questa fiamma che ci spinge ben oltre le nostre capacità, questa fiamma ci fa fare grandi cose. Ma in questo caso si tratta d'una fiammella, attentamente accesa e altrettanto attentamente tenuta d'occhio, per evitare che possa espandersi. Che le conseguenze, descritte nei due versi successivi, pare siano troppo gravi. Afferrare l'impossibile non può che condurre al disastro. Eppure, che ne sarebbe stato di Napoleone, Giulio Cesare, Cristoforo Colombo, Marco Polo, Neil Armstrong - per citare alcuni dei più famosi - se avessero ragionato in questi termini?
Non saremmo andati oltre la punta del nostro naso, senza il loro coraggio e l'impertinenza nello sfidare l'impossibile.

Bella poesia, specie la chiusa, complimenti.

Recensore Veterano
03/03/14, ore 14:39
Cap. 61:

“Un po’ ipocrita lo sono anche nei confronti di me stessa;
sono un po’ una regina del dramma;
un po’ di rimorso continuo ad avercelo anch’io.
 Vorrei scriverti, ma le parole mi mancano.”

Sai che mi aspettavo un ultimo un po' ?

Questo tuo componimento verte su di un tema, quello dell'allontanamento, per cui non ci sono parole che bastino nel tentare di descriverlo adeguatamente. Io credo che in ogni allontanamento ci sia un miscuglio di volontarietà ed involontarietà, è la perfetta esemplificazione di come gli eventi siano qualcosa che in parte controlliamo ma che spesso poi ci sfuggano di mano. Come 'una serie di sfortunati eventi'. Dipende anche dal nostro essere volubili: ci si sveglia un mattino volendo qualcosa e il giorno dopo si ricerca l'opposto, per poi, infine, maledirsi per aver raggiunto un risultato che accontenta solo una parte di noi. Eppure è inevitabile. Ricordi quando ti dicevo del bipolarismo? Credo che, in forma più o meno accentuata ed evidente, sia presente in ciascuno di noi, scindendo le nostre fragili anime in partizioni che raramente si sovrappongono, un po' più spesso invece danno pareri diversi e ingarbugliano la nostra vita. A me succede di continuo (e io infatti, come conseguenza diretta e dipendente, sono una persona terribilmente indecisa su quasi tutto).

"Perché sono orgogliosa, sì, ma
un tuttavia e un sebbene non riesco a ricacciarlo in gola."

Pensa un attimo al paradosso: un poeta, la persona che più di ogni altra svela la propria intimità a perfetti sconosciuti tramite le sue poesie, è allo stesso tempo una persona riservata ed orgogliosa. Non parlo solo di te, dico in generale, e se fossi un tantino più audace direi che vale lo stesso anche per me. I poeti sono contraddizioni che respirano e parlano (e scrivono, quando gli accade di respirare e parlare meno).

"E gli addii sono crudi e scomodi;
non hanno un punto fermo; continuano a perseguitare."

Non so cosa, ma questa parte mi ricorda qualcosa. Uhmm, quando - e se - mi viene in mente te lo dico.

Sai cosa mi è piaciuto di più in questa poesia? Questo verso:

Nonostante tutto.

Cos'ha di speciale? Rappresenta l'essenza della poesia: è posto là in mezzo e spezza in due il testo, un ruolo che ben si addice ad un'espressione linguistica che ha il compito di richiamare l'attenzione su quello che verrà, pur tenendo presente il prima. Non si rigetta nulla nella vita, sarebbe un delitto, e ciascuna esperienza ci forma anche quando ci spezza. E con quel nonostante tutto andiamo avanti, seppure perseguitati da dubbi e malinconie.

Una bella poesia, complimenti!
 

Recensore Veterano
02/03/14, ore 13:53
Cap. 60:

Buongiorno e buona domenica!

Bellissima la citazione d'apertura di oggi :)
Molto pregevole anche la costruzione della poesia, con l'occhio che cade a destra e a sinistra, fra strofe eterne e versi effimeri. Il tema su cui hai giocato è affascinante, lo si può certo considerare un topos della Poesia d'ogni tempo e lo hai trattato con il dovuto rispetto e con sincerità. Mi piace che tu abbia iniziato il mese di marzo, il mese dei fiori e delle piccole cose, con queste righe.

"Non ho mai creduto nell’eternità, nel fattore per sempre
sussurrato a labbra schiuse prima di un lungo bacio
dolce-amaro; le pareti della memoria scricchiolano
e rimbombano di promesse infrante e addii infiniti."

