Recensioni per
Ti scalderò il cuore
di Marilia__88
Si arriva a quest’ultimo capitolo con un senso di sollievo per la consapevolezza che, finalmente, per Sh e John ci sarà un futuro da “loro due contro il resto del mondo”. |
Questo è il capitolo più atteso, quello che vede la conclusione più auspicabile per Sh e John dopo tutto quello che hanno passato. |
Il capitolo precedente già ci ha introdotto in un’atmosfera magica di pace e serenità in cui Sh e John si ritrovano insieme alle persone importanti per loro e, soprattutto, con la consapevolezza di avere, ormai alle spalle, ombre inquietanti e pericolose come quella di Victor e quella di Moran. |
Beh, direi che, dopo tutta l’angoscia e la tensione salite davvero a livelli altissimi, ci si meritava un capitolo così, natalizio nel vero senso della parola. E questo lo è veramente. |
“...No, per certi versi è stato illuminante!..”: mi é piaciuta tanto questa frase che fai pronunciare a Sh alla richiesta di John di come fosse andata la risoluzione del caso. Infatti, al nostro consulting è bastata un’occhiata al cadavere ed alla scena del crimine per risolvere tutto ma, come dice Sh, sottintendendo altri significati che noi conosciamo benissimo, è stata un’esperienza davvero positiva. Chiaro è che lui si riferisce al discorso avuto con Greg che gli ha aperto gli occhi sulla realtà del legame unico tra lui e John. |
Il capitolo ci riporta al clima un po’ goliardico ma carico di vitalità dei primi episodi delle Stagioni ormai mitiche. Riproduci una scena consueta che vede un paziente John assistere alle performance, decisamente inconsuete, di uno Sh assolutamente “sopra le righe”. La noia, ecco il suo vero nemico, quella sensazione di staticità e di troppa quiete che assedia il suo eccezionale cervello. Ti sei, come ho scritto, rifatta fedelmente alle atmosfere del primo Sh, e mi hai provocato molta nostalgia perché, nel momento in cui ti scrivo, abbondantemente post S4, tutto quel mondo mi sembra sfumato e così lontano nel tempo. In quanto alla speranza di poter avere una quinta Stagione, penso proprio che non bisogna aspettarsi più niente. Peccato, ma le ultime scene di TFP, secondo me, mettono davvero la parola “fine” a quell’avventura meravigliosa. Pertanto, fa sempre piacere leggere delle storie, come questa tua long, che ci riportano indietro, con l’aggiunta di ritocchi personali molto efficaci. |
Ciò che abbiamo lasciato nel precedente capitolo, lo ritroviamo, espresso con la stessa intensità, in questo. Siamo sempre nel livido vuoto di Addlestone dove Moran guida l’autodistruzione in cui sta precipitando Holmes, e dove rischia di perdersi per sempre, rinunciando a ciò, o meglio, a chi conta davvero per lui. |
Appare subito chiaro che Sh non ha alcuna intenzione di lasciar cadere la sfida di Moran che, addirittura, lo coinvolge beffardamente nella sua fuga, rendendogli noto, durante il colloquio a Scotland Yard, che sarebbe stato proprio lui ad aiutarlo nell’evasione. Evidentemente conosce Sh fin troppo bene, infatti ecco che fai aprire questo capitolo con il consulting che lascia la tranquillità del 221b per andare a liberare Moran, seguendo l’idea, per me assurda, di poter finalmente vendicare il pestaggio subito da John. E, secondo me, il titolo “La fuga”, potrebbe essere benissimo valido anche per ciò che sta facendo Holmes perché, in pratica, sta proprio “fuggendo”, anche se momentaneamente, dai suoi affetti. Certo che nella sua mente il progetto è più che mai lineare. In effetti Moran è un criminale molto agguerrito, Sh questo lo sa e sa anche che, quella che lui considera la sua famiglia, cioè John, Sherlyn, Martha Hudson e metterei anche Greg, rimarrà sempre in pericolo fino a quando lui non riuscirà a fermarlo definitivamente. E la soluzione è darsi da solo “in pasto” al delinquente perché ha capito che l’obiettivo di Moran è uccidere lui, gli altri diventano un mezzo per raggiungerlo ed annientarlo. |
Anche in questo capitolo, ci rendi spettatori dello stato d’animo tormentato di Sh che non riesce a trovare pace. |
Dunque, due spari contemporanei nel duello tra Sh e Moran. |
Già il titolo mi mette ansia e, di situazioni in cui quest’emozione non manca, nella tua long ce ne sono tante. Ma questo non è un limite, anzi. Infatti le ombre mettono sempre in evidenza la luce. |
La tranquillità del 221b che ci accoglie all’inizio di questo capitolo, comunque non ha radici profonde. Infatti rimane insoluto il grosso e pericoloso problema di Moran che continua ad insidiare la vita dei protagonisti, mantenendo costantemente alta la tensione dell’attesa di ciò che potrebbe succedere da un momento all’altro. |
..perché non riesco ad immaginare la mia vita senza di te...”: penso proprio che questa frase debba essere archiviata nel cuore della Johnlock, tanto più che la fai pronunciare a Sh e sappiamo molto bene che tipo di approccio abbia con i sentimenti. |
Un capitolo, questo, teso ed angosciante che amplifica tutta la livida violenza, concentrata in poche, veloci sequenze della scena vista in TEH, in cui Sh è picchiato ferocemente durante una missione evidentemente pericolosa. |
Ci si accorge subito che il capitolo è quello che tu definisci, nell’ “Angolo dell’Autrice”, un ritorno al passato. Trovo efficace e ben pensato questo, penso, momentaneo slittamento relativo al piano temporale dei fatti. Sí, perché, dopo quanto è successo nel pezzo precedente, era decisamente necessario far luce sul passato di Sh relativamente ai suoi rapporti con Sh, per poter comprendere di più gli sviluppi della vicenda con maggiori informazioni soprattutto sull’inquietante ruolo di quello che abbiamo capito essere l’ex di Sh. Mi è piaciuta anche la scelta di font che hai fatto per “isolare” il passato dal presente. |