Bentrovata carissima!!
Devo dire che avevi ragione, leendo questo capitolo mi sono squagliata come un pupazzo di neve ai primi raggi di luce solare xD xD Credo sia diventato uno dei miei capitoli preferiti!! Sto ancora decidendo se supera la prima notte di matrimonio sull'Isola delle rose oppure sono a pari merito xD . In ogni caso questa è la dimostrazione che superi te stessa ogni volta!! Bando alle ciancie su questo capitolo ho davvero tantissimo da dire qundi inizio subito!! ( in questa recensione, soprattutto verso la fine darò il mio parere su spezzoni molto piccoli per cui ciò che andrò a dire saranno pensieri brevi)
[ Ma dimmi una cosa” La voce di lei si fece improvvisamente più dura. “Dimmi: se Nikabrick fosse riuscito a richiamarla, tu cosa avresti fatto?”
Caspian non rispose. Non sapeva cosa dire. Serrò la mascella e distolse lo sguardo da quello della ragazza.
“Non ti avrebbe risparmiato, lo sai?” continuò Susan. “Una volta ottenuto il tuo sangue per tornare, non le saresti servito più a nulla. Credi veramente che ti avrebbe lasciato in vita? Che ti avrebbe aiutato a salire al trono? No. Ti avrebbe ucciso, come tutti noi!”
“Mi dispiace, io non volevo!” gridò Caspian, la voce più alta del normale.
Ma Susan gridò ancora più forte. “Questa mattina hai detto che chiamarci è stato un errore: così, rifiuti il nostro aiuto per chiederlo a lei?!”
“Non lo avrei mai fatto!”
“Lo stavi facendo, invece!”
“Non volevo!”
“Non importa, l’hai pensato! La verità è che ti interessa soltanto di te stesso! Ti importa solo di vincere, di dimostrare di essere più forte di tuo zio, di Peter, e di essere all’altezza di tuo padre!”
Susan si potò una mano alla bocca ma troppo tardi. Ormai lo aveva detto.
Sapeva che per Caspian quello era un argomento da non sfiorare nemmeno; per questo, nel rispetto del suo dolore, lei non gli aveva mai chiesto nulla della sua famiglia.
Purtroppo, la rabbia e la delusione l’avevano indotta a dire cose che non avrebbe voluto.
“Mi dispiace…” mormorò la Regina, incontrando lo sguardo fiammeggiante di lui.
Caspian strinse i denti per non urlarle in faccia.
“Tu e tuo fratello siete bravi a sputare sentenze su cose che non conoscete”
“Non volevo…Caspian…”
“Sta zitta, non ti azzardare ad aggiungere altro!”
Le labbra di Susan iniziarono a tremare. “Non avevo intenzione di dire nulla su tuo padre, è solo che devi cercare di capire che tu non sei lui, Caspian. Tu sei te stesso”
Lui fece un mezzo passo in avanti, puntandole un dito contro. “Tu non sia niente di me! Non hai capito niente!”
La voce di lei s’incrinò. “No, forse no. Ma nemmeno tu hai capito nulla. A te non importa di Narnia, non t’importa di noi…non t’importa di me”
Susan adesso piangeva, silenziosamente, senza un singhiozzo, senza gridare.
La rabbia di Caspian svanì come una bolla di sapone. Lasciò ricadde le braccia lungo i fianchi mentre guardava il suo cielo, gli occhi di Susan, velarsi di una tempesta di tristezza.
