Recensioni per
Il gufo e l'usignolo
di Helmyra

Questa storia ha ottenuto 30 recensioni.
Positive : 30
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
01/12/16, ore 21:52

Helmyra
In ritardo, ma ci sono, pronta a recensire questo capitolo che, devo dirlo.. mi è piaciuto parecchio, forse proprio per la presenza di così tanti personaggi, nuovi, vecchi e sempre esistiti ma mai nominati. Mi è piaciuto anche come hai tratteggiato l'ambiente di Markarth, prima del palazzo e poi della città intera. Ho particolarmente apprezzato l'atmosfera che c'era durante l'attacco del drago (il piccolo sipario di Ghorza e Tacitus mi ha fatto sorridere non poco): si sentiva la tensione, la paura, l'unione dei vari cittadini, e la sequenza del combattimento è scivolata via così velocemente da dare proprio l'idea di una battaglia, e che non dà tempo di respirare o di fermarsi a pensare.
Elanilde.. sono presenti molti suoi silenziosi monologhi nella storia, ma quello di stavolta ha un sapore diverso. C'è rabbia, come c'era stata anche in passato, ma è accompagnata da una fermezza che mi ha piacevolmente colpita. Finalmente sembra aver abbandonato qualsiasi dubbio
Sevan, al contrario, di dubbi ne è pieno, anche se è partito come personaggio risoluto e deciso. Sembra quasi che i loro ruoli si siano invertiti.
Ma la mia parte preferita è senza ombra di dubbio il "flashback", se così possiamo chiamarlo, dell'inizio. Non ho mai letto niente che parlasse dell'eruzione della Montagna Rossa, e lo sguardo che hai dato tu alla faccenda è tanto realistico quanto romantico, grazie a quel finale che lega tutto con la storia, con Dorisa. È bello immaginare cosa abbia portato Akatosh a scegliere una determinata persona, un mortale tra i tanti, a cui concedere i suoi doni: la storia del padre di Dorisa mi sembra plausibile, e l'adoro.
Mi ha convinta molto meno la storia del drago, per un motivo molto noioso da "lore-fag"; non ritengo ESO una fonte attendibile quanto gli altri giochi, questione di sviluppatori diversi, di stile di gioco diverso, e di tante piccole cose che mi hanno fatto dire "questa cagata l'hanno inserita solo per dare il contentino ai fan" (ad esempio, la presenza di un portale aperto per Solstheim a Skuldafn... nella seconda era. Senza Alduin. Per piacere.). Quindi preferisco non soffermarmi sulla natura di questo drago. Mi attira ben poco.
Altra cosa che non mi ha entusiasmato è la storia del ragazzino dremora, o forse la sua figura in generale, ma qui si tratta più di gusti personali quindi non c'è niente che possa criticare.
Parlando da un punto di vista tecnico: è logico pensare che i principi daedrici possano fare figli, anche se non hanno un sesso predefinito (esclusi forse Malacath e Meridia, che sono nati come aedra), perché alla fine possono decidere di apparire in questa o quella forma. Discorso diverso per i dremora, perché si pensa siano del tutto asessuati. Non ci sono conferme, è solo l'ipotesi più accreditata.. tuttavia, nulla di vieta di prenderti le giuste libertà, anzi, ti incoraggio a farlo. Scriviamo fanfiction, non trattati di lore, se non inseriamo noi qualche idea originale, chi può farlo? Questo vale anche per il discorso del drago, alla fine conta poco cosa dico io. Finché c'è anche solo una possibilità che ciò che inventi sia inerente al contesto (e quindi finché non c'è una regola assoluta e confermata che nega questa invenzione), vai e scrivi. Ad ali spiegate, per citare il titolo del capitolo che, ripeto, è uno dei miei preferiti fino ad ora, anche per quanto riguarda la tecnica. La lettura scorre veloce e senza ingorghi, non c'è traccia di periodi pesanti e tuttavia hai mantenuto il tuo solito tono elegante ed evocativo.
Complimenti davvero

