Recensioni per
Odi et amo. Storia di tre anime tormentate
di tereca

Questa storia ha ottenuto 120 recensioni.
Positive : 120
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/12/19, ore 19:51

Ciao, eccomi di nuovo qui! Ti confesso che alla fine mi aspettavo una reazione più virulenta da parte di Lowell, visto che Georgie era ormai rimasta sola in casa, ma lui è un gentleman e non si sporca le mani, le fa sporcare agli altri, salvo decidere all'ultimo di volersi vendicare di lei personalmente... lo confesso, ho i brividi: vuole vedere Georgie prostrata ai suoi piedi a chiedere pietà per Abel? E poi farla arrivare a concedersi a lui (Lowell) pensado così di salvare Abel dalla morte? Maledetto sia McKay, che comunque hai caratterizzato benissimo, complimenti, ho notato inoltre che anche tu non risparmi ai lettori un linguaggio da bassifondi! XD E accidenti anche a Jessica che non si arrende! E Arthur ancora non sa nulla... e se fosse proprio Victor ad aprirgli gli occhi senza volerlo? Abel e Georgie si ritroverebbero contro anche lui... Per ora comunque i nemici più pericolosi sono Lowell, che ha soldi e potere, e McKay, che rappresenta la legge, anche se rimane un una montagna di cacca ambulante. Davvero non so come i protagonisti, ma soprattutto Abel, riusciranno a uscirne, stavolta. Arthur si sacrificherà per loro? O forse lo farà Victor? Non so davvero cosa pensare, se non che hai creato una trama davvero avvincente e complessa, tutti i miei complimenti, più leggo più mi sale l'ansia! XD A questo punto non mi resta che proseguire la lettura appena possibile, ormai sono completamente presa, peccato che sia un periodaccio al lavoro, altrimenti avrei già divorato tutti i capitoli.
Un abbraccio e alla prossima!

Recensore Master
25/11/19, ore 21:46

Oddio che capitolo! E solo arrivata a fine lettura ho capito il senso del titolo e ho compreso perché finora McKay se ne sia rimasto nell'ombra a seguire e spiare tutti. Ok, cerco di andare con ordine, spero di farcela. 
La scena hot è descritta benissimo e trapela tutto l'amore che Abel e Georgie provano l'uno per l'altra e se da una parte mi aspettavo che avrebbe preso lei l'iniziativa, non mi aspettavo che avrebbe "dominato" la situazione, davvero un colpo di genio il tuo! Non solo in questo modo hai narrato la scena in modo non convenzionale e quindi originale, ma al tempo stesso fai comprendere da una parte quanto Georgie sia cresciuta, dall'altro quanto Abel la ami, se per la prima volta non solo si sforza in ogni modo di "contenersi", ma addirittura lascia "condurre il gioco" a una donna, mettendo da parte il suo egoismo interesse (da dominatore). È una scena davvero bellissima e coinvolgente, complimenti!
Dopo però ecco che tutto precipita e all'orizzonte iniziano a profilarsi nubi cariche di guai. Sinceramente penso che tra Jessica, Lowell e MacKay, sia quest'ultimo il più pericoloso, soprattutto se riesce ad allearsi con Lowell: ora sia il damerino che Arthur sanno che Georgie ricambia Abel e anche se per ora Arthur non ci crede, Lowell ha messo insieme i pezzi del puzzle e col denaro e il potere che si ritrova, potrebbe distruggere Abel e Georgie, peggio di lui può esserci solo MacKay come ministro degli affari interni! Ora sì che la trama di complica davvero e inizia a salire l'ansia, molto brava. MacKay come personaggio è davvero molto riuscito, mi chiedo come faranno a contrastarlo efficacemente, ma soprattutto non vedo l'ora di leggere le reazioni di Lowell e Arthur quando apprenderanno che Georgie si è concessa ad Abel: penso che al primo colerà la lava dalle orecchie per la rabbia (visto che Georgie si è sempre negata a lui, eppure lo ha illuso accettando di sposarlo, per cui non penso gliela farà passare liscia), il secondo... ecco, su Arthur non mi pronuncio, ma conoscendolo forse non se la prenderà troppo col fratello una volta saputo che è stata Georgie a cercare Abel e non il contrario: se lei ricambia Abel, forse Arthur si farebbe di nuovo da parte pur di vederla felice. Ma Lowell no: all'epoca l'onore era tutto e lui non ci passerebbe mai sopra, perché è stato preso in giro dalla fidanzata e perché soprattutto considera Abel come fratello di Georgie, per cui vede il loro rapporto come incestuoso (oltre che ad avere lui in antipatia). Sai che mi sono immaginata Lowell comprare la fattoria dello zio Kevin solo per darle fuoco? XD
Scherzi a parte, adesso la storia si fa davvero elettrizzante, non vedo l'ora di leggere il seguito e scusa se sto andando a rilento con la lettura!
Di nuovo tanti complimenti, alla prossima!

