Recensioni per
Giovani lezioni per vecchi che non sono tali
di Kastel

Questa storia ha ottenuto 27 recensioni.
Positive : 27
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 [Prossimo]
Recensore Veterano
27/10/13, ore 21:39

No, non stai avendo le travecole, sto seriamente recensendo così rapidamente. EH. No, non so come abbia fatto, ma avevo abbastanza concentrazione residua dopo lo studio per farlo, quindi ne ho approfittato al volo.
Come dicevo nel commento al prologo, l’idea dell’uso del libro di Mishima è veramente geniale. Prima di tutto perché riesci a descrivere, in questo modo, il mondo in cui i due personaggi sono immersi, nelle tradizioni, nei modi di pensare, degli schemi che li hanno influenzati. E poi perché così facendo, fai dei parallelismi tra i due, descrivendo insieme le similitudini e le differenze tra i loro modi di comportarsi e pensare.
Ed è chiaro da come leggono, questo libro – che forse è una dannazione, per entrambi, viste le aspettative da esso generato e il peso di una tradizione ai quali si sentono legati e costretti. Akashi lo legge circondato da questa tradizione, partendo dai suoi abiti, poco comodi, ma che sono quelli di un passato al quale la sua famiglia è legato, all’ambiente che lo circonda e nel quale si sente a proprio agio solo quando si ritrova nell’unica stanza nel quale non può essere disturbato. Lo legge con compostezza e anche con superiorità, in un certo senso, quando pensa a chi non sa leggere l’ortografia tradizionale come persone inferiori, persone che si sono distaccate da quel grumo di passato che ha reso possibile essere ciò che sono – perché nel solo futuro non c’è onore, come pensa lui. Mentre Kuroko si ritrova a leggere lo stesso libro quasi con pesantezza, come se ogni parola fosse una catena e con malinconia, si adegua a quelle parole ma non con serenità, sentendosi a disagio. E questo disagio si evince maggiormente quando si ritrova ad ascoltare le parole di sua nonna, che sembrano pesargli addosso molto più di quelle parole appena lette.
Ritornando un attimo ad Akashi, continuo ad apprezzare molto la tua descrizione della sua psicologia, molto accurata, fluida e ben delineata. Il discorso interiore – eeeeh! – riguardo Kuroko mi è piaciuto molto, lascia intendere un certo sentore captato nel ritrovarsi davanti il ragazzo, così pieno di pudore virile e insieme con qualcosa di più a caratterizzarlo senza che Akashi riesca a coglierlo. Insomma, sei riuscita a strutturare molto bene il suo interesse verso Kuroko, ma lasciandolo su un piano indistinto, ancora da definire e da capire da parte di entrambi e questo rende verosimile il tutto.
«Solo lui, però, vide la sua stessa ombra, nel tremore della sua scomparsa, sorridere soddisfatta», non so spiegarlo benissimo, ma questa frase mi ha davvero colpita molto. Riesce a racchiudere lo spirto di Akashi, in un certo senso, rendendolo lui in un gesto semplicissimo, caratterizzandolo in quello che è. E poi, niente, sto zitta.
Comunque, rinnovo i miei complimenti per la struttura generale della storia, amo le storie ben progettate, dal quale si percepisce che vi è un tema principale che conduce lo svolgimento e che si ritrova nei protagonisti. Inoltre, questo parallelismo continuo e questo ambiente tradizionale così ben descritto, anche tramite la terminologia specifica, aiuta a comprendere l’atmosfera generale e la cura con la quale ti sei dedicata alla stesura. I complimenti vanno anche alla caratterizzazione dei personaggi, alla loro resa e all’introspezione, che sei riuscita rendere così tanto bene che niente, non dico altro perché sono parole superflue.
Al prossimo capitolo,
 

Ilse

Recensore Veterano
27/10/13, ore 11:10
Cap. 1:

