Alexandra arriva in una scuola nuova ma incontra qualcuno sarà amore?

[COWT#14 Lande di Fandom | storia originale ambientata del COWTverse | 1a Settimana - M2 incipit 2 "Entrò nella stanza chiedendosi perché lo stesse facendo", fill tra le 1450 e le 1550 parole]
Farquath ha un obiettivo chiaro in mente: rovesciare Lord Jeanjul nella corsa per il favore del re Alli. Ma per, appunto, rovesciarlo, vederlo crollare, deve fare la prima mossa sulla loro scacchiera. Avvicinarsi.

Nel regno di Tycorah, la magia è bandita da secoli e chiunque venga sorpreso a praticarla, viene condannato alla prigionia o peggio a morte.
Nella capitale di Rubiforte, la gente vive tranquilla, ignara che tra di loro si nasconda una giovane strega, di nome Kiara. Ella vive con la madre in un quartiere popolare, lavorando come filatrice di giorno e cameriera di un'osteria di notte. È una giovane fanciulla gentile e altruista, dedicata ad aiutare sempre gli altri e combattere i prepotenti come meglio può, anche mettendo a rischio la sua vera identità.
Un giorno sua madre viene accusata ingiustamente di stregoneria, e portata al cospetto del Granduca Doryanthis e di suo figlio Sebastian, il giovane nobile scapolo più affascinante della città. Kiara, per salvare la madre da un destino crudele, offre la sua vita in cambio della sua libertà e, dopo aver dimostrato la sua tenacia, Sebastian propone al padre di assegnarle un compito molto arduo: diventare la cameriera personale di suo sorella Esmeralda, detta la Chimera... Se Kiara fosse riuscita a placare il suo animo ribelle e capriccioso e a commissionarle una proposta di matrimonio entro il suo diciottesimo compleanno, la madre sarebbe stata scagionata.

[Partecipante al "500themes_ita" col prompt 46, ossia Freddo che scricchiola.]
La sua mano, scossa da brevi tremiti, si posò sul capo del giovane uomo e le sue dita, gentili, pettinarono i lunghi capelli biondi.
─ Non ho niente da perdonarti… Darei il mio sangue per salvarti, ma non è possibile. E, credimi, me ne rammarico. ─ confessò, la voce velata da una nota malinconica. Il suo potere ribolliva sotto la sua pelle, ma a nulla sarebbe valso.
La vita dell'eroico rinnegato era condannata a spegnersi.

Un gruppo di Inquisitori è costretto a fermarsi per il mal tempo, proprio mentre trasportavano del materiale grezzo.
Sèhon pensava che quello sarebbe stato solo un contrattempo, ma invece proprio vicino al confine del territorio degli alti elfi fa un’incontro che non si sarebbe mai aspettato e che avrebbe cambiato la sua vita.

Da quando sulle rive del fiume è stato avvistato un Vodnìk, un raro spirito cantore, bande di studenti del Conservatorio si riuniscono ogni notte per cacciarlo.
Sfortunatamente, la finestra della camera di Nocturne le dà un posto in prima fila sugli schiamazzi. Dopo essere stata tenuta sveglia per diverse nottate da ogni dannata canzone magica esistente, è arrivato il momento di risolvere la faccenda.
Se traumatizzerà qualcuno nel farlo… se lo merita.
{Scelte stupide che il sonno ti fa fare: LA FIC}

Mentre osserva il Simbolo nel cielo, Krel è sicuro che il mondo in cui vive dovrebbe essere diverso. Un mondo violento comandato da tiranni e fatto di piccoli centri squallidi dove l'umanità si rintana durante la notte. È durante la notte infatti che gli incompleti, esseri pallidi ed esili, sbucano dalle viscere della terra seguendo il Simbolo che ogni notte maledice l'umanità e cacciano l'uomo. Eppure, in questo mondo senza speranza di redenzione, un misterioso re sbucato dal nulla sembra avere ciò che serve per poter cambiare le cose. O almeno così pare.