Recensore Master
21/11/19, ore 22:24

Oh santo cielo, che capitolo al cardiopalma! Ho veramente temuto per Georgie, stavolta: se non fosse stato per Victor, a quest'ora sarebbe concime! Non immaginavo che Jessica volesse addirittura farla fuori per scaraventare poi il cadavere davanti alla fattoria dei Buttman, pensavo volesse venderla a un bordello di modo che Abel avesse poi disgusto di lei. Di certo la stupidità di Georgie è veramente abissale, ha ragione Jessica, per quanto trovi detestabile il suo personaggio (e fa bene pure a riempirla di insulti): fidarsi di una donna del genere, che ti odia a morte per il solo fatto che respiri, è veramente da stupidi e seguirla per le strade malfamate di Sidney e poi dentro a un postribolo è da campionato mondiale di idiozia. Georgie deve ringraziare il c**o cosmico che ha... ehm... cioè, volevo dire Victor, che se ne gironzolava mezzo ubriaco proprio nei pressi della taverna di Jessica e l'ha seguita, altrimenti a quest'ora era mangime per i pesci. Che poi pensavo che Kenny volesse approfittare di lei, prima di ucciderla, invece pure lui la odia al punto da non voler perdere tempo a liberarsene. Peccato che sia Kenny che Jessica siano riusciti a dileguarsi approfittando dell'incendio, ciò significa che i guai non sono finiti, perché di sicuro torneranno alla carica. Incredibile come lei comunque cerchi fino all'ultimo di depistare Abel, è veramente un'abile manipolatrice, ma non abbastanza per lui, che di sicuro se mai se la ritroverà fra le mani la strozzerà senza indugi, altro che riconquistarlo. Comunque complimenti per come hai incastrato tutti i pezzi facendo sì che Georgie ritrovasse comunque Abel e che Abel la portasse via con sé, anche se avrebbe preferito saperla con Lowell al sicuro. Ed è per questo che è, giustamente, furioso con lei e poi freddo e distaccato: col suo comportamento vuole indurla a tornare dal damerino, l'unico che a suo dire potrebbe proteggerla (in effetti c'ha provato...), ma tutti i suoi propositi vanno a farsi benedire appena lei gli sfiora le labbra (ho idea che nemmeno lui riuscisse a dormire, visto che ha rischiato di perderla). E l'Abel passionale e ossessionato riemerge prepotente a reclamarla senza tante cerimonie, dopotutto ormai conosciamo il personaggio e non ci stupiamo della sua irruenza, ma è notevole che a un certo punto si stacchi da lei, o almeno ci prova, ma ho idea che la dichiarazione finale di Georgie farà cadere in Abel gli ultimi scrupoli di coscienza, anche se sono certa che stavolta starà molto attento a non farle del male. Siamo dunque arrivati alla scena hot che avevi anticipato? La vedo come una scena che salverà entrambi, perché il momento in cui si donano l'una all'altro - quale dichiarazione migliore? - è un momento liberatorio che sugella l'appartenenza di uno all'altra e lo sgretolamento di qualsiasi senso di colpa. Non vedo l'ora di leggerlo!
Bene, ti rinnovo i miei complimenti, stai andando davvero alla grande, bravissima, ormai è inutile che ti segnalo sempre le stesse sbavature, le conosci e puoi rimediare quando vuoi. Un abbraccio e alla prossima!

Recensore Master
20/11/19, ore 09:44

Tereca carissima, scusa per il ritardo, sono stata un po' impicciata tra dentista e visite guidate, ma ora dovrei essere più libera, così posso proseguire più celermente la lettura!
Allora, innanzitutto già il titolo non mi ha fatto presagire nulla di buono e per di più iniziamo con il funerale dello zio Kevin, che sancisce la fine di ogni legame col passato per i Buttman (perfino il cane muore!). Poi, come temevo, il cadavere dello scozzese alla fine è stato rinvenuto e adesso sono rogne belle grosse. E come avevo temuto, alla fine Abel decide di lasciar andare Georgie: anche se ora ha la certezza che lei ricambi il suo amore, non mi sento di biasimare le motivazioni che lo hanno spinto ad "abbandonarla" tra le braccia di un altro, che per di più è l'odiato damerino. Il suo è stato un gesto di altruismo, alla fine, considerato il soggetto: per una volta, ha pensato a lei e non a se stesso e ha colto la palla al balzo quando Lowell si è palesato. Ora però che si nasconde in attesa di prendere la prima nave per lasciare per sempre l'Australia, ecco che più ripensa al bene che ha fatto a Georgie lasciandola, più scivola nel baratro della disperazione riflettendo sul mostro che è diventato: un omicida e stupratore. E poco importa, nella solitudine del suo nascondiglio, se lei lo ha perdonato: lui non riesce a perdonare se stesso, rendendosi conto di non meritare Georgie. E qui, di nuovo, solo lei lo può salvare dall'abisso in cui sta sprofondando. Lei che, resasi conto che difficilmente Abel possa essere già partito con il brutto tempo che infuria, lo va a cercare in piena notte (lei che ora cerca lui, fantastico!) nell'ultimo posto in cui dovrebbe mettere piede! Se ho ben capito infatti si sta dirigendo alla taverna di Jessica, ma chi la sta seguendo? Kenny? Lo sceriffo? In ogni caso, non credo che lei e Abel si rivedranno tanto presto, perché ora non solo lui, ma anche lei finirà in guai grossi, temo. Vediamo se ci azzecco: Victor ha lasciato il nascondiglio e verrà così arrestato dallo sceriffo per l'omicidio dello scozzese (a proposito, come si chiama? Non lo ricordo più!), ma a quel punto salterà fuori Abel a prendersi la responsabilità del crimine, finirà quindi lui in galera rischiando di nuovo la condanna a morte... E Gergie nel frattempo? Riuscirà ad andarlo a trovare come nel manga? Ok, sto divagando troppo, torniamo al capitolo, altrimenti altro che castelli in aria!
Veniamo ai personaggi "secondari": mi piace l'amicizia che stanno stringendo Arthur e Lowell, si intendono bene (pure troppo, a un certo punto di ci ho visto una bella ship! XDDD) e a Lowell non può fare che bene la vita di campagna, prendere in mano un attrezzo e sudare un po'... ma indossare addirittura i vestiti di Abel! Che contrappasso! XD Lui che ha "separato" Abel e Georgie ora si ritrova non solo a prenderne il posto nella fattoria, ma quasi a impersonare il rivale e ora è lui quello non (più) ricambiato, anche se ancora non lo sa... Gli screzi con Georgie erano inevitabili, comunque, visto che lei non lo ama più, anzi peggio, ama un'altro al punto da fuggire in piena notte. E poi non vuole dipendere dal futuro marito, chiunque esso sia. Mi chiedo se la chiacchierata con Barbara non avrà, nella storia, una conseguenza: ora che anche lei è al corrente che i tre fratelli non sono veramente fratelli, che implicazioni ci saranno? Lo terrà per sé? Lo rivelerà a qualcuno?
La trama inizia a complicarsi e non vedo l'ora di scoprire cosa ti sei inventata, per cui ti faccio di nuovo tanti complimenti, ma devo bacchettarti per aver scritto, a un certo punto: Inizio flashback - 
Fine flashback, ti prego no, è terribile, lo scrivevo io nelle ff comiche, in una seria come questa proprio non vanno!
A parte ciò, ottimo lavoro, i capitoli si allungano e non posso che esserne felice! Un abbraccio e alla prossima!

