Recensioni per
Other Side of Me
di BlueSkied
Mi è piaciuto molto mettere a raffronto questi ultimi due capitoli: se nel precedente tra Sherlock e Moriarty c'è un'atmosfera sgradevole, che fa percepire chiaramente quanto sia disfunzionale il loro rapporto e quanto in realtà Sherlock desideri liberarsi da questa catena (per quanto abbia con Jim una affinità intellettuale), il ritorno di John è una boccata d'aria fresca, le sue parole offrono speranza, è qualcosa di bello e di "pulito", che si capisce soprattutto nella scena del bacio, confrontata con quella precedente. |
*finisce di urlare internamente e cerca di ricomporsi* |
Finalmente! finalmente! |
Quindi John torna. Sherlock lo accoglie col suono del suo splendido violino e tutto sembra essere naturale, spontaneo; in realtà è un'atmosfera densa di emozioni, sentimenti celati e rivelati. John capisce e torna, non sa come agire ma capisce che Sherlock è un pezzo importante di lui; allo stesso modo Sherlock ha capito che prova dei sentimenti per questo attore che è ritornato dopo ciò che ha passato, che vuole rimanere nonostante sappia, e con cui vuole sperimentare o almeno provare a sperimentare l'amore e i baci e l'abituarsi ad una presenza che non scappi al primo segno di follia. (Oh, John l'ha superata da un pezzo quella fase)... Il veleno continuerà ad agire, ma ora entrambi sono preparati, uno capisc che non sarà solo, l'altro che vuole supportare l'amico, collega, qualcosa senza remore. Il bacio che si sono scambiati è dolcissimo e francamente uno dei più belli di cui abbia mai letto sino ad ora, delicato e impalpabile seppur intriso di sentimenti forti e di un'atmosfera toccante. Dopo questo inzio, non vedo l'ora di scoprire cosa riserverà il teatro di Baker Street e la dura lotta contro Moriarty. Alla prossima! |
Questa storia mi affascina,intriga e spaventa.É davvero spettacolare,una delle long johnlock più belle che abbia mai letto.Complimenti! |
Ok, qui vediamo i due geni interagire e capiamo che in realtà Sherlock tiene a John, nonostante sia legato a Moriarty dalla lama a doppio filo che è costituita dal suo veleno, di cui Sherlock sta scoprendo i componenti. Una volta scoperti presumo potrà rendersi immune e quindi liberarsi di Moriarty per sempre... ciò che non riesco ad elaborare appieno e se tra Moriarty e Sherlock ci sia di più. Perché anche se ammette di odiarlo, e di tenerlo con se per non morire di noia, in realtà, riallacciandomi al discorso di Sherlock, Jim sa davvero cos'è l'amore? Beh, stiamo parlando di un pazzo, genio del crimine e della crudeltà che gioca col cuore e con la vita di Sherlock solo per compiacere se stesso quindi forse mi potrei rispondere da sola... anyway, Sherlock corre quando John chiama (quasi paradossale che non succeda il contrario come al solito XD) cosa vorrà da Sherlock il nostro coraggioso attore? Non vedo l'ora di scoprirlo! Nel frattempo, ottimo lavoro e complimenti. Alla prossima! |
senti senti senti, non puoi terminare un capitolo così. |
Sono mortificata per non essere riuscita a recensire come desideravo gli altri capitoli, ma vorrei recuperare qui. Dunque sono rimasta colpita in precedenza dall'andarsene di John dal teatro, lontano dalla fonte dei suoi problemi e distante dalla cura alla sua depressione. D'altra parte dopo aver rivisto quella serpe di Moran, come poteva non reagire così? Gli ha rovinato la vita, la carriera, il lavoro e tutto per soddisfare le manie di grandezza di un pazzo. Decisamente troppo da sopportare. però ha fatto vacillare Sherlock con le sue osservazioni dirette e spontanee. Ora arrivando invece a questo capitolo, finalmente capiamo qual'è il filo che lega Jim a Sherlock e perché questi due si ritrovino riuniti sotto uno stesso tetto nonostante tutta la loro storia passata. Victor, (lo sapevo che ci andava di mezzo lui...) ucciso durante un apparente innoquo campeggio da Jim, allo scopo di avere Sherlock solo per sé. Sherlock un giovane ragazzo, segnato dall'accaduto e da un veleno a lento rilascio che lo uccide se non prende l'antidoto periodicamente fornito da Moriarty. Jim, pazzo, crudele detentore della vita del suo "amico" Sherlock, ma allo stesso tempo costretto dalle catene imposte da Mycroft. Infine John. L'elemento che dà vita al cambiamento. Lui ha smosso qualcosa in Sherlock, cosa? perché? Tuttavia nonostante si sappia questo fatto, si ritrova ad essere comunque in una situazione difficile, cosa vogliono esattamente da lui? Deve essere la tenda sul riflesso dello specchio. Un compito arduo coprire e cercare di oscurare chi sembra avere mille modi e mezzi per tornare più forte di prima, ma lui ha qualcosa che gli altri non hanno, ora rimane solo da capire cosa. Complimenti per come stai sviluppando e rivelando passo passo i fili di questa storia. In questo modo ogni capitolo risulta intrigante e affascinante e misterioso sempre più in ogni capitolo. Un lavoro davvero interessante e ben studiato! |
