Recensioni per
Le stagioni del cuore
di namary

Questa storia ha ottenuto 82 recensioni.
Positive : 82
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
29/01/13, ore 19:20

Ho apprezzato molto questo cap, l'accostamento che hai fatto tra la rivoluzione e Rosalie, che in fin dei conti porta un raggio di speranza nella vitadi uomini pieni di ideali, come Chatelet. Ed è vero che Rosalie, sotto uno strato superficile di debole femminilità, nasconde una forza morale non indifferente.
Eppure devo confessarti che avrei sperato di leggere che il raggio di sole è ciò che Andrè vede sentimentalmente quando apprende dell'amore della sua Oscar.,

Recensore Master
29/01/13, ore 19:14
Cap. 3:

Sì, è di amicizia che si tratta tra Andrè e Alain, il gigante buono, il toro di parigi, o forse lo stallone, come credo lui si senta considerando le molteplici avventure femminili. Eppure in quel momento della storia è proprio di un buon amico ciò di cui ha bisogno Andrè, che sta affannosamente lottando contro l'imminente cecità e il rifiuto avuto da Oscar, che dopo lo strappo della camicia lo ha allontanato da sè. Evviva gli amici!

Recensore Master
29/01/13, ore 19:11
Cap. 2:

Chissà perchè la vita è quasi sempre così crudele in amore, e succede che mentre cìè un lui, Andrè, che muore per amore per lei, la lei, Oscar, crede di morir d'amore per il fatidico terzo incomodo, che tutti sappiamo essere il conte svedese. Non mi meraviglia che lei affidi al vento i suoi pensieri per lo svedese, ma nulla di più sbagliato, infatti il vento porta via e disperde sentimenti che un altro avrebbe tutto il diritto di reclamare per sè: il moro dagli occhi di giada.

Recensore Master
29/01/13, ore 19:08
Cap. 1:

povero il nostro Andrè, fin da piccolo alle prese con un desiderio dall'apparenza irrealizzabile, avere il suo bellissimo angelo biondo. Hai ragione a paragonare i suoi pensieri e il suo cuore al freddo inverno, perchè immagino che sia proprio ciò che ha provato per lunghi anni al fianco della donna che ama, ma nascondendo la vera natura dei suoi sentimenti.

Recensore Junior
29/01/13, ore 18:10
Cap. 6:

Ciao Namary e benvenuta in questa sezione!! Ho inserito la tua raccolta nelle ff seguite, ma non l'ho recensita non perchè io non volessi, ma perchè, te lo dico onestamente, mi sono dimenticata...chiedo venia!!
Ora, non recensisco tutti i capitoli semplicemente perchè equivalerebbe a ripeterti per sei volte le mie sincere congratulazioni!!
Sei davvero brava!!!
In poche parole riesci a dare l'immagine precisa dei luoghi, dei colori, dei rumori, dei profumi...
"Neve" mi ha riportata a quella magica sensazione che si prova quando si guarda una distesa bianca e mi è sembrato di sentire il rumore ovattato dei passi di Oscar e del rametto con cui giocava. Poi la neve ha lasciato posto al freddo e triste canto del vento..quella struggente melodia che si ascolta quando si pensa a un amore lontano e impossibile..
Poi di nuovo la neve, e questa volta inseme all'odore della cannella, tipica spezia che si fa sentire forte in inverno e il cui profomo riscalda i cuori e mette allegria.
Quando il freddo pungente dell'inverno si era ormai impossessato di me, ecco che arriva il crepuscolo a colorare l'orizzonte di un rosso sbadito e triste..riflesso del rosso che imporpora le stade di Parigi durante la rivoluzione e del dolore di un parde che solo dopo la morte della figlia riesce a chiederle scusa e confidarsi con lei..ma lei è morta e lui non ha più ragione di vivere, proprio come quel sole che, dovendo cedere il passo alla luna, non ha più ragione di brillare alto nel cielo e allora si ritira nel mare, per affogarvici lentamente e con maestosa eleganza.
Finisce l'Inverno e quello stesso sole che prima si era stancamente spento torna ora timidamente a mostrarsi luminoso e abbagliante..lo fa poco a poco, con calma, mostrando il primo di quella che sarà la lunga e calda serie estiva.
Quel primo raggio segna l'inizio della Primavera..quella che arriva a causa del logico e naturale corso delle stagioni, ma anche quella intima e profonda primavera che si sente nascere dentro di noi quando ci si innamora di qualcuno..e di questo qualcuno accettiamo commossi e inteneriti i piccoli gesti che lo caratterizzano e la naturalezza con cui questa persona riesce a farli, perchè per lei sono normali, sono solo piccoli gesti quotidiani, abitudini radicate nel profondo e alle quali, nel bene e nel male, se si ama davvero, bisogna adattarsi.
Ma il primo giorno di primavera, si sa, dura poco..e infatti cala la notte. E' protetti da quel caldo e avvolgente mantello di velluto blu che gli amanti si incontranto ed è nella frizzante magia di un sogno che tutti possono permettersi di essere ciò che desiderano essere, aiutati dalle maschere che coprono il volto e mettono a nudo l'animo.