Ma ci credi di vedermi finalmente a recensire a questa storia? Ok, io ancora non ho finito di leggermi i capitoli che dovrei, ma un po’ ho sbirciato avanti e un quadro generale, seppur incompleto, ce l’ho - viva gli spoiler! - e quindi, mi sono detta, è ora che inizi a leggere la long di chi ha tanto insistito perché iniziassi a leggere Kuroko no Basket!
Quindi, veniamo a noi e al capitolo. Prima di tutto devo dire che l’idea di dare un filo conduttore alla long basandoti su un libro che coinvolga lo spirito di entrambi i personaggi è un’ottima cosa, non è semplice ma insieme è molto stimolante, senza contare che da più verosimiglianza e spessore al tutto, rifacendoti in modo coerente con la tradizione nella quale entrambi i personaggi sono stati cresciuti - e che sono stati, inevitabilmente, influenzati da essa, anche se in modo divergente. Mishima mi ha sempre incuriosita, come scrittore, sono sempre stata tentata dai suoi libri, e prima o poi li leggerò, anche solo per capire un po’ di più una cultura che è molto distante da noi, soprattutto quella tradizionale. Ma sto divagando, torniamo ad Akashi e Kuroko.
Questi due ragazzi che hanno più cose in comune di quante si aspettano, ed insieme hanno diversità invalicabili – o almeno apparentemente tali. E proprio questa solo similitudine ha fatto sì che Akashi si accorgesse di Kuroko, del suo potenziale, della sua ombra – lo ha spinto a interessarsi a lui. Ma insieme lo ha tenuto a distanza, limitandosi a consigli, per vedere e capire quanto potenziale ci fosse realmente in Kuroko – e magari anche quanta similitudine a legarli.
La parte che più mi è piaciuta è stata quella finale, decisamente. Quel negare immediatamente un contatto con Kuroko, ma insieme ammettere a se stesso che non c’è amicizia, non può esserci, perché è qualcosa di diverso quello che sente che lo legherà a quel ragazzo che fino a quel momento è sfuggito ai suoi occhi tanto attenti. Quel nessuno e quel tutto contrapposti rendono l’idea di due possibili pieghe che può prendere il loro rapporto, ma insieme riescono anche a dare un’idea di compenetrazione e io sto cominciando a scrivere cose che non si capiscono, temo. Il succo è che ho apprezzato molto l'introspezione che hai fatto di Akashi, riuscendo a renderlo lui stesso, approfondendo i suoi pensieri e sviscerandoli - almeno in parte, dato che siamo all'inizio e non si può, purtroppo, avere tutto nel prologo.
Il tutto per dirti che come prologo è veramente molto interessante, ben costruito e riesce a rendere le atmosfere e i personaggi a dovere, ovattandoli, per il tempo della conversazione, in un tempo tutto loro. Inoltre apprezzo molto il tuo modo di fare introspezione, rende vivi i protagonisti e mi riesco a immedesimare in loro, quindi complimentissimi ♥
Bien, io presto – non si sa quando, ma se lo dico lo faccio – arriverò anche ai prossimi capitoli (anche perché sono molto curiosa su come intesserai i rapporti tra loro) ~
Alla prossima,
 
