Recensioni per
Odi et amo. Storia di tre anime tormentate
di tereca
Ciao, eccomi di nuovo qui! Ti confesso che alla fine mi aspettavo una reazione più virulenta da parte di Lowell, visto che Georgie era ormai rimasta sola in casa, ma lui è un gentleman e non si sporca le mani, le fa sporcare agli altri, salvo decidere all'ultimo di volersi vendicare di lei personalmente... lo confesso, ho i brividi: vuole vedere Georgie prostrata ai suoi piedi a chiedere pietà per Abel? E poi farla arrivare a concedersi a lui (Lowell) pensado così di salvare Abel dalla morte? Maledetto sia McKay, che comunque hai caratterizzato benissimo, complimenti, ho notato inoltre che anche tu non risparmi ai lettori un linguaggio da bassifondi! XD E accidenti anche a Jessica che non si arrende! E Arthur ancora non sa nulla... e se fosse proprio Victor ad aprirgli gli occhi senza volerlo? Abel e Georgie si ritroverebbero contro anche lui... Per ora comunque i nemici più pericolosi sono Lowell, che ha soldi e potere, e McKay, che rappresenta la legge, anche se rimane un una montagna di cacca ambulante. Davvero non so come i protagonisti, ma soprattutto Abel, riusciranno a uscirne, stavolta. Arthur si sacrificherà per loro? O forse lo farà Victor? Non so davvero cosa pensare, se non che hai creato una trama davvero avvincente e complessa, tutti i miei complimenti, più leggo più mi sale l'ansia! XD A questo punto non mi resta che proseguire la lettura appena possibile, ormai sono completamente presa, peccato che sia un periodaccio al lavoro, altrimenti avrei già divorato tutti i capitoli. |
Oddio che capitolo! E solo arrivata a fine lettura ho capito il senso del titolo e ho compreso perché finora McKay se ne sia rimasto nell'ombra a seguire e spiare tutti. Ok, cerco di andare con ordine, spero di farcela. |
Oh santo cielo, che capitolo al cardiopalma! Ho veramente temuto per Georgie, stavolta: se non fosse stato per Victor, a quest'ora sarebbe concime! Non immaginavo che Jessica volesse addirittura farla fuori per scaraventare poi il cadavere davanti alla fattoria dei Buttman, pensavo volesse venderla a un bordello di modo che Abel avesse poi disgusto di lei. Di certo la stupidità di Georgie è veramente abissale, ha ragione Jessica, per quanto trovi detestabile il suo personaggio (e fa bene pure a riempirla di insulti): fidarsi di una donna del genere, che ti odia a morte per il solo fatto che respiri, è veramente da stupidi e seguirla per le strade malfamate di Sidney e poi dentro a un postribolo è da campionato mondiale di idiozia. Georgie deve ringraziare il c**o cosmico che ha... ehm... cioè, volevo dire Victor, che se ne gironzolava mezzo ubriaco proprio nei pressi della taverna di Jessica e l'ha seguita, altrimenti a quest'ora era mangime per i pesci. Che poi pensavo che Kenny volesse approfittare di lei, prima di ucciderla, invece pure lui la odia al punto da non voler perdere tempo a liberarsene. Peccato che sia Kenny che Jessica siano riusciti a dileguarsi approfittando dell'incendio, ciò significa che i guai non sono finiti, perché di sicuro torneranno alla carica. Incredibile come lei comunque cerchi fino all'ultimo di depistare Abel, è veramente un'abile manipolatrice, ma non abbastanza per lui, che di sicuro se mai se la ritroverà fra le mani la strozzerà senza indugi, altro che riconquistarlo. Comunque complimenti per come hai incastrato tutti i pezzi facendo sì che Georgie ritrovasse comunque Abel e che Abel la portasse via con sé, anche se avrebbe preferito saperla con Lowell al sicuro. Ed è per questo che è, giustamente, furioso con lei e poi freddo e distaccato: col suo comportamento vuole indurla a tornare dal damerino, l'unico che a suo dire potrebbe proteggerla (in effetti c'ha provato...), ma