Sei brava, sei davvero brava!! Oltre che riuscire a far immergere chi legge nel luogo e nel tempo che descrivi, sei riuscita ad abbinare con perfaetta maestria i luoghi ai personaggi, le situazioni al loro stato d'amino, lasciando alla natura il compito di descivere i sentimenti e i desideri di chi, in quella natura, era immerso..
Molto poetico e infinitamente realistico!
...potrei continuare a lodarti ancora per molto, ma mi fermo e aspetto paziente il prossimo capitolo e i pensieri di Oscar..
A presto!!

Recensore Master
29/01/13, ore 17:40
Cap. 6:

ciao, e bello anche come descrivi l'amore sbocciato tra fersen e maria antonietta, quel ballo ha cambiato per sempre le loro esistenze. a presto

Recensore Master
29/01/13, ore 17:36

ciao :-). è bello vedere come bernard si è innamorato di rosalie,osservandola nei suoi gesti più semplici, e anche di come ne apprezza il carattere.

Nuovo recensore
29/01/13, ore 14:47

bhe rosalie devo dire non mi fa impazzire come si dice è fragnonaaaaa ma stando con oscar penso che aveva aquistato un pò di sicurezza
e di coraggio non metto in dubbio che possa aver avuto tanti ostacoli, ma oscar era sempre liu ad aiutarla

Nuovo recensore
29/01/13, ore 14:40
Cap. 6:

ciao. ho appena letto questa piccola ff , molto bella ricorda quando fersebn conosce la regina maria antonietta al ballo a parigi e poi iniziò il loro amore

Recensore Junior
29/01/13, ore 14:29

Ciao, ho letto "Sogno" e poi mi son accorta anche di questo capitolo dove hai voluto parlare di Rosalie. Inizio col dirti che condivido in pieno la tua idea su Rosalie: ad uno sguardo superficiale può apparire fragile, ma ha sempre reagito con determinazione alle avversità della vita. Inoltre io l'apprezzo anche perchè non si è fatta indurire dalla vita, a volte capita che per reazione a qualcosa di spiacevole ci si indurisca, mentre lei ha comunque mantenuto intatta la sua voglia di vivere, la sua generosità, la sua capacità di provare emozioni. Mi è piaciuto molto questo momento di vita domestica che hai descritto ed anche i pensieri di Bernard su Rosalie, un po' d'amarezza mi è venuta alla fine, credo che molta gente pensasse alla rivoluzione in termini simili a Bernard, ma purtroppo, come insegna la storia, molte di quelle speranze sono state deluse ed hanno lasciato il posto al terrore.
Per quanto riguarda "Sogno", hai descritto il primo incontro di Fersen e la Regina, se non ho capito male la sera del ballo in maschera. L'hai presentato un po' diverso da quello che ricordavo dall'anime, ma mi è piaciuto molto. I due si sono notati subito, è bastato uno sguardo. In quel momento non fatico a pensare che entrambi si sentissero immersi in un sogno. Anche qui però c'è un velo di tristezza alla fine, perchè quella felicità che li aveva presi non sarebbe potuta manifestarsi alla luce del sole, quel sogno in cui si sentivano immersi non avrebbe mai potuto diventare, per così dire, eterno, il loro amore sarebbe sempre stato vissuto di brevi momenti clandestini rubati alla realtà.
Ti rinnovo i miei complimenti, hai davvero del talento, soprettutto perchè, pur essendo sintetica, riesci ugualmente a trasmettere molte emozioni. Brava!