“Mi importa di te, Sue…”
Quando le lacrime minacciarono di esplodere, Susan si premette nuovamente una mano sulle labbra e corse via. ]
Ahi,ahi ahi la Strega Bianca alla fine riesce sempre a portare scompiglio dovunque! Vabbe ma infondo (moooolto infondo xD vogliamo bene anche a leixD)
Vede Caspian e Susan che litigano ovviamente non è piacevole ma in ogni caso è anche giusto che pur essendo innanorati sia Susan che Caspian abbiano proprie idee e si confrontino, se questo non accadesse sarebbe un amore superficiale e non è di certo questo questo il caso. Credo che in fondo in quello che Susan ha detto <<"La verità è che ti interessa soltanto di te stesso! Ti importa solo di vincere, di dimostrare di essere più forte di tuo zio, di Peter, e di essere all’altezza di tuo padre!" >> ci sia un fondo di verità. E' vero: Caspian vuole dimostrare di essere all'altezza di suo padre e di essere diverso da tutti gli altri telmariani che lo hanno preceduto;ma non se i modi per farlo siano ricorrere alla magia nera o a qualsiasi altra forma di crudeltà. In questo caso il fine non giustifica i mezzi. Susan effettivamente non ha detto completamente qualcosa di sbagliato: vuole dimostrare di essere all'altezza del suo ruolo di futuro sovrano ma non solo agli altri ma anche a se stesso perchè si cela una forte insicurezza in quegli splendidi occhi nocciola, è questo il motivo per cui Jedis è riuscito ad incantarlo. Lei si appella ad ogni minimo lato oscuro dell'anima di una persona, a ogni minimo tentennamento, si nutre di questo, solo chi è puro di cuore può sottrsi e credo che in quel momento forse l'unica che avrebbe potuto resistere alla Strega Bianca sia Lucy ancora protetta dalla sua eta molto fanciullesca e protetta dalla sua fede,
Susan ha sbagliato approccio nel toccare un tasto così dolente ma dietro quelle parole c'era frustrazione, Nella scena del film (che sabato ho visto dall'inizio alla fine vedendomi anche le pubblicità per far si che non mi perdessi neanche un minuto pur avedolo visto 9999999 volte xDspostando degli imegni per vederlo xD ) quando Caspian dice che chiamarli è stato un errore, sul volto di Susan appare proprio questo: frustrazione e dolore. Il culmine per lei è stato vederlo in balia della sua più accerrima nemica. In quel modo è stato come se Caspian conferasse le parole che aveva affermato precedentemente, affermando quasi che lui si riferisse a tutti i Pevensie. Susan si è sentita tradita perchè invece di chiedere il conforto, l'aiuto, di cercare riparo nelle sue braccia le ha cercate in quelle di un altra donna.
[Se era presente rabbia o tristezza in loro, si nascondevano nella solitudine.
Se erano stanchi dei frastuoni del mondo, delle menzogne, del male, si chiudevano nel silenzio.
Erano uguali, non se n’erano ancora resi conto, o forse non volevano, soprattutto in quel momento in cui ogni cosa era sbagliata, confusa, insensata.
Per capirsi e capire, avevano bisogno di calma e tranquillità.
Ognuno, nella sua mente, si chiedeva il perché di ciò che era accaduto, il perché delle parole dette senza pensarle davvero, di gesti e sguardi che mai avrebbero voluto rivolgere all’altro.
Un grido dopo un sussurro d’amore.
Un insulto dopo promesse eterne.
Perché?
La Strega Bianca era riuscita a rovinare tutto solo apparendo loro dinnanzi. Se fosse tornata davvero, che altro sarebbe accaduto?
Caspian non avrebbe mai permesso a nessuno di fare del male a Susan.
Susan avrebbe impedito a chiunque di far soffrire Caspian.
Eppure… e invece… si erano fatti del male a vicenda. ]
Hai detto praticamente tutto tu! Loro sono uguali, due faccie della stessa medaglia, non potrebbero sembrare più diversi esternamente, ma sono molto simili, le loro anime sono gemelle e i loro cuori battono sincronizzati. Vorrei mettere punto sull' ultima parte : <<Caspian non avrebbe mai permesso a nessuno di fare del male a Susan.
Susan avrebbe impedito a chiunque di far soffrire Caspian.
Eppure… e invece… si erano fatti del male a vicenda. >> E' molto facile proteggere le persone che ami da qualsiasi altra persona o cosa voglia fargli del male, ma ciò che rende davvero vulnerabile una persona sono i sentimenti che prova per qualcun altro (d'altro canto è anche quello che la rende forte) perchè provando determinate emozioni per un altra persona è come se ci si mettesse nelle mani di un altra persona affidandole le parti più vulnerabili e anche le più nascoste della persona. Credo sia quello di cui tutto il capitolo parla : l'amore così forte che porta alla fiducia tale verso una persona da affidarle la vita. Credo sia molto azzeccato che la loro lite sia seguita poi successivamente da una dimostrazione di amore e di fiducia così forte come accade successivamente. La cosa più difficile è proteggere la persona che si ama(e che ricambia) da se stessi. Quando una persona ama cosi tanto un'altra, il dolore che si prova quando questa ferisce è elevato ad un esponente infinito, solo chi si ama può colpire più durmente e profondaemente, non importa la cattiveria che qualsiasi altro ci può mettere, le persone che più sono vicine sono quelle a cui sembra che noi stessi mettiamo in mano il pugnale. Ma l'amore sta proprio nel sapere che non importa cosa, alcune persone non potrenno mai farci soffrire intenzionalemnte perchè nel momento in cui le affidiamo il pugnale loro non dimenticano mai di averlo e lo custodiscono con cura per non dimenticarsi mai di non suralo per nessun motivo.
