Recensioni di Vavi_14

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia black ink - 20/11/21, ore 13:00
Capitolo 17: [17]
MA BENTORNATAAA!

Torno a recensirti anch’io dopo un vergognoso ritardo; ho deciso di recuperare anche il capitolo precedente, prima di andare avanti nella lettura, e il mio intento sarebbe quello di proseguire con il penultimo e l’ultimo insieme. Ma bando alle ciance: ci siamo confrontate su questo e su quanto io sia in assoluto la persona MENO idonea a rimbeccarti certe cose (e poi parliamoci chiaro, a parte gli impegni, il blocco dello scrittore è DEVASTANTE e penso che tutti, almeno una volta, ci siano passati), quindi cerco subito di riprendere il filo della narrazione.

Ci siamo lasciate con un Taehyung sull’orlo del vomito, ma non per questo meno consapevole di quale sarebbero state le conseguenze delle sue azioni e dunque intenzionato almeno a scusarsi con Jieun per non essere stato in grado di agire diversamente. Sì perché io credo, dopotutto, che Taehyung abbia fatto una scelta consapevole, quando ha deciso di escludere Jieun dai suoi piani e di non rivelarle il vero motivo per cui l’ha approcciata, quattro anni addietro; non so se una sua confessione a tempo debito avrebbe cambiato le cose, forse Jieun avrebbe capito o magari no, l’avrebbe lasciato lo stesso perché certo, venire a sapere di essere l’oggetto di un piano di spionaggio potrebbe causare qualche scompenso a chiunque, come dire. Penso di averlo già detto in qualche altra recensione, Taehyung ha agito sicuramente per proteggerla e di certo non aveva nell’agenda delle priorità sul lavoro quella di innamorarsi di lei. Tuttavia, e qui parlo esprimendo un giudizio personale, io, al posto di Jieun, avrei preferito e apprezzato molto di più un atto di sincerità da parte sua, per quanto questo avrebbe forse messo l’altra persona in pericolo e reso le indagini più difficoltose. Taehyung l’amava e voleva trascorrere il resto della sua vita con lei: come poteva farlo sapendo di serbare un segreto così importante all’insaputa di Jieun? Mi sembra qualcosa di troppo grande per poter essere nascosto e gestito da soli. Magari sbaglio, perché in fondo questa è più una mia visione delle cose, però non mi sento di biasimare Jieun per aver preso, in un certo senso, le distanze da lui. Quando la fiducia viene incrinata così pericolosamente è davvero difficile provare a ripristinarla.

D’altronde, anche il nostro caro Jeon Jungkook ha una bella collezione di disastri dalla sua parte. Va ricordato che la sua vita non è stata proprio rose e fiori e certamente la morte del fratello l’ha portato a prendere decisioni in modo impulsivo e, probabilmente, sulla base dell’istinto di sopravvivenza, più che della ragione. Mi azzardo a dire che, secondo me, Jungkook si è pentito molto presto di aver allontanato Jieun, ma il suo carattere non deve essergli stato d’aiuto nel tentare di riconciliarsi a lei. A parte l’orgoglio, vedo in Jungkook un ragazzo sensibile e capace di dare tanto, ma ancora immaturo nel dimostrarlo. I suoi modi sono irruenti, fisici, e forse poco ponderati, ma sicuramente molto, molto genuini. Jungkook vuole davvero stare con Jieun e, come ci conferma più volte nell’arco di questi due ultimi capitoli, è disposto a morire pur di dimostrarlo.

