Recensioni per
La Bambina dagli Occhi Verdi
di Sen

Questa storia ha ottenuto 38 recensioni.
Positive : 38
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
29/05/14, ore 01:59

Non fustigarmi per il mio ritardo, mi farò perdonare con ben due recensioni una dopo l'altra!

Cominciamo con la tua personale versione dei fatti su come Deuteros è diventato Saint di Gemini. Aspros non è accecato dalla sua malvagità e dall'invidia per suo fratello, è semplicemente un pò - posso dirlo? - stronzo. Questione di carattere, eh. Ma alla fine si sacrifica per far si che l'armatura vada al suo legittimo proprietario, e allora come si può non provare affetto per lui?

Un Manigoldo azzoppato si aggira per la Casa di Capricorn! Francine ha tirato fuori un bel caratterino nel dirgli in faccia che non lo vuole più vedere così spesso, la facevo più passiva!
La reazione alla scoperta che El Cid gli ha chiesto di prendersi cura di lei è stata una grande sorpresa : pensavo sarebbe scoppiata in lacrime, invece ecco che inizia a ridere e saltare come un grillo! Perfino Manigoldo l'ha considerata matta!
Nutro grande fiducia nel nostro Cancer ;)

Eranthe, che grinta! Insomma, lanciare libri contro uno Specter (seppur poco credibili come Lune) non è da tutti!
Avevi ragione quando dicevi di aver assegnato un ruolo non facile a Minos : ti dirò, all'inizio mi aspettavo si sarebbe comportato in maniera spietata verso Eranthe, invece mi hai sorpresa di nuovo. E' talmente...dolce. Mi fa strano usare questa parole riferendomi al terribile Burattinaio, ma è esattamente la sensazione che mi ha trasmesso.

E i vetri esplodono, e il cosmo si scatena...cosa sta succedendo?
A tra poco!
Sara.

Recensore Master
22/05/14, ore 15:12

La legge del Cuore è più forte di qualsiasi altra cosa. Più forte del tuo stesso sangue, della tua stessa vita. Ti spinge avanti, ora e sempre, anche quando le gambe vorrebbero formarsi ed i muscoli gridano che no, non ce la si fa più. Ed ogni centimetro conquistato ha il sapore della maratona vinta di misura.
Tutti noi abbiamo una legge del cuore, interna e profonda, che ci spinge. E i personaggi del tuo racconto, della tua mise en scène non sono da meno.
Tutti, buoni e cattivi che siano, hanno un proprio codice, una propria morale. E quello che fa più male è vedere come la loro moralità, il loro senso di Giustizia sia fondato. Perché Hades non agisce per puro capriccio, solo perché una mattina è sceso dal letto col piede sbagliato. Lui crede nei suoi propositi, così come credono nelle sue parole Aiacos e Rhadamanthys. Che riesce a mantenere il sangue freddo e a far tornare coi piedi per terra Minos. Ricordandogli chi è. E che il burattinaio scelga da sé il proprio cammino, perché non c'è tempo per i tentennamenti, i se ed i ma.
Così come lo ha capito Deuteros. Che va a reclamre ciò che è suo di diritto, ma che lascerebbe in custodia a suo fratello molto volentieri se solo non ne avesse un bisogno disperato. E Aspros, malvagio e gravato da un peso che non sente di meritare, è pronto a spronare suo fratello perché faccia ciò che deve; e se a parole, lo insulta e lo denigra, il cuore gli racconta ben altra canzone.
Sembra che con questo capitolo tu voglia farci vedere allo stesso tempo il lato pubblico e quello privato dell'essere Santi di Athena. La consapevolezza di Sage - scampato miracolosamente allo socntro contro Thanatos - e le parole di Areia, la devozione di Manigoldo - la frase con cadenza ormai quotidiana, la Decima Casa era infestata da Manigoldo del Cancro meriterebbe una menzione d'onore, sappilo! - e la frustrazione di Francine, la disperazione di Lune - che non può strozzare Eranthê, altrimenti Hades s'incazza forte forte forte - e la rabbia di Eranthê, che assomiglia più alla cocciutaggine dei bambini che non vogliono mangiare la verdura cotta. Solo che lei ha un motivo in più per non sottostare a quelli che lei stessa considera capricci, pure se vengono dall'alto, da quell'Hades che potrebbe volerle fare un ritratto molto, molto pericoloso. Altro che quello di Dorian Gray!