Recensore Master
29/01/13, ore 00:13
Cap. 6:

E' sempre un piacere leggere questa raccolta. Devo dire che questi ultimi due brani non li ricordo... forse non c'erano nella prima versione? Sopratutto quello dedicato a Rosalie e Bernard che ho molto apprezzato, non mi pare proprio di ricordarlo. Andrò a rivedere.
Ma veniamo alla recensione vera e propria.
Sono d'accordo con tutto quello che hai detto sul personaggio di Rosalie; tutto sommato a me piace la piagnola, il suo più grande difetto, certo, è la lacrima facile, ma se togliamo questo, è una persona forte, oltre che determinata, che trova sempre la forza di risollevarsi nonostante le sberle che le dà la vita. E' dolce e gentile, apparentemente fragile, ma in realtà è una roccia e se la si guarda da questa prospettiva appare una figura interessante.
E' davvero bello il modo in cui hai tratteggiato il suo rapporto con Bernard in queste poche righe, li hai colti in un momento d'intimità domestica con gran delicatezza; è bellissimo lo sguardo d'ammirazione e rispetto con cui Bernard guarda la moglie, scorgendo in lei il volto gentile della rivoluzione, ed è inevitabile per chi legge, avvertire anche l'amarezza di questo pensiero illusorio, sapendo che il volto della rivoluzione sarà quello del terrore.
Una primavera che è destinata a deludere, dunque.
E per finire, il capitolo dedicato a Fersen e Maria Antonietta. Mi ha molto incuriosito, perché ho l'impressione che tu non ti sia ispirata all'episodio dell'anime, quanto al vero incontro avvenuto tra i due. Stuzzicante lo scambio di battute, quasi provocatorio, direi che hai colto l'essenza dei due personaggi, l'atmosfera allegra e un po' frivola della serata. Bella questa apparente leggerezza, destinata a non durare; anche qui si sente l'amarezza di fondo, almeno io la sento, in quell'ultima battuta di Fersen e poi nella frase che chiude il brano.
Di nuovo. complimenti. Una raccolta che merita sicuramente attenzione.

Nuovo recensore
18/01/13, ore 15:38
Cap. 4:

Stupendi, davvero stupendi, questi attimi di vita rubati!! Ci hai fatto vedere le due facce dell'inverno: quella triste e fredda (con Maria Antonietta e il generale) e quella dolce e calda (con Andrè e Alain). Peccato che l'inverno è già finito! Adesso, però, arriva la primavera e dopo l'estate, la stagione che amo. Voglio proprio vedere quali personaggi userai per descivere le altre stagioni. Aspetto la primavera, Ciao e Brava!

Recensore Junior
17/01/13, ore 22:02
Cap. 4:

Ciao. Scusa se trovo solo ora il tempo di scrivere qualcosa su questo tuo lavoro. E' la prima volta che lo leggo e volevo farti i miei complimenti, sono dei piccoli momenti "rubati" ai protagonisti che mettono in luce alcuni aspetti di loro, del loro sentire, con poche frasi semplici sai far emergere molto di loro. L'inverno farebbe pensare al freddo, a sentimenti che fanno male, ma sei riuscita a mettere in luce anche sensazioni "migliori" (nel senso che in Andrè ho percepito anche un po' di stupore e di speranza per il futuro quando incontra Oscar la prima volta, in Alain invece sottolinei il sentimento d'amicizia che prova per Andrè...). Per quanto riguarda quest'ultimo capitolo, anch'io ho sempre pensato che il Generale abbia avuto una reazione simile a quella che ci hai proposto, penso che nessun genitore, per quanto possa essere severo, possa immaginare di sopravvivere ai propri figli, sarebbe un dolore troppo forte da superare, soprattutto se si hanno anche sensi di colpa per come ci si è comportati con loro...
Non posso che dirti brava. Leggerò con molto piacere il seguito.
Un abbraccio.

Recensore Master
17/01/13, ore 21:44
Cap. 4:

Oh, che sorpresa questo pezzo... molto diverso dalla prima versione, ma direi che questo sviluppo si adatta perfettamente al titolo. Spero che tu non abbia eliminato la primissima versione; la ritroverò più avanti, magari lo stesso brano dedicato alla primavera? Vedremo...
Se "Cannella" - bellissimo pezzo - pur nella velata amarezza, presentava un momento di gioia e speranza nel calore dell'amicizia, questo brano è infinitamente struggente e doloroso, amaro come solo la morte può esserlo. Hai fatto bene a presentare il dolore del generale, il suo senso di colpa per una scelta scellerata, il rimpianto per le cose e le occasioni perse. Al vecchio generale ormai stanco non resta che il desiderio di morire; fa molta tristezza e molta pena.
Comunque queste variazioni mi piacciono molto, le trovo assolutamente convincenti. Brava!!!

Nuovo recensore
17/01/13, ore 19:53
Cap. 4:

il generale se ne accorge tardi troppo tardi oscar era unica lui lo sapeva. ma non lo dimostrava
bellissimo sono piccole perle un bacio berlios