Jieun, povera, ha dovuto assistere ad una scena orribile, con il terrore che le strappassero anche quell’ultimo, ritrovato appiglio nella sua vita. Non senza mille riserve era tornata al Black Ink per aprirsi finalmente con Jungkook e se lo ritrova seduto su uno sgabello con una pistola puntata alla tempia, la sua vita appesa al filo del conto alla rovescia di Kim Young. Jungkook non sarebbe MAI andato all’estero rinunciando alla sua vita, al suo locale e, più di tutti, a lei, perciò nella mia testa c’era una sola alternativa: doveva per forza arrivare qualcuno, oppure la nostra cara autrice LO AVREBBE FATTO FUORI (e conoscendoti, non era un'alternativa molto improbabile XD) Ebbene, per un attimo ho pensato che potesse essere lo stesso Taehyung, ma ecco che fa il suo ingresso Kim Namjoon: l’ho amato in questa storia, ho amato i suoi difetti e i suoi pregi e soprattutto l’affetto nei confronti della sorella che lo porta sempre a voler desiderare il meglio per lei. Mi è piaciuto tanto l’ultimo scambio di battute con Jungkook e il fatto che si sia reso conto di quanto quel ragazzo, per quanto disastrato possa essere, nutra un sentimento genuino per Jieun.

Ora, mia cara Bridget. Tu sai che, dall’inizio di questa fan fiction, pur riconoscendo l’importanza della storia con Taehyung, ho sempre, SEMPRE parteggiato per Jungkook mio malgrado. PERO’ a questo punto mi viene da pensare che se quei due vogliono realmente tornare insieme (perché si amano e mi sembra PALESE), Jungkook dovrà fare un passo verso Jieun, ma diciamo anche dieci, perché in fondo è stato lui ad averla allontanata e non può pretendere di continuare a fare il criminale se desidera trascorrere la vita con lei.
Insomma, anche Thomas Shlelby aveva promesso a Grace che avrebbe provato a cambiare e a mettere in regola i suoi traffici, no? (poi vabbè, è andata come è andata, MA NON È QUESTO IL PUNTO). Perdona la digressione.

E quindi niente, ho tergiversato abbastanza. Mi riservo lo sclero finale per gli ultimi due capitoli.

A presto!

Vavi
Recensione alla storia black ink - 13/10/20, ore 19:32
Capitolo 15: [15]
Non è una buona idea recuperare due capitoli assieme e cercare di fare il punto della situazione con un unico commento, già lo so. Ma data la mia vergognosa INCOSTANZA, ho deciso di buttarmici a capofitto e, ti dirò, ancora devo capire con quale stato d’animo ne sono riemersa (o forse non ne sono riemersa affatto).

Avevamo già discusso in separata sede, in particolare dell’atteggiamento di Jieun nei confronti di Tae e di quanto io fossi fermamente convinta che tra lei e il nostro tatuatore vi fosse qualcosa di troppo a lungo soppresso per poter essere ignorato ancora. Jungkook ha bisogno di questo sentimento e di lei; forse è stata proprio quella terribile tragedia che anni prima li ha separati, ad averli inconsapevolmente legati più stretti l’uno all’altra, in modo quasi viscerale e inoppugnabile, come se ognuno di loro avesse lasciato un pezzo di sé nell’altro, e dunque stando separati non fosse loro possibile vivere in modo completo, amare davvero qualcuno. 
L’amore non è un sentimento razionale, perciò mi sembra inutile anche cercare di “definirlo” in funzione di Jungkook o Taehyung: io credo che Jieun li abbia amati, e forse li ami ancora entrambi, ma in modo diverso. Posto che, personalmente, sono scettica quando si divide in due un sentimento così forte come l’amore, devo tornare sui miei passi e ribadire che forse non si è mai trattato di una storiella adolescenziale e che la morte di Junghyun, pur avendoli momentaneamente spaccati in due, ha anche posto una sorta di identico sigillo sul cuore di entrambi. Non so se quest’immagine possa rendere chiaro il mio pensiero. 
Ora, è anche vero che il tempo passa e a volte può rimarginare le ferite. Per Jieun, probabilmente, è stato più facile; ha ingoiato ingiustamente tutto l’odio e il dolore di Jungkook per una colpa che non aveva, ma ha avuto Taehyung al suo fianco (un attimo, ci arriverò XD) e non ha dovuto superare in prima persona un lutto così devastante come quello di un fratello. Jungkook, d'altronde, ha un carattere forte, ma non abbastanza da poter ricucire i pezzi del suo animo da solo. Lui ha bisogno di Jieun, e nel capitolo in cui la bacia, ho percepito questa sua necessità forte e chiara. Sa di aver sbagliato ad allontanarla e non se l’è mai perdonato. 
Lei però, a differenza di Jungkook, è andata avanti… o almeno, ci ha provato. E quello che è stato con Taehyung non può essere cancellato. Sono sicura che lui le sia stato molto vicino in un momento in cui lei era particolarmente vulnerabile, che le abbia di fatto restituito la voglia di amare ed essere felice. È qui, però, che devo necessariamente passare al capitolo quindici.