Recensore Junior
18/11/19, ore 14:38

Ciao sono nuova. Commento solo in questo capitolo perchè ho letto ieri la fanfiction e tutta d'un fiato...bhè che dire: wow! E' quasi più avvincente di una serie di Netflix. E' veramente avvincente e realistica. Passionalissima la storia d'amore tra Abel e Giorgie! Sono irresistibili.
Non vedo l'ora di leggere il seguito.
Grazie di questa bellissima storia.
Federica

Recensore Master
15/11/19, ore 08:47

Ok, confesso che sono rimasta spiazzata, nel senso che sto scrivendo con un punto interrogativo sopra la testa: ma che diamine è successo? Quando all'alba Lowell ritrova Georgie, lei è da sola? Abel l'ha mollata nel bel mezzo della notte mentre dormiva? E aspetta, l'ha mollata senza una parola per andare a cercare Victor e andare con lui da Jessica a scusarsi?! Ma non ha alcun senso! Di lei non glien'è mai fregato nulla, però abbandona l'amore della sua vita dopo averla stuprata! E meno male che voleva finire i suoi giorni in galera, alla fine - ottenuto il perdono di Georgie - decide invece di fuggire (come suo solito) senza dire niente a nessuno, manco ad Arthur, però va a salutare Jessica... ma si può?! Allora, o veramente Georgie si è sognata tutto, o Lowell ha sopreso Abel e Georgie insieme e dopo una chiacchierata tra i due uomini, Abel ha deciso che la cosa migliore fosse affidare l'amata al damerino mentre le acque si calmavano: meglio saperla al sicuro col biondino, piuttosto che in pericolo con lui. Quindi Arthur senza volerlo ha detto la verità a Georgie, che anche se rifiuta che altri prendano decisioni al posto suo, alla fine cede e resta con Lowell, ma non prima che Arthur sganci la bomba finale, come se essere abbandonata da Abel non fosse già abbastanza. E ancora non sa della morte dello zio Kevin... È l'addio definitivo (questo sì) all'illusione che i tre fratelli avevano inscenato tornando a vivere insieme, un'illusione che si sgretola rivelandosi per quello che è stata: solo un sogno. Così, mentre Georige torna pratiamente catatonica davanti alla confessione del fratello (e non smette di vederlo come tale, almeno per ora), Arthur al contrario si è finalmente liberato dal peso che lo zavorrava e sembra rinascere, quasi spiccare il volo, soprattutto perché ora non dipende più né da Georgie, né da Abel, ma deve cavarsela da solo, tuttavia per la legge dei contrasti alla sua rinascita si contrappone la morte dello zio e lui rimane davvero, definitivamente solo... E tuttavia forse era ciò che gli serviva per tornare a vivere sul serio, anche lui dopo tutto doveva evolversi come personaggio, anche se dei tre è sempre stato quello più maturo, responsabile e consapevole.
Comunque, se l'idea era quella di scatenare la vendetta di Jessica verso Georgie usando come pretesto l'addio definitivo di Abel, l'espediente secondo me non sta in piedi: se lui ha davvero intenzione di sparire per un po', non perde tempo a dare l'addio all'ultima persona di cui gli importi qualcosa, soprattutto sapendo di aizzare così la sua rabbia e la sua gelosia, che chiaramente sottovaluta. Jessica mi fa un po' pena, è chiaramente il classico personaggio immaturo che non si rassegna a perdere la persona amata, anche se questa l'ha solo usata e non la ricambierà mai: di tutti quanti, è quello che certamente non è cresciuto e forse non crescerà mai, anzi, peggiora pure.
Riguardo il risveglio di Georgie abbracciata a Lowell anziché ad Abel, spero che questo punto venga chiarito, perché ora come ora sembra un buco nella trama, ma sono sicura che ci hai già pensato.
Bene, appena possibile proseguo la lettura, intanto ancora complimenti per la complessità della trama, che è quasi da romanzo, alla prossima!

