Devi sapere che adoro scrivere recensioni-papiro, come questa che ti lascio.
Mi piace dedicarmi alle storie che leggo e sì, questa volta mi sento abbastanza soddisfatta del mio lavoro di recensitrice. Ù_ù
Day One – Movie/Tv Au
Il prompt era molto particolare, non so dirti se l’hai interpretato bene, ma al diavolo la burocrazia. (?)
L’idea della sfida è un po’ sfruttata e ri-sfruttata, ma l’hai giustificata bene con quella frase su ciò che Schuester pensava. Sembra quasi che Finn voglia davvero restare in intimità, o almeno da solo, con Santana, perché prima bandisce Artie dalla camera, poi, chiedendole se ci sono problemi, si aspetta che lei torni a starsene accanto a lui, a baciarlo e ad accarezzarlo.
Il discorso finale di Santana è veramente forte, intenso. Però è la frase di Finn che l’ha fatta da padrone.
“Dovresti saperlo Santana. Se tu ti avvicinassi io non ti lascerei mai più andare via.”
Una dolcezza infinita, quel goffo di Frankenteen.
Day Two – Kid!Finntana
Se dovessi descriverla con una parola, probabilmente direi: Aaaaaw, che non è una parola di senso compiuto. Ma hai scritto qualcosa di così dolce che è assolutamente impossibile non sciogliersi. La piccola ed intraprendente Santana che costringe Finn a giocare a moglie e marito è carinissima. E il bello è che Finn sta al gioco, e si preoccupa solo di cosa direbbe Noah se lo vedesse. Non posso non citare questa parte: “Santana..”
“Sì?” Chiese la bambina, mettendosi le trecce davanti.
“Conosci Noah Puckerman?” Chiese Finn, guardandola.
“No, chi è?”
“Bene, giochiamo!”
Fantastica, hai interpretato i due alla perfezione.
C’è qualquadra che non mi cosa in un periodo (“Che carne prendiamo, caro?” La bambina gli passò il bambolotto, prendendo – fingendo – di prendere tra le mani il carrello. Penso avresti potuto sistemare meglio la frase e scrivere “prendendo – fingendo di prendere – tra le mani il carrello.) ma è una piccolezza. Ed io sono tremendamente puntigliosa e insopportabile. (Finn strinse a se – in questo caso è a sé - il piccolo, e gli sorrise.)
Day Three - Personality Swap
Questa è la migliore. L’ho amata dall’inizio alla fine. E’ fantastica. Innanzitutto, perché mi piacciono le storie movimentate e lo spionaggio in generale, e poi perché c’è Jesse, che è il mio personaggio maschile preferito e che hai interpretato veramente bene. E’ perfetta. Perfetta. A partire dal fatto che i Finntana si ritrovino a fare le spie, mentre nessuno dei due sapeva del lavoro segreto dell’altro, fino all’amicizia tra Jesse e Finn, ai ricordi del McKinley, alla scelta dei testimoni – anche se il povero Sammie è stato escluso. Vabbè, Finn ci tiene alla sua vita, e se Jesse l’ha salvato, deve essergli riconoscente. E’ ovvio.
C’è un’unica cosa che devo recriminarti; Il nome di St.James, che anche nella lista dei personaggi è scritto errato, è Jesse, senza la “i”.
E’ un errore che fanno praticamente tutti, comunissimo, ahimè.
Day Four - Prgnancy/Babies/Family
Ovviamente quella che Finn affronta a lavoro è una situazione pesante, pesantissima, ed è bello vedere che Santana gli sta accanto e che si comporta da buon padre con sua figlia Sofia. Adoro il nome Nash, e anche il modo in cui Santana dice a Finn che aspetta un altro bambino. Immaginandomi la faccia che fa nel momento in cui San. Gli dice che dovranno ridurre la loro intimità, mi sono piegata in due. Veramente brava, è un momento di vita Finntana davvero carino.
Day Five - Angst
Sarà che io sono un’estimatrice dell’angst e delle storie malinconiche che propendono al triste, ma sinceramente non trovo che la tua storia faccia schifo. Magari non è all’altezza delle altre, ma ha le sue particolarità. Per esempio il riferimento all’amicizia con Noah, che lascia la scuola perché dice che gli manca il suo migliore amico è molto toccante, e hai dipinto bene il quadro generale degli eventi. Santana soffre, e il suo dolore trapela dalle tue parole in maniera veramente limpida. Molto bello il pensiero finale, quando lei ricorda le sue fossette, il suo sorriso, e non riesce a guarire dalla ferita che il suo distacco ha impresso in lei. L’unica cosa è che ci sono, qua e là, parecchi errori di battitura. Molti di più rispetto alle altre shot.
Day Six – Wedding Planning/Wedding
Già il titolo prometteva bene, e la storia non ha deluso affatto. Guarda, trovo che Finn sia stato tanto romantico a passare sopra la propria confusione mentale per tutte le cose che Santana aveva detto di non desiderare e che invece voleva, e che abbia agito senza pensarci troppo su. Alla fine è la spontaneità che vince, nei rapporti d’amore. E loro sono troppo carini. Troppo.*w*
Per quanto riguarda la grammatica, c’è solo da dire che è importante scrivere “Sì” , che spesso hai intervallato e inserito in degli incisi, con l’accento, perché altrimenti non si differenza dal “si” della nota musicale e del pronome personale di terza persona sia singolare che plurale.
Ora finisco di leggere l’ultima e te la commento a parte, perché ho paura che mi si chiuda all’improvviso al pagina e mi sparisca tutta la mega recensione. E’ già successo, perciò preferisco prevenire gli scleri e le imprecazioni che ne deriverebbero. :D
Faith.
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