Immaginavo che sarebbe successo qualcosa con Taehyung, me lo sentivo nonostante avessi le idee poco chiare riguardo il ruolo di suo padre nella vicenda: sentivo che Jieun sarebbe dovuta arrivare a mettere in discussione la sua persona e quello che aveva vissuto assieme a lui, per poter finalmente prendere una decisione. Non dico che adesso sia più facile, anzi… il dolore e lo sdegno che deve aver provato sapendo di aver vissuto nella menzogna per quattro lunghi anni sarà stato devastante e incommensurabile. Però devo anche dire: nel momento in cui questo ambizioso ragazzo si è riscoperto innamorato della sua ignara vittima, perché non gliene ha parlato? Capisco che aveva una posizione difficile, ma non posso fare a meno di pensare che forse una briciola di sé stesso abbia di fatto preferito continuare le indagini mantenendo il segreto, piuttosto che rischiare, certo, ma essere sincero fino in fondo. Personalmente non potrei mai vivere portandomi dentro un segreto del genere. 
Non si può incolpare qualcuno d’essersi innamorato, ma non riesco nemmeno a perdonare completamente Taehyung, nonostante le sue intenzioni fossero “nobili”. D’altronde non biasimerei Jieun, se lei invece decidesse di farlo.
Sai Eli, è questo che amo dei tuoi personaggi: loro sono così umani, non c’è una decisione giusta e una sbagliata, o una parte da cui schierarsi. Sì, possiamo preferire una ship piuttosto che un’altra, ma qui entra in gioco la natura dell’uomo, così variegata e sfaccettata che sono mille le strade percorribili, e ognuna – condivisibile o meno – va rispettata. Forse non è completamente attinente, ma non posso fare a meno di citare ciò che Sirius disse ad Harry: il mondo non è diviso in persone buone e mangiamorte. Tutti abbiamo sia luce, che oscurità. Personalmente sono stata sempre attratta da quest’ambiguità di morale. Errare è umano, Tae sa di aver sbagliato: ma il suo errore si è perpetrato ancora e ancora, per quattro lunghi anni. 
Ha preferito, di fatto, un “bene superiore”, piuttosto che parlarle a cuore aperto e, magari, cercare assieme una soluzione (ammesso che fosse possibile farlo)? Difficile dirlo. Forse non aveva scelta, perché l’avrebbe messa in pericolo di vita rivelandole alcuni dettagli, ma sono quasi certa che Jieun, invece, avrebbe voluto essere messa al corrente, magari aiutarlo nella risoluzione del caso, anche se questo avrebbe voluto dire vivere un’esistenza diversa da quella che Tae ha potuto regalarle tenendola all’oscuro di tutto. Un’esistenza che, secondo me, Jieun avrebbe scelto mille volte pur conoscendo i rischi a cui sarebbe andata incontro.

