Recensioni per
Myricae
di Celtica

Questa storia ha ottenuto 53 recensioni.
Positive : 53
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/03/16, ore 12:35

Non dovrei essere qui, lo ammetto, sto ancora molto molto male.
Tuttavia non potevo aspettare troppo, perciò eccomi.
Una storia molto toccante, a dire il vero quasi cruda nella sua semplicità di porre le cose una dopo l'altra. Ma è stato giusto così.
All'inizio l'abbandono, poi Luna e Tobia che si confrontano e parlano di cani che ne vogliono uno. Poi alla fine ancora il cane e la donna, o la ragazza che becca il cane da solo e ritorniamo all'abbandono.
Quello iniziale nel quale il cane sapeva che prima o poi sarebbe capitato. Quello finale nel quale lui ha capito che non verranno più, ma spera ancora che vengano e invece c'è quella donna che si ferma.
E partono le critiche mentali verso chi l'abbia abbandonato. Ovvio, anch'io lo direi perché un cane non si abbandona mai. Mai.
Nemmeno per quello che ha fatto a Marta, tuttavia sono entrambi nel torto: Marta non doveva giocare con la coda, si sa che non si fa, e il cane non doveva morderla.
Chi ha sbagliato? Tutti.
Ma di più i genitori della ragazza, nel buttate fuori da una macchina un cane come se fosse una bestia cattiva.
Cioè... no.

Simpatie... dunque, Tobia e Luna devo ancora inquadrarli ma Luna per ora non mi piace molto. Non so, okay che ama i cani ma basta ripeterlo.
Tobia devo capirlo meglio.
Marta pure, anche se quei pensieri riguardo al fatto del ''riabituarmi al non averlo in casa'' mi fa pensare che sia una vigliacca. Affronta, non scappare.
Infine il cane, meraviglioso nei suoi pensieri e quasi toccante la scena della consapevolezza che non torneranno, ma lui prova e riprova.

Ottimo Celtica, davvero.
Eccezionale.
Non mi dilungo, non riesco proprio a causa di come sto. Non sentirti in colpa, scelta mia di passare lo stesso.

Al prossimo,
Au revoir

Recensore Veterano
12/03/16, ore 14:57

Ciao!
Dopo "La Casa Nel Bosco" e "Catene" non potevo non leggere anche questa storia. Il titolo mi ha incuriosita fin da subito, sai? Ricordo di aver studiato questa raccolta a scuola l'anno scorso e già da lì il titolo mi era rimasto impresso. Non appena ho visto che avevi pubblicato una storia con questo titolo, quindi, sono venuta a leggere.
Che dire, bravissima! Descrivere, e rendere, i sentimenti di un cane in modo così delicato eppure anche intenso, che passa attraverso lo schermo e va dritto al cuore del lettore non è da tutti. Tu ci sei riuscita alla perfezione creando un personaggio -perché sì, penso che meriti assolutamente di essere considerato un personaggio- realistico e vivo, assolutamente vivido e reale. Complimenti!
Marta invece mi sembra quasi ingenua, ancora insicura ed incapace di decidere con la propria testa. Si fa influenzare molto dal giudizio degli altri, o sbaglio? Da una parte, però, è giusto così, è ancora giovane, ha tempo di maturare. Per adesso voglio aspettare a darle un vero e proprio giudizio.
Ma veniamo a Tobia e Luna. Lei mi sembra una ragazza molto determinata, a volte un po' distaccata dalla realtà forse, perché troppo occupata a difendere a spada tratta i propri ideali. Però ha una vena ribelle e orgogliosa che mi piace. Ed è lei che vede il cane per strada nelle ultime righe, giusto? C'è qualcosa in quel "Si chiede come si possa, si chiede perché." che mi fa pensare a lei.
Tobia mi sembra il classico amico accondiscendente che per lei farebbe di tutto, che le da sempre ragione. Eppure qui si p dimostrato forte e deciso anche lui e le ha detto la verità così com'è. Ho apprezzato quel loro confronto, l'hai gestito molto bene, è risultato credibile e ben costruito, bravissima!
Penso sia un po' presto per dare un vero e proprio giudizio, ma seguirò la storia con molto piacere.

