Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Phoenix rouge    28/06/2017    2 recensioni
Nereus è un orfano di Glasgow cresciuto in un monastero. A diciotto anni decide di partire per stabilirsi altrove, finché non capiterà in una valle molto magica e particolare...
"Buonasera, Hagrid. Chi è il giovane uomo che porti con te?"
"Buonasera a te, Fiorenzo. Lui è Nereus, il mio aiutante... o, come dite voi centauri, il mio apprendista."
ATTENZIONE: STORIA INTERROTTA
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Rubeus Hagrid
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
DISCLAIMER: Harry Potter e tutti i personaggi e i luoghi della saga sono di proprietà di J.K.Rowling e di chiunque ne possieda i diritti. Questa storia non ha alcun fine di lucro, né intende infrangere alcuna legge su diritti di pubblicazione e copyright.

Cap. 9: Banchetti e rituali

I tre uscirono dalla Foresta Proibita provando sensazioni contrastanti: da un lato, Hagrid e Lawrence erano felici di rivedere il loro amico, ma soprattutto il primo sapeva cosa stava provando il Magonò: quando aveva sedici anni suo "padre" e Cassandro erano dovuti andare a prendere lui e Fiorenzo dall'altra parte della Foresta, dove si erano rifugiati per non farsi separare. Nereus invece era felice di tornare ad Hogwarts, ma allo stesso tempo triste a causa della conversazione avuta con le tre creature pochi minuti prima. A distrarlo da quei pensieri cupi ci pensò un Terranova di 70 kg sbavante e scodinzolante che andava sotto il nome di Thor.
"Ciao bello! Ti sono mancato, eh, bestione? Sì, lo so, puzzo... non mi leccare! Thor, dai!" rise Nereus sepolto sotto l'esuberante canide.
Hagrid lo aiutò ad alzarsi e gli ordinò di lavarsi prima di scegliere i vestiti da mettersi: anche se c'era poco tempo, non avrebbe mandato il suo aiutante in quello stato alla festa.
I due Guardiacaccia non avevano una vasca e nemmeno una doccia come nei bagni super attrezzati del castello, solo una latrina esterna e un grande lavatoio di granito sul retro della casa, in cui erano attivi un incantesimo per evitare che l'acqua, anche se ferma, stagnasse e un altro che attingeva automaticamente il liquido dal pozzo. Per lavarsi dovevano insaponarsi con un sapone fatto in casa (olio di oliva, cenere del camino e olii essenziali a seconda dell'uso, non quelle robacce chimiche Babbane irritanti ed inquinanti) e poi versarsi addosso una bella secchiata o due di acqua fresca per sciacquarsi. D'inverno o quando avevano tempo andavano a fare la doccia nel bagno degli insegnanti, ma era sempre occupato e quel giorno bisognava fare in fretta. Lawrence decise di aiutarlo ed evocò un getto d'acqua calda dalla sua bacchetta; non conosceva l'incantesimo per l'aria calda, però, dunque Nereus dovette asciugarsi i capelli spazzolandoseli davanti al camino, dato che il sole era già tramontato.

**********************

"Hai una vasta scelta!" ironizzò il licantropo davanti all'armadio aperto del Magonò.
"Vuoi darmi un consiglio o no?" chiese il diciottenne sdraiato di traverso sul suo letto come mamma lo aveva fatto, guardandolo a testa in giù. Lawrie gli lanciò addosso un paio di mutande, la sua toga da mago verde oliva (quella che in un primo momento aveva classificato come "verde spento", lavata si era dimostrata di un colore decisamente diverso) e il suo paio di scarpe da ginnastica babbane, che fortunatamente il ragazzo prese prima che gli arrivassero in faccia come le altre due cose. Per dispetto lanciò il cuscino all'altro, che lo schivò senza problemi e commentò con un "Oh, molto maturo da parte tua". Il Tassorosso stava cercando di non guardarlo mentre si vestiva, ma la sua mente da quindicenne continuava a fargli notare gli addominali scolpiti, i bicipiti forti e il contrasto fra i ricci neri e gli occhi verdi di Nereus. Era così muscoloso anche prima di andare dai centauri? Non se lo ricordava, o forse non l'aveva mai notato...

