Recensioni per
L'ultimo tarassaco dell'estate
di Hotaru_Tomoe
Uhm scendiamo al villaggio 2 giorni e c'è una contaminazione?pestilenza in giro?ora arriverà l'angst non è così? Sherlock si farà beccare dai soldati o darà una mano a John chiedendo aiuto ai custodi?ora che stanno quasi tutti male e John li aiuta non lo trattano come strambo ma va?prima era solo uno storpio che non poteva lavorare e sarebbe stato un peso ma adesso che li vuole aiutare è ben accetto . comunque bel capitolo,buona pasqua e al prossimo aggiornamento ciao. |
In genere non sono molto interessata alle parti a rating rosso e le leggo con poca voglia, ma in questo caso ero curiosa di capire come si sarebbe svolta la faccenda. Questo perché mi fa ancora un po' strano il fatto che Sherlock sia un non-umano (ma per una sorta di abitudine mia a concepirlo come tale) e quindi volevo vedere come si sarebbero approcciati uno all'altro. Forse non credevo sarebbe successo così presto, ma è indubbio che i due hanno sviluppato un legame emotivo molto forte e poi Sherlock è nella stagione degli amori e quindi ci sta che sia successo ora. |
Altro capitolo molto “denso” a causa dell’importanza degli argomenti che vi hai trattato: l’incontro di Mycroft con Watson, il trasformarsi del rapporto tra Sh e John in un legame totalmente coinvolgente, di completa fusione, sia dal punto di vista interiore sia da quello fisico. A questo proposito, hai inserito un tocco di ironia che mi ha divertito quando John scopre l'insaziabile "vitalità" di Sh, assumendo nei suoi confronti un atteggiamento quasi scolastico, da “sportello info” sull'argomento ("...Noi una volta… due se siamo più giovani, e comunque…"). Riporto degli elementi di questo capitolo che mi hanno colpito emotivamente, fra tanti, per ciò che evocano e cioè dolcezza, attesa, condivisione, perfetta sintonia: la piccola luce accesa fuori dalla baita, le ghirlande di fiori preparate da John, che vuole così usare lo stesso linguaggio di Sh, il pettinare, con tenerezza, i riccioli del fauno, movimenti sincroni di John e Sh davanti a Myc che rivelano come i due, ormai, pensino ed agiscano all'unisono, rivelando così la profondità di ciò che provano l'uno per l'altro. Mi è piaciuto il tocco di mistero e di magica solennità con cui hai caratterizzato l'incontro tra John e Mycroft, quest’ultimo caratterizzato dalla “figura alta ed imponente e dalle corna maestose”, del quale hai, anche visivamente, messo in evidenza il ruolo superiore di Sommo Custode, . Il suo modo arrogante e supponente di trattare Watson l'ho trovato IC, soprattutto mi ha ricordato il Mycroft più freddo e calcolatore delle prime Serie tv. Tornando al rapporto tra Sh e John, ho colto, qui e là degli "indizi" (“…avrebbe raccontato a John la verità…Era già iniziato, dunque. |
Ciao! *^* |
Ciao capitolo bellissimo!x fortuna Sherlock non è andato dai custodi ma è tornato da John,che nel frattempo gli ha preparato il nido che teneri.e poi che dire della loro prima volta sherlock così curioso e affamato ma d'altra parte è la stagione degli amori,povero John uno zabaione al giorno gli ci vuole. Mycroft che tenta di spaventare i ma fallisce come mi dispiace,comunque entrata in scena degna di lui.una domanda mi sorge spontanea non è che con coppie miste quando muore umano muore anke la sua metà fauno?la questione dei respiri e battiti sincronizzati?sherlock non ha detto tutta la verità.al prossimo aggiornamento ciao ☺ |
Oh! |
Finalmente lo hanno fatto!! Che gioia!! Per un attimo ho temuto che John volesse respingere Sherlock, per il suo bene.. Meno male che ha deciso di seguire il suo cuore! A quanto pare il dolce fauno è insaziabile eheh Deve recuperare il tempo perduto! 😉 |
Ciao, bel capitolo. Mycroft non cambia mai usa sempre metodi inquietanti per incontrare John (come "rapirlo" con la sua macchina). Ho adorato la parte finale :) |
Ciao! Non sono minimamente solita a recensire, in genere leggo e basta. Non perché non trovi nulla da commentare - parlo in generale del fandom, non delle tue fic - ma per semplice mancanza di tempo. Efp da ormai tredici anni è un pezzetto di tempo che riesco a ritagliare ogni notte nella mia vita, ma è pur sempre uno spazietto. |
