Cina, 1028 - Wei MingFu, potente Volpe Celeste del Regno di Mezzo, scatena una guerra sanguinaria contro il Clan Lan, reo di aver ucciso la sua amata mentre suo figlio, Wei WuXian, tenta con ogni mezzo di impedire che il padre commetta una strage, deplorando i suoi modi barbari. A distanza di mille anni, e in tutt'altro Continente, Wei WuXian cerca di iniziare una nuova, ennesima vita lontano dal padre che, per tutti quei secoli, ha tentato con ogni mezzo di vendicarsi del figlio e della sua decisione scellerata di impedire che il Clan Lan venisse completamente distrutto.
Questo lo porterà a incontrare il vecchio amico Jiang Fengmian e a fare l'inaspettato incontro con un Cultore Taoista del Clan Lan, che proprio lui aveva contribuito a salvare un millennio addietro.
A cosa porterà, questo incontro fortuito? Quali saranno le conseguenze nella vita di Wei WuXian e del giovane cultore, Lan Zhan? (La storia può essere compresa senza problemi anche da chi non conosce Mo Dao Zu Shi)

Questa non è una fiaba, non c'è un castello, né una matrigna cattiva. La Cenerentola di questa storia non è una ragazza che si trasforma in una domestica dopo la mezzanotte, ma una persona costretta a mettere via gonna e tacchi alti per tornare ad essere lo studente che tutti conoscono. Esatto, uno studente, un ragazzo. Credete che sia più semplice?!

[Ereri]
“Eppure un lato di lui desiderava così tanto che quel ragazzo incontrato poche ore prima fosse colui che stava cercando. Già, perché nella sua storia, quello sarebbe stato l'antagonista perfetto. Ci aveva scambiato appena due battute, ma l'aveva capito subito: dannatamente sicuro di sé, sarcastico, bisognoso di avere l'ultima parola su tutto. E non era così che succedeva nei migliori fumetti o nelle serie tv? Il protagonista odiava così tanto la nemesi perché, in tanti, troppi aspetti, le somigliava.”

Scritta per il P0rn Fest #12 indetto da Fanfic Italia e Lande di Fandom.
Prompt: Modern!AU, Grifis è a capo di una piccola banda di criminali che sta poco a poco acquisendo territorio e fama e Gatsu è il suo secondo in comando e "guardia del corpo"

[Fanfic parte della raccolta "Tra Le Braccia Del Demonio"]
"Come posso fidarmi di te?" lo apostrofò Trevor con astio. "Sei un vampiro! Tuo padre ha evocato un esercito che sta mettendo in ginocchio l'intera Valacchia!"
"Io non sono mio padre" replicò Adrian, calmo. "E tu hai bisogno di capirlo. Hai bisogno di rilassarti e cominciare a permettermi di guardarti le spalle. Sei così teso che nello stato attuale moriresti contro la prima orda"
Vide i muscoli del cacciatore contrarsi, le sue labbra stringersi in una linea sottile, ma senza fare commenti. Sapeva che aveva ragione.
Dopo un momento, Alucard si voltò con un sospiro e si avvicinò a lui, offrendogli le proprie spalle e la propria schiena.
"C-cosa vuoi...?" indagò Belmont, perplesso ed evidentemente imbarazzato da quella vicinanza.
"Un passo per volta. Comincio io a fidarmi di te. Ti sto offrendo la mia schiena, confidando che tu non abbia un pugnale nascosto per colpirmi alle spalle. Fammi un massaggio, Trevor Belmont, e io ti restituirò il favore"

Mi voltai piano, quel poco che bastava per osservare il nuovo arrivato.
Cominciai dal basso.
Degli anfibi neri erano poggiati sui pioli dello sgabello con indolenza. Sopra quelle scarpe, si snodavano dei pantaloni di pelle nera. All'altezza dei fianchi, una catena di metallo ricadeva di lato, tintinnando di tanto in tanto.
Una camicia anch'essa nera, lasciata aperta sul petto, circondava il busto della persona accanto a me.
Intorno al collo, come anche ai polsi, dei cinturini in pelle nera coperti di piccole borchie contrastavano con una pelle candida.
Spostai lo sguardo di nuovo, ancora più su...
Orecchini disseminati su tutto l'orecchio sinistro, rasatura sulla nuca, capelli nero corvino, un profilo austero e al tempo stesso delicato.
Durò una frazione di secondo, lo scambio di sguardi con un paio d'occhi di un azzurro così chiaro e penetrante da sembrare bianchi.

