Recensioni per
Gorgoglìo.
di hiccup
Hei! Buon S. Valentino! Non so se sei innamorata, se ti piace questa festa, come la stai passando... Ma gli auguri sono sempre ben accetti no? |
Ahh, l'insonnia. Il titolo m'ha ricordato una canzone che ascoltavo stamattina - con la differenza che quella era un'ora indietro rispetto alla tua poesia. |
Niente più caffè? Beh dai, si può sopravvivere anche senza, don't worry (io sono ancora vivo come vedi e non prendo mai caffé!). Mi piace il titolo di questa poesia, con i trattini che collegano quelle parole che dovrebbero stare separate e che invece sono una; mi ha fatto venire in mente l'immagine di un cuore con due piccole crepe, peraltro non l'immagine ideale da commentare nel giorno di S. Valentino, ma dettagli! |
Non è detto che tutti i sintomi facciano davvero da preavviso a qualcosa. Così come non sempre i presentimenti si rivelano, poi, profetici. Eppure forse hai ragione: sarebbe il caso di ascoltarli, che potrebbero anche avere ragione. Solo, difficile è trovare l'esatto punto di equilibrio fra prudenza e via, perché c'è il rischio (oh, eccome se c'è, ed è ben più di un rischio) che si finisca con il peccare di prudenza e si finisca con il calcolare troppo accuratamente i rischi, smettendo d'agire e di vivere e accusando 'le avversità' per la propria incapacità di affrontare le difficoltà che incontriamo ogni giorno. Allora sì, sono d'accordo con te ancora una volta: è preferibile rischiare, per sentirsi vivi e padroni della propria vita (ne abbiamo già parlato, ricordi?) piuttosto che essere succubi e manovrati dai nostri mostri interiori. E vale la pena prendere un'influenza e non rimandare il momento più atteso della giornata, piuttosto che restare a casa per poi scoprire che non era forse necessario. |
Hei! Finalmente sono tornata e ne avrò per un bel mesetto, insomma fino a quando non scadrà internet! |
E' certo che trasmette emozioni, senso di inadeguatezza, confusione, sofferenza. Il tutto espresso attraverso luci, suoni e odori noti a molti, perchè plausibilmente osservabili nella vita reale. |
Io credo tu stia già imparando a 'dipingere con le parole', anche se forse, adesso, tu stai utilizzando un inchiostro diverso, un po' scuro. Devi finire questo prima di passare a quello più chiaro dei sogni! |
Un primo assaggio di primavera, di già? Vien da pensare che una stagione stia già passando e con essa trascorra pure una parte di vita, una "fase" destinata a finire e a sbocciare nella primavera che pure incombe. Eppure non è esattamente così: |
L'hai scritta davvero in biblioteca o hai viaggiato con la fantasia? :) |
È un argomento delicato questo. E la tua poesia è delicatissima nel trattarlo, ma incredibilmente fedele alla realtà. Una fedeltà che, se posso permettermi, non lascia spazio che a due alternative: o riguarda te in prima persona, o riguarda te indirettamente, attraverso qualcuno che conosci bene. |
Ahh, i fallimenti preannunciati. Ci piace procedere con insistenza nelle cause perse, è vero. O forse è il nostro stesso pessimismo (a volte cosmico) in merito a renderle 'perse' in partenza. Bisognerebbe fare tutto con passione, come decretava il buon Hegel, altrimenti si rischia d'essere inconcludenti, di mancare di concretezza. |
Hei! Lascio una recensione veloce veloce, perché alle 22 tutti a nanna! |
Molto, molto bella questa tua poesia. Solo, la rima conclusiva non mi quadra (che brutto termine, "quadrare", per parlare di una rima!), mi sembra completamente fuori posto, come se tu avessi deciso di inserire quei due versi a priori, anche a costo di risultare meno accattivante. Il resto, invece, l'ho trovato splendido, in particolare ho adorato questi versi: |
"E’ notte fonda – i lampioni singhiozzano intermittenti;" |
Non è il genere di poesia che mi aspettavo nel giorno del tuo compleanno, sai? |