Ciao!
Finalmente sono riuscita a proseguire un po' nella lettura.
Sinceramente, credevo di trovare questo capitolo un po' più movimentato, ma, mentre procedevo tra le righe, ho capito che è così che sarebbe dovuta andare. Questa volta, ci hai presentato uno spaccato di assestamento, giacché i due fratelli di Kaelee avevano bisogno del loro spazio.
Ho apprezzato soprattutto l'abbondanza di riflessioni da parte di Dwight, il più grande dei fratelli e anche il più malinconico.
Mi è piaciuto questo suo continuo cercare di "rimediare" alla sua assenza, durante la crescita della sorella.
Tuttavia, mi permetto, in qualche misura, di giustificarlo: la morte della donna che amava deve averlo fatto cadere in una sorta di depressione da cui deve essere stato difficile uscire. Inoltre, il fatto che sia comunque andato a cercare Kaelee, quando ha intuito che per lei le cose si stavano mettendo male, ha fatto capire quanto lui, in realtà, non si sia mai sottratto volutamente ai suoi doveri di fratello maggiore.
Anche accompagnando Aric ha dimostrato di tenere a quella porzione di famiglia che sente più affine. In fondo, è come se avesse protetto entrambi i suoi fratelli minori e spero che, per questo, non abbia ripercussioni.
Rudyard mi inquieta parecchio e temo possa arrivare anche ad uccidere Dwight (spero davvero che non accada, sarebbe un colpo troppo grande da reggere). Essendoti perfettamente calata nella realtà dei fatti di Locksley, così come ci vengono raccontati dalla serie tv, penso che un po' di spargimento di sangue cisarà, ma non so in che termini.
Posso solo limitarmi a fare ipotesi e a sperare che non muoia nessuno dei miei personaggi preferiti.
Per quanto riguarda proprio Rudyard, ho il vago sentore che stia cercando alleati per farla pagare a Robin Hood e, soprattutto, a Guy di Gisborne. Il che mi porta a pensare che sceglierà qualche nemico della vecchia guardia, giacché sarebbero quelli più inclini a schierarsi contro la combriccola.
E questo è ancora più inquietante, perché, quando si agisce per vendetta è sempre tremendo.
Guy si è dimostrato all'altezza delle aspettative. Davvero, non credo avrebbe potuto agire meglio di come ha fatto, nei confronti dei fratelli di Kaelee: il fatto che si sia messo a nudo anche davanti a Dwight, illustrando e raccontando perfettamente tutte le sue traversie ha un solo significato, ossia che ama sul serio Kaelee, tanto da porla davanti a tutto.
La sua trasformazione direi che è stata più che completa. Di certo, non è che ha dimenticato ciò che ha fatto in passato, ma la speranza di aver trovato redenzione, fa sì che le sue "malefatte" abbiano acquisito un senso, un senso che lo ha portato a capire quanto male ha fatto e cosa deve fare per essere un uomo migliore e, sopratutto, libero.
Sì, perché non è solo Kaelee che fuggiva da una vita di oppressione, anche Gisborne non era effettivamente libero: figlio di una vita travagliata, è stato schiavo del dolore e della violenza, trovandosi negate tutte le piacevolezze semplici della vita, quelle che sono di poche pretese, ma che riempiono l'animo e lasciano di stucco, proprio perché non ci si aspetterebbe che da piccole cose (a volte sottovalutate) possano nascere le gioie più grandi.
La riflessione di Aric, sul fatto che abbia visto un Robin più umano, ha fatto riflettere anche me. Molte volte, capita di idealizzare una persona solo perché la si reputa un modello da seguire, dimenticandosi che è un essere umano anche lui, fatto di punti di forza e di debolezza.
L'ho trovata significativa.
L'atmosfera che ci hai presentato in questo capitolo ispira molto "la quiete prima della tempesta", poiché già si intravdono i primi lampi all'orizzonte.
Per Kaelee e Guy (oltre che per Robin e compagnia) si preannunciano momenti difficili e, avendo davanti ancora 14 capitoli, sono certa che vedremo davvero di tutto.
Dal punto di vista grammaticale, non ho notato alcun errore. Per quanto riguarda i punti di vista, sì, sono un po' mescolati tra di loro, ma non trovo assolutamente impossibile "rintracciare" di chi siano.
Anzi, se devo essere onesta, trovo meglio uno stile così che mettere quegli antiestetici "p.o.v" all'inizio di ogni paragrafo.
Fa tanto stile copione di bassa lega e a me non piace affatto: se si è bravi, si riesce a far capire con chiarezza di chi si sta parlando. Come quando si scrive "inizio/fine flashback", manco fosse la pausa tra un primo e secondo tempo cinematografico.
Di sicuro è molto poco professionale.
Per il resto, spero tanto di avere, in settimana, il tempo per andare ancora più avanti: ormai ci stiamo addentrando sempre più nel vivo della vicenda, quindi ci saranno senza dubbio delle soprese interessanti.
A prestissimo!
*Halley* |