tutti i suoi propositi vanno a farsi benedire appena lei gli sfiora le labbra (ho idea che nemmeno lui riuscisse a dormire, visto che ha rischiato di perderla). E l'Abel passionale e ossessionato riemerge prepotente a reclamarla senza tante cerimonie, dopotutto ormai conosciamo il personaggio e non ci stupiamo della sua irruenza, ma è notevole che a un certo punto si stacchi da lei, o almeno ci prova, ma ho idea che la dichiarazione finale di Georgie farà cadere in Abel gli ultimi scrupoli di coscienza, anche se sono certa che stavolta starà molto attento a non farle del male. Siamo dunque arrivati alla scena hot che avevi anticipato? La vedo come una scena che salverà entrambi, perché il momento in cui si donano l'una all'altro - quale dichiarazione migliore? - è un momento liberatorio che sugella l'appartenenza di uno all'altra e lo sgretolamento di qualsiasi senso di colpa. Non vedo l'ora di leggerlo! |
Tereca carissima, scusa per il ritardo, sono stata un po' impicciata tra dentista e visite guidate, ma ora dovrei essere più libera, così posso proseguire più celermente la lettura! |
Ciao sono nuova. Commento solo in questo capitolo perchè ho letto ieri la fanfiction e tutta d'un fiato...bhè che dire: wow! E' quasi più avvincente di una serie di Netflix. E' veramente avvincente e realistica. Passionalissima la storia d'amore tra Abel e Giorgie! Sono irresistibili. |
Ok, confesso che sono rimasta spiazzata, nel senso che sto scrivendo con un punto interrogativo sopra la testa: ma che diamine è successo? Quando all'alba Lowell ritrova Georgie, lei è da sola? Abel l'ha mollata nel bel mezzo della notte mentre dormiva? E aspetta, l'ha mollata senza una parola per andare a cercare Victor e andare con lui da Jessica a scusarsi?! Ma non ha alcun senso! Di lei non glien'è mai fregato nulla, però abbandona l'amore della sua vita dopo averla stuprata! E meno male che voleva finire i suoi giorni in galera, alla fine - ottenuto il perdono di Georgie - decide invece di fuggire (come suo solito) senza dire niente a nessuno, manco ad Arthur, però va a salutare Jessica... ma si può?! Allora, o veramente Georgie si è sognata tutto, o Lowell ha sopreso Abel e Georgie insieme e dopo una chiacchierata tra i due uomini, Abel ha deciso che la cosa migliore fosse affidare l'amata al damerino mentre le acque si calmavano: meglio saperla al sicuro col biondino, piuttosto che in pericolo con lui. Quindi Arthur senza volerlo ha detto la verità a Georgie, che anche se rifiuta che altri prendano decisioni al posto suo, alla fine cede e resta con Lowell, ma non prima che Arthur sganci la bomba finale, come se essere abbandonata da Abel non fosse già abbastanza. E ancora non sa della morte dello zio Kevin... È l'addio definitivo (questo sì) all'illusione che i tre fratelli avevano inscenato tornando a vivere insieme, un'illusione che si sgretola rivelandosi per quello che è stata: solo un sogno. Così, mentre Georige torna pratiamente catatonica davanti alla confessione del fratello (e non smette di vederlo come tale, almeno per ora), Arthur al contrario si è finalmente liberato dal peso che lo zavorrava e sembra rinascere, quasi spiccare il volo, soprattutto perché ora non dipende più né da Georgie, né da Abel, ma deve cavarsela da solo, tuttavia per la legge dei contrasti alla sua rinascita si contrappone la morte dello zio e lui rimane davvero, definitivamente solo... E tuttavia forse era ciò che gli serviva per tornare a vivere sul serio, anche lui dopo tutto doveva evolversi come personaggio, anche se dei tre è sempre stato quello più maturo, responsabile e consapevole. |
Eccomi di nvovo qui a commentare, perdona l'assenza, cercherò di recuperare più in fretta che posso! |
