Recensioni di Sunshine6

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Recensione alla storia Il duca e la sua sposa - 26/04/22, ore 16:53
Capitolo 11: 11 Capitolo
Ciao mia cara amica, finalmente riesco a ritagliarmi il giusto spazio per questa bella storia, che con grande affetto mi stai offrendo.
Stiamo entrando maggiormente nel vivo del racconto, e stiamo conoscendo più a fondo i due protagonisti.
Come era facile intuire, Jocelyn è la figlia naturale di Galen. L'uomo è come se avesse avuto una sorta di richiamo di sangue, riconoscendo nella bambina dei tratti troppo simili ai suoi. Tra i due è nata una sintonia di fondo, inspiegabile alla ragione, un affetto profondo, un legame naturale, intimo e dettato dall'appartenenza famigliare. Galen non ama i bambini, specie se degli altri, eppure per quella ragazzina ha provato una immediata simpatia e il bisogno di farsi accettare da lei. Il bisogno di sapere se Jocelyn sia davvero sua figlia spinge Galen a infrangere ogni regola sociale, e a recarsi di notte nella camera di Verity. La donna ne resta spiazzata, e la consapevolezza di quanto sia evidente ad occhio nudo la somiglianza tra padre e figlia le dà la conferma della necessità di lasciare la casa di Eloise, e di ritornare nel rifugio della propria dimora. La fuga improvvisa di Verity lascia spiazzato il Duca, che però questa volta non si ferma a rispettare il volere della donna di tenerlo alla larga: se anni prima le ha permesso di fuggire via da lui senza dargli alcuna spiegazione, questa volta Galen ha una ragione valida per insistere, e questa ragione è sua figlia. Non ci mette molto, dunque, a recarsi li dove vive Verity, per affrontare la Doman una volta per tutte. E questo confronto tra i due è stato molto sentito, intenso e forte. Entrambi hanno aperto il proprio cuore, rivelando cose taciute per troppi anni.
Verity avrebbe potuto davvero mentire a Galen, celare quella verità per lei così scomoda, continuando a fingere che Jocelyn sia figlia del suo defunto marito Daniel. E, invece, la donna decide di dire la verità, perché legge negli occhi di Galen il bisogno di avere un qualcuno nella sua vita, la disperazione di una persona sola che spera soltanto in qualcuno o qualcosa che gli dia la forza di continuare a vivere, di avere un obiettivo nella vita. Galen è una persona profondamente sola, che dopo anni ad intrattenere relazioni prive di senso e di solidità, e dopo altrettanti anni passato a fuggire dai suoi errori e dalle sue debolezze, non cerca altro se non un po' di amore, di calore familiare, la stabilità delle radici. E Verity resta colpita dalla profondità di quello sguardo, rivelandogli che Jocelyn è il frutto di quell'unica notte d'amore che hanno trascorso. E questa è l'occasione per entrambi di mettersi a nudo, e di rivelare cosa hanno provato dopo quella notte e, soprattutto, le implicazioni che questa ha lasciato dentro di loro nei 10 anni a seguire.
Quella notte è rimasta dentro Verity per tutto quel tempo, divisa tra il rimorso per essere andata contro tutto quello che la società è il costume impone ad una donna che possa definirsi per bene, e il ricordo di quella magica notte. Quella sera è stata una debolezza di Verity, e sebbene la donna non sia ancora riuscita a perdonarsi per aver ceduto ai suoi istinti, non si pente di quello che ha fatto, perché quella notte le ha regalato il bene più prezioso, sua figlia Jocelyn. Verity è una giovane donna, a cui la vita ha riservato un destino non felice; suo padre ha giocato tutta la loro fortuna e, alla sua morte, l'ha lasciata senza nulla. Se non fosse stato per Daniel, Verity sarebbe finita a fare da mendicante, se non anche peggio. La donna dice di aver amato suo marito, un uomo sicuramente buono e generoso. Ma, secondo me, lei ha un po' confuso quella che è riconoscenza e affetto paterno con l'amore; Verity si è donata anima e corpo al marito, un po' perché grata di tutto quello che lui ha fatto per lei e, dopo il suo errore con Galen, anche per il senso di colpa di aver tradito quell'uomo che tanto la amava è che le ha perdonato ogni errore. Se fosse stato davvero amore, Verity non si sarebbe presa una cotta per un uomo mai visto, Galen, che è cresciuta nelle sue fantasie di giovane donna inesperta; né avrebbe ceduto a quella passione, donando tutta sé stessa a quell'uomo così affascinante. Un uomo a cui non ha mai smesso di pensare negli anni a seguire, e che ha continuato ad affollare la sua mente e il suo cuore. Lei appartiene a Galen, e la sua fuga non è solo per salvare la figlia dalle conseguenze che scaturirebbero ove si venissero a conoscere le circostanze del suo concepimento, ma anche per tenere se stessa lontana dalla tentazione, perché Galen le fa battere forte il cuore e la fa tornare ad essere quella ragazzina perduta e sola che cercava solo amore.
