Lisa le offre un diverso ritratto di David e Lyra, sotto pressione per tutte le aspettative che gravitano su di lei, non sa se crederle. Ha comunque cominciato a ritoccare tutte le impressioni, a fingere di non essere irritata per i modi passati, tentando di venire incontro alle aspettative del padre e sopprimento così il suo modo di essere. Sarà la scelta giusta?

David Mortymer non piace a Lyra ma i suoi soldi rendono i non trascurabili difetti un semplice accessorio. Il padre vede di buon occhio la cosa e così l'amica, senza badare troppo al pessimo abbinamento di una simile unione. Lyra, dopo il cedimento, sta ritornando sui suoi passi ma non vede molte alternative e rimanere zitella potrebbe essere una soluzione ancora peggiore.
 

Lyra ha un cedimento.
Sa bene quanto suo padre voglia questo matrimonio per sanare la sua attività economica e questo malgrado le umiliazioni che Mortimer farà pesare sulla figlia per tutta la vita, in virtù delle sue origini sociali. Nella parte finale, tenta di autoconvincersi, visto che la situazione pare irreversibile...e forse lo è, visto che suo padre vuole mettersi al sicuro per tutta la vita. Lo fa anche per lei ma non guarda al fatto che Mortimer è assolutamente inadatto, troppo attento al guadagno economico finale.

I Mortimer sono una tipica famiglia dell'epoca. La coppia è male assortita, il peggio che possa capitare in un'unione combinata. Certo, alla fine è business ma che il padre non guardi minimamente al fatto che possa essere un pessimo abbinamento è abbastanza desolante. La figlia è come un'estranea, di cui intende liberarsi piuttosto alla svelta.
Lyra sperava di essersi tolta i Mortimer di torno ma questo pranzo non promette niente di buono.

L'inizio non è male. Scrivi piuttosto bene, devo ammetterlo. Per come la vedo io questo incipit promette.