Ciao!
Dato che hai recensito la mia long, sono venuta a curiosare su che tipo di lettrice/autrice sei e, leggendo la trama, questa mi ha incuriosito molto, soprattutto perché richiama a sé la Morte, proprio come la mia!
Allora, premetto che di solito commento solo l'ultimo capitolo pubblicato, facendo un riassunto su cosa penso dei precedenti e dedicandomi più in particolare all'ultimo, ed era questa la mia intenzione. Ma ho notato alcuni errori ricorrenti e, in quanto membro (più o meno) veterano di EFP, mi sono sentita in dovere di darti qualche consiglio stilistico. Quindi mi sono messa d'impegno per segnalarti gli errori, a mio avviso, più gravi e che, sempre a parer mio, andrebbero corretti, affinchè il testo risulti più fluido e facile alla lettura.
Spero che non la prenderai come una critica negativa o disfattista ma come un punto per migliorarti e trovare un tuo stile personale.
Quando ho iniziato io, a far leggere le mie storie su EFP, ho avuto la fortuna di trovare persone meravigliose e puntigliose, che hanno messo a ferro e fuoco ogni singola parola scritta ed è da loro che ho imparato tanti piccoli trucchi per renderle perfette. OK, parliamone! xD
Di sicuro faccio ancora un sacco di errori e certe frasi proprio non vengono giù come vorrei, ma il risultato finale, nell'insieme è piuttosto buono. E per un autore ammetterlo è un bel passo avanti!
Comunque, come stavo dicendo (prima di distrarmi), ti ho esposto qualche punto, qui sotto. Man mano che andrò avanti con i capitoli ti segnalerò altre incorrettezze che noterò e magari snocciolerò qualche consiglio e qualche trucchetto che riterrò utile.
Spero davvero che apprezzerai il gesto e mi scuso se dovessi offenderti in qualche modo, ti assicuro che non è mia intenzione.
Ed eccoci!
"emetteva sbuffi grigi di fumo".
Se inverti oggetto e aggettivo suona meglio: "emetteva grigi sbuffi di fumo". Ed è più facile leggere, senza inciampare su una frase(corretta eh, chiariamo!) che rischia di distrarci perché non è costruita in modo fluido. Ho notato che lo fai spesso, mettere gli aggettivi sempre dopo l'oggetto a cui sono riferiti. Non è un errore, ma stilisticamente parlando, suona meglio nell'altro modo.
"La noia dipinta probabilmente sul viso,..."
Stai attenta agli avverbi! Troppi "probabilmente, momentaneamente, e altri che finiscono in -mente".. rischiano di appesantire la frase, inutilmente. Spesso, una parola in più(non solo gli avverbi, questo vale anche per gli aggettivi) rischia di essere davvero di troppo. In questa frase ad esempio, "probabilmente" è sbagliato per due motivi: in primis, indica una possibilità, un'incertezza e invece quello che descrivi è una protagonista abbastanza scazzata e davvero annoiata. Secondo: stesso discorso fatto più su. Appesantisce la frase e non si legge bene, non è fluido, distrae. Quindi via il "probabilmente".
"gli assasinii"
Togli la "i" finale.
"camminavo tranquillamente per le vie buie e deserte, deridendo l’idea che qualcuno potesse uccidermi: tanto meglio, mi dicevo, mettere fine alla mia inutile e insignificante vita."
Invece dei due punti, qui ci stava il punto e a capo. Dal "tanto meglio" in poi, cambi discorso, o meglio introduci un elemento nuovo(il pensiero di Fire). Di solito, i pensieri interiori sono scritti in corsivo e lasciati isolati dal testo, per permettere al lettore di identificarli immediatamente e non mischiarli con il punto di vista del narratore. Per quanto il narratore, nella tua storia sia Fire, la protagonista, quello è un discorso che fa mentre sta vivendo il momento, quindi è preferibile isolarlo o almeno evidenziarlo in corsivo.
"Scocciata, feci per andarmene, affinché la mia sociofobia si mettesse a tacere;"
Qui, a dir la verità non mi è chiaro cosa intendi per "sociofobia".
All'inizio, quando la citi per la prima volta, l'ho intesa come una grande ansia e disagio davanti a persone sconosciute, al di fuori del nucleo familiare. Se l'ho capita nel modo giusto, ti consiglio di scrivere "ansia" o "disagio" invece che "sociofobia". E' meno scientifico e più letterario.
Molto bella le metafore degli occhi come finestre bianche e del dolce bruciato. E' molto evocativa e mi ha stuzzicato, incentivandomi a leggere.
"Mi sfiorai lentamente il fianco, lì dove lui mi aveva accidentalmente sfiorato, e tremavo incontrollatamente."
"e tremai incontrollatamente". Amo il tempo imperfetto, ma il passato remoto ci vuole. Attenta, solo perché l'autocorrezione di word ti dice che hai usato tempi diversi nella stessa frase non significa che abbia ragione lui! ;)
Rileggi e se non suona giusto o hai anche un minimo dubbio, cancella e riscrivi la frase in un altro modo. A me, personalmente, riscrivere quando non sono sicura, aiuta tantissimo e il risultato è sempre migliore.
" “Vieni con me, Fire” disse finché si incamminava, tornando da dove era venuto."
Hai usato "finchè" nel modo sbagliato e non solo qui. Consideralo un sinonimo di "fino a che", "fino a quando" e nient'altro. Qui ci andava un "mentre", perchè il ragazzo parla E s'incammina, contemporaneamente.
Come primo capitolo è stuzzicante, davvero. Incuriosisce molto e non vedo l'ora di capire che succede a Fire e chi è questo Sean. La trama promette bene, quindi procedo a leggere gli altri capitoli, piena di aspettativa!
Per il primo capitolo è tutto. Mi auguro (di nuovo- sto diventando ripetitiva! ) di non averti offeso o irritato. La mia è una critica a fin di bene, proprio perché mi interessa molto come storia e mi dispiacerebbe vederla snobbata dai "veterani" solo per qualche errore stilistico o di distrazione. Purtroppo capita spesso e, io stessa, non appena posterò il quarto capitolo di "Ghost in Love", vedrò di modificare il primo, rifacendolo da capo, perchè mi sono resa conto che svia l'attenzione da ciò che è la storia in realtà.
Uff, ok, ho finito con la filippica!
un bacio
AnnitaB.
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