**********************

Arrivarono in Sala Grande giusto in tempo per ascoltare il discorso di Silente in merito a quel Banchetto: nonostante cercassero di andare ai loro posti senza concentrare troppa attenzione su di loro, chiedere ad Hagrid di avanzare silenziosamente era come pretendere che Mrs. Purr cominciasse improvvisamente ad abbaiare.
"Benvenuti a tutti voi, compresi i ritardatari. E' con grande piacere che auguro un felice anno nuovo a tutti i Wiccan che oggi festeggiano Samhain e una buona festa dei morti a chi festeggia la vigilia di Ognissanti" Gran parte degli allievi applaudì entusiasta: gli studenti neopagani erano riconoscibili dagli abiti rituali che portavano, segno che dopo il banchetto avrebbero officiato secondo la loro tradizione, e dal fatto che sui tavoli intorno a loro c'erano solo i cibi tradizionali per quella festa*. "Per noi altri, che inizi il banchetto di Halloween!"
Un migliaio di pipistrelli si staccò in volo dalle pareti e dal soffitto, mentre un altro migliaio sorvolò i tavoli in bassi stormi neri, facendo tremolare le candele dentro le zucche più piccole che Hagrid aveva intagliato apposta per l'occasione, lasciando la loro polpa e gli ortaggi più grandi alla cura degli elfi domestici. Mentre cominciava a mangiare, Nereus notò con dispiacere che mancavano alcuni studenti all'appello: un posto vuoto a Grifondoro e due a Tassorosso, che appartenevano a due terzi anni che avevano fatto esplodere il loro calderone due ore prima, durante l'ultima lezione di Pozioni della giornata, e che Severus aveva dovuto accompagnare in Infermeria. Chiese informazioni a tutto il personale, ma nessuno sapeva spiegargli perché Hermione Granger non fosse presente. Nereus pensò che probabilmente si era addormentata. Notò l'assenza di Raptor, ma prima che potesse chiedere sue notizie, quest'ultimo entrò nella sala di corsa, con il turbante di traverso e il terrore dipinto in volto. Si avvicinò al tavolo principale, si accasciò davanti al professor Silente e sussurrò (ma nella stanza silenziosa lo sentirono tutti): "Un troll... nei sotterranei... pensavo di doverglielo dire", per poi svenire del tutto e cadere sul pavimento di pietra con un forte tonfo. Tutti i bambini cominciarono ad urlare terrorizzati e ci vollero tutta la buona volontà dei due Caposcuola e diversi petardi viola dalla bacchetta del preside perché tutti si calmassero abbastanza da sentire cosa dovevano fare. Nereus era subito scattato in piedi ed era corso verso Ronald. Quando arrivò abbastanza vicino, inorridì nel vedere che oltre ad Hermione mancava anche Harry.
"Ron! Ron, calmati! Mi devi dire dove sono Harry ed Hermione!"
"Nereus! Harry è uscito cinque minuti fa per andare al bagno ed Hermione è chiusa in bagno a piangere da due ore! Oh Nereus, è colpa mia, l'ho insultata, mi dispiace tanto..."
"Adesso non c'è tempo! Tu segui tuo fratello e non tornare indietro, mi hai capito? Vai!"
Il Magonò spinse il bambino in fila e corse fuori dalla Sala Grande. Hagrid raccolse il professore e cominciò a portarlo in Infermeria. Severus scagliò silenziosamente un Incarcerus su Raptor, che si sarebbe sciolto appena fosse stato ben chiuso nell'ala ospedaliera, e seguì Nereus di corsa. Aveva notato anche lui l'assenza di Harry. Quella sera, con il permesso del preside, dopo la cerimonia di Samhain lo avrebbe portato a visitare le tombe dei suoi genitori, come faceva lui stesso ogni anno... e se il ragazzo fosse stato preso dal Troll?
Dopo pochi secondi sentì delle urla provenire da destra, verso il bagno delle ragazze al piano terra.