Splendido capitolo, che sa di sangue, lacrime e cuore. Quello che butti avanti, oltre l'ostacolo. Ancora, ancora e ancora. Fino alla fine. E anche oltre.
Un abbraccio ed un in bocca al lupo. Per Dimi. Ma anche - soprattutto - per te.

Recensore Master
14/05/14, ore 20:48

Questo capitolo mi piace tantissimo. Il colpo di scena della morte inaspettata di una protagonista (che mi stava parecchio simpatica, peraltro) per mano del cavaliere-senza-macchia Sisifo apre riflessioni sullo schifo della guerra, e sullo sporco lavoro che i suoi protagonisti devono portare a termine nonostante i legami si sangue. Mi piace anche come esasperi questo concetto nel finale: la normalità cerca di tornare in paese con un matrimonio, che sta generando una nuova vita mentre sui due sposini aleggia lo spettro della morte. Il tutto sotto gli occhi vigili del mandante del sicario di Eranthe, sua nonna. Crudo e cattivo, ma in guerra le cose vanno così o pure peggio...

Recensore Junior
13/05/14, ore 00:24

Che tristezza. Tristezza a palate.
Prima mi hai uccisa rendendomi partecipe dei sogni di El Cid (lei, la figlia, la moglie), poi mi hai dato il colpo di grazia con una morte che ha voluto evitare a tutti i costi, ma che quando decide di prenderti non puoi farci proprio nulla. Come se non bastasse, mi hai strappato il cuore dal petto quando il suo spirito è andato a trovarla, in un addio doloroso, sofferto, insomma angst a tutto spiano! Copiose e calde lacrime stanno bagnando questa tastiera, sappilo!
E perché alla fine chiede proprio a Manigoldo di prendersi cura di sua moglie? Credevo non si sopportassero :S
Comunque sulla parte dedicata a El Cid ho da dire solo : gran bel lavoro ;)

Sisifo e Sasha : finalmente danno libero sfogo al loro amore. Mi piace tanto il modo in cui il Sagittario venera questa ragazza, per lui è tutto il suo mondo, la sua ragione di combattere e anche di esistere. E Sasha non è solo una dea, ma è anche la tipica fanciulla che si innamora del suo Cavaliere. Sono bellissimi insieme, perfetti!

Deuteros decide di andare a riprendersi Eranthe (era ora!), ma ho la netta sensazione che non sia una grande idea la sua : non credo proprio che sarà facile.
Ok, lui è potentissimo, ma stiamo parlando pur sempre del Castello di Hades, non proprio la Casa delle Vacanze, insomma.
E la frase di Melina "Noi che siamo legate a un Santo d'Oro, ecc", quel NOI mi ha fatto drizzare le orecchie! Quindi anche lei è legata a uno dei Cavalieri? Mi domando chi possa essere :3

Aspetto il prossimo capitolo, cara!
Baci, Sara.

Recensore Master
08/05/14, ore 14:11

Come prendere a cazzotti il cuoricino di una fan e passare oltre, senza colpo ferire. Porca vacca. Io sapevo che ElCid sarebbe morto. Tutti sapevamo che ElCid sarebbe morto. Era palese e si respirava nell'aria, e forse è proprio per questo che la relazione tra questi due è così bella e preziosa. E romantica.