Recensore Master
13/11/19, ore 18:38

Eccomi di nvovo qui a commentare, perdona l'assenza, cercherò di recuperare più in fretta che posso!
Il capitolo che temevo di leggere si è rivelato un'autentica sopresa, non mi aspettavo assolutamente questa reazione da parte di Georgie, ma inizio a capire la direzione in cui l'hai fatta evolvere: in pratica la violenza, per quanto brutale e subita proprio da colui che ama e che avrebbe dovuto proteggerla, le ha fatto spalancare gli occhi su se stessa, è stata una sorta di risveglio dal coma per lei, è come se Georgie fino a quel momento fosse vissuta in una sorta di limbo, o avesse vissuto non la vita che desiderava, ma quella considerata socialmente e moralmente accettabile, rifiutandosi in pratica di vivere e diventando una sorta di automa insensibile che ha finito per far del male a se stessa e agli altri. La violenza di Abel le ha fatto comprendere gli errori commessi, arrivando persino a sollevare l'amato da ogni responsabilità (che invece comunque ha, perché in ogni caso Abel è stato spregevole, anche se ora è pentito). Non so quanto possa essere realistica una reazione del genere, è chiaro che se Georgie non amasse Abel, non lo perdonerebbe mai per ciò che le ha fatto, ma ho come l'impressione che lei si addossi più colpe di quante non ne abbia, sembra quasi una vittima che cerca in ogni modo di giustificare il carnefice in nome dell'amore che prova per lui. Fermo restando che lo ha portato all'esasperazione, in ogni caso non va mai dimenticato che lui, ottenebrato dall'ira e dalla gelosia, l'ha stuprata. Mi viene quasi da pensare che Abel abbia ammazzato di botte lo scozzese non tanto perché stava per violentare la sorella, ma perché nessuno deve permettersi di fare con Georgie quello che solo lui ha diritto di fare. È stato sempre talmente ossessionato da lei, che se per tutti non fosse sua sorella, ne avrebbe reclamato il possesso già da tempo. Solo lui può toccarla e se lei si è concessa a Lowell (così almeno credeva), allora deve concedersi anche a lui. Salvo poi scoprire di essersi clamorosamente sbagliato. Pensavo sarebbe subito fuggito per la disperazione, invece se ne è rimasto inebetito davanti alla portata del suo gesto, convinto di non meritare di vivere oppure di passare il resto della vita in galera. Questa violenza quindi alla fine ha svegliato pure lui, che finalmente ha aperto gli occhi sul mostro che è diventanto (perché lo è, checché Georgie ne dica) e come pensavo solo il perdono di lei può salvarlo dal baratro in cui è sprofondato: se Georgie non gli avesse "teso la mano" per risollevarlo, Abel sarebbe precipitato nella follia o si sarebbe consegnato allo sceriffo o chissà quale altro gesto estremo avrebbe compiuto, incapace di perdonarsi. Lei invece lo bacia e baciandolo non gli dichiara soltanto il suo amore, ma lo salva letteralmente da se stesso. Ed è un bacio che stende, letteralmente, i due, perché vi è condensato tutto ciò che non si sono mai detti ed è quindi un bacio conciliatore e sugellatore del loro amore. E ora che entrambi sono come rinati l'uno grazie all'altra - evidentemente a certe persone occorre la mazzata tra capo e collo perché gli si accenda la lampadina e si sveglino dall'intorpedimento - ecco che arriva Lowell a guastare tutto. E quando mai...
Capitolo bellissimo, che completa il precedente: se l'ottavo era dedicato all'odio che Abel vuole far scontare a Georgie, questo è dedicato all'amore immenso di Georgie per Abel, che è in grado di superare qualsiasi avversità. Eccellente introspezione, davvero complimenti, mi è piaciuta molto l'alternanza dei punti di vista che mostra i tormenti interiori di ognuno, ti segnalo giusto una svista: "In quel momento lo sentva fragile...".
Sarebbe bello pensare che da ora in poi i protagonisti risaliranno la china, ma temo che i guai siano solo cominciati, ho quasi timore a leggere il prossimo capitolo... ^^;;
Bene, ottimo lavoro, di nuovo complimenti e alla prossima!

Recensore Master
08/11/19, ore 14:26

Oddio, sono frastornata, non so davvero come commentare questo capitolo, perché sinceramente non so da qualche parte stare, se da quella di Abel o di Georgie o da nessuna delle due o da entrambe. Allora, cerco di raccogliere le idee e ci provo. Per prima cosa, il fatto che prima del cap hai avvistato che non sarebbe stata per molti una lettura gradita, ho pensato che i due avrebbero di certo discusso dicendosene di tutti i colori, ho pensato a molti scenari, ma non a questo. Capisco perché hai intitolato la ff Odi et Amo, è in effetti una storia di amore/odio la loro, anzi, forse sarebbe meglio dire amore/tormento, perché in realtà non si odiano, anche se Abel ha provato a odiare Georgie pur di dimenticarla. Comunque sia, come temevo, alla fine Abel è esploso e in effetti, anche se ciò che ha fatto è esecrabile e condannabile, non si può non tener conto del peso che il comportamento direi quanto meno sconsiderato e crudele di Georgie ha avuto sul suo gesto: l'ha davvero portato al punto di rottura, a furia di insistere di amare Lowell e di volerlo sposare sapendo quanto male ciò gli avrebbe procurato. Quel che è peggio è che Georgie pretende addirittura che le cose fra loro tornino come prima. E lui come può non sentirsi preso in giro? Ha capito che in realtà non è indifferente a Georgie e che lei sta facendo di tutto per erigere un muro fra loro, ma non ne comprende il motivo e questo lo fa impazzire ancora di più. Non è difficile capire perché alla fine esce fuori di senno e all'epoca chi l'avrebbe condannato? Lei è ambigua nei suoi riguardi, eppure ripete più volte che ama un altro e che sposerà un altro, mostrando persino l'anello di fidanzamento. Lui ha ucciso per lei e ora deve fuggire (di nuovo) con la consapevolezza che forse non la rivedrà mai più. E lei se ne esce con: "...vorrei tanto che io e te tornassimo ad essere quelli che eravamo un tempo. Vorrei ritrovare la stessa serenità, lo stesso rapporto che avevamo una volta… quando eravamo piccoli. Mi manchi… ho bisogno di averti nella mia vita. Non posso vivere sapendo che mi odi. Ti prego di essere felice… per me". È la goccia. E proprio nello stesso luogo dove anni prima, sotto la pioggia, lui l'aveva abbracciata, lì si consuma la tragedia, come un cerchio che si chiude. Abel compie l'atto più vile che poteva concepire contro la donna amata, proprio quell'atto da cui l'aveva difesa fino a uccidere. Oggi, ripeto, non è giustificabile nonostante tutto quello che Abel ha passato, ma nel XIX secolo nessuno l'avrebbe biasimato. Nemmeno lei lo biasima, perché Georgie si rende infine conto di averlo portato proprio lei al punto di rottura, al punto di farle del male, lui che non l'avrebbe toccata nemmeno con un dito, che fino al giorno prima l'avrebbe protetta da chiunque. Invece proprio lui è arrivato a violarla. E se lei si assume tutta la colpa per quel che è accaduto, lui non potrà fare a meno di odiarsi per il resto della sua vita nel rendersi conto non solo di quello che le ha fatto, ma del fatto che aveva pure preso un granchio colossale: Georgie non aveva mai giaciuto con Lowell, anzi, con nessuno. Ora è convinto più che mai che non ci sarà espiazione per lui e sono certa che fuggirà più veloce del vento (come se fuggire da se stessi fosse possibile), mentre lei magari rimarrà incinta (ripercorrendo così in altro modo la storia originale).
Come temevo, dunque, il possessivo e collerico Abel si è rivelato l'uomo da cui più di chiunque altro, paradossalmente, Georgie avrebbe dovuto guardarsi. La sua caratterizzazione aveva preso una piega tale che la sua ossessione per lei non faceva presagire nulla di buono e avevo visto giusto. Avrei preferito sbagliarmi, avrei preferito che lui la scuotesse sì dal suo torpore e dalle sue sciocche convinzioni, ma non in questo modo. Così è da vigliacchi, anche se lo ha portato all'esasperazione, è comunque un gesto inqualificabile, ma solo lei potrà perdonarlo e risollevarlo dal baratro in cui è sprofondato. Georgie infatti si convince di essersi addirittura meritata quella violenza, perché solo a violenza avvenuta si è resa conto di quanto sia stata crudele a giocare con i sentimenti di Abel. Forse è il trauma a parlare per lei, quando si riprenderà magari vedrà tutto sotto un'altra luce... ma a questo punto solo il perdono di lei potrà salvare lui, ormai.
E siccome le sfighe non vengono mai sole, ci mancava anche Kenny. Che vuole ora da Jessica? Cos'ha in mente? Vabbé, non mi resta che scoprirlo leggendo, intanto complimenti vivissimi, la storia è davvero appassionante, a presto!