Galen, dal canto suo, dopo anni ad essere solo, sa di avere una famiglia. Quella notte è rimasta anche dentro di lui. Per anni si è chiesto perché Verity fosse fuggita via da lui senza dirgli alcunché, e sapere che anche lei ha pensato a lui per tutto quel tempo è una carezza sul suo povero cuore, che non cerca altro che amare ed essere amato. Quella notte ha cambiato profondamente Galen. Prima di allora era un uomo perduto, che svolazzava di fiore in fiore. Quando ha incontrato Verity gli è sembrato di aver visto un Angelo, e quando lei è fuggita, si è sentito nuovamente vuoto e solo. È come se Verity gli avesse fatto capire che non era un uomo degno di un rapporto solido, quasi un uomo usa e getta, con cui poter trascorrere una notte ma non una vita. E li lui ha capito che stava perdendo il suo tempo e la sua vita dietro delle frivolezze, e che doveva diventare un uomo migliore. Galen oggi vuole sposarsi e avere una sua famiglia, ma in realtà il suo cuore appartiene già a colei che è la madre di sua figlia, per la quale prova un profondo rispetto, e una passione senza eguali. Al tempo stesso, però, Galen sente il bisogno anche di potersi riappropriare di ciò che per anni gli è stato negato, ovvero sua figlia.
Per fortuna Verity ha acconsentito a fargli vedere la bambina, sia pur nella massima riservatezza. E, in un certo senso, si comprende perfettamente le sue paure: la donna sa che a livello sociale sarebbe una rovina per Jocelyn, non solo per la vergogna, ma anche perché gli odiosi parenti di Daniel cercherebbero di portarle via tutto. Fanny e Clive sono due persone estremamente egoiste: l'uomo è un tirchio pazzesco, e Fanny una donna che ha accanto a sé un uomo avaro nei sentimenti e nella vita, e ha sempre provato invidia per il fratello. Dopo che questi si è spostato e ha avuto uan figlia - circostanza a cui non avevano affatto pensato - Fanny ed il marito hanno perduto le mire che da sempre avevano avuto sul patrimonio del defunto Daniel. Ancora oggi non si rassegnano, ed entrano ed escono dalla casa di Verity come se fosse di loro proprietà; certamente non si fernerebbero davanti a nulla.
Adoro, invece, Nancy che con i suoi modi spicci e, talvolta, un po' eccessivi, è sinceramente legata a Verity e Jocelyn. Così come adoro la bambina, che è dolce ma estremamente vivace al tempo stesso, un connubio perfetto tra suo padre e sua madre.
Molto simpatico anche sir Myron, un po' un ingenuitto e imbranato, ma sicuramente una persona buona e un buon amico, gioviale, generoso, ospitale e riconoscente.
A presto
Recensione alla storia Il duca e la sua sposa - 17/04/22, ore 14:30
Capitolo 6: 6 Capitolo
Ciao mia cara amica, finalmente, dopo diversi giorni, riesco a ritagliarmi un po' di spazio e dedicarmi al nuovo romanzo che, gentilmente, mi regali.
Una storia, anche questa, molto interessante. Un racconto diverso dagli altri che mi hai presentato fino ad ora. In questo caso i protagonisti non sono due sconosciuti, ma hanno vissuto, in gioventù, un amore passionale consumatosi nell'arco di una sola magica notte. E benché il tempo sia passato - ben 10 anni - quella notte è ancora nel cuore e nella mente di Galen e di Verity, che devono ora farne I conti. In particolare, quella notte non è stata priva di conseguenze perché sembra da essa esser nata Jocelyn.