A presto,
TimeFlies

Recensore Master
11/03/16, ore 19:07

Seconda recensione premio per il primo posto ottenuto al Winter Contest indetto sul forum di efp

Eccomi qui!
Devo dire che questo secondo capitolo non mi ha affatto delusa, anzi, ha incrementato la mia idea che questa storia sia magnifica.
Si vede che hai esperienza con i nostri migliori anici a quattro zampe, perché sia la signora che soccorre il cane, sia Luna, sanno bene come presentarsi per non spaventare un cane, hanno una certa accortezza nell'approcciarsi a loro e sono rilasate in loro presenza, cosa importantissima visto che loro si accorgono se le persone li amano, li odiano o li temono.
La reazione del cane nel vedere i fari in avvicinamento per poi accorgersi che non sono quelli della macchina del suo padrone, mi ha davvero commossa, avrei voluto entrare nello schermo e consolarlo. La signora è stata bravissima e lui si è fidato, sono curiosissima di scoprire dove lo porterà questo viaggio.
I pensieri e i comportamenti di Marta invece mettono ancora più in luce il suo egoismo. Il cane è una presenza comoda per lei, qualcuno che le faccia compagnia, un oggetto. Non sente la sua mancanza se non in funzione di se stessa e le sue esigenze.
Sempre più chiaro si fa il rapporto tra Luna e Tobi. Lui è inequivocabilmente innamorato di lei e soffre vedendola dare tanta confidenza al ragazzo col cane sulla spiaggia, anche se il colpo di grazia gli arriva con le parole di Luna perché sentirsi dire che lo ama come un fratello lo ha davvero messo knock out, tanto che non riesce più a trattenere queste emozioni.
Chissà se scoppierà o se capirà cosa intendeva dirgli Luna con le battute finali.
Ci sentiamo al prossimo capitolo o magari su fb ;-)
Un bacione
Meryl

Recensore Junior
11/03/16, ore 17:27

Come promesso, rieccomi qua a commentare il secondo capitolo! Il motivo è ovvio, è una storia che mi ha decisamente colpita e in tutta onestà non me l'aspettavo per via delle tematiche trattate. Sì insomma, amo i cani anche io, però diciamo che non sono proprio una patita quindi all'inizio era decisamente strano per me. Però mi sono appassionata sono sincera, e ora sono ansiosa di scoprire il destino dei bambini e dei loro "piccoli amici".
Mi sembra molto molto legata al genere canino in particolare la piccola Luna. Guai a toccarglieli, guai a dir qualcosa di male su di loro che subito arriva in difesa e non ce n'è per nessuno. E' la tenerezza fatta in persona, vorrei anche io una bimba come lei. La dolcezza con cui poi saluta i suoi amici a quattro zampe è disarmante, proprio con l'innocenza di una bimba. Sei stata bravissima a rendere realisticamente il tutto, amo e ho amato il primo capitolo ma anche questo merita decisamente! Ora sono ansiosa di scoprire come si uniranno tutti quanti.
Le condizioni climatiche poi, dico solo WOW. Man mano che le descrivevi, mi sembrava di starci in mezzo. Un piacere davvero leggerti, divoro i tuoi capitoli senza annoiarmi, anzi... arrivo alla fine chiedendomi perché sia già tutto finito! Un abbraccio.
Lady Capuleti