Capisco cosa intendi e, sì, a seppure a fasi alterne (il discorso sarebbe poi ben complicato, per fortuna i versi consentono di comprimere e 'sintetizzare') anche io ho nutrito quell'astio verso i 'per sempre'.

"Non esiste nemmeno l’infinito;
stupida concezione umana delle emozioni,
borbotti."

Avrei da ridire su questo, ma pure qua capisco cosa intendi (e poi sei tu la poetessa!).

"Tuttavia mi scopro forse curiosa, impertinente e fuori luogo
a desiderare che queste piccole istantanee sgualcite
si prolunghino – lascino vagare i loro filamenti argentei –
nelle ore, nei giorni, nel mesi – negli anni?"

Impertinente, aw, oh sì. Eppure l'impertinenza ti dona, specie nello scrivere in versi. E con parole semplici hai ben esposto quella contraddizione interiore che in molti viviamo. Che poi non è che un fronte limitato di un conflitto ben più ampio: quello fra cuore e ragione.

"Ogni cosa è un brivido unico e freddo; intermittente
come le stelle nella notte – tutto è superficiale ed effimero,
replichi."

Eh sì, si replica, ché ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. E non si può fare a meno di farlo presente a se stessi, per non perdere la bussola (ho usato bussola perché credo sia un termine che ti piace, vero?).

"Eppure queste fila malinconiche e gioviali
mi strangolano i polsi e le caviglie, arrestandomi,
facendomi rallentare il mio incedere; e io trattengo
un sorriso davanti ad una tazza di cioccolata calda; ad un film;
alle risate dei bambini; alle storie lontane raccontate dalla pioggia;
alla semplicità dell’amicizia; ad un bacio ruvido sulla guancia;
ad un abbraccio senza pretese; alla sensazione di appartenenza;
alla vita e alle giornate gocciolanti di ricordi intrisi in pagine incartapecorite."

L'ultima parola - scusa - ma la trovo orrenda. Per quanto possa essere adatta e significativa, non è essenziale ed esteticamente - cioé etimologicamente nel qual caso - è proprio brutta secondo me. Ma la strofa in sé mi ha trattenuto un sorriso (sarà anche perché io adoro le enumerazioni, they're made for dreamers). È una bella poesia, brava. E facci sapere come si evolverà la disputa fra effimeristi ed eternalisti :3

Nuovo recensore
27/02/14, ore 16:56

E' brutto realizzare che una fine c'è sempre,anche se io,non so ancora come riesco a farlo, spero sempre che non sia così. Trovare un'amicizia sincera è bellissimo,ed altrettanto brutto quando vieni ferita dalla stessa. Le tue parole mi colpiscono tantissimo. Sarà che rappresentano questo periodo della mia vita :) è bellissimo il modo in cui hai espresso i tuoi pensieri,mi ci rispecchio tantissimo anche io! Particolare la domanda e la risposta all'inizio tra virgolette, sono parti di conversazioni? o sono tra virgolette per evidenziarle come anche nelle pagini precedenti?

Recensore Junior
26/02/14, ore 18:01

Un monologo in versi molto profondo e soprattutto molto evocativo :) 
La strofa

Ma ecco che cosa farò quando il sole morirà
e le nubi s'accalcheranno sulla mia fronte:
accoglierò la notte, amandola e vezzeggiandola;

le reciterò sonetti e canterò ballate dimenticate.

è senza dubbio l'apice di tutta la poesia, in cui passato e futuro si mescolano e terminano nel mistero della morte. Piaciutissima!
Soprattutto complimenti per il progetto che stai portando avanti...non deve essere facile scrivere versi ispirati ogni giorno, ma ne ho lette diverse delle tue e mi sono sembrate tutte molto toccanti :) Bravissima, per me.

 

Recensore Veterano
25/02/14, ore 16:34

Eccomi qua, dopo qualche giorno di assenza.
Sembra essere una poesia molto forte e molto intima, questa. Più del solito, intendo.

“Rimarrai lì, immobile, per molto?”

Posso risponderti con un video? Anzi, con un testo :3
http://www.youtube.com/watch?v=bsy63rQvC08

"Ha le mani fredde, ghiacciate, inconsce;
le stringo tra le mie, cerco di intiepidirle
con parole silenziose e pallidi sorrisi muti."

