Sei ciò che ho di speciale nella mia vita, ciò che mi portò dentro, voglio custodirti nel mio cuore, per andare avanti.

Harry prende un sorso del suo succo d’arancia e sposta il telefono all’altro orecchio. “Pensavo di essere io il tuo primo amore, Louis Tomlinson. Mi hai preso in giro per tutto questo tempo? Non ho nessuna importanza per te?” Harry trattiene bruscamente il respiro, stringendo una mano sul petto come se Louis potesse vederlo.
“Le mie più profonde scuse” dice Louis. “Sai benissimo che detieni la chiave del mio cuore e tutte quelle cavolate, o come vuoi chiamarle tu. Ci se solo tu, piccolo.”
Harry sbuffa. “Non lo so, Lou. Non apprezzo molto il sarcasmo e tu non sembri per niente sincero.”
“Vorresti che scrivessi una canzone per dichiararti il mio amore?” suggerisce il castano.
Harry sorride tra sé. “Sarebbe un buon primo passo, quello.”
Sente rumore di carta dall’altra parte della linea prima che Louis parli di nuovo. “Okay, quale di queste preferisci? Una canzone rap sul tuo piccolo e bel culetto, o una bella canzone movimentata sui tuoi meravigliosi ricci?”
Harry scoppia a ridere, rischiando quasi di far cadere il cellulare.
LarryStylinsonAu! Harry!presentatore Louis!cantante
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"Per far sì che un uomo sacrifichi la propria vita per uno scopo, questo deve essere abbastanza importante per fargli desiderare di rinunciare al proprio respiro."
La guerra che affliggeva il mondo si era portata via centinaia di migliaia di anime. Le nuove armi erano affascinanti e invitanti, quasi come il desiderio insensato di morte e distruzione. Gli uomini non facevano neppure in tempo a tremare per il terrore o a piangere i propri compagni. Louis Tomlinson era un Suile: i suoi occhi in missione erano delle vere e proprie videocamere. Per questo era un testimone dell'orrore più grande che avesse mai afflitto l'umanità. Ed era anche per questo che teneva nascosto un ragazzo, per proteggerlo dai mostri più pericolosi sulla faccia della terra.

Ti accasci accanto a me e raccogli i pezzi di me fra le tue braccia, mi lasci singhiozzare sul tuo petto e mi lasci docili baci sul capo.
"Non andare via", sussurro disperato, stringendo il tuo corpo, non intenzionato a lasciarlo andare.
"Mi dispiace", mi rispondi in un sospiro.
Io piango ancora di più e vorrei darti uno schiaffo, ma l'unica cosa che riesco a fare è baciarti.
Quanto sciocco sono, ti ho chiesto di non andare via, ma Louis, tu sei già andato via.

"Baciasti con dolcezza ogni millimetro di pelle inumidita da quel pianto che, non importa quanto mi sforzassi, non riuscivo a placare."

"Io sono solo una tua fan" rispose, cercando di calmarsi "una fan che ti ha incontrato due anni fa quando hai deciso di lasciare la band e ti ha consigliato cosa fare. Non ti ho costretto di fare niente, nè di tornare nel posto in cui ci siamo incontrati" il moro a quelle parole si incazzò ancora di più.
"Hai detto di andare a cercare me stesso!! E l'ho fatto!"
"-non ti ho mai detto di ucciderlo"
-
"Perchè sei qui, Zayn?"
"Mi hai detto di ritrovare la mia strada e di percorrerla"
"Sarebbe anche l'ora di cominciare a farlo, no?"
"L'ho fatto"
"Non mi sembra ti abbia portato da qualche parte"
"Lo ha fatto, invece"
"Ah sì? E dove?"
"Davanti a te".

Mi chiamo Summer ho 17 anni sono nata a Londra ma vivo da più di 5 anni a Sidney in Australia,frequento l'Art High school.....