Per riemergere un po' da questo flusso di coscienza voglio dire che ho apprezzato molto il gioco di luce-ombra/chiaro-scuro che hai costruito attorno a Jungkook e Taehyung ad inizio capitolo. Il nero che permea di fatto la vita di Jungkook, a partire dal suo abbigliamento; il nero che solitamente lo aiuta a mimetizzarsi – è un po' il suo scudo, qui invece è stato rischiarato all’abbagliante determinazione di Taehyung. A partire dalla porta bianca che conduce al suo studio, il completo verde che ne esalta la melanina e quel sorriso che non gli ha abbandonato il volto nemmeno dopo i pugni di Jungkook, tutto cozzava violentemente con la rabbia nera, la sofferenza, la confusione quasi, negli occhi del nostro tatuatore. Spero di non aver costruito castelli di carta ma questo è quello che personalmente ci ho visto e mi è piaciuto da morire.

Ordunque, mi accingo a lasciare queste sponde, con non pochi interrogativi che mi frullano per la testa. Non dimentichiamoci che questa è un’AU in pieno stile gangstar e che ora con questa nuova confessione di Tae potrebbero sopraggiungere altri problemi, oltre alla difficile scelta che Jieun dovrà fare. 
Sì insomma, Jungkook è andato in centrale con una pistola nel giacchetto… e nemmeno ha ascoltato la loro conversazione.
Eli, conoscendoti, sto cominciando a temere per la vita di qualcuno. Dimmi che faccio male, ti prego!! XD

Ok, ora fuggo, EVAPORO.

Non prima di ribadire che ho amato tutto.

A prestissimo!

Vavi
Recensione alla storia black ink - 01/09/20, ore 14:01
Capitolo 13: [13]
Un capitolo che mi ha lasciata con un’inesplicabile fame di leggere altro, ora e subito. Forse il fatto che io continui ad arrivare vergognosamente in ritardo può voler dire che non dovrò aspettare poi molto per leggere il seguito XD Ma so Eli quanto impegno e quanto amore tu infonda nei tuoi lavori – e quanto perfezionismo anche! (non che sia negativo) – riuscendo sempre a portarli a termine in modo egregio nonostante i tuoi millemila impegni. Quindi voglio iniziare anche io questa recensione ringraziandoti per queste perle che ci regali settimanalmente e che tengono col fiato sospeso e il cuore a mille come solo un’opera letteraria ben riuscita saprebbe fare.

