Recensioni di blackjessamine

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Non dire una parola che non sia d'amore - 29/10/21, ore 21:56
Capitolo 2: Abbastanza (mai)
Cara, ho letto questa storia nel momento stesso in cui hai condiviso il link, ma ho aspettato di avere un pochino di tempo per tornarci sopra con un po' di tranquillità per poterle dedicare tutte le attenzioni che merita (e comunque non saranno mai abbastanza – no, non ti sto prendendo in giro e non voleva essere un gioco con il tuo titolo).
Io, come sempre, ti leggo e resto senza parole davanti all'intensità dei sentimenti che riesci a veicolare in un modo così concreto e tangibile: i tuoi personaggi sono immensi, e sanno imprimere la loro immensità, la forza del loro legame inscindibile e in grado di trascendere qualsiasi cosa in tutto, anche in un gesto minuscolo, anche solo nel modo particolare che hanno di osservarsi. Ed è qualcosa che, davvero, credo nessuno riesca a fare come fai tu.
Per questo il fatto che questa storia sia un po’ il contraltare (lo specchio, mi verrebbe da dire, perché quando ci sono loro e ci sei tu parlare di specchi credo sia sempre sensato) della prima storia della raccolta non mi sembra qualcosa da perdonare, ma anzi, viene anche ad assumere un che di necessario: il loro universo è fatto di continui rimandi e di confini che superano in tutti i modi possibili, di una comunione di anime, prima ancora che di corpi, che rende questo guardarsi da prospettive diverse un nocciolo quasi essenziale del loro rapporto.
E quindi entrare nella mente di Gellert, sostanzialmente, è entrare nella mente di Albus, ed è un vivere questa vicinanza che non è abbastanza, non lo è mai, perché loro sono davvero insaziabili. Lo sono perché sono davvero parte di una stessa cosa, e quindi forse cercarsi, volersi, aggrapparsi l’uno all’altro e lasciare segni tangibili e visibili, desiderare il corpo con la stessa intensità con cui si vuole la mente è qualcosa di inevitabile. Ed è bello, è sempre bellissimo vedere la cura, la precisione con cui ogni singola parola nelle tue storie va a costruire ponti e ad assumere un significato precisissimo che amplia la prospettiva e sottolinea dettagli che sono immensi.
Gellert qui è graffiante, ha una voce affilatissima e un desiderio che non fa sconti a nessuno, pretende e Albus non vuole altro che lasciarsi pretendere, e assistere a tutto ciò è davvero un privilegio, perché le emozioni che provo leggendo le tue storie le incontro davvero di rado.
Bellissimi, come sempre, tutti i rimandi a opere letterarie che ho scoperto grazie a te (e, lo sai, per questo non ti ringrazierò mai abbastanza) e che vanno a creare un panorama narrativo in cui i tuoi Albus e Gellert hanno un ruolo fondamentale.
Insomma, come sempre trovare un tuo aggiornamento è qualcosa di stupendo, e ti ringrazio davvero di cuore per continuare a condividere qui queste meraviglie.
Un abbraccio grande!
Recensione alla storia Non dire una parola che non sia d'amore - 29/06/21, ore 08:55
Capitolo 1: (Resta)
Ciao!
Ma quanto, quanto è bello poter tornare a leggerti, tornare a immergermi nella tua prosa che è sempre qualcosa di bellissimo e ritrovare questo rapporto struggente, doloroso, così intenso da andare oltre qualsiasi definizione e qualsiasi confine di una mera "relazione umana".
È bellissimo, davvero, e sono tanto contenta che tu abbia avuto modo di tornare da loro (per te, in primis per te, che e poi sì, siccome alla fine sono una persona egoista, anche per me, che così posso tornare a leggerti).
Io, davvero, a volte credo di lasciarti recensioni tutte una uguale all'altra e mi chiedo il senso di continuare a riempirti di parole che di senso forse ne hanno anche poco, ma ci provo comunque. Perché leggerti è qualcosa di bellissimo, e forse dirti almeno questo è importante.