[“Non mi importa se sono pazzo, non mi importa se quasi non ci conosciamo: per questo avremo tutta la vita. Ma io ti amo e ti voglio sposare. Non aspetterò ancora per chiedertelo: sposami, Susan”
La fanciulla liberò un sorriso meraviglioso che lo abbagliò.
“Sì!”
Lui glielo aveva chiesto sulla cima del grande albero, ma questa volta...questa volta le aveva fatto una proposta in piena regola, ed era più serio che mai.
Quando Caspian si alzò, lei gli si gettò tra le braccia.
Lui la sollevò e la strinse forte, poi la rimise a terra e la guardò intensamente.
Susan si sentì morire sotto quello sguardo.
Caspian le posò una mano sul capo, tra i capelli, sul viso, percorrendo con lo sguardo ogni centimetro di lei: gli occhi, la fronte, le labbra, le guance, il collo, le spalle, la leggera stoffa della camicia da notte che nascondeva quel corpo meraviglioso che bramava con ogni fibra del suo essere. Il suo sguardo cadde sulla casta scollatura che lasciava intravedere il dolce solco tra i seni di lei.
“Susan…” Caspian mormorò il suo nome senza ragione apparente, solo per rendersi conto che lei era vera, che era lì con lui, stretta tra le sue braccia, e che erano soli.
La Regina, le mani posate sul petto di lui, lo accarezzò appena, scoprendosi a divorare la bellezza di quel corpo, passando le dita tra la leggera peluria del suo petto che lo rendeva ancor più desiderabile.
Alzò lo sguardo, gli occhi azzurri languidi.
Poco dopo, le labbra del Principe affondarono tra quelle della fanciulla, che si lasciò andare a un sospiro, rispondendo senza riserve.
Il corpo di lui ebbe una reazione immediata.
Anche quello di lei aveva reagito e, stranamente, la Regina non se ne vergognò. Stava soltanto reclamando quello di cui aveva bisogno: lui.
Susan fremeva per quel contatto, ricordando quando Caspian l’aveva accarezzata sulla cima della casa di Aslan, le emozioni che aveva saputo provocare in lei, e desiderava di nuovo sentirle accendere il suo corpo. ]
Credo sia stata una mossa molto astuta e ben pianificata l'aver posto la richiesta di matrimonio prima di consumare il loro amore. Ha reso il tutto molto più poetico e di certo ha contribuito ad innalzare il gesto successivo a unione solenne, in modo da far si che sia qualcosa di sacro.
[Poco dopo, si sentì sollevare da terra e si ritrovò distesa sulla fredda roccia della Tavola di Pietra, Caspian sopra di lei.
Lui l’adagiò sulla coperta, la guardò un istante e riprese a baciarla quello dopo.
E per la prima volta, Susan percepì il reale desiderio che infiammava le membra del giovane. S’irrigidì un poco e lui si allontanò subito.
“Scusami…” disse Caspian, la voce roca. Teneva le mani ai lati di lei, il respiro corto.
“Ti desidero così tanto da non riuscire a pensare ad altro”
Susan deglutì a vuoto. Non disse nulla. Non ci riusciva. Cercò disperatamente di fargli capire che non doveva scusarsi, ma non sapeva come fare…
La ragazza tentò una carezza ardita e un po' goffa, facendo scorrere le mani sul petto di Caspian, poi più giù verso l’addome, avvertendo il brivido che gli provocò.
Ritrasse la mano, incerta, emozionata, e lui male interpretò quel gesto.
“No, Susan...” la prese tra le braccia e si sollevò a sedere. “No se non vuoi”
“Caspian, io…”
“Ssshhtt…non importa” sussurrò lui, posando le labbra sulla fronte di lei. “Aspetterò tutto il tempo che vorrai”
“Non c’è niente da aspettare” soffiò la fanciulla contro la sua spalla. “Voglio essere libera. Libera di vivere questo amore.”
Si guardarono negli occhi.
Caspian le accarezzò il viso con entrambe le mani.