Sono un avventuriero, pratico di magia di incantamento per migliorare le caratteristiche delle mie armi. Mi guadagno da vivere alla vecchia maniera, riscuotendo taglie e ricompense alla gilda degli avventurieri della città. Attualmente sono un avventuriero di grado B, ma presto conto di arrivare al grado A.
E poi? Beh, ci sarebbe il grado S, ma ciò significherebbe farsi mettere al collo il guinzaglio della nobilità. No. Continuerò ad essere un avventuriero di grado A, almeno ufficialmente. Il mio posto non sono castelli o magioni, ma la foresta ed i dungeon. Il mio obbiettivo? Fare ritorno al mio paese di origine. Sono stato abbandonato sui bordi di una chiesa, in un paese che non mi appartiene. Almeno, questo è quanto mi è stato detto da quando sono piccolo. L’unico indizio che possiedo è un nome: Gherald Deginester. Questo è quello che c’era scritto sulla lettera che mi accompagnava quella notte in cui fui ritrovato. E quello è il nome con cui tutti mi conoscono. Un nome bizzarro a detta di tutti, estraneo a questa terra.

Naim aveva solo pochi giorni di vita quando venne trovato da una coppia di elfi che decise di crescerlo come loro figlio nonostante lui fosse un semplice umano.
In un posto che non è il suo sarà in grado di vivere e soprattutto troverà la sua vera natura?

Un brivido di freddo scosse la ragazza e, con sua grande sorpresa, un vento gelido spalancò la finestra della sua camera portando con sè dei piccoli fiocchi di neve, Gloria girò rapidamente la testa verso la fonte del rumore mentre, tra le sue mani, l’orologio cominciava a ticchettare

Sogno è una drabble.

(2018-2025)
"Tieni!" esclamò Yuuta, tirando fuori dalla tracolla un piccolo mantello e mettendoglielo al collo, letteralmente girandolə intorno "E' un po' usurato, ma non voglio che prendi freddo, Ur! E' un bel nome, Ur, sai? Mi piace tanto! Nella lingua Spire significa 'stella'! Yuuta e Ur, la coppia che scoppia!"
Ur annuì, sorridendo dolcemente, ma con un sorriso leggero, lasciandolo festeggiare tranquillo. Per il resto, la sua espressione non comunicava mai molto, come fu facile intuire per Yuuta.
Lə prese per mano, forzandosi a scandire bene le parole mentre tornavano indietro: "Hai una casa o delle persone a te care? Un posto dove tornare?"
Ur parve pensierosə per alcuni istanti, come se non sapesse bene cosa rispondergli, per poi dire: "Uhm... Yuuta. Coppia che scoppia."

Collezione di diverse storie non per forza collegate tra loro, il cui filo conduttore è la morte.
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>> Dalla Storia #1 >>
E’ bella, molto, e giovane, forse come me, o anche di più. I folti capelli biondi le ricadono disordinati sul volto, mentre le labbra carnose sono appena schiuse in una smorfia placida. E’ un peccato che una ragazza così debba morire, ma purtroppo il destino ha scelto di darle il Dono. La capacità di leggere passato, presente e futuro, di comprendere il volere di uomini e donne a lei vicini. Si dice che questo Dono possa addirittura concedere la conoscenza di tutte le verità. Il tutto attraverso il proprio inconscio, nel suo sonno. Lei è solo l’ultima di una lunga lista di Sogni – così si chiamano questi individui – che hanno perso la vita per mano mia. La loro solo esistenza è un pericolo per i potenti, per interi regni ed anche culti religiosi. Ed è per questo che sono nato io, o meglio, sono stato creato io: l’Assassino di Sogni.

Una storia fantasy a tema Natalizio. Una vecchia donna gentile e saggia chiamata Bianca…. Che poi diventerà la Befana

[Seguito di Rainbow Cookies, si consiglia la lettura del libro precedente prima di leggere questo, onde evitare spoilers]
Sono passati sette mesi da quando Leo è tornato a casa dopo la sua incredibile avventura nei sette regni, eppure l'aspirante cuoco non riesce ancora a riprendersi del tutto, e a ricominciare a vivere una vita normale. Non aiuta che la sua migliore amica continua ad impedirgli di tornare in visita a Jediah.
E quando scopre che una guerra è scoppiata tra i due regni rivali, dovrà usare tutte le sue poche abilità per riuscire a salvare i suoi amici ed evitare che molte persone muoiano, affrontando combattimenti, sospetto, e soprattutto una schiera di divinità che non tollerano affatto che outsiders mettano mano nella loro Storia perfettamente programmata.
Armato solo della sua capacità in cucina, il suo istinto suicida, e conoscenze di un futuro che cercherà di cambiare in tutti i modi, riuscirà Leo a sopravvivere ad una seconda avventura nei sette regni?
Le divinità dicono di no!