Una bambina vivace, il connubio perfetto tra i suoi genitori - con splendidi occhi azzurri ereditati dalla mamma e boccoli scuri, oltre ad uno sguardo vispo, sveglio e curioso, che ha preso da suo padre. Galen ci ha messo un po' a scorgere in quella bimba una somiglianza con sé stesso; eppure l'istinto lo ha spinto fin da subito verso quella bambina, desideroso di essere accettato da lei, che Jocelyn lo trovasse simpatico e avesse la sua fiducia. È stato un po' il richiamo del sangue, che va oltre ogni logica della ragione; Galen è uno scapolo impenitente, per nulla intenzionato a sobbarcarsi figli che non siano suoi. Eppure, ha provato una immediata simpatia per quella ragazzina, ben prima che la consapevolezza della loro somiglianza affiorasse in lui.
Ma quella notte non è stata importante solo perché da essa è nata una bambina. Sia Verity che Galen portano ancora i segni di quello che c'è stato tra loro. Lei ha sentito il suo cuore andare in tumulto appena ha rivisto quell'uomo, di cui è stata affascinata da subito, a solo sentire la fama che lo precedeva. Verity si è legata ad un uomo molto più grande di lei, che ha fatto da padre alla sua bambina e forse anche un po' a lei. Quel rapporto, che lei dice essere stato basato su tanto amore, ma che io immagino esser dovuto più a una sorta di riconoscenza, non ha scalfito quella passione travolgente di un tempo, quelle emozioni forti che ha provato per Galen quando era solo una ragazzina.
Lui, invece, ricorda ancora la dolcezza di quel momento, il modo in cui si sono appartenuti e di come lei sia corsa via da lui, subito dopo, senza dargli alcuna spiegazione. E quel rifiuto è stato forse il motivo che lo ha spinto a cambiare, ad abbandonare il suo andare da una donna all'altra, lasciare la sua terra e rifugiarsi in Italia, la sua seconda casa.
Verity, subito dopo aver rivisto Galen, sceglie di ritornare a casa sua, lasciando la casa in cui è stata gentilmente ospitata dalla sua amica di infanzia. Non sopporta l'arroganza della nobilita, i costanti pettegolezzi e, soprattutto, non ha più intenzione di incontrare di nuovo Galen, timorosa che qualcuno possa scoprire il segreto che lei si porta dietro e che condannerebbe sua figlia al chiacchiericcio delle persone. Lui, però, questa volta non ha alcuna intenzione di lasciarla andar via senza una spiegazione. Del resto, Galen è un uomo molto diverso da quello che è stato un tempo: oggi è un vero uomo, che ha superato i 30, e che ha abbandonato la vita dissoluta di un tempo, in cui si lasciava andare alle più sfrenate passioni; ora ha intenzione di metter radici, trovare famiglia e avere una moglie. E ora che scopre di esser padre sa che la sua vita è irrimediabilmente cambiata.
A presto mia cara
Recensione alla storia Il mistero del libro scomparso - 04/04/22, ore 16:32
Capitolo 51: 50 Capitolo
Ciao mia cara, si conclude così una delle storie più belle, avventurose ed appassionanti che hai regalato, non solo a me ma a tutte le persone che, con affetto, ti seguono.
Dopo essere scampati all'incendio scoppiato a Raven Hill - che ha fatto sparire nel nulla quella inquietante casa e i suoi abitanti - Kit ed Hero si sono ritrovati da soli. E lei ha dovuto affrontare la constatazione di essere rimasta sola al mondo; ma sola non è, come ha avuto modo di dirle Kit: lei ha lui, e potrà sempre contare su di lui. Ed Hero, per la prima volta, non nega, non si oppone ma, semplicemente, si abbandona alla verità dei suoi sentimenti.
Ma quando tutto sembrava finito qui, qualcosa di ulteriore doveva ancora accadere. Mentre aspettava Kit che recuperava il cavallo, Hero è stata prelevata e portata via dagli uomini del duca di Montford, per essere condotta nella dimora di quest'ultimo. Kit, ad un certo punto, non la trova più, ma anziché pensare al fatto che lei potesse essere andata via, segue il suo istinto e segue la scia del rumore degli zoccoli.
Hero, dal canto suo, è stanca ed è come se non avesse più le forze di combattere, di opporsi, e lascia che gli eventi vadano da solo. Anzi, pensa addirittura che sia meglio l'essere stata portata via: lei sa di amare Kit e di essere tentata di sposarlo, ma crede che le sue origini potrebbero un giorno portarla ad impazzire; l'amore è sempre sacrificio, ed Hero è disposta a rinunciare a quell'amore grande, perché crede che Kit meriti di più.