“Amore mio, non aver paura”
“Non è paura. E’ solo che io non… ”
“Nemmeno io” sorrise lui, indovinando i pensieri di lei.
La Regina Dolce lo fissò senza riuscire a trattenere un nuovo sorriso. “Vorrà dire che lo scopriremo insieme”
Caspian chiuse gli occhi e appoggiò la fronte a quella della ragazza.
“Fai l’amore con me, Susan”
“Sì…” ]
Arriva un momento in cui bisogna prendere tutto e rischiare tutto. Il momento in cui un uomo deve dimostrare di essere tale, E Caspian dimostra di essere, nonostante le circostanze, molto fermo e a dare una certa sicurezza a Susan. Lo dimostra con frasi dirette senza abbandonare la sacralità del momento.
[Lei non voleva avere paura, voleva lasciarsi andare, anche se sapeva che stava per fare qualcosa di meraviglioso e spaventoso al tempo stesso.
Lentamente, si scostò un poco da lui e sollevò le mani, timida, per abbassarsi appena le spalline della camicia da notte. Poi si fermò.
Lo sguardo di Caspian divenne all’improvviso più scuro. Allungò le mani e terminò ciò che lei aveva cominciato, aiutandola a liberare la grazia del suo corpo.
Dio, com’era bella!
L’assaporò con lo sguardo per un momento e poi la strinse a sé, godendo della sua incredibile morbidezza contro la propria pelle.
La fece nuovamente adagiare sulla Tavola di Pietra, liberandola totalmente da ogni costrizione.
E poté finalmente vederla...
L’avrebbe ricordata per sempre così, come in quel momento: le mani sollevate all’altezza del viso, gli occhi celesti splendenti, i capelli sparsi sulla pietra che risaltavano scuri contro la pelle chiara, le labbra socchiuse, il seno che si alzava e abbassava, invitante, i fianchi dolci e le gambe perfette.
Stava praticamente impazzendo nel guardarla.
“Sei una visione” mormorò Caspian, tracciando il profilo del corpo di lei con il dorso della mano. “Un sogno”
Susan gli sorrise, emozionata come non mai.
Il Principe reclamò le sue labbra, chiedendo risposta. E lei rispose, lasciandosi travolgere e reagendo a ogni stimolo con intensità e passione.
Caspian aveva immaginato a lungo quel momento, ma nemmeno la più fervida fantasia avrebbe reso giustizia alla sensazione nuova e meravigliosa che il corpo della sua Susan trasmetteva al suo. Rimase stupito dal suo arrendersi docilmente alle sue carezze e ai suoi baci.
Si tolse quasi subito la biancheria: voleva sentire la consistenza della pelle della sua Dolce Regina a contatto con la propria.
Susan trattenne il fiato e rimase a fissarlo incantata, con il cuore in gola. Era bellissimo, e scoprì di non vergognarsi affatto nel guardarlo, né di farsi ammirare a sua volta.
Caspian si ridistese sopra di lei, incatenando lo sguardo a quello di Susan.
Desiderosi di conoscersi, iniziarono ad esplorare il copro l’uno dell’altra.
Le dita delicate della fanciulla sfiorarono la ferita ancora fresca sul bicipite sinistro del Principe, dove la freccia della regina Prunaprismia lo aveva colpito. Si alzò di poco e gliela baciò, poi gli prese la mano e fece lo stesso con quella sul palmo. La pelle di Caspian era incredibilmente morbida e calda…
Il Principe chiuse gli occhi, estasiato da tanta tenerezza, percependo le labbra morbide di lei solleticargli le spalle, il collo, il petto.
Le rivolse le medesime attenzioni. Le tracciò baci roventi su tutto il corpo, indugiando sul seno, suggellandolo con labbra gentili. Sentì le dita di Susan stringersi tra i suoi capelli, in una tacita preghiera di non smettere.
I baci e le carezze si fecero pian piano più urgenti, più intimi.
Lui, amante inesperto, non sapeva bene come controllarsi. Avrebbe voluto dirle di fermarlo se qualcosa non andava ma sapeva che non ne sarebbe stato capace.
Provò ad accarezzarle le gambe, nel contempo tornando a posare le labbra su quelle di lei, per tranquillizzarla.
Susan si aggrappò alle sue spalle e il suo cuore accelerò all’impazzata. Se solo non fosse stata così insicura su come comportarsi in quel momento, su cosa fare!