Questo capitolo mi ha toccata particolarmente, perché apri un piccolo spiraglio nel cuore di Jungkook. Ammetto che la tua bravura nello scegliere sempre le parole e le azioni più consone a determinate scene ci aveva già permesso di delineare il profilo del proprietario del Black Ink in modo abbastanza nitido. Jungkook è una persona che ha sofferto molto, non immagino nemmeno quanto dolore possa essersi portato dentro vedendosi strappare via due persone che amava nello stesso momento – anche se, ovviamente, la morte di un fratello non è in alcun modo assimilabile alla fine di una storia d’amore. Ma insieme queste due improvvise mancanze lo hanno letteralmente lacerato in due. In un certo senso, Jungkook ha perso due punti di riferimento indispensabili e probabilmente, giovane com’era, si sarà sentito più solo e spaesato che mai. Non so su quale dose di forza lui abbia fatto leva per risollevarsi e guardare avanti, forse è stato proprio per il fratello che ha continuato l’attività del Black Ink, ma Jieun non era sicuramente nei suoi piani e il suo ritorno deve aver scombussolato in qualche modo anche il precario equilibrio che Jungkook era riuscito a costruirsi in quei cinque anni.
Ora, a questo punto, mi sono fermata e mi sono posta una domanda: se Jieun si fosse mostrata davvero ferma nelle sue decisioni e nella sua volontà di restare accanto a Taehyung, Jungkook avrebbe chiuso questo capitolo in modo definitivo? Perché, ammettiamolo, Jieun – volente o nolente – ha dato dei segnali a Jungkook; gli ha fatto capire che la sua presenza smuove qualcosa anche in lei, che quella storia è stata troncata in modo sbagliato, ingiusto e totalmente inaspettato, lasciando dietro di sé un sentimento che, in fin dei conti, non ha mai smesso di bruciare dentro di loro. Era solamente dormiente, in attesa di ricevere un segnale – uno stimolo – per poter tornare in auge. Jungkook ha, in effetti, colto un barlume di possibilità negli occhi smarriti e incerti di Jieun e lo ha inconsapevolmente alimentato.
Yoongi, in questo capitolo, gli ha sbattuto in faccia le cose come stanno, troncandogli quei freni inibitori che lo convincevano a rimanere in disparte, e costringendo Jungkook ad affrontare di petto le insicurezze che lo attanagliavano. Sembra come se, in un certo senso, Jungkook si fosse convinto di essere una determinata persona – cattiva, sbagliata – e per questo non abbia mai davvero pensato di darsi una possibilità con Jieun. In parte lo capisco e credo che sia anche indice di maturità: probabilmente pensa di non poter offrire granchè ad una ragazza come lei. Ma è qui che entra di nuovo in gioco Yoongi con la sua schiettezza e la sua incredibile empatia – qualità che nelle persone introverse e riflessive risulta in effetti più vera che mai: “Hai mai pensato che forse a Jieun non frega un cazzo delle cene e dei cinema?”. Mai frase mi è sembrata più vera Eli, dico sul serio. Nella sua semplicità racchiude l’idea che anch’io mi sono fatta di Jieun e Taehyung. Ti ho detto di aver rivalutato molto Taehyung e lo penso ancora; credo che il suo amore per Jieun sia autentico e sincero, che lui abbia davvero intenzione – o, perlomeno, l’aveva – di costruirsi un futuro assieme a lei, di considerarla la donna della sua vita. Ma se guardo questo attraverso gli occhi di Jieun, vedo una sorta di vita preconfezionata, apparentemente perfetta, che fa da cerotto a qualcosa che è ancora insito in Jieun e che né i soldi, né ahimè i sentimenti di Taehyung potranno mai rimarginare. E mi dispiace sul serio, non voglio che Taehyung soffra, ma non riesco a vederla diversamente. Magari mi sto sbagliando e Jieun alla fine deciderà di fare ciò che è giusto, perché tiene a Taehyung e perché forse crede che troncare definitivamente con Jungkook sia la cosa migliore per entrambi. O magari deciderà di rimanere da sola, perché convinta di non meritare nessuno dei due. Ma questo è il mio pensiero e non penso cambierò idea, qualunque sia il finale che avrai riservato per loro. Jungkook avrà sempre un posto importante nel suo cuore.

Questa recensione Eli sarà schifosamente lunga – forse la più lunga che io ti abbia lasciato a questa storia – ma tu sai che mi piace lasciar fluire i pensieri e starei qui a parlartene per ore, se non fosse che non voglio deformare la pagina di EFP con i miei temi XD Però voglio aggiungere qualcosa anche sul resto della festa, di cui ahimè non ho parlato perché troppo presa a morire dietro quei due (colpa tua però).

Innanzitutto, molto random: sappi che io ho un’immagine chiarissima del Black Ink. Potrei davvero disegnartelo, se solo ne fossi capace, e non sai cosa darei per poter vedere come lo hai pensato nella tua testa. Lo descrivi in modo talmente chiaro e talmente vivido che potrei dare le giuste coordinate ad un architetto per progettarlo LOL. Davvero, sono sempre più stupefatta dalle tue capacità di creare scene vere. In realtà ormai ti conosco e non dovrei più meravigliarmi. Ma lo faccio ancora, ogni singola volta.