Recensore Junior
10/03/16, ore 19:17

Eccomiii stu!! 😍😍😍 La storia sta diventando sempre più bella!! E siamo solo al secondo capitolo! L'inizio molto triste, povero cane che ancora aspetta i suoi padroni :(...menomale che quella signora si è fermata per aiutarlo. Aaa quindi Tobia prova qualcosa per Luna?? A lei pare che non le piaccia in quel modo, lo vede come un fratello. Ecco perché lui è arrabbiato con lei, e ha messo il muso quando lei ha chiacchierato con quel ragazzo. Ora ho capito. Secondo me più in là anche lei si accorgerà di provare qualcosa per lui e forse sarà troppo tardi poi. Marta mi fa tenerezza, però da un certo punto di vista sembra che lei non è che vuole solo quel cane, ne vuole uno qualsiasi perché si sente sola o forse solo per fare un dispetto ai suoi. Vedremo come si evolverà la cosa. Bravissima Stu! 😘😘😘😘

Recensore Master
10/03/16, ore 16:09

Ciao carissima eccomi! Scambio o non, io ci sono sempre per le tue bellissime storie!
Che bello questo capitolo e come sempre non mi hai deluso per niente. Ho adorato la parte iniziale, quella del cane che non di fida, che è stanco, ma che accetta comunque l'aiuto ti quella donna sconosciuta che non è la sua padrona.
Anche la situazione di Tobia è L'una è stata molto bella, così come molto belle sono le citazioni che inserisci e beh, da filosofa quale sono, non potevo non apprezzare Schopenhauer...
Mi pare di capire che Tobia provi qualcosa in più per Luna o sbaglio? Comunque meraviglioso anche l'incontro di Luna con Argos, ho apprezzato molto il dettaglio della mano che si fa timidamente avanti per farsi annusare dal cane, mi ha fatto capire che hai veramente dimestichezza coi cani e con gli animali in genere...
Marta proprio non la capisco invece... Non soffre troppo per l'assenza del suo cane, anzi pensa già di sostituirlo... Io al posto suo morirei di depressione senza i miei "pelosi"
Complimenti davvero! Non mi deludi mai.
A presto
Ladyhawke83

Recensore Master
09/03/16, ore 22:33

Celtica!
FINALMENTE sono riuscita a passare e recensire questa tua BELLISSIMA storia!
Direi che ho proprio colto la palla al balzo!
Vorrei cominciare col dirti che, da quanto ho potuto leggere, questa tua "Myricae" si prospetta per davvero la più bella storia che tu abbia mai pubblicato su questo sito, e potrei motivare questa mia affermazione con un milione di giustificazioni:

- Potrei dirti che il tema da te trattato è molto delicato e, ahimè anche TROPPO POCO discusso, ma non starò qui ad elencarti tutti i miei pensieri sull'argomento. Penso solo che al mondo ci sono persone che agiscono in maniera sbagliata e che, il più delle volte, non riescono a prendersi le proprie responsabilità. Ed un esempio in questo primo capitolo lo sono i genitori di Marta, ma questo sarà un aspetto che approfondirò con calma;

- Il titolo.
Mi piace: è diretto, semplice e geniale.
Non saprei cos'altro dirti se non che lo adoro;

- LA CANZONE.
L'ho conosciuta grazie a te e dal quel giorno non riesco a smetterla di canticchiarla anche solo mentalmente. Come ben sai, Zucchero è un cantante che ammiro tantissimo e quei versi... quella canzone... crepano il cuore, ecco!

La tua, inoltre, è una delle pochissime storie che ha come punto di vista quello del cane abbandonato. Non so nemmeno spiegarti quanto io abbia apprezzato questa scelta: a mio avviso è stato giustissimo. Mettere per iscritto il pensiero di un cane, calarsi nella sua anima pura, nei suoi sentimenti immacolati... non solo è qualcosa di toccante - e probabilmente anche arduo (visto che nessun uomo sulla faccia della Terra potrà mai essere degno di essere paragonato ad un cane o qualsiasi altro animale) -, ma è anche un modo per costringere il lettore a riflettere, a leggere ciò che il nostro amico a quattro zampe abbandonato pensa dei suoi amati...
Insomma, tristezza a palate!
E qui, con questo cucciolo smarrito, convinto di essere dalla parte del torto, di aver sbagliato... già mi hai reso la vista appannata, ma so che la tua storia mi ferirà man mano. Ma non devi scusartene: vuol dire che stai lavorando bene, che la storia funziona.