Caspian fece leva sui palmi delle mani, accostandosi ancor più a lei.
Si fermarono entrambi per un momento. Lui cercò il suo sguardo, temendo di scorgere la paura negli occhi della sua Regina. Ma non ve n’era, se non celato nel profondo del cuore.
Lei sapeva che adesso avrebbe sentito dolore.
“Fai piano, per favore” mormorò Susan in un soffio.
Tutta quella dolcezza minacciava di farlo impazzire…
Caspian la guardò con estrema tenerezza, facendole una carezza sul viso col dorso della mano.
“Sta tranquilla, amore mio”. Le baciò la fronte, gli occhi, le guance. “Non ti farei mai del male”
“Lo so”
“Io ti amo, dolce Susan. Ti amo più di ogni altra cosa al mondo”
Lei gli sorrise, improvvisamente sicura di sé. In quel momento si sentiva completamente estraniata da tutto ciò che la circondava. Il suo unico desiderio era di rimanere lì, tra le braccia del ragazzo che amava, per sentire il cuore di lui battere unicamente per lei, unitamente al suo.
“Anch’io ti amo, Caspian, più di quanto potrò mai essere in grado di spiegare”
Lui le accarezzò i capelli. “Non servono parole”
Il Principe ricominciò a baciarla piano sulle labbra, schiudendole con tenera passione.
Susan, guidata dall’istinto e dall’amore, lo accolse presso di sé, offrendogli il suo corpo fino a quel momento solo suo, ma che lei decideva ora di concedere a lui e lui soltanto, lasciando che Caspian le donasse nuova forma.
La fanciulla affondò il viso nella sua spalla, reprimendo un grido.
Il Principe la strinse forte a sé, improvvisamente impaurito. “Susan…”
“Non lasciarmi” mormorò lei, stringendolo ancora di più. “Non allontanarti mai da me”
“Per nulla al mondo”
Lei era un tesoro prezioso, un fiore delicato da cogliere più gentilmente possibile. La tenne più stretta, finché non la sentì sospirare e abbandonarsi totalmente a lui.
Susan mormorò il nome del suo Principe e, poco dopo, il dolore scomparve. Un dolce calore la invase, facendole dimenticare chi era, dove si trovava. Tutto, eccetto Caspian.
Inarcò la schiena per ascoltare il proprio corpo muoversi in armonia con quello di lui, mentre l’amava con dolcezza, passione e devozione quasi commoventi.
Era quella la gioia che una donna poteva provare tra le braccia di un uomo.
Erano come parti finali di un puzzle finalmente completo.
Caspian diventò parte di lei: le sue mani e le sue labbra infondevano a Susan vita nuova, nuove emozioni sul suo volto, le stesse dalle quali era avvolto anche lui.
Naufragando in quel mare di dolcezza, Susan affondò le unghie nella sua schiena sudata e scolpita, il viso nascosto nella curva del collo di lui.
Era qualcosa che mai prima di allora avevano provato. In tutta la vita non si erano mai sentiti cosi vivi come in quel momento.
E l’anima annegò in un diluvio di emozioni. Le loro labbra s’incontrarono di nuovo, un momento prima di essere sopraffatti dalla gioia infinita dell’essere finalmente e totalmente uniti.
Poi, furono distesi l’uno tra le braccia dell’altro, ascoltando i battiti impazziti del cuore tornare al ritmo consueto.
Caspian posò le labbra sulla fronte di lei, ripetutamente.
Susan sentì l’emozione partire dal petto, invaderle la gola e arrivare agli occhi. Quasi pianse, ma lui le baciò le palpebre socchiuse e lei si calmò subito.
Caspian la fece scivolare su un fianco e le fece posare la testa sul suo petto, dove Susan si rannicchiò ad occhi chiusi, sospirando mentre lui le baciava piano la tempia. ]
Ecco la scena madre! Si, mi sono sciolta, non avrei mai potuto immaginare di leggere qualcosa di tanto poetico ed emozionante in vita mia. Non ti sei assolutamente sprecata in due righe anzi! Hai descritto qualcosa di talmente emozionante e vero che sono sicurissima avrebbe fatto commuovere anche le persone meno romantiche del mondo.