HOBI! Quanto l’ho amato, non hai idea. Lui che è venuto anche per la birra e che ha sempre la parola pronta per calmare gli animi, anche se stavolta ha scelto l’argomento sbagliato, povero. Lo adoro, ma non mi scordo di quel segreto che sta tenendo e che bramo dalla voglia di sapere. Conoscendolo, comunque, lo avrà fatto per il bene di Jieun. Così come Namjoon: come si fa anche solo a provare una punta d’astio per questo ragazzo sapendo quanto bene vuole alla sorella? Tutto quello che fa, lo fa per il suo bene e la sua sicurezza, giusto o sbagliato che sia. Ovviamente agisce secondo il proprio modo di vedere le cose e non è detto che sia compatibile con la prospettiva di Jieun… anzi, sicuramente non lo è. Ma è comunque impossibile avercela con lui, insomma chi potrebbe biasimarlo per volere che la sorella possa vivere una vita tranquilla, fuori pericolo e – soprattutto – finalmente felice? Certo la felicità è un concetto davvero complesso e molto, molto soggettivo. Ma mi fermo qui perché altrimenti potresti finire per odiarmi XD

Ti saluto mia cara autrice, dicendoti che attento trepidamente il seguito, quando potrai e vorrai ovviamente, compatibilmente con i tuoi impegni. Noi qui si aspetta e si pende dalla tua tastiera (LOL).

Un abbraccio grande!

Vavi
Recensione alla storia black ink - 18/08/20, ore 15:35
Capitolo 12: [12]
Carissima bridget,
come ti ho annunciato anche in separata sede, avevo già letto questo capitolo giorni fa, ma non mi capacito di come anche lasciare una recensione stia diventando un’impresa titanica. Sai quanto tengo alla tua storia e a lasciarti delle riflessioni come si deve, per cui rimando sempre ad oltranza sperando di potermi ritagliare del tempo “esclusivo”, ma la verità è che questo veramente scarseggia (o meglio, è la mente che viaggia altrove, maledetta), quindi devo assolutamente impormi di mettermi al computer e scrivere appena ne ho l’occasione. Mi spiace veramente tanto per questi ritardi, specialmente perché so quanto tu sia REALMENTE impegnata (a differenza mia) e nonostante questo riesci a scrivere e a pubblicare. Quindi veramente non ho più scuse.

Ma non mi dilungo oltre e passo direttamente al capitolo che ho a d o r a t o. Sai, qualche volta mi chiedo: cosa significa se si ama alla follia un capitolo angst? Che si è masochisti? Che si prova una subdola sensazione di appagamento nel percorrere determinate sofferenze di un personaggio per poi arrivare alla loro cessazione tramite un finale “positivo”? O che magari inconsapevolmente ci si sfoga leggendo i tormenti di qualcun altro? Giuro, Eli, che ancora non mi so spiegare quest’amore per l’angst che ho sempre avuto e che so bene anche tu condividi. Magari gioca anche il tuo innegabile talento nel costruire situazione ricche di pathos che ti provocano quella tipica stretta al petto nel leggerle. Personalmente, ho sempre avuto timore di leggere o vedere scene tristi: quelle, a differenza dell’angst, le rifuggo appena posso. Ma tu hai questa dote, sai provocare commozione in me senza farmi provare tristezza, riesci a farmi provare empatia per ogni tuo personaggio e a farmici affezionare –  sì, talvolta mi spezzi anche il cuore, ma noi del team #angst ci siamo abituate, vero?
Quindi tutto questo preambolo di dubbia utilità per dirti che dove c’è angst troverai sempre un mio parere ULTRA positivo. E poi, diamine, il modo in cui hai costruito questa serata, pezzo dopo pezzo: le atmosfere, gli arredi, i vestiti, tutto quanto era estremamente nitido davanti ai miei occhi, come fosse una scena tratta dal Grande Gatsby in chiave moderna. Ma andiamo con ordine.