Incipit problematico. Il primo verso mi ha fatto pensare ad un lui inconsapevole; l'alternativa sarebbe pensare ad un lui freddo e impassibile ma non è possibile, visto che, se questo come penso è lo stesso destinatario di qualche poesia fa, allora lui è la "vita" e quindi non può trasmettere freddo. E se stessi rappresentando te stessa nell'atto di essergli vicina, in qualche modo? Forse ha bisogno di te (come amica), visto che prima dicevi "“Fino a quando avrà bisogno di qualcuno che lo ascolti, sì.”, questo spiegherebbe i versi seguenti della prima strofa.
Sai, mi sento un po' in colpa a cercare di indagare e interpretare certi temi, certi aspetti che forse hanno il diritto di restare parole senza riferimenti precisi per gli 'estranei'. Mi accontento d'ora in poi di leggere questi tuoi versi senza referenti reali.

Gli altri versi sono malinconici, pessimisti, rassegnati, sono le melodie drammatiche di chi, un po' sadicamente, affonda il proprio viso in una vasca d'acqua pungente, senza alcuna costrizione esterna. Aspettarlo o lasciarlo andare? È ambivalente questa poesia, in bilico fra due burroni, un po' come te e il tuo bipolarismo.

La poesia mi piace, solo diventa difficile scrivere qualcosa riguardo versi così personali, davvero si rischia d'essere avventati e anche fastidiosi. Eppure - tu forse faresti lo stesso nei miei panni - non posso non darti un consiglio. Non lasciare andare qualcuno che potresti amare solo perché la parte più razionale di te ti nega qualsiasi tentativo. Ignorala, per una volta, go ahead and try. Di certo avrai le tue buonissime ragioni per esitare, non lo metto in dubbio, ciò significa che forse andrà male. Sei troppo intelligente per ricevere suggerimenti di finto buonismo e ingenuità, come se il mondo girasse davvero intorno a noi e ogni difficoltà fosse valicabile. No, tu m'assomigli e il buonismo ti risulta fastidioso, lo capisco, così come altrettanto fastidioso sarebbe sentirti dire che "si vive solo provando" e tanta altra roba su quella falsariga. Ma sei altrettanto consapevole dei rimpianti che avrai. Non limitarti ad ascoltare (che è come lasciare che la vita salti il nostro turno e passi avanti), dì quello che pensi e provi (o credi di provare). Non lasciarlo andare senza tentare.

Non so bene come stanno le cose, ma spero che tu possa tornare a desiderare quell'abbraccio e poterlo assaporare ogni giorno. :)

Recensore Master
22/02/14, ore 22:51

Ehi! Anche stavolta sono in perfetto orario! Mi ripeto: GO GO GO! Cmq credo che lascerò una recensione più corta rispetto al solito, ma non c'è nessun problema solo che ho avuto una giornata nera e preferisco dormire per far svanire tutto.
Allora come ben sai, mi ci rivedo tantissimo nelle tue poesie e anche stavolta hai descritto perfettamente la mia serata.
Io che dopo aver mangiato, ancora a tavola, parlo del più e del meno con i miei genitori. Se non abbiamo litigato.
Oggi giornata abbastanza noiosa, sempre complimenti!
Baci by Fede

Recensore Master
22/02/14, ore 14:11

Credo che le cose sembrino più belle se si mangia un gelato... Ciao! Si come al solito dimentico le buone maniere, e cioè: salutare prima di tutto, chiedere come stai... Ma perderei troppo tempo, tanto lo sai che ci sono sempre no? Insomma ho incominciato cosi perché stavo leggendo la tua poesia mentre mangiavo il gelato (a gennaio? Si, da notare la pazzia) e cmq tutto sembra più dolce, più buono, più bello nella poesia. Magari fosse cosi nella vita... Mangiare gelato a volontà e eliminare tutti i problemi. Due cose buone allo stesso tempo. La poesia è tra le mie preferite, ma era scontato dirlo perché lo sai che io adoro tutte le tue poesie! Amore, amore, amore... Insomma c'è ancora aria di San Valentino nell'aria! Ma l'amore sembra essere una cosa fondamentale nella vita di un uomo, lo si trova in tutte le cose e in ogni momento e periodo. Non importa che sia o no San Valentino. A volte mi chiedo perché lo hanno inventato, cioè io credo che non ci sia bisogno di dimostrare il proprio amore a una persona solo in un giorno preciso, ma sempre!
Cmq io so il tuo amore per una persona in particolare, ma non so se ti sia passato tutto o sei "peggiorata", nel senso che ti sei innamorata ancora di più. Be il tuo modo di vedere l'amore è spettacolare, l'amore è una cosa inspiegabile, una cosa soggettiva che può essere espressa in modo a volte sbagliato (basta vedere femminicidi e violenze sulle donne)... Io non ne saprei dare una descrizione migliore, non saprei trovare le parole giuste, essendo una cosa soggettiva gli altri potrebbero non riconoscersi nei miei pensieri di "amore", invece io mi ci rivedo e come nei tuoi versi.
Molto belli i versi, complimenti come al solito!
Baci by Fede