Caspian e Susano si sono fatti guidare dal loro amore dal loro istinto. La loro inesperienza l'hai lasciata trasparire ma facendo si che non ci fosse goffaggine nei loro movimenti, anzi, facendo si che la loro mancanza di conoscenza su cosa fare rendesse i lorogesti ancora di più pieni di amore, di dolcezza e di passione. Ciò di cui sono rimasta più estasiata è stato di certo il comportamento di Caspian.
La mia materia preferita quando ancora andavo a scuola era filosofia e letteratura, a anche nel privato amavo leggere opere di artisti cinquecenteschi che parlavano di amore cortese, di venerazione per la donna, che la innalzavano a creatura di Dio avendo una vera e propria venerazione per la figura femminile, paragonandola ad alcune dele creature più belle che popolano il nostro mondo. Devo dire che il modo in cui Caspian la vede, beh non può far altro che far sognare, attraverso i suoi Susan è un angelo, è la più bella, unica, sacra creatura del mondo forte ma nello stesso fragile. La sua dolcezza nell'accarezzarla, nel renderla sua, nel combaciarsi con lei è così idilliaco che non cadrebbe mai nello sporco. Anzi! Sembra quasi loro stiano danzando una danza che due esseri umani qualsiasi non possano fare, perchè i loro cuori così puri rendono qualcosa di cosi umano,sacro!
Credo sia stata quasi una sfida per te scrivere di un momento così senza renderlo troppo volgare. Effettivamente il rischio di ciò era molto alto, ma non hai abbandonato la tua mano poetica e tutto è suscitato così romantico e naturale e dolce anche nei momenti, nei gesti più passionali che i tutto è stato un successo. Le parole che più richiamavano alla carnalità erano dosate ed equilibrate a quelle che richiamavano alla dolcezza e all'amore puro e casto che la lettura è stata piena di emozioni da non far pensare quasi a ciò che in relata facevano ma a immaginare come se stessero danzando
[“Ora sono un’altra. Ora sono libera!” continuò lei, con un sorriso colmo di gratitudine. “Davanti a te, adesso, c’è la Susan che pochi conoscono, o forse nessuno. Sei riuscito a togliermi quella maschera che portavo sempre per nascondermi, per non provare più dolore e paura. Ma se tu sarai al mio fianco, non avrò mai più paura di niente”
Lui sorrise di nuovo e si alzò su un gomito. “Noi resteremo insieme per tutta la vita e oltre, mio dolcissimo amore. Io voglio vivere, amare, combattere, gioire e morire insieme a te”
Caspian si chinò su di lei, baciandola una volta, carezzandole il viso.
“Abbiamo fatto l’amore sulla Tavola di Pietra. Ti rendi conto di ciò che significa?”
Una luce di speranza illuminò il viso della Regina. “Che adesso sono tua”.
“Esatto” affermò lui con convinzione. “Mia. Non una Regina di Narnia, ma la mia Regina. Soltanto e per sempre mia”
Lei lo abbracciò, felice. Non si riconosceva neanche per quanto lo era ora. Non credeva di esserlo mai stata tanto.
“Sei il mio amore”
“E tu il mio” rispose Caspian. ]
<<Ora sono libera!>>. Questo gesto, il concedersi a lui, il liberarsi delle sue catene, l'ha resa davvero libera! Senza quello che loro due hanno condiviso lei non avrebbe mai avuto il coraggio di imporsi, non si sarebbe mai acceso il desiderio in lei cosi ardemente di combattere per stare accanto a lui. Doveva rischiare, doveva alzare la posta in gioco per far si che accadesso questo. Lei (come lui, del resto)aveva bisogno di sapere cosa significava essere effettivamente parte dell'altro per sapere che ciò che il destino gli dettava non avrebbe mai portato alla felicità se in questo destino non rientrasse l'altro.
Ho immaginato che Caspian le dicesse "Queen of my heart".... *___* ___* *__* *____*
Cos'altro posso dire se no che sei riuscita a soprendermi anche questa volta?!! Hai raggiunto un livello di abilità nello scrivere che è davvero impressionate!! Ho amato ogni singola parola tu abbia scritto da quando ho scoperto Queen fino ad adesso. Hai un grande talento nel catturare l'attenzione del lettore e farlo appassionare ancora di più, stupendolo con la tua agilità nel passare da un discorso a un altro, neldescrivere qualsiasi tipo di scena personaggio situazione. I miei complimenti più sentiti!!!!
A presto carissima e grazie per queste emozioni, si questo capitolo mi ha emozionata come non mai!
Bacioni!!! <3
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