Eros (Agape?) e Thanatos vanno a braccetto, si sa, e sono gli amori che più ci piacciono e più ci appassionano. Altrimenti Romeo e Giulietta non avrebbero così tanti estimatori a distanza di secoli, no?
E perché, diciamocelo, l'amore che non scade nella banalità del quotidiano, con i calzini spaiati e la spesa da fare e le bollette da pagare, si sublima in se stesso. E perché la quotidianità sospirata è più bella di quanto non appaia, quando sai che sicuramente non te la potrai godere.
(Come lui faccia a sapere che lei aspetti un maschietto resta per me un mistero. Ma io mi fido del suo cosmo)

E mentre si consuma un dramma, Sisifo vive il suo desiderio, nel reame del sogno, specchio e metafora della sua esistenza dove lui è solo Sisifo e lei solo Sasha, dove il Sagittario e Athena sono parti non necessarie delle loro esistenze. Dove ciò che conta è essere umani, anche solo per una volta. Per lui. Ma anche per lei. Ed è forse per questo che ElCid muore? (&/(%&/="£$"!!!!!)

E mentre Deuteros sta ponderando l'impossibile - e mentre Melina si chiede cosa stia ancora aspettando, tra una boccata di fumo e l'altra - il resto del Santuario ricomincia a vivere. E un pesce che tiene una rosa tra le pinne può far sorridere, sì. Ma il pesce è il simbolo di quella speranza tramandata dai vangeli, no? E da qualche parte un po' di speranza una la deve pur prendere, no?

Vada di caffè. Corretto alla sambuca.
Alla prossima!
(Recensione modificata il 08/05/2014 - 02:48 pm)

Recensore Junior
06/05/14, ore 17:47

Oh beh, la scenetta di Leonidas è fantastica! Un pò di umorismo sottile ci vuole, ogni tanto!
Lui voleva solo trastullarsi un pò...e si ritrova un incazzatissimo Deuteros di fronte! Però è stato misericordioso a farlo tornare a casa sulle proprie gambe!

Dimitra...che dolcezza! Ho la netta sensazione che la bambina riuscirà a sciogliere il cuore del padre!

E così, Hades ha deciso di tenere Eranthe con loro, e aspettare che il suo cosmo si manifesti del tutto...chissà quanto tempo passerà? Giorni? Anni?
E Minos...che cavoli di problemi ha? Non sarà mica già stracotto della nostra Eranthe?
Mi piace molto come l'hai reso, è senza dubbio molto ben caratterizzato, anzi forse è ancora più particolare e interessante di come appare nel manga!

El Cid o Sisifo, Sisifo o El Cid? Non so chi dei due mi fa sciogliere di più le ginocchia!
Capricorno con l'amore verso Francine - che è anche incinta, giusto per aggiungere quel tocco di angoscia per la sorte già segnata del Cavaliere - e Sagittario per Sasha, che oltre a venerarla la ama, ma la ama proprio da morire!

L'avvertimento Angst non è sufficiente per descrivere la tristezza che mi trasmetti ogni volta (in senso buono!). Sigh ç.ç

Complimenti cara! A presto!
Baci, Sara.

Recensore Master
06/05/14, ore 16:25

Continuano i tuoi titoli con la loro bellezza e grazia ed incisività. Dovrò assumerti per trovare dei titoli degnissimi al posto mio. È una dote rara, la tua, che dice senza troppo svelare. Promette, e mantiene, con la grazia del giunco che si piega a pelo d'acqua.

Questo capitolo mi ha trasmesso una forte angoscia. Angoscia perché si avvicina l'ora della dipartita di ElCid. Lo so che sono di parte, così come SO che succede anche altro in questo capitolo, ma alsciami indugiare su di lui ancora per un altro po', vuoi?
Sapere che Francine è incinta lo ha portato alle stelle, ma rischia di farlo precipitare nelle stalle. Adesso avrà una ragione in più per essere Excalibur e lottare per Athena. Perché sa che lui non tornerà. Sa di essersi raccontato una pietosa bugia, così come lo sa anche lei, ma se davvero la Speranza è l'ultima che muore, loro due vi si sono aggrappati con tutta l'anima. Con ogni, singolo atomo del loro essere. Hai visto mai?

Ti ringrazio per la scenetta del povero Leonidas, il quale, per ritemprare lo spirito dal delirio che sta per scoppiare al Santuario, vuole passare del tempo chon Eranthe. Peccato ci trovi Deuteros. E se stata davvero cattivella a farlo alloggiare presso casa di Eranthe senza avvisarlo. Ma povero!! È un miracolo che Leonidas se ne sia tornato a casa con la testa ancora attaccata al collo.