Oddio, sono frastornata, non so davvero come commentare questo capitolo, perché sinceramente non so da qualche parte stare, se da quella di Abel o di Georgie o da nessuna delle due o da entrambe. Allora, cerco di raccogliere le idee e ci provo. Per prima cosa, il fatto che prima del cap hai avvistato che non sarebbe stata per molti una lettura gradita, ho pensato che i due avrebbero di certo discusso dicendosene di tutti i colori, ho pensato a molti scenari, ma non a questo. Capisco perché hai intitolato la ff Odi et Amo, è in effetti una storia di amore/odio la loro, anzi, forse sarebbe meglio dire amore/tormento, perché in realtà non si odiano, anche se Abel ha provato a odiare Georgie pur di dimenticarla. Comunque sia, come temevo, alla fine Abel è esploso e in effetti, anche se ciò che ha fatto è esecrabile e condannabile, non si può non tener conto del peso che il comportamento direi quanto meno sconsiderato e crudele di Georgie ha avuto sul suo gesto: l'ha davvero portato al punto di rottura, a furia di insistere di amare Lowell e di volerlo sposare sapendo quanto male ciò gli avrebbe procurato. Quel che è peggio è che Georgie pretende addirittura che le cose fra loro tornino come prima. E lui come può non sentirsi preso in giro? Ha capito che in realtà non è indifferente a Georgie e che lei sta facendo di tutto per erigere un muro fra loro, ma non ne comprende il motivo e questo lo fa impazzire ancora di più. Non è difficile capire perché alla fine esce fuori di senno e all'epoca chi l'avrebbe condannato? Lei è ambigua nei suoi riguardi, eppure ripete più volte che ama un altro e che sposerà un altro, mostrando persino l'anello di fidanzamento. Lui ha ucciso per lei e ora deve fuggire (di nuovo) con la consapevolezza che forse non la rivedrà mai più. E lei se ne esce con: "...vorrei tanto che io e te tornassimo ad essere quelli che eravamo un tempo. Vorrei ritrovare la stessa serenità, lo stesso rapporto che avevamo una volta… quando eravamo piccoli. Mi manchi… ho bisogno di averti nella mia vita. Non posso vivere sapendo che mi odi. Ti prego di essere felice… per me". È la goccia. E proprio nello stesso luogo dove anni prima, sotto la pioggia, lui l'aveva abbracciata, lì si consuma la tragedia, come un cerchio che si chiude. Abel compie l'atto più vile che poteva concepire contro la donna amata, proprio quell'atto da cui l'aveva difesa fino a uccidere. Oggi, ripeto, non è giustificabile nonostante tutto quello che Abel ha passato, ma nel XIX secolo nessuno l'avrebbe biasimato. Nemmeno lei lo biasima, perché Georgie si rende infine conto di averlo portato proprio lei al punto di rottura, al punto di farle del male, lui che non l'avrebbe toccata nemmeno con un dito, che fino al giorno prima l'avrebbe protetta da chiunque. Invece proprio lui è arrivato a violarla. E se lei si assume tutta la colpa per quel che è accaduto, lui non potrà fare a meno di odiarsi per il resto della sua vita nel rendersi conto non solo di quello che le ha fatto, ma del fatto che aveva pure preso un granchio colossale: Georgie non aveva mai giaciuto con Lowell, anzi, con nessuno. Ora è convinto più che mai che non ci sarà espiazione per lui e sono certa che fuggirà più veloce del vento (come se fuggire da se stessi fosse possibile), mentre lei magari rimarrà incinta (ripercorrendo così in altro modo la storia originale). |