Luna e Tobia.
Tralasciando il fatto che io ho amato Tobia già dal nome (delizioso e dolcissimo), ma mi spieghi come posso non innamorarmi subito di un ragazzo così... così dolce?
Lui che abbassa lo sguardo, che non riesce a fronteggiarla... Lo amo di già, punto.
Luna...
Quando leggo di lei mi sembra di rivedere me stessa tra le righe di un pc, il che è bellissimo.
Adoro il suo spirito animalista, la sua determinazione e caparbietà correlati ai suoi valori.
Luna non è la ragazza più bella del corso, né una Donna Angelo scesa in Terra di cui gli uomini non sono nemmeno degni di mirarla in faccia; Luna è una ragazza normalissima, ciò che la rende speciale è l'amore, l'amore che sa investire in un cane e non in un essere umano.
Tobia afferma che Luna sia OSSESSIONATA dai cani. Forse è vero, forse si sente solo messo da parte.
Ad ogni modo, lo amo lo stesso.

«E cosa pensi? Che cada dal cielo? Certo che è brutto, lo so. Ma darai la casa a un cane, capisci? Ne salverai uno, e sarà come aver salvato l’umanità intera.»
Tobia sorride divertito.
«Che c’entra l’umanità? Credevo parlassimo di cani.»
«È lo stesso» risponde lei, convinta.


Uno dei miei pezzi preferiti in assoluto.
Date una medaglia a quella ragazza, vi prego!
Spero davvero che il Destino si muova a fare il suo dovere, perché io un Tobia così friendzonato dai cani proprio non lo posso vedere xD

NOTA DOLENTE.
Marta.
Come ho già avuto modo di dirti in passato, i pensieri di Marta sono quelli che mi inumidiscono gli occhi.
Marta che si accorge dell'assenza del cane, che quasi evita la madre di proposito quasi la colpa fosse sua...
Mi riesco davvero facile immedesimarmi in lei... ma proprio non riesco a tollerare il suo comportamento: i tuoi genitori volevano abbandonare il TUO piccolo? Dovevi agire!
Lo sapevi che lui, con quel morso, non mirava a ferirti. Perché non hai fatto niente, Marta? Perché?
Per non parlare dei commenti delle amiche... molto probabilmente io le avrei fatte male fisicamente e non scherzo. Eppure ho notato una sorta di fastidio anche verso quei pensieri...
Marta ha dei sentimenti. Marta avverte la mancanza del suo piccolo... ma quando si renderà conto della sua colpa?
Probabilmente già sa di essere nel torto, ed è questo che la induce a comportarsi in questo modo.

La parte finale mi ha leggermente risollevato il morale.
Spero vivamente che si tratti di LEI!

Insomma, una storia che ti lascia il peso sulle spalle e un vuoto nello stomaco. Una storia degna di essere letta! Una storia degna di essere compresa! E, per concludere, le citazioni sono delle piccole perle che hanno contribuito a crepare pian piano il mio povero cuore.

Davvero un ottimo lavoro!
Grammatica impeccabile, stile perfetto... Zero contestazioni.
Alla prossima!

Recensore Veterano
09/03/16, ore 20:12

Ciao!
Sono qui per l'Oca EFPiana :)
Devo dire di essere stata davvero felice di essere capitata in questa storia, questa introduzione è davvero interessante.
L'inizio mi ha toccato davvero: l'abbandono degli animali è davvero una cosa orribile, e ancor più leggerlo dal punto di vista dell'animale stesso. Io stessa ho un cagnolino, e il solo pensiero di abbandonarlo mi fa venire le lacrime agli occhi. Povero il cucciolo di questa storia!
Mi incuriosisce moltissimo il personaggio di Tobia, come anche la conversazione con Luna. Si prospetta una storyline interessante.
E alla fine c'è Marta. Povera piccola! Sei riuscita davvero a farmi immergere nei suoi pensieri, e da subito si riesce a empatizzare per lei.
Ottimo lo stile di scrittura, è scorrevole e senza errori.
Kudos anche per il titolo, Pascoli non è fra i miei poeti preferiti, ma è molto carino il riferimento ad un'opera importante come le Myricae.
Brava! :)
Gaia

