Recensioni per
La Bambina dagli Occhi Verdi
di Sen

Questa storia ha ottenuto 38 recensioni.
Positive : 38
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
18/04/14, ore 23:08

Eccomi qui! Credo di aver battuto tutti i record di ritardo nelle recensioni, ma almeno questo capitolo sono riuscita a finirlo!
Permettimi di iniziare con il finale : è stato come uno schiaffo dietro la nuca! Eranthe di Bennu, che sorpresa! Grazie Minos per averci svelato il mistero! Così, tecnicamente, lei sarebbe in effetti uno Specter? Non fedele ad Hades, questo no, ma comunque di fatto fa parte della sua schiera.
Mi è piaciuta molto la parte in cui si parla di Erato : si capisce che era una persona molto importante e molto amata al Santuario, visto che addirittura i Cavalieri "anziani" l'accompagnavano a casa. E chi mi va a incontrare? Bennu! Non so perché ma sospettavo fosse Yoma xD Anche se in effetti era un'ipotesi inverosimile.
E' stato proprio un bel capitolo, e non mi rimane molto altro da dire ;)
Spero di riuscire presto a leggere il capitolo successivo!
Baci, Sara.

Recensore Master
09/04/14, ore 18:45

Tu sei pericolosa.
Nel senso che quando ho letto in anteprima questo capitolo - si alita sulle unghie e ci si specchia dentro - sapevo che stava per arrivare la mazzata. Ma la mazzata grossa. Perché anche se c'è l'OOC a portata di mano e ben visibile, succede quello che deve succedere. Albafica (sic!) ci lascia. In una battaglia d'ardimento e petali di rose. E mi sono trovata così partecipe della sua sorte da rovare una tenerezza infinita per la piccola Agathê. Come se i cazzottoni emotivi della Teshirogi non fossero abbastati. Sì, abbastati. Come si dice dalle mie parti. Concedimelo. Almeno questo. Avrei voluto aprire questa recensione con un'espressione tipicamente romana, ma si sarebbe persa la sfumatura buona e sarebbe parsa un insulto bello e buono.  Concedimi quell'abbastati, via!
Tornando in argomento, non bastava la mazzata della morte di Albafica (ri-sic!), a cui ero comunque preparata, ma che ha fatto male lo stesso (provo un amore sviscerato per Albafica. Finalmente qualcuno che incarna il Segno dei Pesci come si deve. Già ci han tanti problemi di loro...). No. Non bastava. Pure la mazzata su chi diamine fosse il padre di Eranthe. (Io dovrei avere il buongusto di TACERE, visto chi avevo tirato in ballo. Sorvoliamo)
Posso dirlo?
Me Co.
Alla faccia dell'OOC.
Quando ho letto sono rimasta a fissare lo schermo, come una scema, dicendomi che no, non era possibile. E invece sì. Sì. Occacchiolina cacchioletta! Un signor OOC. Grosso come il Colosseo. E ciò è bene. Perché mi diverte. Perché adesso voglio proprio vedere come ne esci (bene, lo so, ma voglio vedere, voglio leggere come.). E se fossi in Eranthe spaccherei la testa al babbino non appena l'avessi a tiro.
"Volevati tenermi al sicuro, eh? Volevate che fossi salva, eh?!"
Meno male...
Perché in questo capitolo ne succede di roba. Da Sasha - checcariiiina - che scrive il proprio nome - il nome della dea - sui talismani, all'incontro tra i due gemelli (visto che i gemelli nascono anche sotto il segno del Cancro, Masami-sensei?), alla morte di Albafica, all'abbandono ad Areia della neonata, all'apocalisse. Detto alla greca, proprio.
E ti viene voglia di chiederti come ne uscirà la povera Eranthe da questo bordello. Letteralmente.

Recensore Junior
07/04/14, ore 16:50

Ciao! Un capitolo che intriga a più non posso, questo!
Un Aspros decisamente irritante, arrogante, "vagamente" maniaco, e un Deuteros che mi ha fatto cedere le ginocchia con la sua tenerezza nascosta e il suo coraggio. Sinceramente, ho sempre preferito lui al gemello maggiore.
Non so se ho ben capito, ma sembra che sia lui il padre di Dimitra. Sorry, oggi sono un pò lenta, il lavoro mi sta facendo saltare le rotelle ç.ç
Se è così, i due hanno ben più in comune delle notti di passione. Un padre che non può essere padre a tempo pieno, ma che comunque vuole esserci, a modo suo. Lo adoro.