"Ehi, amico! Guarda di qua, io sono più buono di loro due!" gridò Nereus attirando l'attenzione dell'essere gigantesco lontano dai due primini. Il troll alzò la clava e corse verso il Magonò, che, ottenuto ciò che voleva, corse nella direzione opposta. Severus li vide e lanciò il suo secondo Incarcerus della serata contro il bestione, che cadde a terra gridando indignato. Ora che il pericolo era scampato, i due corsero nel bagno, dove una singhiozzante Hermione cercava di far uscire un tremante Harry da sotto un lavandino sbeccato.
"Harry, ti prego, esci di lì, dobbiamo aiutare il signor Della Rovere, sta affrontando il troll per noi... Harry, perfavore..."
"Va tutto bene signorina Granger, il troll è inoffensivo"
"Oh!" urlò la bambina, e corse da Nereus, piangendo nelle sue vesti lacrime di paura. Il ragazzo la prese in braccio come avrebbe fatto con Leandros, confortandola e passandole una mano sulla schiena. Severus era con Harry, accovacciato sul pavimento fradicio e sporco del bagno, tendendo una mano aperta verso il ragazzino spaventato, in silenzio. Dopo quelle che sembrarono ore, la piccola mano di Potter afferrò saldamente quella di Severus e il bambino si fece trascinare fuori dal professore. Tutti videro che si era sporcato i pantaloni, ma Piton con un incantesimo medico eliminò la macchia prima che arrivassero Silente e la professoressa McGranitt, che urlò alla vista del troll nel bel mezzo del corridoio, ancora cosciente e ringhiante. Uno schiantesimo di Silente lo mandò a dormire. I due entrarono nel bagno e alla vista dei quattro e della condizione disastrosa in cui versava il posto, il preside chiese: "Qualcuno può dirmi cos'è successo?"
Con grande stupore di tutti, fu proprio Harry a parlare: "Stavo andando in bagno quando ho visto questa enorme creatura entrare nel corridoio. Mi sono rifugiato nella prima porta aperta che ho trovato ed era il bagno delle ragazze. Hermione era qui e si stava lavando la faccia, dunque le ho detto del troll. Lei mi ha chiesto di descriverglielo ma in quel momento è entrato. Ci ha attaccati e noi cercavamo di fuggire o di nasconderci, ma lui bloccava la porta. Poi è arrivato Nereus e l'ha attirato fuori in corridoio..."
"Sì, li stavo cercando e ho sentito le loro urla. Mentre stavo correndo via è arrivato Severus che l'ha legato." concluse il Magonò stringendo più forte un'Hermione esausta dal troppo piangere.
Silente sospirò e con un movimento della bacchetta riparò, riordinò, asciugò e pulì tutto. "Mi sembra che voi abbiate avuto fin troppe emozioni per oggi. Che ne dite di saltare il rituale e andare direttamente a letto?"
Hermione rispose a malapena, già addormentata con la testa sulla spalla sinistra di Nereus e le braccia intorno al suo collo, ma Harry strinse forte la mano di Severus, che si abbassò di nuovo per capire cosa il ragazzino stesse borbottando sottovoce.
"Harry si sente abbastanza bene per fare ciò che avevamo programmato, Albus, ma penso che andremo immediatamente" comunicò il pozionista al preside, evocando il mantello di Harry e il proprio e indossandoli.
Il preside annuì e raccomandò attenzione, prima di lasciarli andare fino al punto di Apparizione fuori dai cancelli.
"Io riporto questa creatura fuori dal castello, in attesa del Ministero domani. Voi andate a Grifondoro e dite che i Wiccan potranno celebrare stasera, ci penseranno loro ad avvisare gli altri. Ci vediamo domani a colazione, buonanotte..." disse Silente sollevando il troll e portandolo via. Mentre se ne andava lo sentirono borbottare "Raptor mi dovrà dare un bel po' di spiegazioni, oh sì..."
I due adulti non parlarono lungo il tragitto verso la Torre, per non disturbare il piccolo fagotto di Nereus. Arrivati in Sala Comune tutti si zittirono in attesa di notizie. Nereus passò Hermione alla McGranitt, che la portò a letto, e disse agli studenti che il troll era stato trovato e reso inoffensivo e che gli allievi che festeggiavano Samhain potevano organizzarsi per fare il loro rituale fuori nel parco.