Trappola per topi! Agatha Christie è la mia giallista preferita e condivido il pensiero di John: c'è qualcosa di rassicurante nelle sue storie (forse il fatto che il colpevole venga sempre scoperto). Che dire? Sono stata sulle spine per tutto il tempo del racconto di Mycroft: è scritto in modo avvincente, ti fa partecipare agli eventi e ti fa capire molto della personalità di Moriarty. Riguardo alle tue preoccupazioni sul veleno, posso dirti ad esempio che le conseguenze di certe intossicazioni da funghi perdurano per molti anni, perciò quello che hai scritto non è così improbabile. |
Ciao, allora, questa recensione sarà penso una delle più difficili che abbia mai scritto e più che altro perché trattenermi dal diventare prolissa. Non volevo più commentare questa storia e non perché non mi piacesse, anzi il problema forse era proprio l'opposto. Mi sono resa conto di aver esagerato e quindi ho preferito azzittirmi e limitarmi a leggere. Arrivata a questo punto però non riesco davvero a trattenermi, nonostante io abbia tentennato a lungo prima di premere il tastino "invia recensione". Uno dei motivi per cui ho voluto scrivere lo stesso questo commento non c'entra con la rivelazione e con lo sviluppo recente della trama, ma già solo per il fatto d'aver citato Amleto e il duello delle spade con la lama intrisa di veleno. Una delle scene più drammatiche e più splendide che siano, per me, mai state scritte. E il fatto d'averla citata qui e l'idea che Moriarty e Sherlock siano stati protagonisti di una scena del genere, mi ha mandato fuori di testa. Io penso che tu abbia trattato splendidamente il rapporto tra Sherlock e Moriarty. Per tutta la storia intuiamo che c'è qualcosa di morboso che li lega, un rapporto del tutto malsano specie nell'attaccamento di Jim che è quasi ossessivo e malato. Qui veniamo finalmente a scoprire che in realtà fin da bambino aveva più di un problema e in questo ritengo che sia (in senso lievemente differente, ma poi nemmeno tanto) perfettamente uguale alla serie. Jim è la nemesi di Sherlock in tutto e per tutto. Sono molto simili, geniali allo stesso modo, ma hanno una differenza di fondo, una cosa che io sempre creduto li rendesse agli antipodi e che mi ha fatto piacere ritrovare anche in questa storia e in modo marcato tanto quanto lo è nella serie. Ho sempre creduto che Sherlock sia un genio pazzo, mentre Jim un pazzo geniale. E questo mi manda fuori di testa anche a me, specie perché come ho detto è molto marcato questo concetto nella tua storia. Il che non mi stupisce per niente visto che fin dal primo capitolo ti sei mostrata intellettualmente e cerebralmente superiore alla maggior parte delle storie presenti in questo fandom. |
Wow... giuro che questa storia mi sta tenendo con il fiato sospeso. Il tuo modo di scrivere è senza alcun dubbio uno dei migliori che abbia incontrato: fluido, passionale e a tratti misterioso. I personaggi sono così innovativi e cervellotici che non posso far altro che leggere e pensare ad ogni singola parola di una frase.. continua ad aggiornare ed svelare i dubbi dei tuoi spero numerosi lettori |
FINALMENTE! Geniale, sei assurdamente geniale. Non sarei mai potuta arrivare ad una conclusione del genere; è stata un'idea straordinaria.
Il capitolo è bellissimo, ho amato soprattutto la parte in cui hai parlato del rapporto tra Sherlock e Jim, inserendo John nella giusta situazione, paragonandolo alla tenda della loro vetrata. Perfetto, davvero.
Ancora complimenti, alla prossima!
-Sofia
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Ma così non valeeee, io voglio sapere cosa è successo e cosa succederà da questo momento in poi. |
A parte che sono curiosissima di sapere cosa possa aver fatto Moriarty a Sherlock per provocargli un esaurimento nervoso, ho apprezzato il tentativo di John di trascinarlo via da quella follia: fin dai primi capitoli si percepisce che in quel teatro c'è qualcosa di oscuro, tetro, quasi malsano e la sensazione aumenta esponenzialmente una volta che viene confrontato con il mondo esterno, così come ho trovato del tutto comprensibile il suo crollo (mi auguro solo temporaneo) davanti all'uomo che gli rovinò la vita. |
Credo che John abbia centrato il punto: il rapporto tra Moriarty e Sherlock fa male perché trascende la recitazione e si spinge nella realtà e, considerando che è Sherlock ad adattare i testi, si tratta di un legame di cui è succube. John sembra aver fatto la sua scelta e ha capito che, se vuole salvare Sherlock, deve entrare in quel mondo sospeso tra realtà e finzione, dove i due contendenti si sfidano con le battute dei personaggi che interpretano. |