La vita di Kendall Hale è l'immagine della perfezione per chi la guarda dall'esterno, ma la sua vita è tutt'altro che tale; ruota attorno alle cose che altre persone si sforzano di rendere importanti ai suoi occhi, è frivola, fatta solo di apparenze e sentimenti costruiti.
Quando la sua vita crolla e ogni cosa che sembra essere importante finisce con l'essere spogliata di ogni valore, e il rapporto con sua madre vacilla, Kendall si ritrova a stringere tra le mani un futuro incerto e traballante racchiuso in un biglietto aereo con un volo diretto Los Angeles - Londra che è pronto a portarla da un padre che non ha mai fatto parte della sua vita.
Londra è piovosa, Londra è incerta e variabile e le giornate di sole sono rare tanto quanto i suoi sorrisi. La sua nuova vita sarà divisa tra lo stare a casa con Caitlyn, la donna a cui suo padre l'ha affidata per tre mesi e la scuola dove il suo nuovo inizio finirà per diventare fin troppo un vecchio passato.

NARTH (National Association for the Research and Teraphy of Homosexuality) la famosissima casa di cura per l'omosessualità maschile di Londra. "L'omosessualità non esiste è una patologia e va curata, solitamente nasce nei primi tre anni di vita.
Causa 1: un rapporto distorto tra madre e figlio. La potente simbiosi del bambino con la madre lo porterebbe ad avere
un' identificazione femminile.
Causa 2: una figura paterna assente nella vita del figlio o comunque deficitaria. Il bambino potrebbe sviluppare un distacco difensivo nei confronti del padre che lo ha respinto e della masolinità in generale."
Genitori, se vi trovate in una situazione simile non disperate noi vi offriamo la via d'uscita.
Ragazzi, se siete venuti per conto vostro molto bene. Congratulazioni il primo passo è accettare la vostra malattia.
In ogni caso tranquilli, c'è speranza per tutti. Promettiamo solennemente di guarire tutti i nostri pazienti -anche i casi più disperati- la speranza è l'ultima a morire."
Charles Socadaries e Joseph Nicolosi - i fondatori.
5 ragazzi che per caso o per scherzo del destino si ritrovano nella prestigiosa NARTH. E a questo punto la domanda sorge spontanea sarà proprio vero quello che millantano i fondatori?
Larry/ Ziam
Storia modificata

Mesi passati a scriversi, per poi incontrarsi e sperare di trovare quello che si cercava l'uno nell'altra.

'You were my cup of tea, now I drink champagne'
Bella è una ventitreenne di Edimburgo.
Per lavoro deve trasferirsi nella grande città di Londra, dove vivrà a casa della cugina Jessica.
Ma il suo giovane capo, Harry Styles, le renderà la sua permanenza difficile... o quasi.
*Dal capitolo 3*
"Così lei è la Signorina Adams" rispose abbassando il foglio, inchiodando le sue iridi verdi nei miei occhi azzurri. "Io sono il Signor Styles, e lei è in ritardo."

Harry venne scelto come salvatore della razza umana, insieme ad altri diciannove ragazzi. Sarebbe andato tutto secondo i piani, già scritti e programmati. Se non fosse stato per il fatto che millenni dopo l'umanità sarebbe giunta alla conclusione dell'era che la vedeva protagonista.
Il mondo era passato in altre mani, mani migliori. Mani decisamente più intelligenti e capaci nel compiere gesti d'amore. Ma infondo, i nuovi dominatori del mondo non erano tanto diversi dagli uomini. Erano stati creati da loro, come avrebbero potuto non esserlo? E Louis ne era il più consapevole fra tutti, eppure taceva. Era sempre rimasto in silenzio, perchè era solo un parassita di quella nuova società.

«Harry» gli presi la sigaretta dalle mani e la spensi nel posacenere di vetro di suo padre, ricordavo di averlo già visto a casa sua ed ero abbastanza certa che non l'avesse usato prima di quel momento. «Devi smetterla di comportarti da bambino. Sono venuta qui sperando che mi avresti finalmente parlato in maniera esaustiva, ma è evidente che mi sbagliavo. Di certo non ho fatto più di settanta chilometri per vederti fumare. Cosa che, tra l'altro, odi» Lo guardai con fermezza, non stava più sorridendo.

Siamo ormai due fantasmi bloccati qui in attesa del nostro amore.

"Vedi Harry,la vera bellezza non sta in una ragazza che porta la minigonna o una scollatura eccessiva. La vera bellezza è una ragazza che piange e subito dopo indossa uno dei suoi sorrisi che fanno invidia alle stelle. E fidati che la ragazza a cui dirò che è bellissima sarà la colei che porterò all'altare."
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E se Grace scoprisse di non essere figlia unica?