“Forse non condividerai i suoi progetti di guerra,” sibilò gelido “ma a quanto pare non puoi fare a meno di condividere il suo letto.”
Albus/Gellert

Scintille calme sui suoi palmi quando è con Kirishima.
[Slice of life][KiriBaku][Established Relationship]

Sono cinque passi, in tutto. Cinque passi separano la sua stanza da quella di Kirishima.
[questa storia partecipa al Writober2018 con la lista di prompt di Fanwriter.it | prompt: dormire] [1342 parole] [KiriBaku pura e semplice] [introspettivo, lievemente angst] [ooc perché non si sa mai]

Quindi sì, Bakugou è pronto. Prontissimo. Ha continuato a ripetersi in testa, per il breve tragitto, le tre regole di base:
1. Salutare appena entrato (no, non grugnire)
2. Non insultare (né lui, né i clienti, né qualsiasi altra persona lì presente)
3. Salutare prima di andarsene (sorridere, possibilmente)
Bakugou aveva aggiunto, al terzo punto, “portare via con me il commesso arrapante”, ma la frase era stata cancellata con rabbia da Uraraka, tratti di penna calcata mentre continuava a ripetergli “non buttarti con i piedi di piombo come tuo solito, spaventi le persone così!”
***
Bakugou ha perso la testa per il nuovo commesso e non sa come fare.
[KiriBaku][Writober2018]

A Toshinori piace guardare Shouta mentre dorme.
[established!Erasermight ~ ♥]

“ Tanto tempo fa, gli uomini vivevano in pace nel calore della luce. Tutti amavano la luce."
[...]
Da anni ormai sognava di un bambino dagli strambi capelli castani sparati sul capo e dai profondi occhi azzurri che tutte le sacrosante volte, voleva andare da qualcuno e farsi raccontare una storia.
Qualcuno di cui Roxas non riusciva mai a capire il nome.
[...]
"Poi, cominciarono a combattere per possederla. Volevano averla tutta per sé.
L’oscurità si espanse, divorando la luce e i cuori di tanti."
[...]
» Axel! E’ un disastro! «
» Sora, che cosa succede? «
»...la mia sorellina...«
[...]
» Quando anche tu diventerai re, capirai. «
Riku spalancò gli occhi sconvolto. Sperava di aver capito male.
[...]
Xemnas puntò i suoi occhi felini sulle guardie.
» Portatela qui da me! «
"Ma un giorno, si aprirà una porta nella più profonda Oscurità e la vera Luce ritornerà"

"Invano ho lottato. Non è servito. Il miei sentimenti non possono essere repressi. Dovete permettermi di dirvi con quanto ardore vi ammiro e vi amo."
Mr Darcy, dopo mesi di interminabile agonia, nei quali si era invano cercato di convincere di non provare più nulla, assolutamente più nulla, per quella ragazza dagli occhi scuri e le parole taglienti, che tanto l'aveva stregato, sebbene di un rango tanto inferiore al suo, finalmente, aveva deciso di dichiararsi; sebbene quella non sarebbe stata l'ultima volta.
Era solo l'inizio: la strada per il cuore di Elizabeth Bennet era tortuosa e non priva di insidie, tutt'altro. Dopo un intera stagione passata a pensare a lei, era arrivato il momento nel quale era riuscito a fare breccia nel suo cuore: lei era sua, sarebbe divenuta sua moglie, la signora Darcy di Pemberly, non era stato un percorso facile, quello per ottenere il suo amore, ma il premio giustificava le fatiche, gli antichi rancori, ogni cosa era inferiore alla sua dolce Elizabeth. Attendevano impazientemente di iniziare la loro vita insieme; i Darcy di Pemberley.

«Sai, io ci ho provato.» Iniziò Green, guardando Red negli occhi «Ma le donne non mi interessano affatto. E allora ho provato a farmi piacere gli uomini, ma nemmeno quelli andavano bene. Ma tu» prese il corvino per il mento, avvicinandolo fino a far sfiorare di nuovo le bocche «Tu mi tenti come nient'altro. Ogni giorno, ogni ora. Sei una maledettissima ossessione, Red.»
[ Originalshipping, perché c'è troppo poco rating rosso su questa coppia. ]