Recensore Master
08/11/19, ore 11:52

Capitolo davvero intenso che accelera il ritmo della narrazione, ma cominciamo dall'inizio sennò divago e mi perdo. Allora, Arthur che si fa cogliere in fallo me l'aspettavo, un classico: prima viene sorpreso a rovistare tra la paglia (giustificandosi con una scusa ridicola), poi a identificare il ciondolo di Georgie e questo è stato pure peggio, perché adesso i sospetti dello sceriffo aumentano. Non capisco però perché lo sceriffo glielo abbia restituito, il ciondolo non è forse un indizio? Non avrebbe dovuto trattenerlo come prova? Non si è presentato come un ufficiale di polizia e non ha neppure giustificato il motivo per cui aveva lui quel ciondolo (indagine nella scomparsa di una persona), ma ha dato per scontato che Arthur conoscesse Victor, anzi, che conoscesse persino lo stesso Arthur e suo fratello (visto che l'ha citato), com'è possibile visto che i fratelli invece non lo conoscono affatto? Qualcosa non mi torna...
Comunque da qui a scoprire che il pittore è morto non ci vorrà molto e da lì a cercare di incolpare Victor ancor meno, per cui fa bene a sparire e ovviamente Abel lo segue a ruota, sia perché è il vero omicida, sia perché vuole dimenticarsi di Georgie una volta per tutte (e mi sa che stavolta non tornerà, se se ne andrà davvero). Come dargli torto? Lei si è comportata davvero in modo insensibile con lui, direi anche crudele: prima il suo atteggiamento ambiguo, poi la pugnalata sotto forma di abbraccio a Lowell, che pare comparso dal nulla proprio per trarla d'impaccio col fratello (quando si dice il tempismo perfetto, appunto). Lei gli si getta al collo più come ancora di salvezza, che non perché realmente felice di rivederlo e infatti, una volta al sicuro nella dimora del biondino, ammette finalmente con se stessa di amare in realtà Abel, ma allo stesso tempo capiamo finalmente anche i motivi del suo contraddittorio comportamento: da una parte continua a consideare Abel suo fratello anche se non lo vede più come tale e quindi trova aberrante essersi innamorata di lui, dall'altro ha paura che se cedesse a quell'amore dividerebbe per sempre Abel e Arthur, per cui si impone di amare e sposare Lowell per non essere più motivo di discordia tra i suoi fratelli, senza realmente rendersi conto di quanto abbia ferito Abel, fino a che punto lo abbia esasperato. Ma come tu mi hai giustamente detto, Georgie non è capace di reagire prontamente, quando si trova spiazzata diventa una specie di manichino e invece di parlar chiaro, rimane ammutolita o preferisce la fuga pur di non affrontare il problema, arrivando al punto di lanciarsi tra le braccia di un altro. Lei sapeva che avrebbe fatto del male ad Abel in questo modo, eppure l'ha fatto lo stesso. Magari ha pensato che fosse la cosa migliore per entrambi, in quel momento, per mettere le cose in chiaro una votla per tutte: io non posso amarti. Più chiaro di così... 
Eppure stanno per incontrarsi di nuovo, ora che hanno deciso di prendere ognuno strade diverse, come andrà a finire? Si chiariranno? Lo spero tanto, ma non penso sarà così facile... volo a leggere il prossimo capitolo, ma prima vorrei segnalarti due cose: "Ho violato la tua privacy" -> questa è un'espressione troppo moderna e quindi direi che è fuori luogo. Poi: "Cinque anni della mia vita, solo per aver reso impotente uno schifoso pedofilo" -> Esisteva all'epoca la parola pedofilo? E uno come Victor poteva conoscerla? Ho qualche dubbio...
Di nuovo complimenti per come stai portando avanti questa ff, davvero un ottimo lavoro, alla prossima!

