Eccomi a recensire, non me ne ero affatto dimenticata, semplicemente non sono riuscita a trovare il tempo per faro. Volevo leggerla nel momento giusto, non volevo leggerla di fretta e rischiare di non capire e apprezzare il capitolo.
Questo capitolo non deve essere stato facile da scrivere, ci sono tante scene importanti e, come hai detto tu, è tutto un lungo flashback.
Scegliere cosa ricordare, cosa raccontare ad Harry di loro è difficile, ogni singolo istante era perfetto, doveva essere ricordato e scolpito nel cuore, scena dolce, divertente o discussione che sia, poco importa, loro sono stati questo e questo va detto, non bisogna tralasciare neanche un dettaglio!
Ci sono stati momenti in cui ho sorriso e altri in cui mi hanno fatto un tenerezza assurda e tu sei riuscita a trasmettermi tutte queste emozioni con le tue splendide parole.
Ogni volta mi chiedo come fai a trovare le parole giuste, a incastrare aggettivi, nomi, verbi, articoli per descrivere le varie scene; sembra davvero di viverle, di essere lì in un angolo e sbirciare.
Quello che mi stupisce ogni volta è come descrivi il loro rapporto, loro sono così legati, complici, si conoscono alla perfezione e sono davvero dolcissimi. Mi piace l’idea che siano veramente così, mi piace pensare che storie del genere possano esistere veramente, mi piace credere che non sia solo un semplice e banale frutto della nostra fantasia.
Ogni scena che hai scelto di descrivere è stata ben descritta, ben presentata, chiara e mirava dritta al punto. Tutto parlava di loro, tutto faceva capire, parola dopo parola, il loro legame. Tutto li esaltava.
La scena di X Factor è, innanzitutto, dolcissima. Sono agli inizi, sono timidi, sono trattenuti, hanno tanto da dire e non sanno come farlo, non sanno come definirsi e, soprattutto, non sanno come resistere l’uno all’altro. Tutto è ancora acerbo, sta maturando, hanno bisogno di sentirsi dire certe cose, di avere il permesso di fare qualcosa dall’altro, di sapere di essere assecondati in certi pensieri e decisioni, ma è tutto così nuovo che non sanno come comportarsi. Insomma, meno male che Louis ha deciso di seguire il suo istinto e di trascorrere la notte con Harry perché, alla fine, sapevano benissimo tutti e due che sarebbe finita così!
Sin dall’inizio erano destinati a stare insieme, a leggersi nel pensiero, a capire ciò di cui aveva bisogno l’altro.
A proposito di questo, la seconda scena si può benissimo ricollegare.
Viene toccato il punto debole di Louis, la sua voce, viene criticata, viene sminuita, non viene apprezzata. La prima reazione da parte di Harry è quella di rimanere in silenzio, ma vedendo quanto Louis ci era rimasto male si sente in colpa.
Louis è tutto per lui, Harry vive dei suoi sorrisi, dei suoi occhi pieni di soddisfazione, di ogni suo gesto e quello non era il suo Louis.
“ogni volta che era successo lui e Louis avevano sempre formato un fronte compatto, parlandone fra di loro e aiutandosi a vicenda. Non era abituato a essere escluso dai pensieri di Louis e in preda al senso di colpa per non averlo difeso, si alzò e sgattaiolò nella sua camera.”
Ha fatto benissimo Harry ad adottare questa mossa e a svuotare il suo cuore pensando di trovare Louis addormentato, trovo sia stata un’importante spinta per entrambi. “Sei perfetto così come sei, Louis. La tua voce non ha bisogno di nessun aiuto e io mi sento così stupido per non aver detto nulla per difenderti.” Harry confessa di essersi innamorato di Louis il quale lo ascolta in silenzio facendo finta di dormire, ma rendendosi conto di quanto quelle parole fossero vere persino per lui. Ammetterlo ad alta voce non sarebbe stato facile per Louis, ma ammetterlo a se stesso era già un passo importante. “–Ti amo da sempre- sussurrò e chiudendo gli occhi sognò che Harry fosse stato lì per sentirglielo finalmente dire.”