Dimitra è tenerissima e i suoi raionamenti seguono una logica dritta come il filo che dall'arcolaio arriva al fuso. Non si perde nei meandri delle sovrastrutture di noi adulti. Si porta la amschera a Carnevale o se si è brutti. E Deuteros sa di non avere scampo, contro quella piccola peste. E ti dirò, questo guerriero così grande e grosso che si ritrova a vivere situazioni umanissime mi fa tenerezza.

Sisifo, invece, mi ha aperto il cuore. Me lo ha centrato con una delle sue frecce, accidentaccio a lui. In pieno. SPAC. Il dialogo - il monologo, sarebbe più giusto dire - che ha col Capricorno, è toccante e umano. Che succede quando un uomo si innamora di un dio? Siamo abituati a Seiya coi suoi proclami per Saori, perché Saori è Saori, manco fosse il Festival di Sanremo; ma non ci credo che in un angolo della sua mente, un uomo non si interroghi sulla vastità di ciò che comporta amare un dio come un uomo vorrebbe amare una donna. Roba da far venire le vertigini.

E la povera Eranthe, che con gli dei deve avere a che fare le tenta tutte per ribellarsi, in una lotta all'autodeterminazione molto reale e tangibile. Perché Ade non le ha imposto di restare laggiù per pietà. Le avrebbe fatto un ritratto, piuttosto. Il suo è solo un capriccio, e quante volte gli uomini si ritrovano ad avere a che fare con gli dei capricciosi?
In conclusione, un altro ottimo capitolo. Non vedo l'ora di leggere il prossimo.

Recensore Master
04/05/14, ore 10:48

BUM! E' scoppiata! Non la guerra sacra, ma la bomba che era lì a ticchettare dai capitoli precedenti. Eggià. Mi dispiace di avere in testa troppa confusione sui personaggi di LC per capire fino in fondo la portata della rivelazione sull'identità del padre di Eranthe (purtroppo ho letto solo il manga, e parecchio tempo fa per giunta. Gli spectre mi sembrano un po' tutti uguali), però mi piace come ci si arriva. Passo dopo passo, con la giusta miscela di anticipazioni, ricordi e paure fino ad arrivare allo schiaffo finale. Chissenefrega dell'OOC! Mi piace!

Recensore Master
03/05/14, ore 16:24

Questo capitolo me lo sono bevuto in 5 minuti. Letteralmente. Qui ci ricordi l'amore nelle sue diverse declinazioni: quello platonico (a proposito, ci si potrebbe scrivere un libro su questo Albafica così bello e letale, condannato alla solitudine) quello carnale e violento e l'amor cortese di El Cid e Francine che fa schiattare tutte di invidia. Sullo sfondo c'è sempre la morte in agguato, e la consapevolezza di dover vivere ogni istante al massimo prima che la scure mieta le sue vittime. Si sente, è nell'aria... continuo a leggere perché so che sta per arrivare!

Recensore Master
03/05/14, ore 16:06

Che bella atmosfera in questo capitolo della tua storia. I preparativi per la festa coprono i turbamenti più intimi delle signore, ciascuna con il suo bel segreto celato nel profondo del cuore. Qualche indizio qui e là buttato con sapienza per tenere desta l'attenzione ci fa cominciare a scommettere sull'identità di questi padri... e che dire della saggezza della nonna con cui chiudi il capitolo? Chapeau. L'anacronismo delle sigarette nemmeno si nota, non preoccuparti!