Recensore Master
07/11/19, ore 20:39

Oddio, in questo capitolo succede di tutto! Da dove comincio? Parto dalla fine? Ok... non dirmi che Lowell è tornato! In questo triangolo amoroso e compromesso ci mancava solo lui, che non ho mai sopportato, tra l'altro! Già l'inizio, con ben due sceriffi che indagano sulla sparizione del pittore scozzese, il capitolo non promette nulla di buono, visto anche che il fuorisede ha trovato la collanina di Georgie (e quest'ultima si accorge solo dopo settimane dall'aggressione di averla persa!). Ma poi, vogliamo parlare della scena madre? Georgie che entra nella stanza di Jessica proprio mentre Abel ci dà dentro con lei non ha prezzo! Era ora che la biondina sbattesse il grugno contro la realtà e aprisse gli occhi: finalmente non vede più Abel come suo fratello, ma come un uomo, alleluja! Ma da qui a pensare che le abbia mentito ce ne passa, come le è venuto in mente? Non ha compreso che si sollazza con altre donne perché lei lo ha respinto? È abbastanza evidente, oppure la gelosia le ha ottenebrato il raziocinio? Evidentemente sì, visto che è scappata via furibonda senza nemmeno sapere perché: brutto scoprire che il bello e dannato non vive per i suoi occhi? Credeva che facesse la vita da monaco? Ora finalmente si rende pienamente conto di convinvere con un uomo (anzi, due) con dei bisogni, riuscirà anche solo a guardarlo ancora negli occhi, dopo quello cui ha assistito in quella stanza? E Abel? Vogliamo parlare del suo repentino voltafaccia? Prima decide che è venuto il momento di lasciarsi quell'amore non corrisposto alle spalle, di pensare a rifarsi una vita e iniziare a guardarsi in giro, poi quando finalmente riesce a rilassarsi e a concedersi di sperare, ecco la bomba: Georgie ha assistito al suo amplesso e lui si sente morire all'idea della "sorella" che l'ha visto con un altra donna. In un attimo getta alle ortiche ogni proposito di cambiamento e si getta al suo inseguimento con la scusa di averla traumatizzata, in realtà perché l'ama ancora ed è come se volesse rincuorarla, senza sapere che lei in effetti si è fatta un'idea del tutto sbagliata su di lui e su Jessica e ora è consapevole più che mai del fatto che "continuare a vivere tutti e tre insieme in quella casa, come una volta, non sarebbe stato più possibile". Per cui insisto: è Lowell quello che ha rimesso piede in Australia? Perché se è così, è arrivato proprio nel momento sbagliato, anzi, sarebbe stato meglio se non fosse tornato affatto.
La storia sta diventando appassionante, anche se lo stile è un po' da rivedere: ho notato ripetizioni ("...sostituendo molto spesso Barbara, spesso impegnata con il suo atelier in città" - "Georgie era nella sua stanza e stava finendo di prepararsi prima di andare. Aveva finito di cucinare..." - "...ma finalmente stasera si è finalmente deciso..."), refusi (Dopo circa una un’ora) ed espressioni forse non pertinenti ("Cosa ti sembra questa .. la hall di un albergo??" -> non credo che l'oste di una bettola sappia cosa sia). Ho rilevato inoltre un uso eccessivo delle risate nei discorsi diretti: ce ne sono veramente troppe! Al di là di questo, i passi avanti che stai facendo sono evidenti, la storia è ben strutturata e ricca di potenzialità, sono davvero curiosa di vedere come evolveranno le cose, ottimo lavoro!

Recensore Master
07/11/19, ore 09:52

Alla faccia della piccola debolezza! Io per prima sono sorpresa dal gesto di Georgie, finora non aveva manifestato alcun concreto interesse amoroso verso Abel, per cui un tale gesto impulsivo lascerebbe spiazzato chiunque, lui per primo, che però com'è ovvio non si lascia sfuggire l'occasione. Ma ecco che Georgie, nel rendersi pienamente conto di ciò che ha fatto, si ritrae scappando via, pronunciando oltrettutto frasi che spezzerebbero qualsiasi cuore innamorato. Se tuttavia Abel fosse meno testone, si renderebbe conto della confusione che regna nel cuore della "sorella", il cui cuore si sta evidentemente aprendo verso di lui o non avrebbe mai fatto una cosa simile. È però anche vero che lui l'ha salvata da una violenza, quindi Abel può ragionevolmente pensare che Georgie si senta in debito con lui e il suo fosse solo un bacio di riconoscenza... il che spiegherebbe quel "...non ci riesco … mi dispiace … non posso". La cosa bella è che lui si dà la colpa della sua fuga, convinto che lei non potrà mai amarlo perché ancora innamorata di Lowell e sprofondando così ancora di più nell'amarezza. Senza volerlo, Georgie per un attimo lo ha illuso e lui si è lasciato illudere che potesse esserci qualcosa fra loro, il che purtroppo va a ulteriore detrimento di un già fragile rapporto. Peggio ancora, ciò aumenta ancora di più la frustrazione di Abel, il cui carattere è all'opposto rispetto a quello di Arthur, paziente e pacato, che non chiede e non pretende, ma rassicura e tranquillizza. Abel è irruento, è impetuoso e si trattiene a stento... finché non esplode. Questo Abel mi attira e mi fa paura allo stesso tempo e forse inizio a capire, grazie alla tua ff, perché alla fine la Igurashi abbia deciso di togliere di mezzo Abel affinché Georgie ritrovasse solo Arthur... lui, per quanto traumatizzato, incarna l'uomo maturo, comprensivo, che non si lascia dominare dalle pulsioni e dalle passioni, ma sa controllarsi e lasciar andare, se è il caso. Sono ancora una fan della coppia Abel/Georgie, se devo essere sincera, per cui spero che lui pian piano maturi e si calmi, o non credo riuscirà mai a conquistarla davvero. D'altra parte mi chiedo per quanto Arthur continuerà a farsi da parte: non solo si prende cura di Georgie con vera devozione, con una premura che forse non avrebbe nemmeno Abel (che invece la stringe fin troppo a sé, con una chiara accezione di possesso), ma senza gelosia osserva Abel e Georgie addormentati l'una nelle braccia dell'altro felice che ora siano sereni. Questo è un uomo, un vero uomo: uno che sa farsi da parte senza drammi per il bene della persona amata, lieto che lei sia comunque felice, anche se con un altro. Eppure tutte sbaviamo per il bel tenebroso, solo crescendo di rendiamo conto che l'amore è ben altro...
Complimenti per la caratterizzazione di tutti i personaggi, hai fatto davvero un bel lavoro, stilisticamente migliori a ogni capitolo, ti segnalo giusto un paio di refusi: ..."il suo cuore non potette che sentirsi sollevato...", "Non potette trattenersi..." -> poté (anche qui, come nel capitolo precedente!).
Ancora complimenti, un abbraccio e a presto!

