•{Breve One-Shot ~ Terribilmente No-sense ~ 675 parole}
"È stato in uno di quei momenti che ho accettato d’amarti, quand’ho compreso che di quella risata cristallina non ne potevo fare più a meno … è lì, con la testa tra le mani e le lacrime sul viso mi sono chiesta come fosse possibile amare una cosa così bella ed astratta come te.
Un dipinto perfetto, ecco ciò che eri. Ciò che sei. Un dipinto perfetto su quel palcoscenico.
Esisti."

“Come siamo finiti così?” domandò lui, rompendo quel silenzio.
“La tua paura di amarmi, la mia incapacità di perdonarti e l’odio reciproco” rispose quasi dispiaciuta.

Ci sono due ruoli e tendenzialmente infiniti personaggi. Ci sono io, ci siete voi.
Ci sono io, che propongo delle tracce di scrittura creativa, o se preferite delle One-Shot minime. E ci sono sempre io, che spero nella vostra ispirazione, che continuiate le storie per crearne una nuova migliore della mia. Sono sicura che sia semplice.
E intanto io "ammonticchio" tracce, sempre nella speranza di farle diventare una storia, chissà, scritta da me in futuro.
*
Non abbiate paura di scrivere, non è mai troppo tardi: Tolkien e Orwell iniziarono a 30 e 33 anni, Bukowski a 40.

Piccolo avviso dalla sottoscritta (che è una brutta persona, ne è consapevole)

"Caro diario....è la prima volta che ti scrivo e non vorrei sembrarti inopportuna mettendomi subito a tu per tu con te...ma che sto dicendo?! Sei solo uno stupido ammasso di carta che vuoi che te ne importi?! Accidenti mi sono ridotta davvero male a parlare con te...senza offesa ovviamente. È che vedi, non credo che le mie amiche capirebbero, ne tanto meno gli amici, o men che meno il mio amatissimo ragazzo....io sono...diciamo...particolare..ma non proprio nel senso positivo del termine...o almeno credo...in effetti Ale dice sempre che si è innamorato di me per il mio carattere unico e particolare, ma forse mi stava solo guardando le tette mentre lo diceva..." Benvenuti nell'angolo più confusionario di EFP! O almeno in quello che aspira a diventarlo! Questa storia è una raccolta di pagine di diario con scarso senso logico e filo conduttore tra loro (io vi ho avvisati) a volte legati solamente dalla proprietaria del diario su cui scrive di getto gran parte dei sui pensieri e s**** mentali su qualsiasi cosa. Pronti ad entrare nella mente di una giovane ex depressa attualmente affetta da un disturbo ossessivo compulsivo?

Raccolta su vari tipi di anti-eroi, frutto dell'immaginazione e, probabilmente, di un pizzico di momentanea follia :)
Spero vi piacciano le mie storie :)

Ritratti di storie.

Infondo, sono tutte uguali le pozzanghere giusto? No. Ho sempre saputo che alcune avevano qualcosa di diverso. L'ho notato osservando il mondo capovolto che si rispecchia sulla superficie dell'acqua che alcune non avevano un fondo.

SPAZIO

Qual'è la differenza tra una pietra e un diamante?

questo sarà una rubrica di cose a caso inventate da me e che mi vengono sul momento

Abbiamo un sacco di pavimenti che ci dividono.
E i miei capelli puzzano di gin lemon.

Tratta da una storia semi-vera dove i personaggi sono persone che potrebbero esistere o meno. Chi lo sa?
Ambientata a Siviglia (Spagna), narra la storia di alcuni ragazzi omosessuali e delle loro avventure/disavventure.
"Era un giorno solare… solare come Feliz.
Feliz era un chico di Sevilla e il suo sogno nel cassetto era..."

'' Tum tum tum tum
-Che cos'è?- Chiese Lucy preoccupata.
Nessuno gli rispose, persino Max era spaventato.
-Cosa facciamo?- Esordì Smalty istericamente.
Quel rumore era sempre più vicino, sempre più nitido.
Tum tum tum tum
Dalla foresta uscì una massa gigantesca. E il rumore si fermò.
Tutti e cinque si girarono a guardare.
Nessuno voleva credere a i propri occhi.
Quella cosa era lì, illuminata dalla luce dei lampioni, bagnata dalla pioggia che si scontrava su tutto il suo enorme corpo. Rimaneva lì, a guardarli, con la lingua di fuori. Ansimava rumorosamente.''

Ed eccole lì, la mia parte razionale, anche chiamata Teresa, e quella che invece faccio sempre vincere, e cioè Peresa; è colpa o forse merito di quest’ultima se sono così; se preferisco avere pochi amici ma buoni, se preferisco far ridere di me o far ridere con me; è che nella vita ci sono centinaia di alti e bassi, come sulle montagne russe; l’importante non è riuscire a non vomitare o a non averne paura. L’importante è semplicemente avere un buon carretto in cui mettersi e con cui riuscire a vincere contro la forza di gravità, l’altezza e le curve; qualcosa con cui riuscire a scalare le montagne russe così come la vita, con un bel sorriso sulle labbra.
Ognuno ha qualcosa per riuscirci; c’è chi ha la bellezza, chi l’astuzia, chi l’intelligenza, chi l’ironia, chi un esaurimento nervoso come me; ma se questo può riuscire a far ridere e riflettere qualcuno, non posso che esserne felice.
Ecco a voi le confessioni di una sfigata ; la tristezza, la comicità, la sfiga, le gioie e beh le risate della sua vita; siete pronti a conoscere, ritrovarvi, ridere ed affrontare tutto questo?
Menomale che non esistono più i manicomi!