Recensore Master
02/05/14, ore 14:08

Bella questa fic, si apre col botto. Mi piace il tuo stile. Senza fronzoli, con dialoghi essenziali e poche parole incisive hai introdotto i personaggi e la trama che li unisce. Adoro l'ambientazione. Il punto di vista privilegiato delle meretrici di Rodorio è una trovata geniale e molto realistica. Dove ci sono i soldati ci sono le puttane. E loro, testimoni silenziose, sanno e vedono parecchio e possono custodire segreti indicibili. Peccato che il Kuru, nella sua sconcertante ingenuità, si sia fermato ai blocchi di partenza dopo aver concepito un universo che poteva dare tanto di più se solo avesse fatto il piccolo sforzo di andare oltre alla superficie. Meno male che ci sei anche tu a portare l'universo di SS su un altro livello.
Ovviamente la tua storia è entrata nelle mie preferite e ti seguirò con grande interesse. Brava!

Recensore Junior
29/04/14, ore 16:19
Cap. 6:

Eranthe è negli Inferi. Viva e vegeta. Oh-Mio-Dio. Ammetto che proprio non me l'aspettavo, voglio dire, si è presa una freccia in petto da Sisifo, mica roba da niente! Eh si, è un osso duro, e me gusta :3
E anche Minos è vivo! Allora Albafica non è riuscito a ucciderlo! So che quello che è successo è tutta colpa del Giudice (poteva farsi i ca**i suoi), ma essendo una sua fan esaltata (si, ahimé, una fangirl) non riesco a odiarlo!
Posso darti un consiglio? Se hai leggermente modificato la trama originale (come a me sembra che tu abbia fatto) dovresti inserire l'avvertimento What If, oppure dovresti specificare in un commento che hai modificato l'Ipermito...ma io sono una pignola precisina :3
Ho molto apprezzato i pensieri di entrambi, quando si risvegliano, e sono curiosissima di sapere cosa succederà! Eranthe come se la caverà, ora che si trova negli Inferi? Non credo che possa andarsene via indisturbata. E Minos : ha qualcosa in mente, o il suo ruolo in questa storia si limita ad averla riportata (solo fisicamente) dalla loro parte?

Ah, quanto ho immaginato Sisifo che dichiara il suo amore a Sasha! E' stato bello leggerlo nero su bianco!
Hai usato le parole giuste per descrivere il suo stato d'animo, si capisce perfettamente tutta la sua vergogna di quei sentimenti umani - che sono comunque purissimi, in questo caso - nei confronti della Dea. Quanto mi è piaciuto!

Ma adesso, El Cid è chiamato sul campo di battaglia, e sappiamo cosa accadrà...e so che piangerò quando leggerò della reazione di Francine!

Sarò ripetitiva, ma anche stavolta devo dirti che è proprio un bel capitolo ;)
A presto!
Baci, Sara.

Recensore Master
29/04/14, ore 12:28
Cap. 6:

A parte complimentarmi per la bellezza dei tuoi titoli, quello che mi è rimasto nel cuore è proprio quella macchia gialla di limoni. Ma non tanto per un eventuale legame con il pergolato dello zio di Milo (chi glieli ha passati, nei secoli? La sorella di Kardia?), quanto per il giallo che spicca in quel mondo grigio che è il regno di Ade. E che mi trasmette speranza e paura allo stesso tempo. Speranza, perché un raggio di vita splende anche all'Inferno. Paura, perché il potere di Aron è così forte da annichilire il mondo reale, e di incrementare quello del mondo delle idde, chiamiamolo così.

I tuoi deliri (parole tue da cui io mi dissocio) sono bellissimi. Eranthê che si sveglia all'Inferno (e che mi ha fatto gongolare per casa esclamando "Lo sapevo! Lo sapevo!") è umanissima. E credibile. Nons embra una di quelle scene in cui l'eroina affronta le avversità avvolta da eroici furori. Eranthê ha la nausea, la testa che gira, è preoccupata per sua figlia, ha il corpo dolente, e le manca Deuteros. Non spalanca gli occhi pensando "Adesso ti sistemo io!". La prima cosa che vuole è alzarsi. per raggiungere il bagno. Ma, attenzione, non per incipriarsi il nasino o ravviarsi i boccoli biondi, ma per capire in che condizioni versi. per darsi una ripulita. Chiunque si sia risvegliata in ospedale dopo un incidente o un'operazione d'urgenza ha sentito il proprio corpo appiccicaticcio. Sudato. Il sangue secco addosso non è una sensazione piacevole. Anzi.
Ed ho amato i pugni ed i pensieri di Eranthê rivolti a Minos. Non il primo che passa. Non pizza e fichi. Lei se ne sbatte altamente di chi sia o di chi non sia Minos. per lei è solo l'infame che l'ha sputtanata, rivelando urbi et orbi quel segreto che ha custodito per anni (e qui, ritorno a chiedermi: possibile che nessuno, al Santuario, si sia mai accorto che una ragazza custodisse una Surplice in cantina? È vero che le cose si nascondono meglio alla luce del sole... Sage, la smetta di andare a donnine e si focalizzi di più sul suo compito! XD). Grazie, eh.