Recensore Junior
09/03/16, ore 17:38

Ciao, Celtica :D Ancora una volta mi ritrovo a scegliere una delle tue storie e, come sempre, non me sono pentita affatto!
Io sono affezionatissima alla mia vecchietta a quattro zampe -la mia Astra- e già all'inizio della lettura mi è venuto il magone, che si è trasformato in lacrimoni alla fine del primo 'pov'.
Però, non sono qui per condannare chi abbandona gli animali (il carcere a vita non è abbastanza) bensì per recensire questa long, ahahahah ;)
Che dire: mi piace, mi piace molto! Te lo ripeto forse per la terza/quarta volta, mi piace il tuo stile semplice e allo stesso tempo magnetico. Ciò che scrivi prende forma in modo totalmente naturale, quasi fossero i personaggi a sussurrarti cosa diranno o faranno.
Il pezzo più commovente, per me, è stato quello del cane abbandonato: corre, si preoccupa, vuole tornare a casa. Ma quale casa? Non si rende conto di quello che gli hanno fatto, che lo hanno abbandonato per ritrovare quella spensieratezza senza doveri, senza impegni... tutte cose che comporta l'avere un amico a quattro zampe.

"Lui si chiede come sia possibile che lo abbiano dimenticato lì… Ha corso con tutta la forza che aveva quando li ha visti andare via.
Come hanno fatto a non vederlo?
La ruota ha strisciato appena contro la sua gamba, lo sa, ha dovuto leccare quel punto a fondo perché smettesse di bruciare."

Quando mi sono immaginata questo cane, tutto solo, mentre si lecca insistentemente la zampa per far andare via il dolore... lì, sono scoppiata in lacrime.
Non vedo l'ora di leggere il secondo capitolo!
A presto,

-MMH

Recensore Veterano
09/03/16, ore 16:38

Per essere 'solo' un'introduzione, direi che è davvero notevole!
Prima di tutto lasciami dire che la prima parte mi ha messa in seria difficoltà emotiva, perché ho una cagnolina (non giovanissima in realtà) da poco più di un anno e prima di arrivare in casa mia era di una signora che è morta e per i primi tempi sembrava quasi che anche la mia piccola cercasse di tornare dalla sua vecchia padrona e - anche se le circostanze sono molto diverse - mi hai fatto tornare in mente quando, passando vicino alla sua vecchia casa, si guardava in giro come se sperasse di sentire la voce della sua vecchia padrona che la chiamava...
A parte questo, effettivamente per ora hai delineato un bel po' di personaggi che potrebbero davvero dimostrarsi interessanti.

«Che c’entra l’umanità? Credevo parlassimo di cani.»
«È lo stesso» risponde lei, convinta.


questo scambio di battute mi è piaciuto moltissimo!
Bene anche le citazioni che inframmezzano la storia, aiutano a creare l'atmosfera e coinvolgono ancora di più il lettore.
Il modo in cui hai descritto l'assenza del cane nella casa che ora è ordinata, pulita, direi asettica, l'ho trovata toccante...
Forse sono io che sono troppo sentimentale, quando si parla dei nostri amici pelosi, ma è stata davvero una parte dura da leggere T_T
Con ciò, la storia per ora va alla grande, secondo me.
Buon proseguimento e alla prossima!

