Ultimamente sono triste… Sono triste perchè mi prende la nostalgia, e perchè ci sono momenti in cui mi rendo conto che non sarò io a renderlo felice. A volte mi chiedo perchè tutto questo accada, perchè il tempo scorrendo cambi tutto e niente, perchè i legami debbano spezzarsi e ricomporsi in maniera diversa. Mi chiedo perchè sette anni fa sono partito abbandonando tutto, lasciandomi dietro sogni e promesse. Contiene spoiler!

My love. Aveva sempre adorato chiamarlo così, senza motivo apparente, correndo poi via con un “puri~”.
Ricordava ancora la prima volta che lo aveva fatto, durante il torneo nazionale. Lo aveva incontrato vicino agli spogliatoi e, ricordandosi della sua teatrale entrata in scena di poco prima, non aveva proprio resistito.

Non sai mai chi potresti incontrare, mentre vaghi alla ricerca della meta perduta, tra le pareti dorate di un labirinto di specchi.

- Si vede che non hai mai avuto amici, Ryoma! Fallo dormire con te, no? - Suo padre non si smentisce ancora dandomi una risposta. Vuole che gli salti addosso, non ci sono altre spiegazioni. Bene, lo accontenterò!
Guardo il piccoletto con l'aria che mi si è stampata in faccia, quella poco raccomandabile insomma. Che tu sia pronto o no, mio caro, stasera faremo dei progressi!

(Lieve spoiler per chi segue il manga solo in italiano, ma non lo trovo tanto rilevante, visto che è scontato che il protagonista vinca. XD)
Atobe ha perso la partita contro Ryoma e, con essa, anche i suoi capelli. Shiraishi arriva a Tokyo per osservare la situazione con i propri occhi ed aiutare l'amico Yushi e tutta la squadra della Hyotei, che oramai non sopportano più il loro capitano.

Gakuto camminava su e giù lungo il bordo del campo da tennis senza darsi pace. Se Yuushi l'avesse visto - e soprattutto avesse saputo il motivo che l'agitava tanto - l'avrebbe preso in giro, ne era sicuro; perché Yuushi sapeva essere sadico se voleva e non c'era nemmeno una remota possibilità che potesse scoprire una cosa del genere e pensare di fargliela passare liscia. Nessuna.
(Il 'nuovo personaggio' è Gakuto, appunto. XD)

Inui si trova alla Hyotei per studiare il capitano della squadra avversaria, non considerando che Atobe potesse accorgersi di lui.
Atobe-sama, da parte sua, si sta annoiando e pensa che una partita contro il 'nemico' possa farlo distrarre, ma quando alla fine Inui lo ringrazia della partita (perché è riuscito a studiarlo meglio) non è soddisfatto del risultato e rimedia da sé.

Ciao La mia prima fanfic della mia FICS tradotto in Spagnolo a Italiano. Paring: OshitarixAtobe. Fondamentalmente è un riflesso della Oshitari ha relaciión con Atobe

-“Beh…fa molto…Fuji!” disse stringendo appena la spalla sotto le sue dita, un vago sorriso che ancora aleggiava sulle labbra, represso per forza di cose. Tezuka pareva già depresso abbastanza senza infierire ulteriormente. E dire che un tempo la stanza del capitano era un esempio di rigidità, di serietà, un esempio di camera ideale di un ragazzo giapponese: ordinata e semplice, con in vista solo il necessario. Incredibile che si fosse operata una trasformazione del genere.
“Fa TUTTO Fuji…” commentò tetro Tezuka chinando il capo per guardarsi le ciabatte...-

Ora che Tezuka e Fuji non sono più membri della Seigaku, come farà l'angelico genio a far sì che il suo ex-capitano non si dimentichi di lui? (nd Ble come se fosse possibile...)

Sclerata finale con Ble, perdonate la follia che si sviluppa in un collegio femminile...

Aria di festa alla Seigaku. Tra le file degli stimati sostenitori corre di bocca in bocca la notizia sensazionale del giorno, tanto a lungo tenuta segreta e ora sbandierata ai quattro venti da chissà quale audace pettegolezzo di corridoio. I membri della squadra di tennis si aggirano nervosi attraverso le aule alla ricerca di ispirazione, di un segnale divino che possa indicare loro la corretta strada da seguire per compiere al meglio quella missione, per far fronte con determinazione e tempestività alla crisi scoppiata nelle loro teste così martoriate dai colpi delle palline lanciate a velocità sovraumana da aver causato seri danni alla corteccia celebrale. I piedi si trascinano lungo i pavimenti puliti, mentre aprono ansiosi la porta successiva, mentre si guardano attorno speranzosi di un’ancora di salvezza per aiutarli a comprendere il grande quesito: cosa regalare a Tezuka Kunimitsu per il suo compleanno?

Pairing: Tezuka/Fuji

Il diciassettenne Fuji non è contento delle supposizioni della gente. Solo perché sono entrambi di bell'aspetto, non vuol dire che sia innamorato di Tezuka.
"Voi sapete che ognuno è ritenuto in relazione con qualcuno dei libri di Potter?
Io sono Fleur. E ti amo."
[Fuji/Taka]

Ambientata una decina d'anni dopo la fine del manga, i vari personaggi sono rimasti in contatto grazie ad un campo di allenamento per giovani promesse del tennis...campo dal quale, un mese prima dell'inizio della nostra storia, Momo è stato buttato fuori (sempre il solito sfigato). Distrutto dalla cosa, si rifugia in una vita ordinaria fatta di lavoro duro e paga da operaio, senza rendersi conto che il Destino aveva in mente altro per lui.

E per la serie: " a volte ritornano", ho riesumato l'unica lemon che abbia mai scritto sulla coppia MomoXRyo. Perdonate errori ed eventuali incongruenze.

Mmm...che sia stato il mio primo esperimento di lemon? Sinceramente non me lo ricordo, è riemersa da una sottocartella dimenticata.
Dopo averla riletta, posso dirvi che la trama parla di un bravissimo Inui (come sempre dai dati impeccabili) e un ingenuo Kaidoh (povera stella).
Ovviamente, yaoi allo stato puro.
Enjoy!
(perchè ho messo il titolo in inglese poi...?)

Kabaji dopo la sconfitta subita per mano di Taka-san, non riesce a riprendersi del tutto dalla convinzione di non aver fatto abbastanza, di non essere abbastanza. Atobe [n.a. kyaaaaa!] cerca di spronarlo a migliorarsi, ma anche lui non è immune da dubbi, anche se di altra natura.
Nonostante l'idea di base mi piaccia, non è decisamente una di quelle che ho scritto meglio (anche perchè è una dei primi esperimenti su Atobe, e l'unica volta fino ad oggi che ho usato Kabaji). Non mi resta che implorare la vostra clemenza *l'autrice scappa a frustarsi per punizione*

- Da quante ore fissava quella finestra? Ormai aveva perso il conto delle volte che il suo stomaco si era stretto in una morsa al vedere la sagoma di lui stagliarsi nel rettangolo di luce. Lo riconosceva, era facile distinguerlo dall’altro che gli teneva compagnia nella camerata letto. -
Ficci di qualche tempo fa, ideata per far perdere la testa alla manager (insisteva con le richieste impossibili).
Prendetela come un quiz: chi saranno mai i personaggi? Ovviamente non sono così sadica da non dirvelo in eterno, nel finale i nomi ci sono, promesso!