Mi è piaciuta anche la dichiarazione di Sisifo, ed il suo essere diviso in due (in tre?) per i sentimenti che prova (chiacchierare con le amiche ti aiuta a vedere meglio le cose, n'est-ce pas?). L'amore per Athena come Santo. L'amore per Sasha come uomo. La colpa di provare un tale sentimento. La sofferenza - masochistica, concordo - per la responsabilità di aver sottratto sasha alla sua vita umana e di aver, in un certo qual modo, scatenato la Guerra Sacra. Ma non è, mi chiedo, che Sisifo sente tutto questo perché se Sasha fosse rimasta Sasha e basta, lui avrebbe potuto amarla come un uomo ama la propria donna?
La risposta sta a te. Io vado a cercarmi un analista bravo. Ma bravo davvero.

Recensore Junior
25/04/14, ore 16:10

Wow. Devo dire che mi sarei aspettata di tutto, tranne la morte di Eranthe. Era senza dubbio necessario toglierla di mezzo, era uno Specter, e seppur non fedele ad Hades, era un pericolo per il Santuario. La strage di innocenti è un tema ricorrente in ogni guerra, purtroppo.
Povero Sisifo, tutti a lui i compiti più ingrati!
L'intero capitolo mi ha trasmesso un gran senso di malinconia, dall'inizio alla fine. Deuteros, cosa farà adesso? Come crescerà la bambina? Ho il sospetto che Dimitra avrà un ruolo decisivo nel corso della storia...ma potrei sbagliarmi facilmente, non sono brava a indovinare!
Anche il giorno del matrimonio, raccontato attraverso gli occhi di Melina, nonostante si tratti di un giorno di festa, conserva una punta di angoscia per quello che è accaduto, e che continuerà ad accadere.
Sappiamo che El Cid non vivrà a lungo, e spero che Francine si renda conto di questo, e che sappia affrontare il dolore.

Proprio un bel lavoro, mia cara.
A presto!

Baci, Sara.

Recensore Master
19/04/14, ore 11:27

Per certe cose ci vuole coraggio. Il coraggio di dire - e fare - scelte dolorose, ma necessarie. Come far morire i personaggi. E passi Albafica (sic!), la cui morte era annunciata ed attesa, purtroppo (sorry, Agathê) e tu ti sei tenuta nel solco del Lost Canvas. Ma uccidendo - giustiziando? - Eranthê... wow, hai dimostrato un coraggio che io non ho saputo trovare all'epoca (quando avrei fatto bene, invece, a far calare la ghigliottina). E hai fatto bene. Perché era impensabile che si lasciasse passeggiare uno Spectre liberamente per il Santuario, e questo giustifica anche l'arrivo a secchiate di nemici, nonostante la povera Sasha ce la metta tutta per difenre casa sua.
M'è piaciuto.
Le medicine amare sono quelle più efficaci. E hai fatto uscire di scena Eranthê con classe, catapultandola nel club dei martiri. 
Ho apprezzato moltissimo la resa di Sisifo, il suo cuore gonfio, ma fermo nel fare quel che c'è da fare. Perché l'ha decretato Athena. E Sasha, me ne scuserà Saori, sa essere Athena. In modo fermo e crudele, forse. Ma la guerra esige sempre un prezzo da pagare, no?
Alla prossima