Curse

P.S. quasi dimenticavo. Il colpo di scena finale. Sarò sincera, non vedo l'ora di conoscere meglio questo vecchio guerriero; non prenderla come un'offesa, ma mi ispira più di Dorisa come Sangue di Drago, non perché lei non mi piaccia, ma perché su due piedi pare molto adatto al ruolo che interpreta. Se in questo stesso capitolo non avessi mostrato la storia del padre di Dorisa, avrei detto che proprio non ce la vedevo a reggere il confronto. Così, invece, sento che è ancora tutto da vedere.. hai calcolato davvero bene i tempi ^.^
(Recensione modificata il 01/12/2016 - 10:03 pm)

Recensore Veterano
25/11/16, ore 15:00

Ciao Helmyra!
Finalmente vediamo Elanilde incontrarsi con la nostra Dorisa e gli eventi de "Il sonno della belva" congiungersi con "il gufo e l'usignolo". Hai insomma due filoni narrativi belli importanti da gestire, ma sono convinto che riuscirai egregiamente :)
Poichè la bellezza dei tuoi capitoli risiede nei dettagli voglio dirti quali mi sono piaciuti di più: inanzitutto nella conversazione fra Dorisa ed Elanilde mi è piaciuto il fatto che il nostro piccolo usignolo abbia chiesto alla sacerdotessa di provare a descriverle la sua voce: è una cosa che fa' pensare, ineffetti neanche noi siamo pienamente coscienti della voce che abbiamo ma non mi era mai venuto in mente di chiedere a qualcuno come fosse la mia voce (anche se qui era una cosa diversa, la voce dell'altmer era una voce mentale).
Mi è piaciuta l'apparizione improvvisa di Sevan, difatti quando ho letto quel nome nella mia testa è suonata una piccola campanella e ho collegato subito le cose. Esilaranti le buffonate e le canzonacce di Sam, lo adoro per la sua irriverenza xD ma del resto come altro potrebbe comportarsi un immortale con un gusto smodato per il vino?
E qui una curiosità: c'è da aspettarsi uno scontro fra Molag Bal e Sanguine in questa storia? Sarei curiosissimo di vederne uno, anche solo verbale :D sono creature tanto antitetiche, pur avendo alcuni (anche se pochi) tratti in comune.
E poi un dubbio, forse frutto di un momentaneo calo di concentrazione: durante la rissa da bar è Sam che pesta a sangue l'energumeno o Sevan? Non l'ho ben capito anche se credo sia stato Sam :)
Comunque questo capitolo mi è piaciuto, ma non è una novità eheh

All prossima!
NuandaTSP

Recensore Veterano
21/11/16, ore 22:49

Io mi chiedo come fai a fare un solo errore in un testo così lungo, senza parole!

"posò di nuovo lo guardo su Dorisa"

Passando al capitolo: la storia sta davvero iniziando a intrigarmi :) i pippotti mentali sui tuoi personaggi li ho già fatti altrove quindi eviterò di ripetermi. Il tuo stile si sta facendo sempre più chiaro man mano che vado avanti, prima mi capitava spesso di perdermi fra le parole, ma adesso mi capita sempre più di rado. Questo è un bene, mi aiuta ad empatizzare maggiormente con i personaggi (che alla fine è ciò che cerco quando leggo). Il breve spezzone sulla vita di Ondolemar mi ha ricordato il periodo in cui provai a imparare a suonare la chitarra, avere un maestro del genere mi avrebbe demotivato fortemente. L'autorità genitoriale che si fa invadente, ecco, credo che sia un tema molto attuale e delicato da trattare: se è vero che un figlio va' guidato, è anche vero che le scelte devono essere le sue. Per fortuna non parlo per esperienza personale (e spero neanche tu), ma da persona che ha visto gli effetti catastrofici di simili atteggiamenti nei confronti della prole. Detto ciò, non mi sorprende la spaccatura interna del nostro Inquisitore. Davvero ben approfondito :)
Ah, poi, il personaggio di Sanguine te lo sai giocare con maestria: la sua ironia diciamo che è in grado di raffreddare quelle situazioni che si fanno "bollenti", riesce a spezzare la tensione dopo certe scene; questa è una cosa che nel "Sonno della belva" mancava e che ha reso quella fic un po' pesantuccia in alcuni punti (sebbene rimanga una delle mie preferite), ma comunque sono scenari totalmente diversi.
Dopo il mio luuuuungo straparlare direi di fermarmi qui :3

Alla prossima,
NuandaTSP

Recensore Veterano
20/11/16, ore 13:01
Cap. 3:

Ehi Helmyra rieccomi :),
ora che c'è un po' più calma con le storie che sto seguendo ho trovato il tempo di postare un'altra recensione. Iniziamo subito: abbiamo un capitolo relativamente leggero, come hai detto tu "di passaggio". Vediamo i due principali filoni che si preparano a riunirsi in uno solo: primo filone è la storia di Elanil, secondo filone quello di Dorisa, la nostra Dovhakiin ancella di Sanguine. Ho trovato questo capitolo piuttosto lineare e la cosa non mi è dispiaciuta :)
Il personaggio che mi suscita maggior interesse è Ondolemar: ha una storia e una psicologia complicata, come se fosse un continuo dissidio interiore l'inquisitore e l'artista, il padre/amante e il carnefice, l'aguzzino e la vittima di una società rigida e autoritaria com'è quella del Dominio Aldmeri.
Il carattere burlone di Sam, sempre pronto a prendersi gioco dei mortali, continua a divertirmi :) voglio proprio vedere cosa combinerà quando entrerà in contatto con Elanil e Ondolemar, come si rapporterà al loro vissuto e se, magari, ha già in serbo qualcosa per quei due :3
Beh al prossimo capitolo!

Un saluto,
NuandaTSP

Recensore Veterano
11/11/16, ore 11:07

Perdona il mio ritardo nel postare questa seconda recensione, ma poichè sto seguendo molte storie insieme mi capita di non poterle seguire tutte pedissequamente. Comunque, ho letto questo capitolo ieri sera ma ho voluto attendere di essere nel pieno delle mie forze prima di commentarlo.
Inizio dicendoti subito che la trovata stilistica che più mi è piaciuta è stata il passaggio dai pensieri di Ondolemar a quelli di Sanguine, come se il nostro Daedra fosse in attesa e stesse osservando tutta la scena.
Andando avanti: come ti ho più volte detto il tuo punto di forza credo sia il modo in cui sei capace di sviscerare l'anima dei tuoi personaggi, creando un gioco di chiaroscuri e zone grigie.
Insomma non dai vita a caratteri che siano assoluti, ma vie di mezzo e questo mi piace parecchio.

Vediamo Elanilde, il nostro piccolo usignolo rimasto senza voce, costretta a nascondere il suo sesso in tutti questi anni. Vediamo cambiare il suo modo di comunicare: non più tramite la sua bellissima voce ma tramite gesti, tramite la scrittura.
La maschera che cela il suo corpo, non è pero riuscita a entrarle nell'animo. Lei continua in qualche modo a essere sè stessa, a ricordare ciò che è stato fatto alla sua famiglia, non abbandonando la sua rabbia, la sua sete di vendetta. Si aggrappa disperatamente a sè, disposta anche a morire pur di riaffermare la sua identità.
Nel primo capitolo era una bambina, adesso è un'adolescente che sta scoprendo il suo corpo. Nel gioco della seduzione lei non è più schiava ma padrona del suo padrone, può piegarlo come un foglio di carta, sfruttandolo per appagare la sua curiosità.
C'è poi Ondolemar, innamorato della ragazza, in lei vede prima quella realizzazione nella musica che per lui non è stata possibile e poi una donna a cui vorrebbe unirsi per generare una prole. In questi anni ha indossato una maschera, interpretando il suo ruolo di padrone come attendendo che arrivasse il momento per dare sfogo al suo sentimento.

Credo che questi due personaggi per quanto in contrasto siano simili sotto alcuni aspetti: sono entrambi pieni di dubbi, dissidi interiori. Cercano di reagire alle vicissitudini della vita con i mezzi che hanno a disposizione e secondo i loro talenti. Il loro è un gioco di forza per mantere il controllo prima su sè stessi che sugli altri.
A osservare tutto ciò, come da un pulpito, c'è Sam che fa la sua apparizione a fine capitolo insieme alla nostra Dorisa che non si vedeva da un bel pezzo.