Recensore Master
06/11/19, ore 09:41

Una giornata decisamente indimenticabile! °__° Quella che era iniziata come una giornata allegra, spensierata, piena di aspettative... vai a pensare che potesse concludersi in modo tanto tragico! Povera Georgie, per fortuna Abel è arrivato in tempo, ma c'è mancato davvero poco. Non so quale sia stata per lei la cosa peggiore: era quasi violentata, o vedere il fratello picchiare a morte il suo aggressore con furia disumana. Per fortuna Victor lo ha aiutato a far sparire il corpo (certi incontri non sono mai casuali...), perché questo è già il secondo omicidio per Abel. Per fortuna allora che alla festa di paese c'è andato, vista la tendenza di Georgie a fidarsi del prossimo, anche se è un perfetto sconosciuto, direi che lei non è maturata poi così tanto! O forse era solo un modo per distrarsi, per non pensare a Lowell, per cercare di dimenticarlo... intanto però inizia a soffermarsi sempre più a pensare ad Abel, che dal canto suo non riesce nemmeno a invitarla a ballare senza temere le conseguenze. La vorrebbe disperatamente, tuttavia sarebbe almeno sollevato di saperla insieme ad Arthur, l'unico degno a suo dire di poterla amare (dopo di lui). Abel in effetti è il classico bel tenebroso che fa cascare tutte come pere cotte, però ha un lato violento e possessivo di cui lui per primo si rende conto, per questo vede nel fratello pacato e gentile un partito migliore per Georgie. Eppure appena qualcuno le mette le mani addosso, perde del tutto il raziocinio e arriva a uccidere senza nemmeno rendersene conto. Inizio ad avere paura per lei, sai? Decisamente l'equilibrio tra i tre fratelli è sempre più precario, sempre più una facciata di cartapesta, una finzione che avrà temo una durata molto breve e il risveglio sarà davvero brusco. Del resto, come hai sottolineato, ormai quasi tutti sanno che Georgie non è la loro sorella e se persino uno come Victor, che è stato lontano per anni, si è subito accorto che Abel è (ancora) innamorato di Georgie, quanto ci metterà il resto del paese ad accorgersene? A quel punto la vita per i tre diventerebbe più difficile, soprattutto per lei che vuole aprire una sartoria, ma vive sotto lo stesso tetto con due uomini, entrambi innamorati di lei. E tra la bellezza di lei che suscita invidia e la bellezza di Abel e Arthur che suscita desiderio, quanto ci metterebbero le malelingue a rovinarla? Già in questo capitolo abbiamo avuto un assaggio della vita di paese fatta di pettegolezzi e insinuazioni (la festa) e della pericolosità del mondo esterno (il forestiero), che mettono a dura prova il rapporto fra i protagonisti. Ma poi siamo sicuri che il corpo dello scozzese non riemergerà più dal lago? Mmmmmm... Prevedo tempi duri e rapporti che si incrinano pericolosamente per i tre.
Complimenti per come stai gestendo caratterizzazioni e dinamiche, la psicologia dei personaggi è ottima, a cominciare da quella di Abel, che nei piccoli gesti o attraverso gli sguardi rivela involontariamente ciò che cerca in tutti i modi di reprimere.
Ti segnalo un refuso: "Non potette più evitare di guardarlo negli occhi". -> poté! XDD Non ti segnalo tutti i refusi che trovo, perché quello è il compito del beta, per cui mi limito solo a quelli più macroscopici. Grazie per aver cambiato carattere e dimensione del testo, ho fatto davvero fatica a leggere i primi 3 capitoli anche ingrandendo la dimensione del testo.
Complimenti ancora, un abbraccio e alla prossima!

Recensore Master
04/11/19, ore 22:15

Come pensavo e speravo, ecco il pov di Arthur! Un Arthur gioviale con tutti, allegro, che si dà tanto da fare per rendersi utile... ma ovviamente è solo una facciata, perché il vero Arthur è ancora traumatizzato e tormentato dagli incubi. E adesso ci si mettono anche le insinuazioni di suor Kate: anche lui non ha smesso di amare Georgie un istante e anche se si risveglia di soprassalto al tocco della "sorella", non può fare a meno di pensare con orrore al momento in cui un giorno Georgie incontrerà un altro uomo e lascerà la fattoria per sposarsi. E mentre lavora infaticabile per non pensare, si mette in testa di convincere Abel a partecipare alla festa di paese, come a cercare di ricreare con i fratelli quell'apparenza di normalità che esisteva un tempo, far sì che il fragile legame che ancora li unisce, sempre più logorato, non si spezzi. E la cena regala un momento di distensione: è bello vederli ridere come un tempo, tornare a essere spensierati fratelli, finché le menzogne di Abel non fanno calare il silezio nella stanza. Ma è Georgie quella che ne rimane turbata e non sa nemmeno lei bene perché, mentre noi lettori non possiamo far altro che sperare che il suo cuore si apra finalmente piano piano verso Abel...
Ti segnalo una ripetizione: È vero, prima o poi sarebbe potuto capitare. Sinceramente dopo Lowell non aveva più pensato all’eventualità che un altro uomo prima o poi...
Attenzione poi alla profuzione di punti esclamativi e interrogativi, a volte ne abusi: ...tu piuttosto??!!! Ma dove ti eri cacciato?
Bene, spero di trovare presto il tempo di continuare a leggere, sono sempre più curiosa, la storia si fa interessante!
Un abbraccio e alla prossima!