Ilse

Recensore Master
21/10/13, ore 20:47

Questo sarà, tipo, il quarto abbozzo di recensione che faccio. Sfortunatamente ho sempre poco tempo e non riesco mai a terminare i lavori che intraprendo, recensioni comprese. Non so se questa volta riuscirò nel mio intento oppure se tutto si limiterà a sparire nella mia dash fra non meno di mezz'ora. Sarò breve, quindi. Ma non posso fare a meno di dirti che il fatto di avermi citato nei ringraziamenti mi ha fatto davvero piacere. Grazie. Partiamo, quindi, con la mia consueta analisi di questo capitolo.
Premetto che, a me la nonna di Kuroko non piace molto. Insomma, già dai primi capitoli si era intutito quel carattere e modo di fare troppo antiquato e abbastanza egoistico. Il fatto che appoggi il pensiero della madre di Akashi, ne ha formato la conferma; ora capisco le parole che si presentano all'introduzione della storia (ovvero, "Né Akashi né Kuroko potevano comprendere, prima del loro incontro che è il punto di partenza di questa storia, quanti e quali danni avessero fatto due donne troppo simili nell'essere state cresciute come portatrici di una tradizione ferrea" ) e mi rendo di come questi due siano simili da questo punto di vista. Io me la immaginavo come una dolce vecchina, di quelle che bagnano le piante nel giardino e offrono biscotti agli amici dei nipoti, e invece è apparsa lei - in tutta la sua acidità e bigottismo - e non posso fare a meno che provare compassione per Kuroko e la sua sorte affianco alla sua donna. Possiamo dire che Akashi se la sia cavata con poco - in fondo, non ha avuto a che fare direttamente con un soggetto come sua madre. Che, a proposito, sono davvero curiosa di sapere come è morta ( ... parto?).
Continuando, Akashi che da il nome alla tecnica di Kuroko è una cosa profonda dolce. E divertente, visto che Kise la "ricopierà" in tutto e per tutto per farla capire a Kamasatsu (che caro ragazzo! <3 ). Inoltre mi piace il rapporto che c'è fra lui e Nijimura, quest'ultimo è forse uno dei personaggi che ho più apprezzato nei flashback: è il classico bravo ragazzo che vorrebbe mantenersi imparziale ma che, causa forze maggiori o Haizaki, finisce sempre col menare di mani e tirare fuori il suo vero io.
Come vorrei tanto capire da dove ha preso quelle parole d'incorragiamento, Kuroko. Sarebbe bello se gliele avesse pronunciato in passato persone come Ogiwara o Aomine, dopotutto l'ombra tende a prendere la forma a seconda della luce a cui si ispira. All'inizio della sua carriera presso il Teiko, Kuroko doveva sentire molto forti le parole di Ogiwara e la sua promessa. Doveva essere molto ottimista e avere fiducia nello spirito dello sport ... poi è successo quel che è successo, la sportività è andata letteralmente a puttane e Kuroko ha dovuto incominciare da capo. Ritornando al capitolo, Kuroko ha avuto successo. Congratulazioni. Che bravo. Abbracci. Baci. Strette di mano qua e là. Un po' di coriandoli e magari qualche dolcietto. Se, magari, Kuroko avesse capito in che situazione stava per andarsi ad immergersi probabilmente ci avrebbe pensato due volte prima di partecipare a quel "test di ingresso". E avrebbe fatto anche bene, a mio parere.
Molto bene. Direi di aver esaurito il mio commento. Gran bel capitolo, spero tu possa aggiornare più spesso e che ci siano ulteriori sviluppi nella relazione Akashi/Kuroko.
mughetto

Recensore Junior
20/10/13, ore 08:52

Capitolo bellissimo. Non vedo l'ora di leggere il prossimo!! XD

Recensore Master
15/10/13, ore 22:45

Finalmente riesco a recensire. Chiedo scusa per tutto questo ritardo, ma ho deciso di mettere a posto un po' le idee per riuscire a scrivere una recensione degna di questo nome. Il capitolo che hai pubblicato mi è piaciuto - e allo stesso modo sconvolto - così tanto che tutti i primi abbozzi di recensioni apparrivano così sconnessi e deliranti che non sapevo se riderci su o meno.
Comunque sia, tornando alla storia, credo che questo capitolo sia uno dei migliori. Finalmente i due cominciano a conoscersi per quello che sono realmente e, soprattutto, Akashi ci svela subito la sua personalità e parte della sua storia; sembra quasi volersi imporre su Kuroko attraverso la sua vita e le sue problematica e, da parte sua, Kuroko glielo lascia tranquillamente fare. Quest'ultimo sembra quasi essersi trovato in mezzo, senza volere e tanto meno capire, dentro una complessa dinamica familiare; probabilmente un po' si è cercato una simile situazione, tuttavia il suo chiaro sgomento al momento clou di questo capitolo fa capire quanto lo abbia sopreso. D'altra parte, Akashi è palesemente interessato a Kuroko che il #2 voglio ammetterlo o meno, lo dimostra il fatto che continui a "sperare" in lui e a cercare di capire quale sia il suo reale talento; chissà cosa ha realmente visto in lui. Non posso fare a meno di scoprirmi curiosa nei suoi confronti. Entrambi i personaggi hanno tratti molto simili, tuttavia celano agonie e scelte di vita totalmente opposte, non mi stupirei se prima o poi fosse Kuroko a svelare il perché di sue determinate scelte. Per esempio, la cosa che i due hanno sicuramente in comune è il desiderio di vittoria -che però, in futuro, prende in seguito direzioni separate-  per Kuroko è più un percorso da fare, che comprende cadute ed errori; per Akashi è invece è una certezza su cui fondare la sua vita. Forse lo si deve proprio dall'ambiente in cui è cresciuto e dalla madre che ha avuto.
Parlando di questa fantomatica genitrice ... che donna malvagia. Non posso che scoprirmi disgustata dal suo moto di concepire la maternità e la propria famiglia, probabilmente anche il suo matrimonio è stato dettato da puri fini economici e di giochi di potere; quello che è essenzialmente deve averla mossa è il desiderio di veder grande e forte la sua famiglia, a discapito del pargolo che NON ha cresciuto e di un marito che NON (?) ha amato. La continuo, tuttavia, a ritenere un ottimo personaggio originale che mi sta lentamente conquistando, spero che la citerai anche nel prossimo capitolo e che Akashi ci svelerà altri particolari del suo passato.
In conclusione, un gran bel capitolo. Mi è piaciuto davvero molto, spero di poter leggere presto anche il seguito e magari di poter veder citato anche il personaggio di Ogiwara che sicuramente è fondamentale per comprendere la personalità di Kuroko.
mughetto