Scusami se la recensione risulterà un po' confusionaria ma questo capitolo è estesto e parecchio denso, spero comunque di essere stato esaustivo nell'esprimere ciò che maggiormente mi ha affascinato :)

Un saluto,
NuandaTSP

Recensore Veterano
02/11/16, ore 13:46

Ho letto il capitolo ieri sera (al solito) prima di coricarmi e ora attendendo il treno seguente a quello ormai perso mi dedico alla stesura della recensione.
L'ambientazione iniziale mi ha ricordato per la luce e i colori una trasposizione filmica di A midsummer's night. Ho apprezzato particolarmente le chicche da Oblivion, ricordo quando mi intrufolai a Riverview curiosissimo di scoprire cosa nascondesse, salvo poi dover fare a botte con metà della gente lì dentro poiché molti erano agenti della mitica alba sotto copertura. Preferisco decisamente la tua versione! Ben resa la descrizione dei Thalmor nella loro perversa fragilità mortale (quella di fronte alle passioni). Abbiamo visto la toccante storia dell'usignolo e credo che presto vedremo "il gufo" non vedo l'ora :)!

Un saluto,
NuandaTSP

PS scusa la brevità ma alla fine siamo ancora al primo capitolo :3 e devo ancora farmi un'idea completa

Recensore Junior
30/09/16, ore 14:50

Helmyra,
scusa per il ritardo, ma la scorsa settimana non l'ho neanche visto Efp.
Le cose si son messe in moto, a quanto vedo; non vedo l'ora di vedere la reazione di Ondolemar (tra parentesi, non mi è sembrato esagerato il discorso con Elanilde).
Ora che tutti i nodi stanno venendo al pettine sono anche molto curioso di sapere come proseguirà la storia di Sevan in quella vecchia, oscura casa "abbandonata".
Al prossimo capitolo,
QWERTYUIOP00

Recensore Junior
25/09/16, ore 14:18

Helmyra
capitolo che mi lascia un po' combattuta nel giudizio. Risulta astruso e difficile da capire nella prima parte. Certi punti ho dovuto rileggerli per comprenderli appieno: quando Dorisa esce dalla sua abitazione per andarsi a infilare in quella di Ogmund, per esempio, non capivo se fosse stata lei o Elanilde ad andare, perché viene specificato dopo e per quale riga manca un soggetto ("È davvero questo che vuoi? Non ebbe risposta. Svelta infilò gli stivali, coprì i capelli sciolti con un cappuccio che le arrivava a ridosso delle spalle e si ritrovò sola, a dipendere dalle proprie scelte." la domanda sembra rivolta da Elanilde col pensiero, perché è in corsivo, quindi è lei a non ricevere risposta, e quindi per come è impostata la frase subito dopo dovrebbe essere sempre lei a infilarsi gli stivali. Spero di essermi spiegata bene).
Dalla scena della forgia in poi tutto si riprende e la narrazione torna chiara, esclusione forse per il richiamo al banchetto dei thalmor ma lì l'atmosfera evocativa ci stava tutta e mi è anche piaciuta: il gioco di occhiate silenziose e pensieri nascosti dietro a sorrisetti descrive molto bene quel tipo di ambiente, a mio parere.
L'hype poi continua a salire. Qui abbiamo una svolta, forse la più importante fino ad ora (titolo del capitolo adattissimo infatti). Sai come tenere un lettore incuriosito e attaccato alla storia. Spero che l'ispirazione ti permetta di portare a termine l'opera qualsiasi sia il numero dei capitoli che mancano.. che poi, se ce ne esce qualcuno in più, non mi dispiacerebbe affatto :P
Ah, e qui mi riferisco alle note: non penso tu abbia esagerato nella scena della camera di Ondolemar ^^