Penso che Jieun abbia deciso di trascorrere questo periodo lontana da tutto anche per sé stessa, prendendosi del tempo utile a riflettere sui suoi sentimenti verso Taehyung. Lui aveva bisogno di lei e lei aveva bisogno di capire. Certo, mi viene da pensare che sia “facile” credere di star facendo la cosa giusta quando non c’è più ombra di Jungkook nei paraggi. Insomma, non sto dicendo che abbia fatto male ad allotanarsene, anzi, ma il fatto che durante questo congedo i suoi pensieri non si siano rivolti a lui, a mio avviso, non è garanzia che si sia decisa a lasciar perdere definitivamente il Black Ink e i suoi ricordi passati. Nel momento in cui si guarda allo specchio percepiamo tutte le sue insicurezze: sembra come se Jieun si disprezzi, ma è un qualcosa che, a mio avviso, va al di là dell’aspetto fisico. Lei sente che Taehyung merita qualcosa “di meglio” e già questo, per me, è indice del fatto che la scintilla del dubbio è ancora insita dentro di lei. Apprezzo veramente che sia stata vicino a Taehyung, in un certo senso glielo doveva. Ma la resa dei conti è ormai vicina e ciò che succede dopo ha di fatto confermato questa mia percezione.

Ed ecco che, Ladies e Gentleman, facciamo la gentile conoscenza di Kim Senior in persona, un umanoide piuttosto subdolo direi che mi ha subito suscitato un’indicibile IRRITAZIONE. Jieun è stata coraggiosa nelle sue risposte, mi è piaciuto com’è riuscita a tenergli testa nonostante le insinuazioni che continuava a sciorinarle contro. Purtroppo, capiamo subito che quell’uomo è potente e le parole non lo scalfiscono, dato che è in possesso di “fatti” piuttosto scomodi. A questo punto mi verrebbe da pensare che l’uomo che li ha aggrediti fuori dal pub sia stato mandato proprio dal padre di Taehyung per incastrare Jungkook e Jieun in un colpo solo… perché altrimenti vorrebbe dire che la spia si è trovata là proprio al momento giusto per immortalare un omicidio e un simil-tradimento (anche se in realtà non lo è ma immagino che, sapendo molto su Jungkook, Taehyung non sia molto propenso ad ascoltare “spiegazioni” in merito).

Per quanto riguarda il momento subito successivo ho provato sentimenti contrastanti, empatizzando prima con Tae e subito dopo con Jieun. Ammetto che, dopo quattro anni di relazione con una persona adulta, la richiesta di andare a convivere sembra anche a me qualcosa di abbastanza naturale (forse più che vivere con Namjoon, anche se immagino c’entrasse il loro lavoro). E, ahimè, il tentennamento di Jieun non l’ho visto come un “pensiamoci, la convivenza è difficile”, quanto più come “se andiamo a convivere, la cosa sarà definitiva”. Ora, magari parlo da sostenitrice di Jungkook, ma questo è ciò che io ho percepito. Di conseguenza, ho trovato anche naturale la risposta che Taehyung le ha dato subito dopo. Tuttavia, non ho apprezzato per nulla l’allusione che ha fatto a suo padre: sapere che ha dato ragione ad un uomo così ripugnante mi fa ribollire le viscere. Jieun non se lo meritava. Certo mi sto anche chiedendo cosa Taehyung realmente sappia di questo caso e di ciò che sta facendo suo padre. SO PERO’ che pian piano i nodi stanno venendo al pettine e che alla fine farai quadrare tutto perfettamente come al solito e che io mi sentirò una scema per non aver capito nulla MA NON FA NIENTE, perché questa storia è meravigliosa e me la voglio godere fino in fondo nonostante le mie inesistenti capacità intuitive.
Quindi Eli qui ti lascio e, spero, a prestissimo!
 
Vavi
Recensione alla storia black ink - 04/08/20, ore 20:21
Capitolo 11: [11]
Il finale è un po'… “così”?!
Accidenti, è stato come se qualcuno mi avesse inaspettatamente buttato un secchio d’acqua in piena faccia urlandomi che è ora di alzarsi. È stato proprio un cambiamento repentino, a partire dall’umore di Hobi, dalle sue espressioni facciali e dalla notizia che stesse effettivamente mantenendo un segreto, sei riuscita a rendere perfettamente il contrasto tra le due situazioni – quella più leggera tra due cari amici e quella diametralmente opposta che vede Hobi in possesso di alcune informazioni che, per il suo bene, non può condividere con Jieun. E ovviamente, da confidente e amico qual è, deve risultare difficile per lui tenerla all’oscuro di qualcosa che sicuramente la nostra protagonista vorrebbe sapere (e anche io! LOL).