PS: Ho letto con molto paicere la tua AkaKuro R-18 e, se non fosse per la mia scarsa capacità di capire come funzionano queste registrazioni su siti e blog, avrei già lasciato una recensione anche qui. Ti comunico perciò qui che l'ho molta apprezzata e che la ritengo davvero scritta bene. Mi piace come concepisci questa coppia anche nei diversi campi, soprattutto le relazioni che hanno l'uno con l'altro.

Recensore Junior
08/10/13, ore 15:32

molto interessante, non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo! XD

Recensore Master
02/10/13, ore 23:01

Ed eccomi anche questa volta a commentare la tua storia. Sai già quel che ti dirò, tuttavia, sappi che non esito di nuovo a farti i complimenti per l'ottimo capitolo che hai pubblicato; adoro il modo in cui descrivi i pensieri e gli aspetti dei personaggi, che siano originali o meno. 
In particolare, non posso che apprezzare con tutta me stessa il modo in cui hai descritto la madre di Akashi. La trovo davvero perfetta in modo in cui l'hai rappresentata, anch'io tendo a vederla come un personaggio abbastanza distaccato e austero; sfortunatamente, se Akashi è venuto su così lo si deve in parte (se non totalmente) all'educazione dei suoi genitori. Studiando psicologia, posso effettivamente dire che crescere senza una madre è veramente traumatico per un bambino; venendo a mancare questo primo e vero supporto, la sua pische non si forma in una determinata maniera formando in alcuni casi o un eccessiva indecisione o una profonda aggressività caratteriale. Credo che Akashi abbia davvero sofferto molto questa mancanza materna nella sua vita, nonostante appaia come al solito imperturbabile e distaccato. Il fatto che assomigli alla madre mi lascia quasi un sapore dolciastro in volto, non so perché ma trovo la cosa molto straziante ... Quindi Kimiko vorrebbe significare Imperatrice Bambina, giusto? Beh, la considero un'ottima scelta come nome. Rispecchia perfettamente il carattere che stai cercando di donarle; sarò curiosa di venire a conoscenza della sua storia e soprattutto del perché di quel suo comportamento così freddo nei confronti del figlio. Come ho letto nelle note, approfondirai questa sua ossessione nei confronti della sua famiglia, quindi non posso fare altro che attendere trepidante questa rivelazione.
Per quanto riguarda Kuroko, invece, non posso che gioire nel vederlo di nuovo preso dai dubbi sul suo futuro nel basket. Trovo questo suo dissidio veramente molto tenero, dopotutto noi sappiamo come si evolverà la vicenda e vederlo in preda ai dubbi e alle domande non fa altro che incrementare (almeno nella mia mente contorta) il desiderio di abbracciarlo ripetendo diabetica "Quanto sei carino!~". Comunque sia, tornando a parlare di questo capitolo e dei dissidi di Kuroko non posso fare a meno che ammirare la sua determinazione nel cercarsi un ruolo, giustamente lui vuole fare parte della squadra e quindi è perfettamente normale che si impegni così tanto; inoltre credo sia davvero molto significativo il modo in cui si immerge nei libri, sembra quasi un modo per ragionare con maggiore cura e concentrazione. Ora sono curiosa nel vedere come si evolverà il suo rapporto con Akashi e gli altri membri della prima squadra! Suppongo che tratterai la cosa con una nuova chiave di lettura, quindi non posso fare a meno che vivere la cosa con spiccato interesse e curiosità. Mi preme sopratutto vedere come si svilupperà il legame fra i due e cosa proveranno entrambi.
Concludendo ... Ciao Aomine. Ciao. Mi ha fatto piacere rivederti in questa forma così angelica e pura. Quasi è commuovente il suo parlare scherziosamente con Kuroko, a quei tempi i due dovevano essere davvero molto uniti e non potevano nemmeno immaginare un simile cambiamento nel loro rapporto (anche e soprattutto perché Kuroko era ben lontano dal considerarsi membro della squadra); è stato davvero piacevole rivedere questi due assieme, intenti a camminare e a discorrere sul basket.
Come al solito, un ottimo capitolo. Spero che aggiornerai presto e che avrò modo di scoprire altri avvincenti particolari di questa tua storia.
mughetto