Curse

Recensore Junior
22/09/16, ore 23:35

Helmyra
Sembra che anche io sia un po' lenta nel recensire (^ ^*) ma tranquilla, ho sempre intenzione di darti il mio parere.
Questo capitolo mi fa pensare a una discesa.. la differenza di atmosfera e azioni tra la prima parte e la seconda è palpabile. Soprattutto nei toni dei dialoghi: quello tra Elanilde e Dorisa è molto più veloce e vivace rispetto a quello tra Sevan ed Emmanuel. Non è un male, anche se confesso di aver fatto fatica a buttare giù la parte alla locanda, più lenta e articolata, dopo la prima più scorrevole.. anche se in effetti è giusto che sia così, visto che si passa a parlare di argomenti più duri, complessi e oscuri (e soprattutto ci si ricollega alla storia con Molag Bal, cosa che aspettavo).
Note positive ce ne sono parecchie, e stanno nei dettagli. Elanilde che chiede come suona la sua voce mi è piaciuto molto, e la caratterizzazione di Sanguine la trovo azzeccatissima, oltre che esilarante (la battuta sulle pollastrelle. Il vino dei Surilie. Aiuto); gli hai dato una lingua sciolta e una risposta pronta che stanno a pennello su di lui. Bella anche la scena della rissa, che secondo me hai reso ottimamente. Sul finale invece mi sono sentita un po' inquieta, sarò io a essere fifona o magari ci vedo giusto a prevedere cose spiacevoli?
Non so davvero se essere più impaziente per la questione Elanilde/Ondolemar o per quella di Sevan e sua sorella (mi sfugge il nome, dovrò andare a rileggerlo nel sangue della bestia, e magari già che ci sono ripasso anche tutta la storia).
Che altro dire, sei rientrata in carreggiata alla grande e ne sono felice. A prestissimo ^^

Curse

Recensore Junior
10/09/16, ore 19:04

Helmyra,
é una gioia vederti riprendere con le pubblicazioni, data la mancanza di attività che ha colpito il fandom di recente.
Il capitolo è molto interessante, perché offre un punto di svolta (e il richamo al titolo dell'opera non fa che accentuarne l'importanza); Dorisa si mette in gioco a Markarth, e anche Ondolemar decide di farsi avanti. La sua figura subisce una certa trasformazione.. e non solo perché vengono mostrati dettagli del suo passato (che ho personalmente apprezzato molto), ma perché diventa chiaro che è disposto a tutto, proprio tutto, pur di avere Elanilde. Disposto perfino a vendere le informazioni di Elenwen.
Lo avevi già dimostrato nel primo capitolo e continui a farlo; questa storia uccide tutti i pregiudizi razziali, spazza via la concezione di elfo alto come creatura altera e frigida, ed è secondo me una cosa meravigliosa. Per quanto longevi, per quanto appartenenti a una cultura rigida, anche gli elfi alti sono mortali, hanno sentimenti, ambizioni, sogni.
Dovrebbe essere ovvio, ma spesso si crede che le differenze razziali vadano a toccare anche il carattere, e gli altmer (soprattutto i Thalmor) vengono etichettati come popolo intransigente e refrattario ai sentimenti umani (nonostante Elenwen nel gioco affermi di amare lo sfarzo e il lusso..). Mi piace molto quindi come tu hai reso Ondolemar.
Riguardo a Sanguine, che dire, adoro anche la sua interpretazione
L'unico dettaglio della "saga" che non mi ha mai convinta è il sangue di drago di Dorisa. In questo capitolo lei esprime tutti i miei dubbi: "cosa ho tolto ai Barba Grigia, reclamando questo potere? Cosa ho tolto a Skyrim, ad un vero eroe? Esiste, piuttosto, qualcuno che può esserlo davvero e al posto mio?" è il dovahkiin, ma ha deciso che prima di quello è la sacerdotessa di Sanguine. E così le questioni dell'uccisione dei draghi, della sconfitta di Alduin, della salvezza del Nirn, passano totalmente in secondo piano.
è una cosa che non mi fa impazzire, mi trovo sempre a chiedermi "non poteva essere solo la sacerdotessa di Sanguine?"
Ma si tratta di un'opinione totalmente personale, che non ha nulla a che fare col tuo lavoro sulla scrittura, per il quale invece ti faccio i complimenti, perché il testo scorre meravigliosamente e non l'ho trovato affatto prolisso o pesante.
Altri complimenti vanno a come hai raccontato la scena del sogno/visione di Elanilde, molto evocativa, mi è davvero piaciuta
A presto

Curse

Recensore Junior
10/09/16, ore 01:50

Helmyra,
adoro come in questo capitolo tutti i personaggi delle altre storie di "Daedric Maidens" si ritrovino riuniti a Markarth, ho l'impressione che ne vedremo delle belle...
Poi, con Sanguine in giro, non si sa mai cosa aspettarsi.
Complimenti come al solito per il tuo stile, non vedo l'ora di vedere come andrà avanti questa storia...
Al prossimo capitolo,
QWERTYUIOP00