Recensore Veterano
22/02/14, ore 00:06

Sai che non sapevo cosa significasse di preciso "apolide"? Avrei potuto chiedere a te, adesso, ma non ho resistito e così l'ho cercato.
"L'apolidia (composto di alfa privativo e polis, "città" in greco), è lo stato dei soggetti privi di qualunque cittadinanza."
Hai scelto una bella parola, significativo che tu l'abbia messa come titolo in una poesia sull'amore (o d'amore?). Dico sull'amore perché nelle tue parole potrebbero ritrovarsi in molti, senza nulla togliere con ciò al tuo personalissimo ed unico modo di vivere questa passione così totalizzante.
Vorrei domandarti, un po' indiscretamente, se sei innamorata. Leggendo i tuoi versi da quasi un mese mi son fatto l'idea che la risposta non è né un semplice "no" né un semplice "sì", quanto una sorta di via di mezzo. Meglio non saprei dire. C'è qualcosa di un amore passato in te; un amore fresco, breve eppure che ti ha segnato (ricordo una poesia in merito). Ricambiato o meno non fa differenza, non può cambiare quello che, in te, è stato. E non è stato un grande amore, non è ancora arrivato il suo turno, ti dici così, ma sai bene anche tu che non ci sono amori grandi e amori piccoli, amori veri e amori falsi, ci sei solo tu, un'altra persona e un'indefinita, inspiegabile, irrazionale ed avida voglia d'avere accanto lei e nessun altro. Si tratta di scegliere, si tratta di sentire d'aver scelto.
Io credo che in questa poesia ci sia una metà di te reale, viva, e una metà, se mi passi il termine, "fantastica", che aspetta e attende e immagina e si chiede se un amore è già passato, se uno sta arrivando, che fatica a distinguere il momento esatto in cui ci si dice "innamorati" e l'altro momento in cui, simmetricamente, si smette di dirlo. Ci sei tu razionale e tu sognatrice, c'è la te reale e una che non si sa se esista o meno. Innamorata ed in attesa d'innamorarsi.

"Parliamo in due lingue differenti, io e te;
due alfabeti tanto diversi quanto simili
che s’inerpicano lungo i fianchi molli,
che si fanno largo a forza tra le pieghe dei desideri."

Ho letto il primo verso non solo come se fosse rivolto a qualcuno, ma anche come se fosse rivolto a te stessa, in un dialogo tra quelle due metà di te che interdette si fissano a vicenda.

"E io sono spaventata
E tu sei indifferente;
tu parli troppo e io troppo poco:
riesco ad avvertire il tuo respiro bollente
contro le mie palpebre vibranti e venate di lacrime."

Oh, hai usato una rima, non ci sono abituato! *si riprende dallo shock* tranquilla, non era fuori posto :)

"Sogno un sogno che mi trascini nel buio sereno,
nel silenzio irreale, come una sorta d’incantesimo
mormorato con labbra tremule e tumide di emozione."

Bella terzina. Mi pare rappresenti un desiderio latente, che adesso si fa palese e mette in chiaro quel bisogno di serenità, quella necessità di riempire la mancanza che provi in quell'istante. Aspetti l'arrivo dell''incanto di quell'emozione. Come chi desidera innamorarsi.

"E io sono insonne e all’erta e disperata,
e tu dormi e parli e non mi vedi."

Sogni eppure le tue notti passano insonni: sembrerebbe quasi un controsenso. Ma qui, io credo, tu voglia semplicemente descriverti come vigile, perchè ansiosa e desiderosa di incontrare la tua dolce metà che gioca a nascondino, sei attenta a non lasciarti scappare nulla (ogni momento potrebbe essere quello giusto) mentre lei probabilmente è ignara ancora del destino che l'aspetta e non ha alcun sospetto dei pensieri che affollano la tua mente e il tuo corpo. Non sa che tu soffri.