[Levi x Eren][Modern!AU][Sovrannaturale]
Eren è un giovane e promettente scrittore conteso da due editori che non sembrano interessati solo alle sue abilità. Cosa vorranno davvero da lui questi due misteriosi uomini?
Dal testo:
Schioccò la lingua nella bocca. «Dimmi perché hai chiamato senza girarci troppo intorno, Smith»
«Voglio sfidarti, sarà l'autore a scegliere a quale casa editrice affidarsi, chi dei due sarà più affabile e riuscirà a conquistarlo se lo aggiudicherà, ah niente controllo mentale et similia»
«Tsk non ne ho bisogno io, accetto Smith, mi puoi dire il nome adesso?»
Il bastardo si era premunito di fargli avere una copia solo col titolo dell'opera, aveva già pianificato tutto.
«Siamo impazienti eh... Jaeger, Eren Jaeger»

[Eren x Levi][NoName]
Cosa non si fa per una amica in difficoltà? Eren lo sa bene quando rinuncia a un pomeriggio di relax per vestire gli inusuali panni di una idol.
Dal testo:
«Levi, non ti ricordavo così loquace, se vuoi vi organizzo un appuntamento» li interruppe acida la sorella.
Lui ghignò. «Potrebbe anche piacergli alla tua amica»
«Ma come ti permetti!?» Eren era furente.
«Hey moccioso, se io sono troppo basso, tu forse hai qualcosa di troppo in mezzo alle gambe per quegli abiti»
Sentenziò marcando bene quel forse.
«Vieni con me nei camerini e ti faccio vedere il forse!» Il moro alzò un po' troppo la voce facendo voltare tutti.

Eustass Kid compie l’ennesimo gesto sconsiderato della sua carriera piratesca, anche se questa volta non è del tutto colpevole, ma il prezzo da pagare per la sua impulsività sarà il più alto che si sia mai trovato a dover scontare: la sua libertà e, in un certo senso, la propria vita.
Killer il Massacratore vede sparire il proprio capitano davanti ai suoi stessi occhi, e questo lo porterà sull’orlo della disperazione. I pirati di Kid sono rimasti senza guida e rischiano di disperdersi in una bolla di sapone a seguito della scomparsa di quella che era una delle supernove più promettenti della Peggiore Generazione, c’è fermento anche sul versante della Marina. Le lacune sulla sparizione del corpo di Kid porteranno al caos.
Trafalgar Law si troverà a dover fare i conti con una versione particolare di Eustass Kid, una sorta di fantasma, una presenza non voluta che orbiterà intorno a lui come un satellite preda da forze sovrannaturali che gli impediscono di allontanarsi dalla cosiddetta Cella, ossia dall’esatto perimetro di un metro per lato di distanza dal suo corpo. Ha così inizio una convivenza difficile dai risvolti imprevedibili.
Coppie: KidxLaw
Periodo: Post Saga dell'arcipelago Sabaody
Buona lettura!

Eren è quello che diventa un sacco di patate durante le serate alcoliche. Levi è l'unico adulto responsabile in tutto il Corpo di Ricerca. Jean è quello inappropriato. Sasha è quella delle metafore sul cibo. Armin è quello che sa sempre cosa dire. Mikasa è quella che invece dice sempre la cosa sbagliata. Erwin è quello che sa. Hanji è quella che dice di voler fare esperimenti sull'accoppiata alcol-giganti quando in realtà la coppia su cui vuole sperimentare è un'altra.
Ci sono mattinate di doposbronze, addestramenti che finiscono male, missioni pericolose, capitani che hanno bisogno di disordine nella propria vita e quindicenni che imparano cosa voglia dire essere adulti. Ci sono baci nascosti, amici esplosivi e domande scomode. Ci sono responsabilità importanti e promesse da mantenere. C'è zucchero, c'è rabbia, ci sono sentimenti confusi che non hanno un nome. C'è il conforto di un bacio e la consapevolezza di non essere soli a portare il peso del mondo sulle spalle.
Ma soprattutto, ci sono due persone che si prendono cura l'uno dell'altro.
[Eren/Levi] [Canon!Verse] [Post prima stagione anime]

Phichit incoraggia Yuuri ad iscriversi ad un forum sul pattinaggio di figura, ma non si aspettava che un certo utente avrebbe cambiato la sua vita per sempre. Ogni volta che vede il nome GoldSkate88, Katsu92 sente il proprio stomaco torcersi, ma ciò quali conseguenze avrà sull'ormai vicino Grand Prix?
Pre-canon

"In quel lasso di tempo, aveva avvertito gli occhi di Sasuke addosso per tutto il tempo. Quegli occhi neri puntati come due chiodi sulla sua nuca, gli davano i brividi e non poteva che eccitarsi e tirare fuori ogni briciola di grinta che gli restava.
Aveva sentito Sasuke dire che odiava il Quidditch non sapeva neppure più quante volte, definirlo un “ripiego per maghi inetti”. Eppure continuava a venire sempre alle sue partite, anche quando gli avversari non erano Serpeverde".
*NaruSasuNaru* con accenni *ItaNaru*

La prima volta fu un incidente. La seconda furono costretti. La terza avvenne, ma non proprio. La quarta fu una sorpresa, ma non veramente. La quinta fu un andare oltre. La sesta l'inizio di molto altro.

[ Victuri ]
Dal testo: [...] Allunga una mano verso il comodino e prende gli occhiali. Poi, senza pensarci troppo, l’indossa. Ed è ancora notte fonda quando si presenta alla porta di Minako per chiederle aiuto, quando inizia ad affannarsi dietro a una richiesta tanto improbabile quanto imbarazzante: Vorrei che m’insegnassi come muovermi con femminilità. [...]