**********************

(ATTENZIONE: qui di seguito e fino alla fine del capitolo descriverò in modo dettagliato un vero rituale di Samhain: chi non volesse leggere è pregato di saltare)

Fuori c'era un grande assiepamento di studenti sussurranti, disposti in circolo intorno ad un Cerchio composto da foglie autunnali, pigne e altri elementi naturali che i ragazzi e le ragazze neopagane avevano raccolto quel pomeriggio durante le loro attività pre-rituali. Nereus riuscì a guadagnarsi un posto in prima fila e a vedere e sentire tutto il procedimento.
Alcuni ragazzi stavano allestendo un grande altare con drappi neri, arancioni e di colori autunnali con diversi strumenti appoggiati sopra: si notavano bene un piccolo calderone, quattro candele di colori diversi, piccole zucche intagliate, lavoretti a tema, disegni e rappresentazioni di pipistrelli, gatti e cani, una scopa di quelle usate per spazzare per terra, diversi tipi di erbe da una parte (il Magonò riconobbe cardo, crisantemi, ginestre, felci, menta, artemisia, noce moscata, salvia, rosmarino, alloro e lavanda) e alcune pietre dall'altro lato (ossidiana, onice, corniola, opale, eliotropio e ametista). Ognuno dei partecipanti al rituale aveva portato qualcosa: un lavoretto, un disegno o qualcosa per decorare l'altare. Tutti loro avevano portato foto dei cari defunti, che erano assiepate tutte insieme davanti all'altare, sull'erba. Anche alcuni studenti non Wiccan avevano portato qualcosa per i loro amici e gli porgevano i loro regali, che andavano ad arricchire il grande altare. Alcune ragazze stavano accendendo un falò al centro dei due cerchi. Quando esso fu acceso e scoppiettante, i Wiccan si misero in cerchio intorno ad esso il nero e l'arancione delle loro vesti che si confondevano con il buio e il bagliore del fuoco.
Diverse torce si accesero al di fuori del cerchio degli studenti non Wiccan, creando così ben quattro cerchi protettivi e dando inizio al rituale.
Uno dei bambini più piccoli prese una ciotola di sale che tutti loro avevano infuso di energia in precedenza e comiciò a spargerlo in senso orario sopra le foglie e le pigne, che componevano il secondo cerchio, rinforzandolo e dicendo "sale della Terra, proteggici" ripetutamente. Tutti i ragazzi partecipanti al rituale lo ripetevano con lui e anche alcuni studenti al di fuori del secondo cerchio.
Quando lui fu tornato al suo posto, fu la volta di una bambina, che prese l'incensiere in cui bruciava un incenso specifico dall'odore inebriante e girò con quello sopra il sale nello stesso verso di prima, dicendo "Aria che soffia, proteggici". I Wiccan e le Wiccan ripeterono la frase con lei.
Uno dei ragazzi più grandi girò nello stesso verso con una candela nera e arancione dicendo "Fuoco che brucia, proteggici", copiato dai sui fratelli e sorelle e dagli studenti.
Infine una ragazza del sesto anno prese dell'acqua esnergizzata e la spruzzò sopra il sale con le dita, dicendo "Acqua che scorre, proteggici". Quando tutti finirono di dire la frase e la ragazza tornò a tenersi per mano con gli altri nel primo cerchio, il ragazzo e la ragazza più grandi fra loro si staccarono dal cerchio e si misero davanti all'altare. Guardando a Nord, a Est, a Sud e ad Ovest invocarono gli elementi guardiani dei punti cardinali (Nord- Terra, Est- Aria, Sud- Fuoco, Ovest- Acqua) sigillando così il secondo cerchio. Anche gli studenti si strinsero di più fra loro e cercarono di chiudere tutti i buchi del terzo cerchio che loro componevano.
Venne accesa una candela argento con sopra disegnato il simbolo stilizzato di una donna che tiene sopra la testa una luna piena e venne invocata da tutte le ragazze la Dea Madre nel Cerchio con un inno a lei dedicato. Quando le femmine finirono di cantare, i maschi accesero una candela dorata con inciso un cerchio sormontato da una mezzaluna orizzontale e invocarono nel cerchio il Dio Padre allo stesso modo. Poi ogni corrente chiamò i propri dei specifici: la corrente greca Ade, Ermes, Thanatos, le tre Moire, Persefone, Ecate, la corrente romana Plutone, Mercurio, ecc.
Quando tutte le varie correnti ebbero evocato i propri dei, tutti insieme i partecipanti al rito invocarono gli spiriti dei defunti.
Poi finalmente uno di loro cominciò a spiegare:"Samhain è il sabba della morte, dell'oscurità, del riposo, degli aspetti oscuri delle divinità, delle divinità dell'oltretomba e degli spiriti degli antenati. In questa festa il velo fra i due mondi si assottiglia e i vivi possono incontrare gli spiriti dei defunti". Non visti, intanto, tutti i fantasmi del castello si erano messi intorno all'altare, compreso Pix, stranamente rispettoso, ma forse solo perché aveva il Barone Sanguinario vicino.