"Vagare in terre lontane, in universi sperduti,
leghe e leghe lontano da te, è mozzafiato;
le mie dita cercano inevitabilmente le tue,
il mio sguardo si crogiola nel pallore delle costellazioni,
il mio corpo si dissolve, si corrode, s’increspa nel tempo."

Questa è la mia strofa preferita, mi piace da impazzire quando dici "Vagare in terre lontane, in universi sperduti,/leghe e leghe lontano da te, è mozzafiato;" Meravigliosa.

"Ho bussola,
ho mappa,
ho la stella polare,
ho il muschio,
ho il vento;
ma mi sono persa.

(And with restless temples
I’m going to hold back
tears.
As usual.)"

Qua ho un dubbio: gli ultimi versi in corsivo e in inglese fanno parte della poesia? Io credo di no, anche perché non mi convincono granché, c'azzeccano poco con il resto, soprattutto musicalmente. Forse sono le parole di una canzone?

“Anzi, mi domando direttamente perché mi ostino ancora
a scrivere poesie d’amore, visto che non ne sono in grado.
Purtroppo.”

Una professione di umiltà che non è onesta, perchè a giudicare da questo tuo componimento non posso che contraddirti: sai scrivere anche d'amore. E non è una novità, a me è capitato spesso d'intravedere versi d'amore nelle tue poesie, più o meno espliciti, più o meno consapevoli, più o meno intenzionali.

Splendida poesia. Che altro dire? Complimenti e grazie, dopo una serata di studio versi così belli sono proprio un toccasana per l'umore.

Recensore Master
21/02/14, ore 13:43

Ehi! Questa volta sono con qualche ora di ritardo ma sono riuscita a trovare un secondo di pausa, pace e tranquillità per recensire. Appena l'ho letta mi sono detta : " Ottima da leggere ascoltando la mia canzone preferita (ovviamente romantica) e bevendo un te caldo davanti all'alba mattutina". Perfetta! Io credo che lo sia perché si ispira alla tua giornata e cosa c'è di meglio che abbinarla al momento più bello della giornata? Una vita di poesie, insomma! Sarebbe bello immaginarsi a fare tante nuove esperienze che si gelano sul cellulare con una foto e un video, quando invece si è nel letto a fare le stesse cose di sempre. Noia, noia mortale. Io credo che abbia la possibilità di immaginare la mia vita in modo diverso anche leggendo le tue poesie, mi portano lontano e a fantasticare su cose impossibili. Grazie e complimenti per la costanza, la fantasia, la gentilezza (soprattutto) e l'aiuto che mi dai "tramite Efp".
Baci by Fede

Recensore Veterano
20/02/14, ore 22:16

A volte capita anche di scrivere una poesia che non lascia nulla in particolare su cui riflettere. L'importante è che una poesia riesca a riempire, almeno un po', i cuori, su questo non si transige. Io credo che tu, in questi pochi versi, abbia descritto con sincerità e semplicità dei gesti, un affetto e un moto di tenerezza verso qualcuno, trasmettendo al lettore quella tua voglia, irresistibile e stordente sul momento, di poter essere altrettanto 'candida'. Al contrario di altre, dimenticherò questa poesia già tra qualche giorno o tra qualche settimana, ma adesso ti dico che mi ha lasciato un sorriso addosso. Questo ti basta? Spero di sì, nell'attesa che arrivi un mattino pieno di sole va più che bene. Brava.