Recensore Master
04/11/19, ore 11:50

Dopo il prologo con il pov preoccupato dello zio Kevin e quello non meno preoccupato di Georgie, eccoci al primo capitolo con il pov di un Abel più frustrato che mai: proprio come immaginavo, è una bomba pronta a esplodere. Lungi dal non amare più Georgie, l'ama più di prima e proprio per questo la convivenza è difficile: lui crede che lei sia stata con Lowell e questo lo manda in bestia, ma per amore del fratello si tiene tutto dentro, innescando di nuovo quella dinamica che già da giovane lo portava lontano da casa per dimenticare, almeno per qualche ora. E così, paradossalmente, Abel si ritrova esattamente al punto di partenza, anzi, peggio: proprio come anni prima, frequenta di nuovo la stessa taverna e la stessa prostituta per sfogarsi e non pensare, ma stavolta con più rabbia, perché Georgie è stata chiara: non prova amore per lui, se non quello fraterno, quindi ogni speranza sembra perduta. Tra l'altro non ha più nemmeno il conforto del mare in cui rifugiarsi allontanandosi da tutto e tutti. E un uomo avvilito, frustrato e senza speranza prima o poi esplode... devo ammetterlo, lo amo (ho sempre amato questo bel tenebroso e tu gli hai resto giustizia, brava!), ma mi mette i brividi, per cui spero che Georgie cambi pian piano idea su di lui...
Jessica invece non l'ho mai sopportata, ma tu sei riuscita a farmi provare un po' di pena per lei, quindi lode a te!
Ti segnalo una ripetizione: "Ma presto fu costretto ricredersi. Col tempo, infatti, si accorse che le cose non stavano esattamente come aveva scelto di credere".
Un'altra cosa: interrompere la narrazione con frasi come Intanto nel bel mezzo della campagna australiana… o Dopo un po'... come se leggessimo un fumetto non è il massimo, anzi, è veramente brutto a dirla tutta, eviterei di usare ancora questi espedienti per far capire il cambio di scena.
A questo punto manca solo il pov di Arthur: mi chiedo se avrà mai la forza di aprirsi con qualcuno, se riuscirà a superare i traumi. Per ora, tira avanti come può, ma se non fosse per il sostegno di Abel e Georgie, non credo che ce la farebbe da solo (o con l'aiuto del solo zio Kevin).
Un abbraccio, alla prossima!

(Recensione modificata il 04/11/2019 - 02:27 pm)

Recensore Master
04/11/19, ore 09:22

Ciao! Finalmente per le guide turistiche è iniziata la bassa stagione, così ho iniziato a recuperare le ff che volevo leggere o che avevo iniziato a leggere, ma che poi ho dovuto interrompere, come in questo caso, pardon!
In pratica la storia inizia là dove l'anime si era interrotto, ovvero il ritorno a casa dei tre fratelli. Quello dell'anime sembrava un finale idilliaco, forse anche troppo: loro che tornano felici in Australia, alla loro fattoria, come se nulla fosse, dopo tutto quello che hanno passato... hai fatto bene in questo prologo a mettere invece in evidenza l'illusione di quel finale: era impossibile che loro non fossero cambiati e quindi non fossero cambiati anche i loro rapporti. Anche se l'anime è stato censurato, noi sappiamo cosa Arthur ha subito, quindi quanto sia rimasto traumatizzato e questo non può non ripercuotersi anche nella vita di Abel e Georgie, che cercando di prendersi cura di lui. Georgie non è più una ragazzina, tuttavia cerca di soffocare i desideri che non può esprimere gettandosi a capofitto nel suo nuovo ruolo di "badante", se vogliamo, di Arthur, ma come lei stessa ammette, non è che una scusa per non pensare alla sua condizione. Abel, secondo me, è lungi dal non essere più innamorato di lei, anzi, forse lo è più di prima, ma cerca anche lui di soffocare i suoi sentimenti (e di sfogarsi altrove ogni tanto...), ma nemmeno lui potrà andare avanti così a lungo. Quella che si è infatti instaurata è una situazione esplosiva: solo apparentemente è tornato tutto come prima, in realtà tutto è cambiato e basterebbe una scintilla per far saltare questo equilibrio fragile quanto fasullo, in quanto volutamente creato per non turbare Arthur ma in realtà se stessi in primis. Ognuno di loro vorrebbe ritrovare la serenità, l'equilibrio, cancellando il tempo trascorso fuori dall'Australia come se non fosse trascorso, ma è ovviamente impossibile tornare indietro e quando se ne renderanno conto, le maschere cadranno con un gran tonfo.
Lo stile è più raccontato che mostrato, ma essendo questo un prologo ci può stare. Non ricordo dove fossi arrivata a leggere quando iniziai, ma ricordo che per il poco tempo non sono andata oltre i primi capitoli, leggendo oltretutto di fretta senza prendere appunti, però la storia mi intrigava e non vedevo l'ora di riprenderla, per cui adesso riparto da zero e me la leggo con calma, ma probabilmente la divorerò nel giro di una settimana! XD
Intanto sei partita bene, le premesse sono ottime, alla prossima!