Ma le origini di Hero sono quanto di più lontano dalla storia che le è stata raccontata da sempre. Giunta al palazzo del duca di Montford, infatti, Hero scopre il perché di tanto interesse per lei: il duca non era affatto interessato al Mallory - libro andato perduto chissà quanto tempo orsono; sua Grazia voleva semplicemente parlare con Hero. E questo perché Hero è la figlia illegittima del Duca, concepita da una relazione non matrimoniale con una principessa. L'uomo è stato indotto ad abbandonare sua figlia a Raven, su pressione di sua mamma; ma penso dentro di sé si sia pentito subito di questa scelta. Tanto è vero che, sul finire della sua vita, ha avvertito forte il desiderio di parlare con sua figlia, di vederla per la prima volta, parlarle e raccontarle la verità. Purtroppo non ha fatto in tempo, e quando Hero arriva nella casa del Duca, questi è già morto. Però, le ha lasciato una eredità: sapendo che la figlia provava la sua stessa passione, le ha lasciato in dono la sua biblioteca, forse l'oggetto più caro per il duca, e sicuramente un bene dal valore inestimabile. Hero è felicissima, non per i beni, ma perché questo le permette di unirsi, finalmente, all'uomo che ama, il suo gentiluomo Kit, che irrompe nella casa del Duca, per sapere se Hero sta bene. E lei si rifugia in quelle braccia, non desiderando null'altro al di fuori di lui.
Per Hero è incomprensibile la scelta di suo padre di affidarla a Raven - allora un uomo normale, che solo successivamente ha fatto emergere la sua pazzia - si chiede come quell'uomo abbia potuto non volerla avere accanto e, ancor prima, come abbia potuto sua nonna non volerla nemmeno conoscere e indurre suo figlio a rinunciare al sangue del suo sangue. Nella casa della defunta nonna, Hero si guarda intorno e scorge freddezza, solo l'apparire, e si rende ancor più conto di quanto, infondo, lei sia fortunata, perché ha trovato un uomo, Kit, che la ama per ciò che lei è, e che la amava anche credendo che fosse figlia i due pazzi, la amava anche quando pensava che lei non avesse nulla per vivere.
E li, lei, si abbandona definitivamente al suo sentimento. E si lascia andare tra le braccia di quell'uomo così passionale, condividendo con lui una notte di passione. Una passione non più trattenuta, che esplode. Con la promessa di sposarsi il prima possibile. Kit vorrebbe subito suggellare quel loro amore, ma deve attendere, dovendo prima di tutto presenziare al matrimonio della sorella.
E Syd, in effetti, compare a riabbracciare quel fratello per cui era così in ansia. Hero si sente pervadere da un senso di inadeguatezza e di paura: crede, ancora una volta, di non essere all'altezza di quelle persone e di poter essere mal giudicata, perché ha messo Kit in pericolo. Ed invece Syd accoglie Hero nella loro famiglia, non le importa nulla di quello che è accaduto, e del passato della giovane, vuole solo essere raccontata la loro avventura.
E da lì parte la vera avventura: la loro vita insieme.
Kit, grazie ad Hero, è ritornato alla vita, si è perdonato per le sue manchevolezze; proteggendo lei è come se avesse cancellato le sue colpe. E da lì è potuto ripartire ed andare avanti: ha sposato Hero e, insieme, hanno riportato Oakfield Manor allo splendore di un tempo, rendendola una casa luminosa, accogliente, pronta ad ospitare amici e familiari, nonché il nuovo arrivato che sta per venire al mondo, il figlio di Kit ed Hero, frutto del loro amore.
Una storia meravigliosa, ed attendo con ansia il prossimo racconto che mi regalerai.
Recensione alla storia Il mistero del libro scomparso - 02/04/22, ore 10:44
Capitolo 45: 44 Capitolo
Buongiorno mia cara e buon sabato.
Ho recuperato i capitoli in arretrato questa mattina e li ho divorati, ad un certo punto ero così presa nella lettura da non essermi nemmeno resa conto di aver finito.
Questa storia è enormemente avvincente e gli ultimi capitoli sono stati così pieni di suspense da avermi tenuta con il fiato sospeso per tutto il tempo.
Come era prevedibile, Hero si è lasciata dietro di sé Kit ed ha deciso di tornare a Raven Hill, per affrontare Raven e reclamare una volta per tutte la sua libertà. Ha scelto di lasciarlo così, senza una parola, per una duplice ragione: anzitutto, perché non voleva che Kit corresse alcun pericolo, sapendo bene che Raven non è persona da amare gli estranei; ed in secondo luogo perché Hero ha visto Kit per quello che è, un uomo onesto, perbene, un gentiluomo che si circonda di persone altrettanto gentili ed ospitali e si è sentita inadeguata, convinta che non avrebbe mai potuto stare accanto ad un uomo così, proprio lei priva di un passato e, forse, anche di un futuro.