Trovo che questo capitolo sia importante per fare il punto della situazione riguardo i sentimenti di Jieun. Taehyung non è stupido e si è accorto subito di come la presenza di Jungkook abbia determinato in lei un profondo cambiamento. Jieun sta vivendo una situazione difficile in cui è continuamente in combutta con sé stessa: forse, prima di questo momento, non ha mai veramente analizzato ciò che le sta accadendo nel tornare ad avere un contatto con Jungkook. Ho come l’impressione che sia limitata ad ignorare ciò che prova o a nasconderlo per convincersi che non sia lì o che non significhi nulla. Dopotutto quella con Taehyung è una storia duratura alla quale sicuramente tiene molto e che l’ha aiutata ad uscire da un momento difficile. Taehyung, in un certo senso, è stata la sua ancora di salvezza. Probabilmente, a questo punto, Taehyung teme proprio di esser stato solo un’ancora: sa che Jieun nutre nei suoi confronti un sentimento profondo, ma ha bisogno di sapere se quest’ultimo è veramente autentico oppure solo un surrogato di quello che ha provato a soppiantare lasciando Jungkook. Posso capire il suo dolore e la sua necessità di ricevere una risposta; la situazione è complessa, ma è giusto che Jieun faccia chiarezza nel suo cuore, per rispetto dell’impegno che ha preso con Tae e del tempo che hanno trascorso insieme e per sé stessa, ovviamente.
Non saprei ancora dirti, però, cosa passa in questo momento nella testa del nostro gangstar. Sono certa che Jungkook senta ancora qualcosa nei confronti di Jieun; ha sofferto, ma questo non gli ha fatto dimenticare l’importanza di quell’amore che provavano l’uno per l’altra. Ma sarebbe davvero disposto a tornare con lei, sapendo di poterla mettere costantemente in pericolo? Certo, ora non è più un ragazzino, eppure ci sono tanti fattori da tenere in considerazione e ora come ora non potrei affermare con certezza “Sì, se anche Jieun lo volesse, Jungkook tornerebbe con lei”. Insomma, così come i protagonisti di questa storia, anche io ho bisogno di far chiarezza nei miei pensieri: d’altronde, come dicevo qualche recensione fa, al cuore è difficile comandare.

Le parole di Hobi hanno ricalcato alla perfezione quello che anche io avrei detto a JIeun, specialmente riguardo Namjoon. Ho sempre pensato, fin dall’inizio, che il suo unico scopo, in qualità di fratello maggiore, fosse quello di proteggerla. Quale vita potrebbe aspettarsi un medico legale accanto ad un criminale costantemente ricercato dalla legge? C’è da dire però, che la felicità non può essere rinchiusa in pacchetti preconfezionati di vite perfette e sono certa che Namjoon sappia comprendere alla perfezione gli stati d’animo di sua sorella: è stata felice con Taehyung, ma adesso sembra che quella felicità costruita attentamente mattone dopo mattone si stia lentamente frantumando.

Aaaah Eli, è davvero una situazione ostica! Sai che da che “parte” sto, ma è tutto così delicato e qualunque cosa io dica mi sembra di fare un torto a qualcuno T_T Ma come ci riesci?! XD

Prima di andare vorrei solo stringere la mano a Hobi e a te per il momento in cui parla mostrandoci tutto il contenuto maciullato della sua amata banana. Una scena DA OSCAR lol, sono morta. XD

Con la speranza di poterti lasciare, prima o poi, recensioni degne di un senso, ti mando un grande abbraccio e come sempre spero di non tardare molto ad arrivare anche al successivo capitolo.
A prestoooo!

Vavi