Capitolo davvero intenso che accelera il ritmo della narrazione, ma cominciamo dall'inizio sennò divago e mi perdo. Allora, Arthur che si fa cogliere in fallo me l'aspettavo, un classico: prima viene sorpreso a rovistare tra la paglia (giustificandosi con una scusa ridicola), poi a identificare il ciondolo di Georgie e questo è stato pure peggio, perché adesso i sospetti dello sceriffo aumentano. Non capisco però perché lo sceriffo glielo abbia restituito, il ciondolo non è forse un indizio? Non avrebbe dovuto trattenerlo come prova? Non si è presentato come un ufficiale di polizia e non ha neppure giustificato il motivo per cui aveva lui quel ciondolo (indagine nella scomparsa di una persona), ma ha dato per scontato che Arthur conoscesse Victor, anzi, che conoscesse persino lo stesso Arthur e suo fratello (visto che l'ha citato), com'è possibile visto che i fratelli invece non lo conoscono affatto? Qualcosa non mi torna... |
Oddio, in questo capitolo succede di tutto! Da dove comincio? Parto dalla fine? Ok... non dirmi che Lowell è tornato! In questo triangolo amoroso e compromesso ci mancava solo lui, che non ho mai sopportato, tra l'altro! Già l'inizio, con ben due sceriffi che indagano sulla sparizione del pittore scozzese, il capitolo non promette nulla di buono, visto anche che il fuorisede ha trovato la collanina di Georgie (e quest'ultima si accorge solo dopo settimane dall'aggressione di averla persa!). Ma poi, vogliamo parlare della scena madre? Georgie che entra nella stanza di Jessica proprio mentre Abel ci dà dentro con lei non ha prezzo! Era ora che la biondina sbattesse il grugno contro la realtà e aprisse gli occhi: finalmente non vede più Abel come suo fratello, ma come un uomo, alleluja! Ma da qui a pensare che le abbia mentito ce ne passa, come le è venuto in mente? Non ha compreso che si sollazza con altre donne perché lei lo ha respinto? È abbastanza evidente, oppure la gelosia le ha ottenebrato il raziocinio? Evidentemente sì, visto che è scappata via furibonda senza nemmeno sapere perché: brutto scoprire che il bello e dannato non vive per i suoi occhi? Credeva che facesse la vita da monaco? Ora finalmente si rende pienamente conto di convinvere con un uomo (anzi, due) con dei bisogni, riuscirà anche solo a guardarlo ancora negli occhi, dopo quello cui ha assistito in quella stanza? E Abel? Vogliamo parlare del suo repentino voltafaccia? Prima decide che è venuto il momento di lasciarsi quell'amore non corrisposto alle spalle, di pensare a rifarsi una vita e iniziare a guardarsi in giro, poi quando finalmente riesce a rilassarsi e a concedersi di sperare, ecco la bomba: Georgie ha assistito al suo amplesso e lui si sente morire all'idea della "sorella" che l'ha visto con un altra donna. In un attimo getta alle ortiche ogni proposito di cambiamento e si getta al suo inseguimento con la scusa di averla traumatizzata, in realtà perché l'ama ancora ed è come se volesse rincuorarla, senza sapere che lei in effetti si è fatta un'idea del tutto sbagliata su di lui e su Jessica e ora è consapevole più che mai del fatto che "continuare a vivere tutti e tre insieme in quella casa, come una volta, non sarebbe stato più possibile". Per cui insisto: è Lowell quello che ha rimesso piede in Australia? Perché se è così, è arrivato proprio nel momento sbagliato, anzi, sarebbe stato meglio se non fosse tornato affatto. |
Alla faccia della piccola debolezza! Io per prima sono sorpresa dal gesto di Georgie, finora non aveva manifestato alcun concreto interesse amoroso verso Abel, per cui un tale gesto impulsivo lascerebbe spiazzato chiunque, lui per primo, che però com'è ovvio non si lascia sfuggire l'occasione. Ma ecco che Georgie, nel rendersi pienamente conto di ciò che ha fatto, si ritrae scappando via, pronunciando oltrettutto frasi che spezzerebbero qualsiasi cuore innamorato. Se tuttavia Abel fosse meno testone, si renderebbe conto della confusione che regna nel cuore della "sorella", il cui cuore si sta evidentemente aprendo verso di lui o non avrebbe mai fatto una cosa simile. È però anche vero che lui l'ha salvata da una violenza, quindi Abel può ragionevolmente