Ah, e la nonnina ubriaca che canta a squarciagola per le vie del paese mi ha fatta ribaltare dalle risate!

E che dire di El Cid? E' un Cavaliere in tutto e per tutto! Ed è romantico al limite della nausea : ci piace!
L' "assassino" e la "putain", che bel quadretto!
Chissà se Francine avrà qualche ruolo importante in questa storia...

Bene cara, non ho molto altro da dire, se non che sono ancora più curiosa di leggere il seguito :)
Baci, Sara

Recensore Master
01/04/14, ore 11:36

C'è una delicatezza e una forza che serpeggia nei sentimenti di queste donne.

In tutte. Sia quelle che vengono avanti, come Eranthe, Francine, Agathê (che benedice l'OOC anche solo per potersi accostare ad Albafica -sic!- senza stramazzare per terra), si in quelle che restano sullo sfondo. A fare da tappezzeria, diciamo, arricchendo, però, il discorso con punti di vista umani e diversi che le rendono personaggi veri, e non statuine messe lì a far numero.

Deuteros - Defteros non è la pronuncia moderna? - è un vero uomo. Oh, sì. Mi piace tantissimo come tu lo abbia reso. Come stia agendo in questa storia. Ammetto che la parte sui Gemelli del Lost Canvas mi manca - leggere online mi stanca da morire e devo prendermi delle pause - ma vederli scendere in campo, sempre in contrasto l'uno con l'altro, vero?, mi ha fatto scattare la molla.
Amo il tuo Deuteros. Che non è secondo a nessuno. Proprio no.

L'anello preso dall'armatura. Dalle corna, forse? - abbassa quella spada, El Cid -
L'ho trovata una cosa romanticissima, che ci riporta in pieno medioevo, ribaltando i ruoli. Lì erano le dame a concedere veli o ciocche di capelli da intrecciare ai polsi dei guerrieri come fossero talismani (bleah!!), mentre qui è il Santo che dona parte di sé alla sua donna. E davvero, poco importa che lei sia stata fino a cinque minuti prima una connasse, una putain. Nessuno è perfetto. Ed Excalibur non serve certo per pareggiare le siepi di alloro del Santuario, no?
E come avrebbe cantato qualcuno, secoli dopo, dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior.

Arrivati a questo punto ho solo una paura. Che la mazzata che sta arrivando - perché lo so che sta arrivando - sarà così potente da far vacillare le mura del Santuario stesso. Ma tu non dirmi niente. Non rovinarmi la sorpresa. Io mi metto qui. E aspetto il prossimo capitolo, evitando di rosicchiarmi le unghie.

Caffè?

Recensore Junior
29/03/14, ore 13:07

Ciao! Hai aggiornato presto ;) Meno male!
Beh, con questo capitolo i misteri però si infittiscono!
Innanzitutto, è stato bello vedere i Saint in un momento di relax, soprattutto Manigoldo che stuzzica El Cid! E' sempre il solito Cancer, sbruffone, un pò rozzo e indelicato, ma in fondo buono di cuore, e con la sua lingua lunga si becca un bel cazzotto dal geloso El Cid. Beh, non possiamo dire che non l'abbia meritato!

Melina parla con affetto a Francine, che suppongo sia l'innamorata del Capricorno, e ci fa capire che sia affezionata alla ragazza, forse perchè le ricorda lei stessa anni prima...forse era anche lei innamorata di un Saint?

Poi c'è Eranthe, che in compagnia di un cavaliere di una casta più alta, si sente quasi in imbarazzo, e le ritornano alla mente i momenti passati con il padre della bambina, ancora avvolto nel mistero. Che curiosità!
L'atmosfera animata dalle donne pettegole, quasi frivole, che parlottano sulla donna e sua madre, è semplicemente intima e moderna, visto che il pettegolezzo è all'ordine del giorno anche nel nostro mondo "reale"!
Ci sono altri indizi riguardo la madre e il padre di Eranthe : "Un demone, che aveva abbandonato per sempre la sua corazza nera, con tanto di ali, ed aveva scelto la vita". Quindi lo Specter ha abbandonato la Surplice per il bene di sua figlia e della sua amata...? Uhm, mi fuma il cervello!

Inoltre, Eranthe ha paura che qualcuno porti via la bambina : anzi, diciamo che se lo aspetta quasi che qualcuno la porti via, ma spera che capiti il più tardi possibile. A chi si riferisce?