Recensore Junior
31/08/16, ore 00:05

Helmyra,
quando c'è un capitolo del genere, qualche mese d'attesa è un piccolo prezzo da pagare. Da Ondolemar, (che in questa storia è analizzato talmente in profondità che sembra di essere il suo psichiatra) a Elanilde, beffata dal caro Sanguine, a Dorisa e lo zio Sam, è tutto realizzato in modo fantastico, così come il tuo stile.
Sperando che gli impegni non ti costringano a stare lontano dallo scrivere ancora per molto, ti saluto.
Al prossimo capitolo.
QWERTYUIOP00
(Recensione modificata il 31/08/2016 - 12:07 am)

Recensore Junior
08/09/15, ore 00:48
Cap. 3:

Helmyra,

Se non avessi letto "a wine of character" non avrei capito gran parte del testo: hai fatto bene a raggruppare le storie in un'unica serie, perché sono molto collegate tra loro: ad esempio leggere prima "il sonno della belva", ambientato a Markath, e poco dopo questo capitolo, regala una sorta di continuità, anche se in mezzo c'è un bel salto temporale, mi pare.
I dialoghi nel tempio di Talos sono.. pesanti, ma sono l'unica cosa che ho letto lentamente, tutto il resto scorreva molto bene ed è stato interessante (e divertente) osservare Sanguine e Dorisa all'opera. L'immagine del principe daedrico vestito come Cicero è a dir poco stupenda, anche se potrebbe ricordare Sheogorath. Ma in fondo, zio Sam ama essere al centro dell'attenzione in ogni modo, no? ^.^

Continuo ad essere curiosa di vedere come procederà la storia e disposta ad aspettare il tempo che ti sarà necessario per aggiornarla. Come dici tu, il regalo migliore che puoi farci è un capitolo ben scritto ;)

Curse

Recensore Junior
03/08/15, ore 00:48

Helmyra
La prima parte di questo capitolo mi è piaciuta, spiega in modo molto chiaro e preciso il tipo di vita che stanno conducendo Elanilde e Ondolemar e si hanno sprazzi più precisi del loro carattere. Le ultime righe invece non le ho capite, erano per caso collegate a una storia precedente che non ho letto? In ogni caso manca uno stacco, una riga vuota, quando la scena cambia.. ma non importa.
La cosa che più ho apprezzato è stata l'intensa psicologia che hai dato ai personaggi. Hanno acquisito molta profondità, e Ondolemar è forse anche in 4D ora, con una storia dietro e dei ricordi e delle motivazioni.
Ma quindi Elanilde non è davvero muta? Ha solo.. deciso di esserlo? Se è così ha davvero una grande tenacia.. invidiabile, anzi. *^*
Sei stata anche molto abile nel farla "parlare" coi gesti, potevo quasi vederla mentre gesticolava.. e che dire, spero in un nuovo capitolo dove magari si spiega la presenza di Sanguine..
Nel caso ci vorrà tanti, aspetterò ;)

Curse

Recensore Junior
02/08/15, ore 23:59

Helmyra,
Trovo che questa sia una storia molto originale, che ci mostra in modo nudo e crudo gli effetti dell'invasione degli aldmeri sugli abitanti dell'Impero. Mi piace il fatto che gli aldmeri siano al centro dell'azione, cosa piuttosto rara, e anche se la lettura non lascia spazio per.. riprendere fiato, diciamo, e gli eventi sono descritti molto in fretta, lo stile che usi è piacevole e rende bene l'idea di quello che accade: si percepiscono la speranza di Elanilde e poi la sua paura e la disperazione, come il desiderio del comandante (è strano vedere un elfo alto con la barba e che non rimane freddo e glaciale come gli altri. Somiglia, nelle sue azioni, più a un bandito di bassa feccia, un prepotente che si prende ciò che vuole, e forse questo fa un po' calare la maschera di perfezione che i thalmor ostentano.. mi piace!).
E che dire, la povera Saranwe aveva già capito che qualcosa sarebbe successo.. ha fatto un po' la fine di Cassandra.
Ti faccio ancora tanti complimenti per la fantasia e l'originalità di questa storia. Sono curiosa di vedere cosa succederà adesso ad Elanilde e al suo.. padrone? Signore? Cavaliere? Non so come definirlo (^ ^*)

Continua a scrivere, mi raccomando!
Curse

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