Recensore Junior
02/10/13, ore 15:15

Capitolo fantastico! non vedo l'ora di leggere il prossimo

Recensore Master
25/09/13, ore 22:13

Ed eccomi di nuovo qui a commentare.
Anche questo capitolo non ha tradito le mie aspettative: il tuo stile di scrittura mi affascina molto, mi piace come descrivi i personaggi e le loro emozioni. In particolare, ho apprezzato molto il modo in cui hai descritto la danza in cui Kuroko si dedica; non conoscendo in maniera così approfondita la cultura giapponese ho apprezzato davvero molto le tue note e, rileggendo il testo una seconda volta, ho potuto scorgere maggiori dettagli che prima mi erano sfuggiti. Mi piace questa connotazione che hai voluto dare al personaggio; credo che, oltre ad essere particolarmente graziosa, colga un lato di Kuroko che generalmente non tutti sono propensi a calcolare. Credo non sia, di per sé, facile scrivere di un personaggio trattando dei suoi comportamenti standard; tuttavia, credo che occorre maggiore bravura nell'aggiungere dei "comportamenti originali".
Parlando di Kuroko, adoro il modo in cui lo tratti. Non è il solito modo con cui la maggior parte del fandom lo descrive: ovvero un quasi-robot che, raramente, parla e sospira. Sarei di curiosa di vederti sviluppare un simile argomento anche nei prossimi capitoli; sarebbe molto interessante vedergli svolgere una simile danza al cospetto di qualcuno (Akashi, per esempio); quindi non vedo l'ora di leggere al più presto il prossimo capitolo e vedere come sarà il loro prossimo incontro. Da quel che ho capito adesso Akashi si informerà sul passato di Kuroko, ma la mia domanda è: "A che pro?", dopotutto a lui che importa di Kuroko. Non ha senso informarsi così tanto su di lui, infondo è "solo" un giocatore della sua squadra. Perché nutre tutto questo interesse nei suoi confronti?
Continuando a discorrere su Akashi, il fatto che tu lo abbia descritto mentre cavalca mi ha sorpreso. Mi piace molto come rendi questo personaggio, hai visione veramente completa di lui e sei molto informata per quanto riguarda le sue passioni; mi piace il suo modo critico e il legame che ha nei confronti del cavallo. è una cosa molto dolce. Hai dato un tocco molto "umano" al personaggio, rendendolo piacevolmente tenero ma senza cadere nell'OOC. Akashi è pur sempre un essere umano e quindi deve pur sempre provare sentimenti quali amore/affetto/ammirazione e tanto altro. Sono molto curiosa di vedere come li svilupperai in seguito e di vedere cosa nascerà fra lui e Kuroko.
Spero quindi che aggiornerai in fretta,
mughetto
 