La mia curiosità sta ufficialmente traboccando ;)
Aspetto con ansia che aggiorni!
Baci, Sara.

Recensore Master
24/03/14, ore 18:33

Uh, hai già aggiornato? Che fulmine, ragazza mia!
Come ho avuto modo di dirti in privato, mi piace questo intreccio che sa di rocce, polvere, sangue e tabacco. Pazienza se le sigarette sono arrivate nel secolo successivo: la loro forza evocativa, con quel filo di fumo che sale nel buio, o con il segno del rossetto sul filtro, contribuiscono a rendere ancora più umana questa vicenda. Mi sembra di vedere i pensieri di Eranthê librarsi nell'aria, o la forza con cui la zia si aggrappa alla vita, una vita non ideale né perfetta, ma che è sua. E cascasse il mondo, non ha nessuna intenzione di farsela scippare.
Sisifo è Sisifo. Un uomo bellissimo con una serie di tare mentali che avrebbe fatto la gioia di Freud: tesoro, credi davvero che la vita di Sasha sarebbe stata diversa se tu non fossi apparso nella sua vita?
Quanto al resto, AMO il tuo Manigoldo. Lo. Amo. E un'altra cosa... quanto ci mette El Cid a riscattare la picciridda?! O, forse, ha chiesto alla zietta una sorta di esclusiva?
Ho un dubbio su chi sia il padre di Eranthê, perché il biondo con gli occhi verdi che dico io ha, effettivamente una corazza con le ali, ma anche il babbo della nostra protagonista le ha. Mumble mumble...
Concludo dicendoti che ho apprezzato tantissimo la scena al femminile in chiusura. Noi donne siamo terribili, quando ci mettiamo, e sappiamo isolare le paria, le indesiderabili, senza sapere che loro sono molto più forti delle nostre linguacce invidiose.

Recensore Junior
23/03/14, ore 16:36

Salve, Sen!
Che dire, questo prologo mi ha incuriosita molto, e ho pensato di iniziare a seguire la tua storia.
Mi piace l'atmosfera che aleggia intorno alla protagonista, intima e cupa, ed è interessante il quadro generale della situazione : una prostituta a cui non importa un fico secco del mondo dei Saint, un zia "maitresse" che invece li adora e che offre le sue belle ragazze agli ormoni in subbuglio dei guerrieri (ma ingenuamente ignara dell'amore tra El Cid e la piccola francese), una madre scappata via con uno Specter, una figlia segreta nata da una notte di passione con un misterioso individuo, e una Surplice nascosta in cantina...certo che sai come suscitare la curiosità!
Ci sono tanti misteri da svelare : con chi è scappata la madre della donna? Chi è il padre della bambina? E perchè la piccola deve rimanere un segreto? Almeno lei, si avvicinerà al mondo dei Saint?
Aspetto con pazienza il prossimo capitolo!
Baci, Sara.

Recensore Master
21/03/14, ore 19:48

Ma non si fa così!
A buffo. Totalmente! Ma dico!!

(mezz'ora di esternazioni dopo)

E brava Sen che se ne esce con questa piccola - piccola. Si fa per dire - storia ambientata durante Lost Canvas. Conquistata anche tu? 
Questo primo capitolo è introduttivo e bellissimo. Fanno capolino vecchie conoscenze (come Agatha e il suo amore irrealizzabile con Albafica- 'zzo di nome!-, El Cid innamorato di una graziosa, come in via del Campo - e spero gli vada a finire meglio, poveraccio. Qualcuno del XX secolo - un nome a caso - chiede se quella ragazza non sia la sua precedente reincarnazione. Falla contenta), ma anche facce nuove.
Zia Melina è bellissima. È un personaggio vero, con il suo orgoglio per il proprio lavoro ("siamo di-vi-ni-tà!") e il rossetto che resta sul filtro della sigaretta. E che ha abbastanza cervello da non andare a spiattellare in giro che sua nipote conserva un Surplice in cantina.
Che detta così sembra una solenne frescaccia, e invece... E invece è geniale. Pensaci. Dove si nascondono meglio le cose se non in bella vista? Certo, la cantina non è proprio come la mensola in cucina, ma il principio è lo stesso: una cosa pericolosa come una Surplice a due passi dal Santuario. È come dormire sul nucleo instabile di una centrale nucleare!!! Una polveriera pronta a saltare, e che salterà se il padre di Dimitra (altro nome a caso? XD) è chi penso io. Perché è chi penso io, vero? Vero? Vero?!
 

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