Appena arrivata a Raven Hill, però, tutta la sua determinazione è un po' crollata di fronte a Raven, la cui figura spettrale domina su tutto e tutti. E forse Hero avrebbe davvero voluto avere al suo fianco la figura protettiva di Kit, a darle la forza di fare la sua richiesta. Nonostante i tremori, però, Hero ha raccolto comunque il suo coraggio ed ha reclamato una libertà che le spetta di diritto, in quanto persona e donna. Il (finto) Mallory l'oggetto di scambio della sua libertà. Ma Raven, come era prevedibile, non ha accolto quella sua richiesta, trattando in modo spregevole Hero, a suo dire un oggetto che lui ha comprato, e minacciandola di rinchiuderla in un manicomio, esattamente dove l'aveva trovata e dove nessuno l'avrebbe mai cercata. Ma le sue minacce sono cadute nel vuoto perché, questa volta, e per la prima volta da tutta una vita, Hero non è sola: Kit ha capito le intenzioni della donna che ormai ha accompagnato in quel viaggio e che ama con tutto sé stesso, e l'ha raggiunta a Raven Hill.
Kit ha compreso la più grande delle verità e, dopo di lui, anche la stessa Hero: tutta l'intera esistenza di Raven è solo una menzogna; l'apparenza così lugubre e macabra ha celato, in realtà, la debolezza di Raven. Lui non ha tutto il potere che afferma di avere, né i mezzi a disposizione per garantire una protezione assoluta a sé ed alla sua casa. Kit, infatti, è riuscito ad entrare nella casa di Raven e disarmare le sue guardie con la sua consueta eleganza. Di fronte alle capacità reali di Kit, per Hero sono sbiaditi anche i poteri soprannaturali di Raven, che per anni sono stati il suo tormento. Kit ha affrontato a testa alta Raven, continuando a difendere Hero; e li lei ha dovuto ammettere a sé stessa la profondità del sentimento che prova per Kit, la cui consapevolezza l'ha travolta nel momento in cui ha capito che le minacce di Raven rivolte a Kit la allarmavano, perché mai avrebbe voluto che quel corvo facesse del male al suo uomo.
Ma quelle minacce non hanno sortito alcun effetto su Kit, il suo coraggio non è stato affatto scalfito, Avendo Kit ormai compreso la verità dell'esistenza di Raven. Tutto ciò che lui incarna e di cui si circonda è scenico, gotico, una rappresentazione della follia di quell'uomo, che con le sue minacce ha tenuto incatenato a sé povere anime sperdute, quali Hero e lo stesso Erasmus. Anche per quest'ultimo, apparso anche lui sulla scena per rivendicare il proprio rispetto, ho provato una infinta tenerezza. Anche Erasmus, infatti, è un poveretto solo al mondo e senza mezzi, che sperava di avere solo un po' di considerazione, invece di essere sempre sbeffeggiato e non considerato da Raven. Il malvagio Raven, infatti, con i suoi intrighi, alla fine ha reso Hero ed Erasmus due pedine nelle sue mani, niente di più di due oggetti da collezione di cui gli importava ben meno che dei suoi libri; ed il suo fare ha messo Erasmus contro Hero.
Alla fine, Raven aveva ben compreso che Hero gli stava rifilando un falso e ne è sembrato quasi compiaciuto, come se fosse soddisfatto del fatto che quella ragazza avesse imparato i trucchi, fosse in grado di capire, collegare i pezzi e ragionare alla sua maniera. E questa notizia ha sconvolto Erasmus che, come Hero, vedeva in quel libro il mezzo per affrancarsi da quella condizione di "inutile" che gli era stata consegnata; e li Erasmus è impazzito, letteralmente, scagliandosi addosso alla tetra figura di Raven.