Recensore Master
19/09/13, ore 22:28

Un aggiornamento così rapido mi coglie alla sprovvista, devo ammetterlo! Tuttavia non posso non smettere di provare un discreto piacere nel continuare a leggere questa tua storia!
Innanzitutto è davvero scritta in maniera impeccabile. Leggerla è davvero un piacere; offre diversi spunti e fornisce delle ottime spiegazioni per quanto riguarda la cultura giapponese; volendo essere sincera, credo che non riuscirò mai a compredere fino in fondo l'ostinazione, tipicamente asiatica, a voler mantenere solide le proprie tradizioni e i propri comportamenti.
Essi sono, senza ombra di dubbio, delle vere e proprie perle di saggezza; ma la mia domanda è questa: "Celare le proprie emozioni è davvero una qualità?". Come ben sai, visto che stai leggendo il manga, Kuroko non ha mostrato alcuna particolare emozione quando la propria squadra ha cominciato a cambiare; non ha tentato di opporsi e tanto meno si è lamentato. Questo ha reso impossibile ai propri compagni comprendere la vera entità del problema e ha portato alla loro attuale situazione (che, a mio parere, dal punto di vista psicologico è veramente da mettersi le mani nei capelli ed iniziare una lunga terapia di gruppo); se si è arrivati ad una simile situazione lo si deve ANCHE al pudore di Kuroko. Al non aver mostrato nulla. Ad aver celato ogni possibile parola che, anche se non avesse cambiato le cose, come minimo avrebbe smosso le acque.
Ma torniamo pure a questo capitolo che ha, sicuramente, attirato la mia attenzione. Come ti ho già detto, apprezzo davvero molto il modo in cui stai sviluppando il personaggio di Akashi; soprattutto il rapporto che ha con il mondo che lo circonda e l'altro (che, a proposito, mi sta inquietando davvero moltissimo!); mi piace molto la tua chiave di lettura ovvero che l'altro si trovasse già con lui, anche se in forma minore. Sono davvero curiosa di sapere come è effettivamente venuto fuori e cos'è. Una seconda personalità? Il suo lato oscuro? Una voce nella sua testa? In effetti, ci sono davvero molte ipotesi su chi sia il famigerato occhio giallo che tanto terrorizza i personaggi del manga.
La cosa che fondamentalmente mi ha sorpreso di più in questo capitolo è, senz'altro, Kuroko. Un'ottima interpretazione. Sono riuscita anche ad apprezzare la sua storia e questa nonna (leggermente isterica e troppo presa da un passato che probabilmente non tornerà); di solito vedo bene Kuroko in una famiglia molto grande (tipo cinque o sei fratelli) in cui lui non è mai stato notato più di tanto, tuttavia anche vederlo come figlio unico mi piace. Sono perciò curiosa di saperne di più e di vedere descritti anche i rispettivi genitori.
Inutile dire che continuo a provare molto interesse per questa tua storia; anche se mi duole sapere che non ci saranno aggiornamenti frequenti, sappi che seguirò più che volentieri tutto questo! Ti auguro una veloce e brillante stesura e di poter aggiornare velocemente!
mughetto

Recensore Master
16/09/13, ore 21:22
Cap. 1:

Davvero molto carina! <3
Credo che la mia coppia preferita in Kuroko No Basket sia proprio l'AkaKuro; adoro la relazione che c'è fra questi due personaggi e, vederla riportata in questa storia, fa nascere delle grandi aspettative! Sono davvero curiosa di vedere come evolverai questa storia! Mi piace molto come stai trattando i personaggi; in particolare Akashi, che non è raccontato come il solito pazzo con un paio di forbici in mano! In fondo è anche lui un essere umano e il fatto che tu l'abbia reso come tale non fa che crescere il mio entuasiasmo! Degno di nota è anche il trattamento che hai riservato a Kuroko, credo sia uno dei personaggi più difficili da scrivere; il che lo si deve soprattutto per il suo carattere e il suo essere "tranquillo" e "pacato". Per il resto, ottimo stile. Mi piace come rendi l'atmosfera e come descrivi i personaggi che hai deciso di trattare. Mi diaspiace che non potrai aggiornare velocemente, ma sarò ben lieta di poter seguire questa tua storia con particolare entuasismo! <3

Recensore Junior
16/09/13, ore 00:18
Cap. 1:

Yukio Mishima è un pozzo delle meraviglie, sono contenta che hai scelto di seguire i suoi fili e che, all'inverso, tu dia vita narrativa ad alcuni temi della sua penna.
Hai reso molto bene l'atmosfera tra Akashi e Kuroko, lo iato tra loro due, il fatto che Akashi riesca a suscitare cose varie in Tetsuya. Il tutto in modo sempre molto sottile, trattenuto. Che la parola chiave, "pudore", venga fuori dalle labbra di Akashi e in modo *incontrollato*... è perfetto.

Attendo con palpitazione il prossimo capitolo. Buon lavoro, vedrai che prima che te ne accorgi prenderà il volo e sarai benvenuta nel Club delle Vittime di Long Fic. <3
(Recensione modificata il 16/09/2013 - 12:39 am)

[Precedente] 1 2 [Prossimo]