Recensore Master
19/02/14, ore 22:13

Ehi! Per ora sto mantenendo la costanza nel recensire, e non ci possiamo lamentare (aspetta fino a domani e non avrò più secondi liberi per respirare). Be cosa dire? Vorrei raccontarti tante cose come sai, tutto quello che ho fatto ma cerco di dirti le cose più importanti. E davvero penso che tutte le cose che faccio siano banali e non siano degne di essere raccontate, insoddisfazione di se stessi e del proprio mondo. Poi ti ritrovi il pomeriggio vuoto e noioso e non sai che fare allora dormi estraniandoti da tutti e da tutto, beandoti tra i pensieri nascosti nell'inconscio. Questo mi fa paura, non sappiamo nemmeno noi cosa potremmo sognare e io credo che pensando questo si potrebbe avere una paura di se stessi e dei proprio sogni.
Pensieri, parole (opere ed omissioni....) del giorno.
Che tra l'altro ritroviamo nella poesie del 19 (?) febbraio! Ah volevo dirti che non trovo assolutamente banale la poesia di ieri, figurati. Stavo soltanto dicendo che cmq è un tema molto usato ma non per questo una poesia dovrebbe essere banale, non pensarlo nemmeno. Per me tutto ciò che scrivi non sarà mai banale, anche perché io non ne sarò mai capace!
Ritorniamo alla poesia di oggi e lasciamo perdere il passato.
Una cosa volevo chiederti: Ma tutte ste poesie che scrivi, oltre che ad ispirarti alla tua giornata, le dedichi a qualcuno? Cioè se qualche poesia la scrivi pensando a una persona in particolare. Per sapere no?
Mmm che dire? Ah si mancano i miei complimenti! Ma penso che dopo un Po diventeranno scontati...
Baci by Fede

Recensore Master
18/02/14, ore 21:41

Yay! Ho recensito dopo la mia personale guerra dei trent'anni! Si ok, mi merito dei complimenti e il Guinness dei primati per "Pigrizia nel recensire e lentezza nel farsi viva". Io che un secondo guardo sullo schermo del cellulare e un secondo alzo lo sguardo per guardare la Tv, precisamente Sanremo... Ahahahah *torna seria* odio Sanremo ma lo guardo lo stesso.
Nooooo.. Cosa no? Non lo so nemmeno io perché l'ho scritto, semplicemente credi che lo abbia fatto perché ballonzolo (si può dire?) con le dita sul cellulare non sapendo cosa scrivere. Claro que si! Certamente, come potevo non fare la cretina anche stasera?! Il fatto è che sto più nervosa (positivamente) perché oggi sono andata mooolto bene (molto modesta io) ad una interrogazione di scienze. Yeah! Oh yeah *balla per tutta la stanza*.
Si, che devo dire? Be incominciamo a parlare della poesia invece di sclerare durante una recensione seria (?). Oh!
Amore, classico tema delle poesie. Ma che vuoi? Cosa può spiegare meglio della poesia il sentimento dell'amore? E tra l'altro è l'argomento più facile di cui parlare nei testi e nelle poesie per il fatto che ognuno lo vede in modo diverso e quindi è molto vario ed esteso. Molto bello, io sono ma prima che se devo inventarmi un testo liberamente parlo d'amore. Molto facile e bello da descrivere e raccontare! Che dire di più? Ah be come al solito i complimenti per la bravura, la scrittura, l'emozione, la struttura della poesia, tutto! Brava!
Baci by Fede

Nuovo recensore
18/02/14, ore 20:25

questa è una bellissima poesia fatta di amore e dolcezza. le poesie fatte con il cuore risultano sempre le più belle, spero lo farai sempre. non vedo l'ora di leggererne un'altra.
a presto
Deny55

Recensore Master
15/02/14, ore 13:31

Ehilà! Quanto tempoooo... Oggi sto annoiata, chissà perché. Ho davvero poco, e se dico poco è veramente poco, da dire. Mi spiace non staro qui a parlarti come al solito per un bel Po. Bene, il tema principale è la notte. La notte e il buio per quanto io li consideri romantici e ottimo scenario d'amore e divertente, è la mia più grande paura. Nella notte sembrano succedere tutte le cose più strane, improbabili, tutto frutto della nostra fantasia. In questi giorni sto combattendo con questo "mostro" che si è stanziato nella mia mente. Tutto è partito dalle "bellissime" catene di sant'Antonio (quelle che ti dicono " se non invii questo messaggio a 10 persone ti succederà questo"), una dj queste raccontava di una che stava festeggiando i 27 anni di morte e se non inviavo questo messaggio a un Tot di persone questa qua dormiva con me per sempre. Io non ci credevo assolutamente, cioè è impossibile pero sempre che queste cose mi fanno impressione e quindi sono stata con il pensiero fino a quando non mk sono addormentata. Cercavo di pensare ad altro ma ritornavo sempre a quel fatto. Speriamo che mi scordi prima o poi di quel c.@.Z.z.0 di messaggio. Cmq la notte ripeto è sia bella, da un lato, e brutta (issima) da un altro. Molto bella la poesia, belli i versi e tutto il resto che apprezzo tantissimo. Complimenti!
Baci by Fede