La scena che più ha fatto male sapendo tutto ciò che ruota intorno a quella persona, è proprio quella dei Brit Awards. Louis e El insieme per le telecamere e le macchine fotografiche e Harry, in disparte, a osservare tutto ciò.
Fa male vedere Harry così provato, fa altrettanto male il loro incontro sulle scale e la sincerità con cui Louis gli dice che ama solo lui, che vuole un figlio solo con lui, che sta male sapendo tutto l’alcool che ha bevuto durante la serata, che gli dispiace che il fatto che il gesto di aver scelto il suo profumo non sia stato colto come da El.
“Perché sapevo che lei l’avrebbe riconosciuto subito, non appena l’avessi stretta a me per scattare le foto sul red carpet, e avrebbe fatto del suo meglio per non esagerare stasera. Speravo che l’avessi capito anche tu, ma ho perso il conto dei bicchieri di champagne che ti ho visto bere, quindi ho paura che l’idea del profumo non sia stata abbastanza.”
È una scena dura, ma vera, reale, sincera, un avvenimento che, come del resto i precedenti, li lega ancora di più. Loro sono così, devono picchiare la testa, ammettere certe cose, dirsi a parole ciò che hanno bisogno di sentirsi dire, e solo così possono andare avanti più forti di prima, più uniti di prima.
“E non è vero che l’amore non può avere dubbi, che non può cadere e sbucciarsi le ginocchia. L’amore può anche graffiarsi la pelle, ma sa rialzarsi e ricominciare più forte di prima.”
E poi le ultime due scene, la penultima mi ha fatto spuntare il sorriso durante l’intera lettura.
Louis che chiedere di essere portato in spalle in cucina perché il pavimento era freddo e non aveva le calze e Harry che lo chiama “scimmietta”. No ok, il mio cuore ha perso un colpo!!
Una situazione così normale, una scena così simpatica, ma perfetta per loro, gli si addice. Non so trovare le parole adatte, ma credo che se dovessi pensare a loro nella realtà, beh li penserei così, in situazioni simili. Decisamente!
La scena finale l’ho letta trattenendo, quasi, il fiato perché quando loro litigano è sempre brutto da leggere, ma questa è la realtà, ci sono alti e bassi e questo è importante ricordarlo sempre. Louis che sceglie di andare sotto la doccia bollente per scacciare via tutto ciò che lo lega ad Harry, come l’unico modo per dimenticarlo, perché “La pelle non la freghi, Harry, è lì che sta la memoria. Devo provare a sopravviverti o per me non ci sarà più niente, capisci?”. È tutto un grido d’aiuto, è un’ulteriore prova da superare, un ulteriore tassello da aggiungere al ricordo de “quante ne abbiamo passate insieme”.
Per fortuna tutto si è risolto per il meglio e con un po’ di ironia e un bel ti amo hanno risolto tutto.
Prima che mi dimentico devo dirti che la frase della crepa la trovo meravigliosa, il paragone alla loro possibile rottura, una frase così perfetta e ricca di significato. Davvero complimenti!!
Ecco Louis ricorda per Harry, ricorda per lui, Louis fa fatica a fare tutto questo, si sente sempre più solo, perché è l’unico a condividere questi momenti, si sente solo, vulnerabile, le forse sono poche e deve farsele bastare, non deve arrendersi.
Sarà un processo lungo immagino, doloroso in molti momenti, ma il mio ottimismo mi porta a dire che le cose si sistemeranno, in un modo o nell’altro, loro sono i pezzi di un pazzle che combaciano, sono destinati a stare insieme, servono molti tentativi prima di trovarli e capire che sono loro, ma si arriva a capirlo. Ecco loro stanno affrontando un passaggio complicato, delicato e lungo, ma prima o poi tutto si sistemerà!
Grazie come sempre per le parole che condividi con le tue storie, per le mille emozioni che provo sempre e scusa ancora per il ritardo.
Ti penso sempre e manchi
Un bacio
Giuls <3
P.S. recensire i tuoi capitoli è sempre un piacere! |