"Infine, è un sabba di riflessione e permette di usare l'introspezione per analizzare dolori e angosce non ancora sopiti. Grazie a tutti voi per essere qui con noi stasera. In queste occasioni non esistono Case o differenze fra noi: siamo tutti figli della Grande Madre" finì alzando lo sguardo al cielo stellato.
"Adesso cominceremo a fare le attività che di solito si fanno in questa festa. Chiunque di voi voglia partecipare a qualcuna di esse è pregato di accendere la bacchetta quando vuole intervenire, grazie." disse una ragazza con un sorriso, rivolta agli studenti.
Tutti i neopagani presero una noce e la buttarono nel falò esprimendo un desiderio: se alla fine del rituale, a fuoco spento, la loro noce si fosse carbonizzata, il desiderio si sarebbe avverato. Molti studenti parteciparono, anche Nereus, che chiese una buona Luna Piena per Lawrence.
"Ora vi chiediamo di riflettere sui significati di vita, morte e rinascita. Se lo desiderate potete condividere le vostre idee con noi, ma prima di tutto dovete condividerle con voi stessi." Questa volta pochi neopagani e due studenti espressero il loro parere, ma tutti stavano ragionando su quelle idee.
"Adesso racconteremo il mito di Demetra e Persefone** e altri miti sull'oltretomba. Se avete altre storie da raccontarci accendete la bacchetta" Due o tre studenti stranieri aggiunsero i loro racconti del loro paese d'origine a quelli raccontati dai neopagani, allungando di qualche minuto questa già lunga parte del rituale.
Un ragazzo prese una mela dal cesto delle offerte e la tagliò a metà in orizzontale, mostrando a tutti una stella a cinque punte dentro al frutto e dicendo: "Questo è il frutto della vita, quindi della morte". Molti ripeterono quella frase sottovoce, riflettendo sul suo significato.
Poi, uno per uno, prima i neopagani e poi gli studenti, presero le foto dei loro defunti e parlarono di loro a tutti i loro compagni e insegnanti presenti, dicendo com'erano stati e cosa avevano fatto in vita. Era una specie di secondo funerale per tutti quanti e molti piangevano mentre prendevano un pezzo di carta a forma di mela, scrivevano sopra il nome (o i nomi) del defunto e lo attaccavano ad un lungo spago. Alla fine di questa estesa parte del rituale una grande collana di mele di carta fu appesa sopra l'altare (per essere poi spostata, nei due giorni successivi, che era ancora festa, sopra il tavolo degli insegnanti in Sala Grande).
Alla fine tutti i neopagani e alcuni studenti legarono un nastrino ad un albero lì vicino e tolsero quello dell'anno precendente, se c'era, augurandosi felicità e prosperità per l'anno nuovo.
"Bene, grazie a tutti quelli che hanno partecipato e grazie anche a chi non l'ha fatto, venuto qui solo per darci supporto. Adesso faremo il banchetto rituale, quindi se volete qualche chicco di melograno e un po' di sidro, idromele o birra, accendete la bacchetta."
Prima si servirono i Wiccan, poi passarono fra gli studenti e molti mangiarono un po' di frutta. Nereus prese felicemente una buona manciata di chicchi di melograno da un sorridente Lawrence in abito da cerimonia e un sorso di buonissimo idromele. Venne lasciata una ciotola di latte e miele come offerta e poi venne sciolto il rituale: vennero ringraziati e congedati tutti gli Dei e i guardiani elementali dei punti cardinali in ordine inverso a quello con cui erano stati evocati e venne poi sciolto il secondo Cerchio passando in senso antiorario con gli elementi in ordine inverso, ringraziandoli per il loro lavoro.
Tornando a casa quella notte, Nereus si sentiva diverso, come se fosse più energico o consapevole, senza sapersi spiegare il perché.

*i cibi tradizionali sono: maiale, castagne, noci, zucca, melograno, granoturco, patate, dolci al miele fatti in casa, sidro, idromele, birra, tisane.
**penso che la conosciate tutti, in caso scrivetemi in pv che ve la racconto.

+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+

Mi dispiace, il capitolo è venuto troppo lungo e Severus e Harry al cimitero e la prima luna piena di Lawrence e Nereus saranno nel capitolo 10. Spero che l'ultima parte (per chi l'ha letta) non vi abbia annoiato, ma volevo darvi un assaggio di come io passo gran parte delle mie nottate durante determinati giorni dell'anno.
Ringrazio di cuore lellaminerva che come sempre analizza il capitolo paragrafo per paragrafo e mi da un'opinione su tutto (e non è neppure timida: se qualcosa non la convince o vede qualche erroraccio me lo fa sapere!) e un grande bentornata ad annika02 che ha recensito il capitolo 7 con grande entusiasmo.
Ditemi cosa ne pensate, mi raccomando!
A presto
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Phoenix rouge