Quella lotta tra i due è stata interrotta da una circostanza imprevedibile: un incendio si è propagato a Raven Hill, bruciando ogni cosa intorno a sé. L'avidità di quell'uomo lo ha spinto a scegliere le sua collezione, che disperatamente ha cercato di salvare alle fiamme, piuttosto che salvare la sua stessa vita. E nella sua follia Erasmus lo ha seguito, preda di una dipendenza da quel losco figuro che lo ha portato a morte certa. E mentre le fiamme avvolgevano Raven Hill ed i suoi abitanti, Kit ed Hero si sono salvati, ed hanno ammirato da lontano quello spettacolo. Hero ha avuto come una sorta di crollo, vedendo alla fine quella che era stata la sua vita, la sua casa e, purtroppo per lei, la sua famiglia fino a quel momento bruciare; e Kit ha sovrapposto quella immagine all'incendio che c'è stato nel labirinto dietro la sua di casa, quando i druidi si sono introdotti nella sua proprietà per fare quel rito sacrilego usando sua sorella Syd. In entrambi i casi quel libro - il Mallory - ha portato chiunque lo cercasse a restare avviluppato tra le fiamme, in un incendio sinistro che ha portato via ogni cosa.
Adesso sono curiosa di sapere cosa altro accadrà, a presto mia cara
Recensione alla storia Il mistero del libro scomparso - 31/03/22, ore 00:47
Capitolo 41: 40 Capitolo
Ciao mia cara,
Kit ed Hero sono riusciti a mettere al tappeto i loro aggressori e a fuggire via, riuscendo a trovare rifugio presso la nobile ed elegante casa di un amico di Kit, che ha aperto loro le porte e, senza fare troppe domande, si è messo a loro disposizione per rendere quel soggiorno il più piacevole possibile e consentir loro di ristorare, dopo quello che hanno passato.
Hero, per la prima volta nella sua vita, si è affidata, troppo stanca, sposata e preda ai suoi pensieri per ribattere o per fuggire via. Quella di Hero è la storia di una ragazza che è vissuta con un pazzo, senza poter mai avere un dialogo normale o fare cose avvezze alla sua età; non ha mai potuto sognare ed ha dovuto avere una grandissima forza d'animo per non crollare. Lei ha sempre contato solo su sé stessa. Ed ora sta scoprendo cosa vuol dir è potersi fidare di qualcuno, di un uomo normale che ha molteplici qualità e che prova per lei grande stima, affetto e considerazione. Un uomo unico e diverso da tanti altri, un gentiluomo, un agricoltore che però sa anche cosa significa fare a pugni, difendersi dalle aggressioni, ma ha una classe innata, ed una eleganza fuori dal comune. Hero si abbandona a questo amore, scoprendo che, tante volte, si può anche essere fragili e lasciarsi aiutare. A pesare su di lei sono anche le parole di Erasmus: il ragazzo, con le sue cattiverie, ha fatto venire fuori la verità sulla storia di Hero. Lei si apre con Kit, dicendogli ciò che è realmente: una ragazza, un tempo bambina, che è stata comprata da Raven in un manicomio, dove la sua mamma era rinchiusa. Questo fardello ha pesato su Hero per tutta la vita, le ha impedito di avere dei rapporti umani normali e di poter anche solo desiderare di formare una famiglia sua; anzi, Hero ha vissuto la sua intera esistenza aspettando che anche lei venisse colta dalla sua di pazzia. Una storia tragica, che ha finiti per legarla a Raven, e fare di lei un qualcosa che gli apparteneva. E Kit lo ha ben compreso: questa storia è sicuramente falsa. E la sicurezza con cui l'uomo lo ha detto, il vedere sul suo volto tutto tranne che il disprezzo verso di lei, ha spinto Hero per la prima volta a chiedersi lei da dice venga in realtà. Io sospetto, onestamente, che lei sia legata al duca: secondo me quegli uomini con la livrea non cercavano il Mallory, ma proprio Hero, che potrebbe magari essere anche la figlia del duca di Montford a cui Raven l'ha sottratta per il solo gusto di avere un qualcosa che rappresentasse il suo potere sugli altri ed il suo modo di prevaricare. Vedremo.
Spero che Hero non faccia qualche gesto inconsulto e fugga via da Kit, per poter andare da Raven da sola. Lei ha con sé il falso del Mallory, una copia fatta così tanto bene da sembrare vera; e quel libro rappresenta la sua unica possibilità di liberarsi. Al tempo stesso il peso di chi lei sia, di quale sia la sua storia, la diversità che c'è tra loro e la forza di quel sentimento così totalizzante hanno davvero destabilizzato Hero, che potrebbe avere paura e decidere di allontatsu anche da Kit.
Un dubbio l'ho sempre su Barto, il compagno della sorella di Kit. Non so da dove nasce questo spetto ma lo è
Sono super curiosa. A presto
(Recensione modificata il 31/03/2022 - 12:51 am)