Il modo in cui la tua prosa, anche nelle storie più brevi, riesce a ricostruire istanti che sono sempre impregnati di una densità e un'importanza decisiva è straordinario. Bastano pochissime righe perché questi gesti in apparenza semplici (un giovane che si addormenta durante lo studio, un altro giovane che lo osserva attraverso quel velo dorato e intenissimo che è il loro legame e si ritrova con il cuore dilaniato in quel desiderio contrastante che caratterizza i primi approcci, quel "non ti svegliare – svegliati") qui prende subito il sapore di qualcosa di definitivo, un cambiamento ineluttabile che andrà a ribadire, ancora una volta, quanto il loro legame sia qualcosa che nasce e si sviluppa in un groviglio inestricabile di sentimenti e contrasti assolutamente inscindibili.
Ed è bello, bellissimo vederli già così uniti (forse perché non sono mai stati davvero divisi), vedere il desiderio che già si manfiesta anche solo in uno sguardo, e poi vederli al tempo stesso giovanissimi e alle prese con la definizione di un rapporto che forse non ha ancora una forma. Vedere Albus riflettere su quel letto troppo stretto e sulla vicinanza che vorrebbe ma a cui, in un primo momento, si costringe a rinunciare mi ha commossa. E poi arriva quell'unica parola di Gellert, e allora non importa nemmeno più dare forma a quel rapporto, perché è già tutto lì, nel modo in cui si guardano e si parlano e si capiscono al di là di ogni cosa.
Bellissimo, davvero.
Ti abbraccio fortissimo!
Recensione alla storia In ogni Tempo, in tutti gli Universi - 09/01/21, ore 18:01
Capitolo 8: Un nuovo inizio
Carissima, io so di arrivare qui con un ritardo imperdonabile, ma insomma, i giorni di festa mi hanno fatto perdere qualsiasi cognizione del tempo, e ora sto cercando di rimettere ordine tra tutte le cose che ho lasciato in sospeso. E ti chiedo scusa se salto così impunemente il precedente capitolo, ma (e spero che dopo questa confessione tu non voglia togliermi la parola XD) io non ho mai visto Star Wars. Mai. Ecco, l'ho detto, quindi insomma, vado a cospargermi il capo di cenere, ma sono sicura che non coglierei nemmeno mezzo riferimento, lì, quindi insomma, perdonami, ma salto direttamente a questo capodanno a New York.
Ecco, io non lo so come sia possibile, ma questa storia, che pure è intrisa si speranza e sentimenti positivi, mi ha stritolato il cuore. Giuro che questa malinconia non me la spiego, soprattutto a fronte delle parole che chiudono la storia, però, non lo so, forse è solo quella sensazione dolceamara che si prova ogni volta che qualcosa di bello (bellissimo) giunge al termine. Ma insomma, mettendo da parte i miei sproloqui, la storia mi è piaciuta tantissimo, e credo sia perfetta per concludere questa raccolta che è stata un viaggio in tutta una serie di contesti e universi narrativi diversi, ma che ha visto sempre intatto il legame meraviglioso che unisce questi due personaggi. Perché qui, di nuovo, ci troviamo in un contesto dove non esistono bacchette magiche (se non quelle giocattolo regalate da una sorellina: dimmi tu se qui io non mi dovrei sciogliere come un pezzettino di burro!), ma rimane il loro trovarsi e scoprirsi in grado di comprendersi e stimolarsi con una natualezza incredibile. E, davvero, l'immagine di loro che si conoscono da pochissimo ma che hanno già trovato un'intesa e una complicità tale che la gente attorno a loro si chiede se non siano amici d'infanzia, o addirittura fratelli (che, del resto, che loro siano più vicini che dei fratelli tu ce lo hai sempre raccontato in maniera superlativa) è splendida, e rende perfettamente la natura di questo legame ineluttabile, che funziona perfettamente in qualsiasi contesto lo si cali, perché sono loro a essere perfetti, così immersi l'uno nell'altro e dimentichi del mondo che li circonda.
E, ancora una volta, tu ti dimostri un'autrice geniale perché qui, di nuovo, riesci a fare un passo in più, dando a questa storia un significato tutto nuovo che la porta oltre un semplice tentativo di indagare il loro rapporto in un college babbano (che, di per sé, sarebbe stato comunque interessantissimo e perfettamente degno di esistere anche così). No, tu inserisci anche quegli sprazzi, quei ricordi che sono ricordi, o forse solo sogni, o forse hanno un significato simbolico e basta, ma non importa davvero stabilire quanta verità ci sia. Importa il senso di questo loro trovarsi, sempre e comunque, nel tempo e nello spazio (e pure nella folla che rende impossibile respirare a Times Square la mezzanotte dell'ultimo giorno dell'anno), e, davvero, tutto ha un'intensità assolutamente magnifica, che al di là di ogni mia malinconia sa scaldare il cuore.