Recensore Master
07/03/16, ore 22:46

Prima recensione premio per il primo posto ottenuto al Winter Contest II edition

Sono rimasta molto turbata dall'introduzione del racconto e ancor di più nel leggere per intero questo primo capitolo. Ogni parola mi ha trascinata in questa vicenda che mi ha fatta commuovere in modo indicibile.
Hai fatto un ottimo lavoro su tutta la linea, dipingendo bene i personaggi protagonisti: Marta, Luna, Tobia e soprattutto "il cucciolo".
Marta è una ragazza superficiale per molti versi, ha tormentato il cucciolo con giochi che l'hanno innervosito al punto da agire d'istinto e mordere, era un riflesso condizionato, prevedibile, eppure lei si è sentita tradita da lui che dal canto proprio pensava di aver espiato la propria 'colpa' restando rinchiuso in cantina e non si rende conto di essere stato abbandonato, ma attende con certezza il ritorno della sua padrona.
Luna invece è un'amante degli animali di quelle irriducibili, come me, non riesce ad immaginare di stare lontana dai cani e li conosce approfonditamente.
Tobia invece è un ragazzo confuso, è molto amico di Luna, ma il suo intromettersi nella sua vita privata e il suo 'fanatismo' (ti prego passami il termine improprio e forse troppo forte) lo infastidiscono enormemente.
Ho notato che i nomi di questi ultimi sembrano più 'da cani' che da umani, è per mettere in evidenza il loro ruolo nella storia o c'è altro dietro? Queste sono 'chicche' che mi interessano molto XD
Certo, siamo solo all'inizio quindi questo è quello che si 'vede' per ora riguardo i personaggi, anche se sono sicura ci sia molto dietro di loro.
Ho trovato stupendo il modo in cui ci hai fatti entrare nella mente del 'cucciolo', ogni parola è calibrata e plausibile e si vede che conosci bene i cani e il loro comportamento.
Il tema che hai scelto: l'abbandono, non è semplice da descrivere, ma sei stata brava a non scadere nel già sentito o nell'eccederecon il dramma pur non sottovalutandolo.
Ho due cani, di cui uno trovatello, e li amo alla follia, quindi seguirò questa storia con molto interesse.
Hai scelto un titolo molto evocativo, semplice da ricordare, ma 'musicale' nel senso che suona bene all'orecchio.
Io adoro la poesia e qui ne hai messa in abbondanza.
Non so conosci la poesia "Guaito per un'amica", comunque con questa storia mi hai trasmesso la stessa malinconia che provo ogni volta che leggo quei versi di Henrik Nordbrandt.
Al prossimo capitolo, allora^^
Un bacione
Meryl

Nuovo recensore
07/03/16, ore 00:19

Veramente molto bella, mi sono immedesimato nel cucciolo e non è facile descrivere dagli occhi d'un amico a quattro zampe trasmettendo veramente quello che sente. Mi piacciono i due personaggi, li hai fatti uscire dalla carta con poche pennellate autentiche. Spero di leggere un nuovo capitolo presto.

Recensore Junior
06/03/16, ore 22:45

Questa storia veramente uno stile particolare! Ho deciso di recensirla proprio perché anche la tematica mi è molto cara e neanche persino molto piaciuta la dedica: io ho un cagnolino che ha quasi la mia età, quindi immagini quanti anni potrà avere! Considerazioni già finito il liceo e sono a più di metà del mio percorso universitario! Quindi di anni deve averne proprio un bel po'… Purtroppo è cardiopatico e so che quando dovrà spegnersi se però tantissimo la sua mancanza proprio perché era ormai una grandissima parte della mia adolescenza e della mia vita di ragazzi in: comunque tornando alla sua storia, che tratta un tema che sicuramente apprezzo, voglio dirti di continuare con questo stile perché è molto plastico mi piace veramente molto il modo che di descrivere le scene, anche se normalmente per mio parere personale non mi piace molto leggere storie raccontate scritte con il tempo presente! Comunque questi sono gusti la sua storia funziona benissimo e perfettamente allo stesso modo: auguro tutta la fortuna del mondo al posto e intanto ti mando un abbraccio grande