pensare che Georgie si senta in debito con lui e il suo fosse solo un bacio di riconoscenza... il che spiegherebbe quel "...non ci riesco … mi dispiace … non posso". La cosa bella è che lui si dà la colpa della sua fuga, convinto che lei non potrà mai amarlo perché ancora innamorata di Lowell e sprofondando così ancora di più nell'amarezza. Senza volerlo, Georgie per un attimo lo ha illuso e lui si è lasciato illudere che potesse esserci qualcosa fra loro, il che purtroppo va a ulteriore detrimento di un già fragile rapporto. Peggio ancora, ciò aumenta ancora di più la frustrazione di Abel, il cui carattere è all'opposto rispetto a quello di Arthur, paziente e pacato, che non chiede e non pretende, ma rassicura e tranquillizza. Abel è irruento, è impetuoso e si trattiene a stento... finché non esplode. Questo Abel mi attira e mi fa paura allo stesso tempo e forse inizio a capire, grazie alla tua ff, perché alla fine la Igurashi abbia deciso di togliere di mezzo Abel affinché Georgie ritrovasse solo Arthur... lui, per quanto traumatizzato, incarna l'uomo maturo, comprensivo, che non si lascia dominare dalle pulsioni e dalle passioni, ma sa controllarsi e lasciar andare, se è il caso. Sono ancora una fan della coppia Abel/Georgie, se devo essere sincera, per cui spero che lui pian piano maturi e si calmi, o non credo riuscirà mai a conquistarla davvero. D'altra parte mi chiedo per quanto Arthur continuerà a farsi da parte: non solo si prende cura di Georgie con vera devozione, con una premura che forse non avrebbe nemmeno Abel (che invece la stringe fin troppo a sé, con una chiara accezione di possesso), ma senza gelosia osserva Abel e Georgie addormentati l'una nelle braccia dell'altro felice che ora siano sereni. Questo è un uomo, un vero uomo: uno che sa farsi da parte senza drammi per il bene della persona amata, lieto che lei sia comunque felice, anche se con un altro. Eppure tutte sbaviamo per il bel tenebroso, solo crescendo di rendiamo conto che l'amore è ben altro... |
Una giornata decisamente indimenticabile! °__° Quella che era iniziata come una giornata allegra, spensierata, piena di aspettative... vai a pensare che potesse concludersi in modo tanto tragico! Povera Georgie, per fortuna Abel è arrivato in tempo, ma c'è mancato davvero poco. Non so quale sia stata per lei la cosa peggiore: era quasi violentata, o vedere il fratello picchiare a morte il suo aggressore con furia disumana. Per fortuna Victor lo ha aiutato a far sparire il corpo (certi incontri non sono mai casuali...), perché questo è già il secondo omicidio per Abel. Per fortuna allora che alla festa di paese c'è andato, vista la tendenza di Georgie a fidarsi del prossimo, anche se è un perfetto sconosciuto, direi che lei non è maturata poi così tanto! O forse era solo un modo per distrarsi, per non pensare a Lowell, per cercare di dimenticarlo... intanto però inizia a soffermarsi sempre più a pensare ad Abel, che dal canto suo non riesce nemmeno a invitarla a ballare senza temere le conseguenze. La vorrebbe disperatamente, tuttavia sarebbe almeno sollevato di saperla insieme ad Arthur, l'unico degno a suo dire di poterla amare (dopo di lui). Abel in effetti è il classico bel tenebroso che fa cascare tutte come pere cotte, però ha un lato violento e possessivo di cui lui per primo si rende conto, per questo vede nel fratello pacato e gentile un partito migliore per Georgie. Eppure appena qualcuno le mette le mani addosso, perde del tutto il raziocinio e arriva a uccidere senza nemmeno rendersene conto. Inizio ad avere paura per lei, sai? Decisamente l'equilibrio tra i tre fratelli è sempre più precario, sempre più una facciata di cartapesta, una finzione che avrà temo una durata molto breve e il risveglio