Bello questo capitolo, veramente, in cui hai fatto scorrere, animandolo, tutta l'energia e la vitalità che rende la primavera una stagione unica. È il momento in cui gli animali sono guidati dall'istinto alla conservazione della specie ed inizia il periodo del corteggiamento e degli amori. Quindi si vedono in giro nidi nuovi o riparati, si sentono i richiami d'amore, le livree di piume o di pelliccia sono più lucide ed attraenti. Ma che tu abbia inserito, in questo quadro naturale e solenne addirittura le pulsioni di Sh, è geniale e che tu l'abbia fatto in quel modo così poetico è stato, almeno per me, sorprendente. Infatti io sono stata lenta a capire, ed in questo mi sento in buona compagnia con un John sempre più travolto da ciò che succede ed in balia di qualcosa di grande, cosa stava succedendo veramente. Suggestiva davvero quell'immagine del letto dell'umano addobbato con una preziosa composizione di fiori in cui persino i colori sono disposti ad arte (“…colori caldi alternati a quelli freddi, intrecciati a serpentina…”), tenere ed al limite del comico le testate, sempre più decise, con cui Sh, nel suo chiaro linguaggio naturale, cerca di trasmettere le sue intenzioni a John. Quest'ultimo decisamente non capisce, anch’egli, tutto sommato è un animale, ma in lui, come in noi, l'istinto e l'empatia con tutto ciò che è Natura sono stati resi sordi e ciechi dalle abitudini di vita umane, sempre più lontane dal linguaggio e dai valori della Foresta che, nella tua storia, è il magnifico simbolo della Natura e delle sue leggi eterne. Mi è piaciuta molto, poi, la scena dei due che si recano alla grotta dell'eremita in cui John scopre un lato di Sh che glielo fa amare ancora di più e cioè la sua sete di conoscenza e la sua grande tensione ad essere sempre più completo come essere vivente: addirittura, in lui, c'è un approccio, inconscio ma affascinato, al soprannaturale, rappresentato dalla curiosità suscitatagli da quelle litanie, per lui incomprensibili, che sentiva recitare dall'eremita ma che intuiva essere il dar voce a qualcosa che proveniva da dentro. Molto suggestivo, poi, quell’aver agghindato il cadavere con oggetti pertinenti a ciò che gli aveva visto fare, quasi a rendergli omaggio nel mistero della morte. Un altro argomento che hai trattato con efficacia è il rapporto tra la Natura e chi vuole comunicare con essa: abbiamo già potuto vedere come John sia stato accettato dalla Foresta, addirittura è potuto sopravvivere al duro inverno, ma i cacciatori, anzi i bracconieri, che si presentano alla grotta dov’è nascosto Sh, ricevono un avviso, inquietante, di scarso “gradimento nei loro confronti (“…un forte boato su nel bosco e una folata di vento gelido li investì…”). Nell’ultima parte del capitolo tornano la saggezza ed il buon senso di Gregory che, però, si scontrano con la consapevolezza di trovarsi testimone di un grande amore che niente o nessuno potrà o dovrà ostacolare. Hai modo di lasciare, qui e là, qualche piacevole nota ironica che stempera gli accenti, a volte tristi, dell’incomunicabilità tra John e Sh a proposito di corteggiamento, e che fa fuggire, triste e sconsolato, quest’ultimo. A proposito di malinconia, introduci, in questo capitolo, un elemento che, penso, causerà qualche problema e cioè l’enorme differenza tra l’aspettativa di vita degli umani e quella dei fauni, anche se possiamo cogliere, nelle parole di John, un’accettazione di quello che potrebbe essere (“…non potrei stargli accanto che per pochi anni…”). Infatti, subito dopo, si preoccupa del fatto che Sh possa, a causa sua, venire scacciato dal gruppo dei suoi simili. Ma, di fronte all’atteggiamento indagatore del Custode, rivela con sincerità il suo sentimento per Sh. Complimenti per ciò che hai pensato e scritto. |
Ciao, dunque quel che mi è piaciuto di più di questo capitolo è credo Sherlock che corteggia John. Personalmente ho un kink particolare per Sherlock che corteggia (e John che non capisce il suddetto corteggiamento) e qui è tutto molto più rafforzato nei concetti perché i due appartengono a razze diverse, con culture differenti, eccetera... Non c'è soltanto la chiusura che Sherlock ha avuto nei confronti dell'amore in tutta la sua vita o quella sorta di muro che ha messo tra se stesso e il mondo, come accade nel contesto non della foresta. Come se non bastasse Sherlock, anche da Custode, non sembra molto capace di corteggiare qualcuno. Il che lo rende ovviamente adorabile. Alcune delle cose che fa erano splendidamente tenere, come i fiori sul letto o persino le testate. Dal canto suo John non ha idea di quel che sta succedendo, ma diciamo che in questo caso è più giustificato perché certe cose tra umani non si usano! XD In questo ho apprezzato molto il dialogo con Greg alla fine del capitolo, che in effetti mette sul tavolo più di una questione. Ora non c'è solo la differenza culturale a cui pensare o l'evitare di lasciarsi andare all'istinto, come John vorrebbe fare, ma c'è molto di più in gioco. Credo che John si farà più di un problema prima di accettare il corteggiamento da parte di Sherlock. Perché ho la sensazione che questa cosa che è venuto a sapere, ovvero che Sherlock è soltanto a un terzo della propria vita, lo abbia turbato più del necessario. |
Oddio amo la scena della grotta! John! Che eroe! |
Oddio! Come sono teneri! Sherlock ingenuo! Adoro gli abbracci! Gregory poi! Awwwwww! |
Ciao!! *-* |
Ehilà ^-^ |