Recensore Master
05/03/16, ore 22:03

Ciao!
Francamente non so dove io abbia potuto trovare il coraggio di superare l’intro, sai? Non è una critica a te, né al tuo modo di scrivere o altro – non è proprio una critica, ecco. Il fatto è che mi ha riportato alla mente il mio cane. Ed è vero: (CIT) ti ha amato e ti amerà fino al suo ultimo giorno. Io lo so, posso confermarlo. Per questo dico che non so come io sia riuscita a leggere tutto questo… Ma non ho voglia di spiegarti come mai sto tanto male (di certo non è per aver abbandonato una creatura del genere, sia chiaro), né di temporeggiare. Preferirei concentrarmi sulla storia in questione e partire da un focus esterno fino a concentrarmi sull’interno.
A prima vista ho notato subito il titolo: Myricae. Come poter dimenticare un titolo del genere? Lo ricordo ancora da quando studiai a raccolta al liceo. E questa scelta mi piace, giuro. È un titolo breve, senz’altro d’impatto – sia per chi non lo riconosce subito che per chi ha l’occhio lungo. Io amo quando le storie sono presentate in modo tanto deciso, sì. La scelta di questo titolo, suppongo, è da cercarsi nella simbologia di Myricae.
L’introduzione mi ha stretto il cuore, sì. Ed è davvero ben scritta, dritta al punto. Ti faccio i miei complimenti anche per questa.
Stesso dicasi per il capitolo: scorrevole, emozionante. A tratti fa mancare il respiro – e mi riferisco soprattutto alla prima e all’ultima parte! La contrapposizione della disperazione del cane abbandonato con l’odore di pulito, con una casa ormai sterile, vuota. Mi ha fatto molto male, forse anche troppo.
Per quanto riguarda il lessico – in special modo nei dialoghi – ho notato delle attinenze meno narrative e più gergali (per esempio la parola mica). La cosa non mi dispiace, anzi, penso che sia da ricercarsi proprio ella psicologia dei personaggi e dal mondo che li circonda. Ottima scelta.
Peer il momento ti faccio i miei complimenti, alla prossima!
xoxo

Recensore Master
05/03/16, ore 14:24

Ciao =)
Sono felice di aver scelto di leggere la tua storia e non solo il titolo mi ha attirata ma lo ha fatto l'intero capitolo.
Da dove iniziare? Difficile a dirsi perchè ho così tante cose da dire che ho paura a dimenticarlo ma prima di tutto.... Complimenti davvero.
Di solito non leggo molte storie originali, anche se ultimamente ci giro spesso XD MA è la prima volta che leggo la storia o meglio una parte dal punto di vista del cane e lo trovo originale quanto bellissimo.
Io amo gli animali, sopratutto i cani infatti ne ho due mamma e figlia e quindi questa storia mi prende parecchio.
Inoltre oltre alla bellezza e la scelta delle diverse storie trovo coinvolgente e intrigante sapere come collegherai il tutto, anche se mi sono già fatta delle piccole idee.
I personaggi che hai sviluppato se pur in modo breve mi piacciono, la mia parte preferita però è la prima con il cane e la sua padroncina Marta.
Bello anche che hai trattato il tema come l'abbandono, il mondo degli animali un tema che sicuramente tutt'oggi ci interessa molto e cui spesse volte discutiamo. Fino adesso sei riuscita a trattarlo in modo dolce, delicato e vero senza cadere nel surreale sopratutto per quando riguarda la parte dei pensieri del cane perchè penso che quasi mai nessuno si fermi a pensare ai suoi ed è quello che però dovremmo fare un pò tutti. La storia è davvero ben scritta, delineare, scorrevole e da la possibilità di godersi davvero una bellissima lettura.
Non voglio prolungarmi molto, ma complimenti davvero...Sei riuscita a trasmettermi tanti emozioni, e ammetto anche che qualche lacrima è scivolata giù sopratutto nella prima parte... Complimenti davvero
Claire