Il tuo stile, poi, riesce sempre ad avere quella forza evocativa capace di rendere concreti i personaggi e i luoghi, con un susseguirsi di immagini bellissime, che sanno essere poesia anche in prosa.
Insomma, leggerti è sempre una gioia grande, e spero di poter continuare a farlo anche in questo anno appena iniziato, che davvero, davvero ti auguro possa essere migliore di quello appena concluso.
Ti abbraccio!
Recensione alla storia In ogni Tempo, in tutti gli Universi - 02/11/20, ore 21:23
Capitolo 5: Cuore di tenebra rossa
E va be', però già io non riesco più a pensare di leggere qualcosa su Albus e Gellert che non sia stato scritto da te (perché sì, loro sono Albus e Gellert, e qualsiasi altra caratterizzazione mi sembra un tradimento), ma ora credo che non riuscirò più nemmeno a leggere delle AU che non siano passate dalle tue mani. Non che in generale ne legga moltissime, ma insomma, adoro la naturalezza con cui riesci sempre a interpretare contesti nuovi senza mai perdere nulla della tua specificità, senza mai che il rapporto tra Albus e Gellert ne soffra, senza mai che qualcosa non torni.
In questo caso, il compito era particolarmente arduo, perché rischiare di perdere in credibilità era molto facile. Ma, insomma, tu questo rischio lo hai scansato alla grande, perché dell'universo di riferimento hai saputo secondo me evidenziare il tratto essenziale per questi due: un senso di tragedia incombente, questo loro essere apparentemente diversi (opposti, nemici naturali) e il loro legame fortissimo, inscindibile, che li lega l'uno all'altro in maniera così viscerale e oltre qualsiasi tipo di definizione.
Il tuo stile ha sempre una forza poetica sorprendente, e il modo in cui riesci a rendere la carnale sensualità di ogni loro incontro è sorprendente.
Ho adorato, poi, quella sorta di ribellione nel finale: il destino, il mondo intero, le stelle possono volerli dividere, ma loro non si piegano, non accettano nulla che non sia una loro precisa scelta.
Insomma, come sempre ultimamente sono sempre di corsa e un po' superficiale nelle recensioni, ma ci tenevo a farti sapere che continuo a seguire e amare moltissimo questo progetto.
A presto!
Recensione alla storia In ogni Tempo, in tutti gli Universi - 11/10/20, ore 21:38
Capitolo 4: Chiamami soltanto amore
Ciao!
Ormai non sto nemmeno a mettere le mani avanti: sai che ho tempi molto morbidi, ma prima o poi cerco di arrivare. Questa storia, poi, mi chiamava con moltissima insistenza sin dal momento della sua pubblicazione, perché insomma, l'universo che hai "preso in prestito" (e fatto tuo in maniera splendida) è qualcosa di sublime, ed ero a dir poco curiosissima di scoprire come avresti gestito la cosa.
È stato meraviglioso. Non che avessi dubbi, ma questa storia è bellissima, e credo che questo senso di tragedia incombente (che però stavolta lascia uno spiraglio di luce a cui mi sto aggrappando tenacemente, sappilo), questo legame ineluttabile che arriva nonostante tutto e nonostante tutti, e che si fa forte di un legame imprescindibile e prezioso sia esattamente il punto comune perfetto per unire Albus e Gellert a Romeo e Giulietta. Insomma, le loro sono storie diverse, ma il tipo di legame che esplorano ha secondo me molti punti di contatto a cui in realtà, prima di leggere questa storia, non avevo mai pensato.
Al solito, il tuo stile è qualcosa di davvero prezioso: c'è un incalzare intenso, qui, perché c'è tutta la concitazione di una fuga, della paura, dell'inevitabile scontro. Ma c'è anche una bellissima esplorazione di un legame viscerale, che nasce dove dovrebbero esserci solo rancore, odio, vendetta e sangue, e che sa essere qualcosa di bellissimo e intensissimo.
Leggere di loro attraverso la tua penna è sempre qualcosa di meraviglioso, perché con loro sai davvero racchiudere tutto l'universo.
Bellissimi.
Ti mando un forte abbraccio!