sarà davvero brusco. Del resto, come hai sottolineato, ormai quasi tutti sanno che Georgie non è la loro sorella e se persino uno come Victor, che è stato lontano per anni, si è subito accorto che Abel è (ancora) innamorato di Georgie, quanto ci metterà il resto del paese ad accorgersene? A quel punto la vita per i tre diventerebbe più difficile, soprattutto per lei che vuole aprire una sartoria, ma vive sotto lo stesso tetto con due uomini, entrambi innamorati di lei. E tra la bellezza di lei che suscita invidia e la bellezza di Abel e Arthur che suscita desiderio, quanto ci metterebbero le malelingue a rovinarla? Già in questo capitolo abbiamo avuto un assaggio della vita di paese fatta di pettegolezzi e insinuazioni (la festa) e della pericolosità del mondo esterno (il forestiero), che mettono a dura prova il rapporto fra i protagonisti. Ma poi siamo sicuri che il corpo dello scozzese non riemergerà più dal lago? Mmmmmm... Prevedo tempi duri e rapporti che si incrinano pericolosamente per i tre. |
Come pensavo e speravo, ecco il pov di Arthur! Un Arthur gioviale con tutti, allegro, che si dà tanto da fare per rendersi utile... ma ovviamente è solo una facciata, perché il vero Arthur è ancora traumatizzato e tormentato dagli incubi. E adesso ci si mettono anche le insinuazioni di suor Kate: anche lui non ha smesso di amare Georgie un istante e anche se si risveglia di soprassalto al tocco della "sorella", non può fare a meno di pensare con orrore al momento in cui un giorno Georgie incontrerà un altro uomo e lascerà la fattoria per sposarsi. E mentre lavora infaticabile per non pensare, si mette in testa di convincere Abel a partecipare alla festa di paese, come a cercare di ricreare con i fratelli quell'apparenza di normalità che esisteva un tempo, far sì che il fragile legame che ancora li unisce, sempre più logorato, non si spezzi. E la cena regala un momento di distensione: è bello vederli ridere come un tempo, tornare a essere spensierati fratelli, finché le menzogne di Abel non fanno calare il silezio nella stanza. Ma è Georgie quella che ne rimane turbata e non sa nemmeno lei bene perché, mentre noi lettori non possiamo far altro che sperare che il suo cuore si apra finalmente piano piano verso Abel... |
Dopo il prologo con il pov preoccupato dello zio Kevin e quello non meno preoccupato di Georgie, eccoci al primo capitolo con il pov di un Abel più frustrato che mai: proprio come immaginavo, è una bomba pronta a esplodere. Lungi dal non amare più Georgie, l'ama più di prima e proprio per questo la convivenza è difficile: lui crede che lei sia stata con Lowell e questo lo manda in bestia, ma per amore del fratello si tiene tutto dentro, innescando di nuovo quella dinamica che già da giovane lo portava lontano da casa per dimenticare, almeno per qualche ora. E così, paradossalmente, Abel si ritrova esattamente al punto di partenza, anzi, peggio: proprio come anni prima, frequenta di nuovo la stessa taverna e la stessa prostituta per sfogarsi e non pensare, ma stavolta con più rabbia, perché Georgie è stata chiara: non prova amore per lui, se non quello fraterno, quindi ogni speranza sembra perduta. Tra l'altro non ha più nemmeno il conforto del mare in cui rifugiarsi allontanandosi da tutto e tutti. E un uomo avvilito, frustrato e senza speranza prima o poi esplode... devo ammetterlo, lo amo (ho sempre amato questo bel tenebroso e tu gli hai resto giustizia, brava!), ma mi mette i brividi, per cui spero che Georgie cambi pian piano idea su di lui... |
Ciao! Finalmente per le guide turistiche è iniziata la bassa stagione, così ho iniziato a recuperare le ff che volevo leggere o che avevo iniziato a leggere, ma che poi ho dovuto interrompere, come in questo caso, pardon! |